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Capita qualche sera di essere troppo brasati per uscire, così ieri pacco gli amici con
cui dovevo andare al cinema e mi spaparanzo davanti alla TV. E mi becco la Moore che con
il taglio alla maschiaccia e le tette sventolanti (non era un inquadratura molto ampia ma
debordavano lo stesso) discute col suo sergente da sotto la doccia.
Il film non l'ho proprio visto (su MTV davano i cartoni) ma era così prevedibile che è
come se l'avessi fatto.
Comunque quello che mi chiedo è
. perché ogni ragazza vorrebbe essere così forte da poter riempire di botte un uomo (le donne meno, anche se ho visto persino qualche ultratrentenne zampettare l'aria dicendo di aver fatto aikido). E da qui tutti quei film e telefilm stupidi con la karateka stile buffy o quella che fa fuori il tipo con un unico calcio nel posto giusto (ouc!)
. perché a tutte le donne piace l'idea di emergere in un ambiente tipicamente maschile? (anche se poi quando ci provano lo fanno a suon di magliette iperaderenti o rinunciano alla loro femminilità in stile Tatcher o Olbright?)
. perché questo trip di stare alla pari con gli uomini reggendo sforzi fisici immani o rotolandosi nel fango, salvo poi lamentarsi se appena hanno i capelli un po' scompigliati?
Insomma, perché far finta di essere le più forti e non continuare a fare come negli ultimi n-mila anni e far azzuffare gli uomini al posto vostro ??
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vuoi farmi inka22are????????????????
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max...ho praticato x dieci anni danza classica,poi quando hanno cercato di aggredirmi non potevo difendermi facendo degli arabesque o dei batman tondu....al limite una scarpa da punta in testa,ma non è che faccia poi così tanto male...
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*disclaimer*
* non voglio generalizzare inutilmente, lo so che parlo solo per una piccola percentuale di donne che la pensano come me.*
- punto primo: le donne hanno le tette.
E non ce le hanno perchè vogliono ma perchè crescono e se le devono tenere.
- punto secondo: che lo vogliano o no, i maschi guardano le tette.
Se tentano di nasconderle sono come la Tatcher.
Se non le nascondono sono zoccole.
- punto terzo: qua la butto sul personale, ma è solo l'esempio.
Non mi aspetto che tu, maschio misognino mdnettiano, possa capirlo, ma se sei gracile, o più piccolo della media, o meno dotato muscolarmente non è forse + facile che in età giovine non sia stato vittima di soprusi fisici/psicologici, di prese in giro, di scherzi + o - pesanti solo perchè c'era quello più grosso di te senza cervello che con una manata ti stendeva? E questa cosa non ti può forse mai aver FATTO INCA22ARE? Se questo succede nel rapporto maschio-maschio, figuriamoci come succede tra maschio-femmina, che per cultura è più debole e 'deve' essere sottomessa al maschio. Io che crescendo ho sempre più volentieri ricercato amicizie maschili perchè le trovavo più divertenti mi sono scontrata un sacco di volte con queste difficoltà. Non è che all'inizio mi piacesse fare a botte, o che mi esaltasse sputare + lontano degli altri; avevo paura se dovevo dimostrare di saper salire sul muro più alto per dipingere con gli spray, non potevo dimostrare che con una pacca sulla spalla mi avevano probabilmente fatto un ematoma per due giorni.
Perchè altrimenti venivo esclusa. Perchè sono solo una femmina. Per poter avere un bel rapporto di amicizia con molti ragazzi ho dovuto dimostrare prima di tutto di essere forte, di non sgretolarmi alla prima caduta, di non preoccuparmi del trucco e dei capelli, di non menarmela se loro ruttavano e scoreggiavano in libertà. E dal momento che io non ricercavo storielle o cose del genere, ma volevo solo divertirmi in compagnia tra amici è inevitabile che abbandonassi i clichè imposti dalla mia cultura.
Le donne che come me non si mettono i tacchi a spillo e la gonnellina per far vedere le cosce, lo fanno perchè non vogliono essere considerate diverse da quello che sono.
Se vuoi le impalcature del trucco e del push-up, uomo misognino, per poi lamentartene, non venire da persone come me.
E' ovvio che per il mio tipino, se gli fa piacere, mi faccio 'carina' ma sicuramente non ho bisogno di mettermi sberluccicante tutti i giorni.
- le ragazze che si lamentano dei capelli scompigliati dopo una esibizione di forza o carattere sono false. Significa che in realtà sono le classiche zabette, quelle che passano ore davanti allo specchio per fare il finto spettinato o il look fintissimo casual. Disprezzo questa categoria di persone.
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Allora, mamma mia quanto scrivono ste donne. Provo un po' di risposte assortite...
vuoi farmi inkazzare?
mah, non prioprio, ma se ci riesco non è che mi spiaccia
ho praticato x dieci anni danza classica,poi quando hanno cercato di aggredirmi non potevo difendermi
Mah, io ho praticato nuoto per diversi anni. Ho vinto qualchecosa?
le donne hanno le tette. non proprio tutte, ma fin qui ti seguo
E non ce le hanno perchè vogliono ma perchè crescono e se le devono tenere. beh, se ti cresce una tetta, se vuoi te la tengo io. No, dai, scherzo. come dicevano sui muri del poli
non potrei mai essere donna
passerei tutto il giorno a toccarmi le tette!!
Comunque è una cosa di cui mi hanno parlato. Dev'essere sconvolgente per una ragazzina vedersi crescere le tette e notare giorno per giorno come la gente la guarda in modo diverso. Poi c'è il discorso del silicone, ma questa è un altra cosa
Non mi aspetto che tu, maschio misognino mdnettiano, possa capirlo, ma se sei gracile, o più piccolo della media, o meno dotato muscolarmente non è forse + facile che in età giovine non sia stato vittima di soprusi fisici/psicologici, di prese in giro, di scherzi + o - pesanti solo perchè c'era quello più grosso di te senza cervello che con una manata ti stendeva?
Questa me l'ha detta anche SoF..
aspetta, mica ho finito!!
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Beh, tutto sommato non ci ho voglia. C'è davvero tutto questo discorso sulle tette, dietro Buffy che picchia i vampiri?
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oh oh oh...danno senza parole...mi ritengo soddisfatta.
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ma cos'è, hanno aperto la fiera delle _sciokkezze? Bimba non fare inkazzare me, voi di solito i maschi 'più grossi degli altri' ve li scopate e non ci state certo a fare a botte o fare a gara a chi sputa più lontano...
loro se devono picchiare qualcuno picchiano gli sfigati come me!
voi se dovete denunciare o picchiare o fare picchiare qualcuno, denunciate picchiate e fate picchiare gente come me!
non ho mai visto una strafiga rifiutare prima e fare a botte dopo col fidanzato alto quanto koby briant... ... è più facile per voi invece mandare al diavolo gente come me...
anzi prima che tu lo faccia lo faccio io da solo...
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vabè hai fatto un discorso delirante non voglio più commentare oltre
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"perché a tutte le donne piace l'idea di emergere in un ambiente tipicamente maschile? "
qui non ti sei espresso chiaramente:
cosa intendi per "ambiente tipicamente maschile"!?
- riunioni per le gare di rutti?!?
- le olimpiadi della pippa?!?
- l'incendio delle petecchie?!?
no xchè, a parte questi ambienti, di altri così tipicamente maschili non ne vedo, e non mi sembra di aver mai visto la Tacher coinvolta in queste cose ..
e a parte l'orrida battuta, quante donne che dirigono aziende, che sono nei vertici più alti della politica, che sono primari negli ospedali, ecc, ecc, credi che siano arrivate a quei livelli grazie a una maglietta aderente?!?
dubito che tu possa negare che ci vuole più di un paio di tette per mandare avanti la baracca
(poi se mi parli di incapaci raccomandati, quello è un altro paio di maniche, brutto fenomeno che coinvolge anche i signor maschietti )
riguardo gli altri punti, manco ti rispondo xchè non appartengono al mio carattere, la cosa è molto soggettiva
se qualcuna vuole fare la soldatessa e diventare maggiore, ufficiale ( ? non conosco le cariche ) ben venga, insomma saranno fatti suoi.
io non ho questa attitudine, come non sono portata per fare la cantante o il dottore.
poi come dice una mia amica, per quel che servono, è più conveniente sprecare i maschi in quelle faccende inutili come i soldatini..
da ultimo, cosa ti fa credere che una donna FACCIA FINTA di essere più forte?!?
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he he he, danno ti sei infilato in un ginepraio
io saprei cosa dire ma non intendo suggeriti niente
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Potresti ispirarti ai classici... scavando scavando qui ce n'è un bel po'...
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Tranquo, Tads, vai pure fuori a farti un braulio, la situazione è sotto controllo. D'altronde è ormai chiaro che sguazzare nei gineprai è il mio sport.
Potrei dare diverse risposte.
Potrei scantonare (p.e. leggiti il trattato di Nick sul primo misoginet), buttarla sul ridere, sul paradossale (campi maschili: il progettista di schede hardware) sul pruriginoso (campi maschili? stare dietro nella posizione a cucchiaio) o denigrare come fa qualcuno (sei una femminastra, è inutile che ti spieghi). O fare il profeta (lo capirai da sola quando inizierai a lavorare).
In ogni caso, Nick, non intendo nutrirmi degli avanzi altrui
Comunque avvocato, meriti una risposta onesta. Anche se è più faticoso, specie per un topic nato solo per far inkazzare le bambine
Allora, facciamo fuori prima la parte facile:
cosa ti fa credere che una donna FACCIA FINTA di essere più forte?
Parlavo di forza fisica. E di resistenza allo sporco e al disagio. Ti ricordo che lo spunto di partenza è soldato Jane.
Ora il difficile. Quali sono i campi maschili? Potrei citarti i campi in cui le donne sono poco presenti: politica, finanza, tecnologia applicata (escluse chimica e matematica) etc. Ma mi risponderesti che è colpa dei maschietti che le tengono fuori. Ma la donna non era più forte? boh.
Direi che la risposta migliore è che gli ambienti esclusi alle donne sono quelli in cui le donne devono collaborare strettamente con altre donne. Hai notato che le donne più intraprendenti sono quelle che hanno spesso più amici maschi? (amici, non servi). E se gli chiedi perché, è perché "con gli uomini è più facile parlare" .
Un altro esempio: nel brianzolo è pieno di dittarelle di 14 persone che fatturano qualche milione di euri. Sono un sciur parun, una segretaria e gli altri tutti uomini.
Tradizione? può darsi, ma perché il sciur parun non è mai una donna? Non ci sono particolari barriere nel diventare imprenditore ("i maschi ci tengono fuori" ) e ci sono uguali probabilità che a ereditare sia una figlia al posto di un figlio. Come mai non ci sono pochissime donne a fare questo lavoro? Forse perché non vi interessa. Perché per voi la competizione può essere a un altro livello, sulle persone e non sulle cose.
Avvocato, poi ci sono donne che puntano a fare solo carriera, e per questo assumono modelli maschili. Tra cui la Tatcher e la Ollbright. La seconda non la conosco, la prima è una degli uomini migliori che la Gran Bretagna abbia avuto negli ultimi trent'anni.
Avvocato, a me non interessa fare guerre. Mi piace sottolineare le differenze. Sei sicura che la differenza tra uomo e donna siano solo le tette? inizia ad aggiungerci per esempio gli sguardi e gli atteggiamenti che queste tette suscitano, in positivo e in negativo.
Per quanto riguarda l'esercito vai tranquilla. Sai cosa penso del Regio Esercito. Tra poco aboliscono anche la leva maschile, e vi toglieranno un altro diritto acquisito. Manca solo che vi tolgano quei cinque anni di anticipo in cui potete andare in pensione (avendo pure un aspettativa di vita più lunga) e la parità dei diritti sarà davvero raggiunta. Ma tanto tra poco le pensioni non ci saranno più per nessuno.
Per quanto riguarda l'esercito, dicevo, vai tranquilla. Finché la preoccupazione principale sarà come vestire le ufficialesse (divisa da gran parata con gonna, chiaro!) e se passare direttamente la biancheria come agli uomini o allungare un buono acquisto perché se la comprino loro, non c'è di che temere una soldata Gianna italiana...
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Concludo con un elenco di laori in cui le donne sono più presenti degli uomini, almeno secondo la mia esperienza:
. contabilità (sono più scrupolose)
. personale (mi è poco chiaro.. penso sia perché hanno più spesso lauree umanistiche)
. controllo di gestione (gli uomini hanno più difficoltà a far le pulci agli uomini... ci sono certe erinni che ci godono come delle pazze)
. Comunicazione aziendale (le donne sono più piacevoli da vedere e spesso hanno modi migliori in questa specie di intrattenimento da party)
ce ne sono sicuramente altri. Qesti sono i primi quattro che mi vengono in mente.
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max...cmq...ho praticato kick boxing e ultimamente difesa personale....ho speso un sacco di soldi x sentirmi dire"puoi difenderti anche dandogli un vocabolario in testa o le chiavi negli occhi"
ma come?e qualche mossa segreta?qualche triplo salto mortale?
max
(è un saluto affettuoso,non te la prendere)
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Lulù, amore, non potrei mai prendermela con te. Se vuoi alla prima occasione ti insegno un po' di lotta greco-romana
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max....finalmente ci incontriamo...quando continua la lotta a tre?
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"ho sempre più volentieri ricercato amicizie maschili perchè le trovavo più divertenti"
Ti sei mai chiesta perche'?
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Tante volte Tyler.
Sai max, temo che parlando di ambiti lavorativi le cose si complichino parecchio. Ma dal momento che io ho una visione semplicistica delle cose, e non pretendo che nessuno cambi idea dopo avermi letto, ti espongo questo:
*come sai già(e ho già fatto tutto un discorso in merito in altro topic), le donne a parità di mansione percepiscono un guadagno inferiore ai colleghi maschi.
*le donne al 99% sono rallentate nella carriera se nasce un figlio
*al 99,9 periodico se ne nasce più di uno
*se l'uomo sta facendo carriera, e spesso anche se non la sta facendo, le donne che hanno almeno un figlio devono occuparsene come se fossero single (oltre a sopportare un compagno stressato)
*se una donna sta facendo carriera, e si sa che non è single e ha già più di 30 anni, viene penalizzata nella competizione perchè spesso i capi pensano che l'orologio biologico fa tic tac tic tac e fra un po' vorrà fare bambini
*se un bambino si ammala la donna deve stare a casa ad accudirlo, se non lo fa è spesso criticata dalla famiglia.
*le donne per mediare ricercano spesso il part time. perchè non lo fanno gli uomini?
*le donne tornano a casa da lavoro e ci si aspetta che cucinino, lavino i piatti, mettano un po' a posto casa, facciano partire una lavatrice, stirino la camicia per la riunione importante del compagno, sbrighino il lavoro che si erano portate a casa dall'ufficio e poi la diano felici e rilassate al compagno facendolo godere e molto. Il quale tra l'altro ha litigato con il capufficio che è uno stronzo, oppure è lui il capufficio e ha litigato con un subordinato che è un inetto.
*questo se non hanno bambini: altrimenti aggiungere: giocare coi bambini, zittirli se litigano o danno fastidio al papà, correggere i compiti, preparare i vestitini per il giorno dopo e la cartella, metterli a letto leggendo una storia, preparare la merenda per il giorno dopo.
Non è che sia facile essere competitive e presenti giorno dopo giorno sul lavoro se capisci cosa ti ho scritto. No, per niente.
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Sieg, sai che rispetto le tue opinioni.
Sì, c'è del vero, ed è un discorso che ho sentito fare spesso. E quindi?
PS: dov'è Iaia? è già la seconda volta che mi chiede di risponderle e poi sparisce!
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max
a me non rispondi più cattivo...
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E quindi non ti aspettare molte donne manager, o molte donne in cui sia richiesto il super-straordinario. Oppure posti chiave dove non si possa mai prendere un giorno di malattia. Dove per fare carriera si debba viaggiare tutte le settimane e tornare solo al week end se va bene (escluse le hostess). Lo so che rispetti le opinioni degli altri!
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Lulù, non ho bisogno di sentirti spesso perchè ti porto sempre nel mio quore
Sieg, quindi quelli che mi hai descritto sono i famosi 'ambienti maschili' ?
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oh....che dolce....
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mi corre l'obbligo di esprimere un pensiero,
anche perchè le argomentazioni di Danno (suo malgrado) portano più acqua al mulino femminile che a quello
del "misogin club" del quale il virgulto non è ancora membro.
Personalmente non me ne frega niente se una donna è cintura nera di qualche arte marziale, se diventa la presidente della esso, se viene eletta presidente degli usa o della cina, tantomeno se è una manager (womanager) in carriera, se è single, se è madre o se ha le tube chiuse, se si prostituisce o se segue le orme di madre teresa, se fa il fabbro, la camionista, la spazzacamino o zappa la vigna... tutto questo per me non ha la benchè minima importanza, anzi ritengo giusto che alcune donne si cimentino in campi o settori prettamente e tradizionalmente maschili, nè starò a ripetere la solfa che le donne sono nate per cucire e cucinare, salvo poi scoprire che i migliori cuochi e sarti sono maschi (almeno all'anagrafe).
Quello che mi disturba di alcune donne (direi troppe) è arrogarsi la prerogativa di scegliere quale opera completare e quale no, pilotare la propria evoluzione e plasmarla alla situazione corrente, essere coerenti fino alla morte in certe situazione e totalmente voltagabbana in altre.
La conquista della parità con i maschi, cosa logica e più che giusta, ha prodotto una serie di effetti collaterali tutt'altro che insignificanti:
- emulazione degli aspetti negativi maschili
- aver codificato il trasformismo in tecnica comunicazionale
- aver tradotto l'omosessualità in un punto di forza contro l'uomo (in ogni donna si nasconde una lesbica)
- considerare il proprio corpo un fondo di investimento ad alto rendimento
- arrogarsi i meriti e scaricare le colpe - ecc. ecc., potri proseguire per oere
il giorno in cui la donna prenderà totale consapevolezza delle sostanziali differenze che la distinguono dall'uomo e, anzichè cercare una parità assoluta che vada olte i diritti, impari ad interpretare il prorio ruolo nel proprio spazio...
...sicuramente il vecchio Tads ne terrà conto.
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Max, non sono sempre a cazzeggiare al pc, ogni tanto devo anche studiare
L'uomo impari a lasciare il giusto spazio, a comprendere e più di tutto RISPETTARE il ruolo della donna e le donne solo allora incominceranno a muoversi nella REALE parità senza gli effeti collaterali che infastidiscono tanto la metà del cielo
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come volevasi dimostrare
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Tads, mi dichiaro sconfitto. Rovescio il re sulla scacchiera e alla prossima. Ah, e se vuoi per stavolta il braulio te lo offro io.
Iaia... Rileggi prima il post di Tads e poi il tuo. Non posso aggiungere altro.
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forse "reale parità" trae in inganno, stiamo dicendo le stesse cose, ma da punti di partenza diversi:
io volevo intendere pari opportunità di chances che permettano alla donna di muoversi, agire operare in condizione di parità e in modo conforme alla sua natura, oggettivamente differente rispetto all'uomo
solo che diversamente da Tads, credo che non si siano ancora del tutto create le cd chances che permettano alla donna di essere pari all'uomo, e per questo l'affannosa conquista, arrangiandosi alla fortuna, sta portando agli "effetti collaterali" (i quali citati da Tads mi lasciano un po' perplessa, vorrei avere degli esempi più pratici, insomma l'unico che riesco a recepire è "emulazione degli aspetti negativi maschili", degli altri proprio non ne ho idea ).
non ho voglia di scrivere un romanzo, xò mi sembra un po' superficiale e semplicistico aspettare seduti in panciolle che le donne si muovano nel loro ruolo e nel loro spazio se non si creano le condizioni concrete e sopratutto mentali per farlo
prendiamo atto che per fare questo ci vogliono tempo, pazienza e collaborazione di entrambi i sessi
il primo spiraglio di parità, se non ricordo male (la storia non è proprio il mio max) è stato il suffragio universale al referendum sulla monarchia o repubblica, insomma mi sembra circa 60 anni fa, mica secoli fa..
partendo da questo, quanti nonni e babbi hanno la disponibilità mentale ad accettare le donne su un ruolo paritario?!? siamo franchi, a parole tutti bravi, ma nei fatti questo non è l'ordine del giorno
mi viene da pensare ai discorsi di mio nonno: - ah, le donne, non capiscono mica gnente, sono buone solo da fare le lasagne e a stare a gambe aperte nel letto
salvo poi andare a chiedere a mia mamma se quel paio di calzettini fossero di cotone o di lana (xchè lui è così intelligente che non li sa riconoscere ) o romperle sempre le palle xchè c'è l'assemblea di condominio e lui non ci capisce gnente..
ma prendo atto che esiste ancora qualche chiusura mentale femminile dovuta a retaggi culturali, speriamo in via di estinzione
I giovani di oggi sembrano tendenzialmente più disponibili, ma fino a che punto?
quanti giovani sposini 30enni si aspettano la mogliettina che gli stiri la camicia come la mamma, o che addirittura preferirebbero che la loro sposina resti a casa a badare al pargoletto? (insomma un po' mi rifaccio al discorso di Sieg)
stanno calando vivadio, ma ancora ci sono...
voglio dire, x quanti sforzi si faccia, si tratta cmq di cambiamenti lenti, di bilanciamenti e controbilanciamenti non ci si può aspettare tutto e subito, salvo poi criticare e spesso denigrare chi sta cercando di rendere la situazione più paritaria..
non si può dire volete la parità? eccola, ora arrangiatevi
è come dire a un paese del terzo mondo: volete l'acqua? si scava un pozzo profondo ed eccola qui, arrangiatevi.
No, bisogna aiutarli a costruire strutture più solide, sistemi di irrigazione, di riciclo delle acque di rifiuto, ecc.. ecc.. sennò siamo sempre da quel pero e da quel melo
X quel che ne so, mi sembra che nei paesi di Nord Europa siano più avanti rispetto a noi su questi temi, magari quando anche noi arriveremo ai loro livelli o addirittura oltre (tra 1 secolo quindi )finalmente potremo tirare tutti un sospiro di sollievo
per ora, visto che non muovete un dito, accontentatevi di quello che passa il convento
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max
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l'uomo e la donna biologicamente sono diversi e sono portati per campi differenti. Non intendo lavare, cucinare, stirare, cose che può fare benissimo anche l'uomo senza nessuna difficoltà. Mi riferisco al fatto che in alcuni campi troviamo una netta prevalenza maschile, in altri femminile. Nel campo informatico siamo quasi tutti maschi. Nell'insegnamento sono quasi tutte donne (e qui mi domando perchè visto che al liceo le insegnanti di 50-55 anni in menopausa mi facevano uscire pazzo).
Ciò che a me da profondamente fastidio non è la volontà della donna di voler entrare negli ambienti maschili, ma il volerlo fare a tutti i costi. Questo le porta a stress, acidità, cattiveria, perdita della femminilità. Perchè? Secondo me perchè mentre per noi (generalizzando) il lavoro è una cosa che fa parte della nostra vita, lo portiamo a termine il meglio possibile (si spera, sto parlando di gente in carriera) e poi andiamo a berci una birra con gli amici, per la donna diventa una sfida personale, lo scopo della sua esistenza. E qui risulta anche fastidiosa, spesso inimicandosi i colleghi, per poi dire "sporchi maschilisti" . Non è forse il tuo voler strafare, il tuo atteggiamento, il tuo voler dimostrare sempre e cmq di essere meglio del tuo collega uomo a inimicartelo? Alle volte ci riesci. Alle volte no. Ma la donna che vive solo per i suo lavoro, dimenticando la famiglia e vive ogni giorno una guerra contro l'altro sesso mi fa solo che molta tristezza.
E qui mi rivolgo a Sieg: perchè per te era tanto importante fare il maschiaccio? Perchè dovevi ruttare, scorreggiare, sputare? Se non lo facevi avevi paura di non essere inserita nel gruppo? Io nel mio gruppo non voglio una ragazza del genere. Voglio una donna, non la brutta copia di un uomo. Possibilmente non troppo tirata, che non pensi solo al vestire ed al suo aspetto, ma che nemmeno si trascuri e mi rutti nelle orecchie.
Perchè la donna sceglie spesso il part-time e l'uomo no. Facile. Potrà essere una visione ristretta, ma onestamente se mia moglie decide di lavorare solo 24 ore alla settimana per dedicarsi ai figli lo accetto. Io non lo potrei mai fare. Guadagnare 500 € al mese quando mia moglie lavora a tempo pieno e ne prende 1000, 2000... sarebbe la fine della relazione. Io, marito, sono il pilastro su cui lei si deve appoggiare in caso di bisogno, devo darle delle sicurezze, non perchè me lo imponga qualcuno ma perchè VOGLIO che sia così.
Infine per quanto riguarda la carriera non è maschilismo che le donne con prole non facciano carriera. Le aziende hanno bisogno di gente produttiva, e promuovono il più capace (o il raccomandato, ma qui non c'è differenza di sesso, anzi, forse con qualche lavoretto "extra" al capo per quelle con meno scrupoli le raccomandazioni sono più facili). Se una donna per motivi di famiglia non risulta essere produttiva è logico che faccia fatica a fare carriera. Ma questa è la legge del mercato, è la vita. Non fai figli e pensi solo al lavoro. Farai carriera. Però onestamente io prefersico l'altro tipo di donna, e credo anche la maggior parte degli uomini. Anche perchè queste donne "maschiaccio" o sono troppo spigolose per attirare qualcuno o troppo assorte dalla loro crociata per intraprendere delle relazioni sentimentali.
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Iaia, risposte lampo:
- il mondo del lavoro è una guerra. Non puoi aspettarti che nessuno ti regali niente, uomo o donna che tu sia. Se vuoi l'acqua, prendi la pala e scava. Almeno, io faccio così.
- su come gli uomini abbiano per secoli tentato di fare i pigmalioni con le loro signore c'è già un altro intervento. Lascio al proprietario, se vuole, di ribadirlo.
- il fatto che non capisci le argomentazioni di Tads è preoccupante. Io stesso ho spesso subito così passivamente il concetto che le signore donne hanno questi diritti da loro tolti da millenni da dimenticare spesso di ricordare loro che qualche volta hanno anche qualche dovere. Per esempio la correttezza.
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Tu che pensi come una donna
Come una donna normale
E dimentichi sotto la gonna
Qual è il prezzo
E chi dovrà pagare
E che non hai diritto
solo tu a vivere
e che anche tu hai delle responsabilità
ma non capisci che non puoi distruggere
per arrivare alla felicità.
Dormi pure donna mia
Dormi pure sulla pelle mia
Non ti preoccupare
Che domani sarà…
Tutto uguale.
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Max
- non mi riferivo al mondo del lavoro con acqua e pala, ma ai rapporti interpersonali, cmq visto che se vogliamo le cose dobbiamo farcela da sole senza consigli o collaborazione di nessuno, ok, ci arrangeremo, pazienza se i risultati poi vi "disturbano"
in ambienti "maschili", l'unico linguaggio compreso è per ora quello maschile, inutile invocare e sperare nella femminilità che non viene compresa, considerata e rispettata, se sei donna e ti vuoi affermare in un campo che ti piace (sia l'informatica, sia la politica, sia quel che ti pare) devi imparare anche a comportarti da uomo, xchè altrimenti non vai avanti, con tutti i risvolti che poi non sopportate ( e che nemmeno a noi piacciono, sia chiaro, ma o così o pomì )
Le donne tendenzialmente sono più portate alla cooperazione, gli uomini invece cercano di primeggiare, ovvio che se cerchi di cooperare tra gente disposta solo a farti le scarpe (x mille motivi, non ultimo anche per il semplice fatto che sei donna) ti fai furba e ti metti a fare anche tu la ciabattina
- "Io stesso ho spesso subito così passivamente il concetto che le signore donne hanno questi diritti da loro tolti da millenni da dimenticare spesso di ricordare loro che qualche volta hanno anche qualche dovere. Per esempio la correttezza "
scusa la poca finezza, ma di risposte lunghe ne ho per le palle, xciò un bel "va a cagher" detto con simpatia (niente di personale insomma) mi sembra il sunto perfetto
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anche qualche dovere. Per esempio la correttezza. => "va a cagher" detto con simpatia
Beh, non è una chiusa molto elegante, in effetti. Peccato, perché era la parte più interessante.
inutile invocare e sperare nella femminilità che non viene compresa, considerata e rispettata, se sei donna e ti vuoi affermare in un campo che ti piace
Mi spieghi cos'è questa femminilità e come dovrebbe entrare nel mondo del lavoro?
Le donne tendenzialmente sono più portate alla cooperazione, gli uomini invece cercano di primeggiare
Scusami ma a questo non ci credo proprio. Quando sento le amiche parlare di amiche, sembra che ci escano solo per tenerle sotto controllo.
Per quanto riguarda invece i rapporti interpersonali... nella mia vita
- ho sempre dovuto rompere il ghiaccio per primo
- fare da tassista (per lei e per le amiche!)
- subire chilometri di chiacchere magari pagando io il telefono
- imparare a dire la parola giusta al momento giusto
- notare i vestiti nuovi e i cambiamenti di acconciatura
- essere tenero
- essere forte
- essere deciso
- lasciar decidere a lei
- essere sensibile
- passare sopra alle cose
- risolverle i problemi
- capire che ha già deciso come risolvere i suoi problemi, e che non vuole un parere ma solo sfogarsi
- non frequentare amici perché lei non li sopporta
- non frequentare amici perché lei non sopporta le loro ragazze
Beh, a un certo punto ho smesso di scavare. Perché sennò finivo in Cina, altro che trovare l'acqua.
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"Va a cagher" un Lumbard non lo capisce, devi dirgli va a dar via i ciap, o roba cosi'
Piccola Iaia, quando diventerai avv ( a nche solo prat. avv) scoprirai finalmente lo spirito di "cooperazione femminile". hihihihi non vedo l'ora
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Tyler, grazie di aver cambiato discorso o avremmo presto desertificato anche questo topic. Certo che se va avanti così... dov'è che si ritirano i moduli per l'iscrizione al club?
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Tyler, la dotta QuasiAvv. Iaia ha peraltro già dimostrato una discreta abilità nel campo della Dialettica Tortuosa Ma Avviluppante (per uso professionale). Quel "va a cagher" detto "con simpatia, niente di personale, insomma" è da trenta e lode e pubblicazione
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Uff Brub, ti ci metti anche tu? lo sai che ti voglio bene, ma un vaccagher al giorno basta e avanza.. senza bisogno di pubblicazioni e bacio accademico.
Confesso che ci sono rimasto un po' male. Sapete che sono irascibile di carattere. Ma alle bambine bisogna perdonare tutto..
Comunque l'errore è stato mio. Ecco lenesima prova che non si può parlare a una donna come a un uomo.
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mi congratulo con il futuro avv. Iaia,
bella arringa e soddisfacente esposizioni dei concetti,
purtroppo il vecchio Tads conosce le donne e le svariate problematiche che le caratterizzano, soprattutto conosce la loro capacità di trascinare il discorso su un territorio ad effetto ma per niente inerente al discorso iniziale.
facciamo i conti della serva e spariamo le realtà dirette:
comincio da sieg, (mi tolgo un dente)
io ho dipendenti maschi e femmine, a parità di livello e mansioni guadagnano la stessa identica cifra, hanno gli stessi diritti, gli stessi doveri e, ovviamente, lo stesso trattamento.
mi è capitato negli anni di avere dipendenti in stato di gravidanza che successivamente sono diventate mamme, non solo non le ho mai discriminate nè mi sono permesso di far pesare la questione, anzi mi sono fatto carico di oneri che i sindacati nemmeno si sognano di chiedere.
ho clienti maschi e clienti femmine, fornitori maschi e fornitori femmine, non solo nel mio settore tradizionale, da anni ho diversificato gli interessi, mai, e poi mai ho avuto problemi operativi o economici a trattare affari con donne, perlomeno non più di quelli che ho con gli uomini.
arriviamo all'avvocato
chiarito quanto sopra, vorrei riportare la diatriba sui reali binari (quelli che io intendo tali) e cioè il "modus operandi" intrapreso dalle donne (ovvio che devo generalizzare) negli ultimi decenni nel correlazionarsi con il nuovo uomo, si ho scritto nuovo uomo, quello che si ritrova a combattere con nuove realtà lavorative, quello che opera in settori moderni e con strutture aziendali fatte di obiettivi, carriera, imprese innovative che agiscono su binari diversi da quelli tradizionali, l'uomo schiacciato dai numeri da raggiungere, l'uomo che si è avventurato in un territorio dove il "posto sicuro" è sconosciuto, l'uomo che deve reggere stress operativi e comportamentali, che deve continuamente dimostrare le proprie capacità, l'uomo agguerrito dalla concorrenza interna ed esterna (tanto per chiarire, sto parlando di persone che se la giocano seriamente e che intendono raggiungere risultati significativi e gratificazioni professionali ed economiche di una certa caratura).
OCCHIO CHE SVILUPPO IL DISCORSO SULL'UOMO IN CARRIERA, POI LO FAREMO SULLE DONNE... OK!
beh... la donna considera questi uomini una "preda ambita" ma nel contempo un nemico, un concorrente, un volatile al quale tarpare le ali, uno sfogo della propria invidia e cattiveria fintamente represse.
Se ne ha sposato uno e decide di separarsi lo munge come una vacca, anche se lavora ed ha un buon reddito.
Se gli sforzi del tipo in questione riescono a produrre un regime di vita più che soddisfacente la donna si arroga dei meriti, in caso di eventuali flessioni e/o fallimenti di carriera la donna scarica sull'uomo le colpe.
In ambito sessuale la donna tende più a gestirsi che a darsi, nel menage famigliare tende a vivere il rapporto come se fosse un incarico divino.
Nelle nuove conoscenze è attratta dall'uomo capace e vincente ma approfitta dello spazio concessogli per tentare di cambiarne alcuni aspetti caratteriali.
Troppo spesso l'uomo diventa un oggetto di vanto o di lamentele con le amiche, manco fosse un dipendente full-time.
Troppo spesso l'uomo diventa il depositario delle proprie aspirazioni segrete e, in caso di insuccesso, un aguzzino bastardo ed egoista.
Troppo spesso l'uomo viene considerato un coglione per la sua semplicità nel gestire questioni futili.
Ancora più spesso l'uomo viene usato come leva per scardinare resistenze totalmente estranee al rapporto.
La donna tende a vivere il proprio tradimento come una parentesi insignificante e quello dell'uomo come una disintegrazione del rapporto.
La donna, da sempre tendenzialmente bisex, ha fatto emergere questo aspetto nella conquista sociale e nella propria emancipazione, non come elemento complementare alla sessualità del rapporto, ma come uno spauracchio per sminuire l'uomo.
la donna è pienamente cosciente del fatto che gli ostacoli per una totale indipendenza sono di molto inferiori a quelli sventolati ai quattro venti, ciò nonostante, alla bisogna abusa di uno zoccolo duro mentale figlio di una cavalleria obsoleta ma evergreen.
Concludo toccando tasto dolente,
l'eterna insoddisfazione palesata delle donne
l'eterna malcelata voglia di sesso
l'eterna pantomima del duello dialettico
l'eterna voglia di farsi dominare fingendosi indomabili
l'eterno teatrino del gioco "tempo-azione"
l'eterna volontà segreta di essere trattate come le donne dell'800
l'eterno bisogno di una delicatezza temporanea
l'eterno bisogno di sentirsi un rametto attaccato alla quercia
l'eterna voglia di PAREGGIARE conti con l'uomo quando dovrebbero farlo con la natura!!
non credo di aver mai scritto un post così lungo, forse mi prenderò un periodo di vacanza.
by by, Tads
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