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By Irishzebo (212.171.80.33) venerdì 12 ottobre 2001 - 21:33 |
La croce rossa ieri sera aveva scrittto e inviato un comunicato di ringraziamento per il nobel.Peccato che il nobel l'hanno dato all'onu!!
By Napo (192.92.126.136) venerdì 12 ottobre 2001 - 23:10 |
Capita di sbagliarsi, a volte. Però mi sembra che la Croce Rossa abbia, nella sua storia, ricevuto per 3 volte il Nobel per la pace. Correggetemi se sbaglio!
By Chanel (62.98.13.179) sabato 13 ottobre 2001 - 02:40 |
non so, ma io l'avrei dato a Gino Strada
By Chanel (62.98.13.179) sabato 13 ottobre 2001 - 02:41 |
ops, ho cannato faccina, volevo fare
By Limick (195.223.140.122) sabato 13 ottobre 2001 - 14:35 |
Non sparate sulla crocerossa........
ma.... come fa la crocerossa a contribuire per la pace? semmai il nobel per l'assistenza..
By Metroidx (62.211.252.201) sabato 13 ottobre 2001 - 15:17 |
mah,han fatto una gran cagata quest'anno...
By Carlitos (128.218.208.46) domenica 14 ottobre 2001 - 01:36 |
Non riesco a capacitarmi del fatto che abbiano dato il Nobel per la pace all`Onu. E` un organismo assolutamente inutile. Fatto solo per sprecare soldi per superstipendi e burocrazia. Sono innumerevoli i casi in cui l`Onu si e` dimostrata impotente e inconcludente. Paralizzata da veti incrociati. Ha forse fatto qualcosa in Africa quando si sono scannati i Tutsi e gli Hutu? Oppure in Croazia e Bosnia. Vi ricordate gli osservatori Onu incatenati ai ponti? Le situazioni irrisolte come quella dell`Afghanistan e della Palestina sono tutte figlie dell`incapacita` dell`Onu. E` mai riuscita mai l`Onu a far rispettare le sue risoluzioni a Israele?
Quindi quale mai opera buona avra` fatto l`Onu da meritare il Nobel? Sono forse paraganobili i superfunzionari Onu a Madre Teresa? A Gino Strada e tutti gli altri volontari?
Ma che cagata davvero. Che schifo.
By Kilroy (217.58.222.98) lunedì 15 ottobre 2001 - 09:01 |
ehm.......chi è gino strada??
By Metroidx (62.211.252.215) lunedì 15 ottobre 2001 - 12:22 |
By Irishzebo (212.171.79.97) lunedì 15 ottobre 2001 - 21:38 |
Gino Strada e' il fondatore e ideatore dell'associazione umanitaria emergency......Kil....
By Mallory_Knox (212.177.146.26) martedì 16 ottobre 2001 - 10:26 |
Questo é Gino Strada.
"In termini tecnici si chiama "triage", parola francese che significa scelta, selezione.
Quando ci si trova in zone di guerra, la situazione é molto diversa da quello che capita in molti dei nostri ospedali.
Un incidente stradale, e di solito il paziente trova due o tre chirurghi al pronto soccorso, che possono prendersene cura. Se poi ci capita di avere una appendicite, é facile che qualche chirurgo in astinenza da sala operatoria sia lì in agguato, e consideri il nostro arrivo una specie di benedizione.
Là invece, nei teatri di guerra del mondo, c'é invece un gran numero di feriti che cercano disperatamente aiuto, e ben pochi aiuti disponibili. Il chirurgo é il più delle volte solo, e si trova decine di malati di fronte.
È allora che bisogna scegliere, fare il triage.
Chi portare in sala operatoria per primo? E chi invece "condannare" all'attesa, ben sapendo che potrebbe non farcela ad aspettare ore?
È una scelta difficile, a volte traumatica. I medici di tutto il mondo si trovano spesso in situazioni analoghe, quando hanno un cuore disponibile per il trapianto e tanti possibili candidati.
Ma lì, in un ospedale da campo, non scegli consultando una lista di nomi o di numeri sul computer, lì ti trovi davanti a tante facce sofferenti, a gente che piange o implora, e che ti guarda fisso mentre con il pennarello gli scrivi sul braccio un "due"che nel nostro gergo significa "deve aspettare". Sei tu che decidi in prima persona che qualcuno dovrà morire, anzi chi dovrà morire. Sai che é necessario, ma fa male lo stesso.
In zone di guerra, non può valere il principio "prima il più grave". Non ti puoi permettere di spendere tre ore a operare qualcuno con poche probabilità di sopravvivere. Consumi inutilmente energie e materiali, e, soprattutto, altra gente morirà nel frattempo, gente che avrebbe potuto salvarsi se operata prima.
E allora devi cercare di fare "il meglio per la maggioranza" di quei feriti. Ce le ripetiamo spesso queste cose, per convincere noi stessi, ogni volta, che é la migliore delle soluzioni possibili. Ma non é facile, non lo é mai.
Spesso arrivano i dubbi, o i rimorsi, o la frustrazione. E qualche volta é difficile reggerlo, quel ruolo.
Mi é capitato anni fa, quando Margaret, la nostra capo-infermiera australiana a Kabul, mi prese sottobraccio. "Vieni, ci sono già un centinaio di feriti nel cortile, devi fare il triage".. C'erano molti combattenti tra loro, una situazione atipica, e quei combattenti ci erano in qualche modo familiari. Avevano tenuto sotto tiro noi e il nostro ospedale per giorni, senza alcun rispetto per altri feriti e per chi come noi era lì' solo per prestare assistenza.
Io provavo un misto di paura e di rabbia, sentivo il peso di aver lavorato per giorni in mezzo a colpi di mitra e di mortaio.
Neanche lì, davanti a un mujaheddin con un proiettile in pancia, sono riuscito a liberarmi dalla rabbia. Avevo la mente piena di emozioni e sentimenti, ma da nessuna parte c'era quello della pietà che invece avrebbe dovuto essere sempre presente, nella testa di un medico.
Era dura ammetterlo, ma di quei guerriglieri feriti, che ci avevano terrorizzato per giorni, non me ne importava assolutamente niente.
"Il triage é fatto, Margaret - le dissi dopo pochi minuti che ci spostavamo tra quella folla di gente stesa per terra - prima i bambini e le donne!".
"Cooosa?"
"Sì, hai capito bene, prima i bambini e le donne. Se non ti va bene chiama qualcun altro a fare il triage". E tornai in sala operatoria senza neanche attendere una risposta.
Nei giorni seguenti avrei ripensato spesso a quella scelta, non basata sull'etica medica, né su un approccio razionale al problema.
È vero, lì dentro bambini e donne erano gli unici a non avere colpe, ad aver subito la violenza altrui. Chi invece la guerra la fa - mi sono detto - chi spara per uccidere, deve pur metterlo in conto un proiettile nella propria pancia.
E perché avrei dovuto dar la precedenza a chi mi stava sparando addosso fino a mezz'ora prima?
Ci ho messo un po' di tempo a trovare la forza di dire a me stesso che quella, in fondo, era solo una specie di vendetta, il trasformarsi da medico in giudice spietato e inappellabile.
E mi sono spaventato.
Quella scelta non aveva nulla a che vedere con il mio mestiere.
Mi sono dato delle attenuanti, ma alla fine il verdetto é rimasto lo stesso: come si chiamerebbe da noi, complicità in omicidio plurimo e omissione di soccorso?"
By Kilroy (217.58.222.98) martedì 16 ottobre 2001 - 14:32 |
Grazie Mallory!
By Irishzebo (212.171.80.21) martedì 16 ottobre 2001 - 20:56 |
azz' mallory a cosi' tanto non arrivo!!
By Carlitos (128.218.208.46) martedì 16 ottobre 2001 - 22:13 |
Grazie Mallory anche da parte mia.
Se non sbaglio Gino Strada ha avuto anche un infarto un paio di anni fa mentre era li` in Afghanistan. E continua a tener duro!
By Mallory_Knox (212.177.146.26) mercoledì 17 ottobre 2001 - 11:34 |
chi cerca trova.
By Mallory_Knox (212.177.146.26) mercoledì 24 ottobre 2001 - 11:17 |
Scusate se "insisto" a postare roba di Gino Strada, ma credo sia giusto avere anche questa visione dei fatti attualmente in corso.
KABUL: GLI "INTERVENTI CHIRURGICI MIRATI" E GLI "EFFETTI COLLATERALI". di Gino Strada
Molte, secondo fonti dei Taleban, sarebbero le vittime civili dei bombardamenti anglo-americani sull'Afganistan - abbiamo sentito più volte in televisione - ma, afferma il Pentagono, si tratta solo di propaganda del regime di Kabul. La guerra, questa guerra, è anche mediatica. Lo è stata per anni, volutamente censurando la tragedia del popolo dell'Afganistan, e lo è anche oggi, per mascherare i lutti di una nuova guerra. E allora noi di Emergency abbiamo voluto andare a verificare, per informare in modo obiettivo e documentato, e anche per prepararci a rispondere a nuovi bisogni umanitari. A Kabul, l'ospedale che Emergency tiene chiuso dal 17 maggio scorso dopo l'aggressione armata della polizia religiosa dei Taleban, non è stato danneggiato dai bombardamenti, e lo staff di Emergency, in tutto 65 persone, ha continuato a mantenerlo in perfette condizioni di manutenzione e igieniche, pronto a entrare in funzione in qualsiasi momento.
Di fronte ad un possibile, imminente e gravissimo disastro umanitario, Emergency ha ripetutamente rinnovato alle Autorità di Kabul la propria disponibilità ad inviare immediatamente staff internazionale per riaprire l'ospedale, rimandando ogni discussione sulle profonde divergenze che ne avevano motivato la chiusura. Abbiamo chiesto due garanzie alle Autorità di Kabul: primo, una richiesta pubblica ad Emergency di inviare staff internazionale; secondo, misure di sicurezza e protezione intorno all'edificio sede del Centro Chirurgico. Al momento attuale, il Ministero degli Esteri di Kabul si è dichiarato "non in condizioni di garantire la sicurezza personale del nostro staff". Restiamo in attesa che tali condizioni si verifichino al più presto per poter essere operativi a Kabul.
Ma torniamo alle vittime, quelle che per ora non possiamo curare… Andare a verificarne l'esistenza non è stato facile, per il nostro staff, sia per le difficoltà di movimento in zone diverse della città sottoposta a bombardamenti, sia per ragioni di sicurezza. Le vittime che indichiamo qui di seguito le abbiamo incontrate, visitate, intervistate. Niente "si dice", nessun "portavoce", nessun intermediario. E' un elenco, crediamo, largamente incompleto: siamo sicuri di non aver raggiunto tutte le vittime, e abbiamo ritrovato solo quei feriti che in qualche modo hanno potuto raggiungere presidi sanitari della sola Kabul: questo elenco ha dunque un valore esemplificativo. Per motivi di riservatezza, abbiamo omesso il luogo dove sono ricoverati mentre abbiamo indicato nome, sesso, età, tipo di lesione, data e luogo del bombardamento. Inoltre, per ovvi motivi, non possiamo raccogliere le storie di chi è morto, di quegli sventurati che in questi giorni si aggiungono alla lunga lista delle vittime della follia della guerra. Faremo tutto il possibile per continuare a fornire nuove aggiornate informazioni nei giorni e nelle settimane seguenti, anche se vorremmo non ce ne fosse bisogno. Abbiamo una sola certezza, verificata di persona dallo staff di Emergency: anche quello che segue è un elenco di vittime civili di una guerra incivile come tutte le guerre.
NOME E COGNOME, SESSO, ETÀ, LESIONE, DATA E LUOGO DEL BOMBARDAMENTO
Aihasha Abdul Malik, F, 3 anni, amputazione di gamba, lesioni multiple agli arti, intossicazione polmonare, 10 ottobre, Mikrorajon.
Zarwali Almar, M,10 anni, amputazione di gamba destra e lesione dei tessuti molli alla mano destra e gamba sinistra, 10 Ottobre, Saroby.
Jawed M. Alam, M, 10 anni, frattura bilaterale agli arti inferiori, 10 Ottobre, Boni-hosar
Raqeba M. Jan, F, 30 anni, lesioni dei tessuti molli agli arti inferiori bilateralmente, 11 Ottobre, Tarakhel
Saleha Moheb, F, 10 anni, ferita al torace, 11 Ottobre, Karte Se
Ahmad Khan Janay Ahmad, M, 35 anni, frattura di caviglia destra, 12 Ottobre, Qargha
M. Omar Khan, M, 10 anni, lesione ai tessuti molli gamba destra, 12 ottobre, Qargha
M. Azghar Ali Ahmad, M, 40 anni, trauma ginocchio destro, 12 Ottobre, Qargha
Abdul Moqim Rahim, M, 20 anni, frattura esposta di tibia sinistra, 12 Ottobre, vicinanze aeroporto
Naiheb M. Ranq, M, 4 anni, trauma cranico, 12 Ottobre, vicinanze aeroporto
Nasir Ahmaed Gul M. Abd, M, 20, lesione mano sinistra,12 Ottobre, Khair Khana
Abdullah Hamid Hakim, M, 24 anni, lesione mano destra, vicinanze aeroporto
Wahed Abdul Jahl, M, 22 anni, lesioni alla gamba destra, 12 Ottobre, Qargha
Farema M. Sarwer, F, 25 anni, lesioni gamba destra, 12 Ottobre, Mikrorajon
Negena M. Salem, F, 10 anni, frattura cranica, 12 Ottobre, vicinanze aeroporto
Waheda M. Nesar, F, 4 anni , ferita penetrante all'addome, 12 Ottobre, Rish Khor
M. azam, M, 20 anni, frattura di gamba sinistra, 14 Ottobre, Karte Parwan
Breshna M. Ghous, F, 1 anno, dispnea da inalazione, 14 Ottobre, Badam Bagh
Zarmina Amanullah, F, 7 anni, lesione penetrante al fianco destro e gomito destro, 14 Ottobre, Debury (paziente deceduta )
Fazela Amanullah, F, 5 anni, frattura di ginocchio destro, 14 Ottobre, Debury
Parwana Amanullah, F, 11 anni, ferita alla gamba destra, 14 Ottobre, Debury
Ferozan Amanullah, F, 14 anni, ferita al gluteo destro, 14 Ottobre, Debury
Najibullah M. Yassir,M, 12 anni, ferita penetrante all'Addome, 14 Ottobre, Debury
Latifa Allah Ghuiam, F, 25 anni, ferita al volto ed alla coscia destra, 14 Ottobre ,Debury
Peer Mohamad, M, 63 anni, ferita alla coscia destra, 14 Ottobre, Niaz Big
Jan Sharif M. Jan, M, 35 anni, ferita penetrante al torace e addome, 15 ottobre, Karte Parwan
Abdul Bary, M, 6 anni, ferita al gluteo ed all'avambraccio, 15 Ottobre, Afshar
Omel Ahmad , M, 3 anni, ferita al cranio, 15 ottobre, Afshar.
Abdul Habib Abd. Qadir, M, 65 anni, ferita coscia destra, 15 Ottobre, Afshar
M. Alam Allah Dad, M, 40 anni, frattura di gomito, 15 Ottobre, Qasaba
M. sadiqAbd. Mazid, M, 70 anni, frattura ala iliaca sinistra, 15 Ottobre, Khair Khana
Noor Aga Abd. Ghafur, M, 34 anni, ferita piede destro, 16 Ottobre, Khair Khana
Nezamudin Noorudin, M, 30 anni, frattura di rotula destra, 16 Ottobre, Badam Bagh
Gulbigum M. Dad, F, 40 anni, frattura cranica, 16 Ottobre, Qable Bye
Khuda Dad Nowroz, M, 28 anni, ferita penetrante al torace, 17 Ottobre, Qalav Shadan
Khuda Dad Rostam, M, 22 anni, ferita al dorso, 17 Ottobre, Qalav Shadan
Khanabudin Mostara, M, 28 anni, ferita bilaterale alle gambe, 17 Ottobre, Qalav Shadan
Morad Ali M. Mussan, M, 21 anni, frattura di bacino, 17 Ottobre, Qalav Shadan
M. Raza M. Wakl, M, 13 anni, ferita penetrante all'addome, 17 Ottobre, Qalav Shan
Sulaiman Agha M., 16 anni, ferita al cranio, 17 Ottobre, Khoshal Khan
Shabana Agha M., F, 13 anni, ferita agli arti, 17 Ottobre, Khoshal Khan
Shad M. Dad M., M, 21 anni, ferita alla gamba destra, 17 Ottobre, Khoshal Khan
Najiba M. Ayub, F, 40 anni, ferita al cranio, 17 Ottobre, Shari-now
Basnooa M. Afzal, F, 40 anni, frattura di bacino, 17 Ottobre, Kair Khana
Abdul Wakl M. Arzal, M, 40 anni, ferita al bacino, Pz in Shock ,17 Ottobre, Kair Khana,
Niaz Moh Ghulam M., M, 7 anni, ferita al cranio, Pz. In coma, 17 Ottobre,Kolola Pushta,
Bakara Zar Alam, F, 45 anni, ferita al cranio, 18 Ottobre, Pushta Enihesar
Mohammed Sher Mohammed, M, 23 anni, lesioni arti superiori, 18 ottobre, Microrayon.
Norullah Nezamudin, M, 28 anni, ferita cerebrale, 18 ottobre, Qargha.
Aminullah Momin, M, 50 anni, frattura pelvica, 18 ottobre, Badam Bagh.
Sarajudin Fazudin, M, 55 anni, ferite al collo e alle corde vocali, 18 ottobre, Khairkhana.
Zamari Mirajan, M, 20 anni, fratture multiple arti inferiori, 18 ottobre, Khairkhana.
Abdul Kabir Mohammed, M, 60 anni, ferite penetranti agli occhi, 18 ottobre, Khairkhana.
Haroon Agha Sherin, M, 12 anni, ferrite agli arti inferiori, 18 ottobre, Khairkhana.
Shamsudin Qader, M, 22 anni, ferite multiple al volto, 18 ottobre, Khairkhana.
Zaher Mohammed Alam, M, 35 anni, ferrite alla gamba destra, 18 ottobre, Khairkhana.
Kamila Khoja Masod, F, 45 anni, ferite multiple al volto, 18 ottobre, Microrayon.
Khosh Abdul Fatah, F, 7 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre, Microrayon.
Ahmed Osman, M, 10 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre, Microrayon.
Anisa Mohammed Gul, F, 8 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre,Char-Qalla.
Zobidullah Rahmatullah, M, 18 anni, ferite toraciche, 18 ottobre, Khairkhana.
Shah Malang-Sar Baland, M, 30 anni, ferite alla gamba destra, 18 ottobre, Khairkhana.
Samir Zamir, M, 13 anni, ferita cerebrale penetrante, 18 ottobre, Khairkhana.
Gulam Rasul Ayub, M, 40 anni, politraumatizzato, 18 ottobre, Khairkhana.
Shamsudin Mohammed Nazeer, M, 19 anni, ferrite al volto, 19 ottobre, Khairkhana.
Sarwer Mohammed Ayub, M, 45 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana.
Nadia Mohammed Sarwer, F, 3 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana.
Hanifa Mohammed Sarwer, F, 23 anni, ferite penetranti agli occhi, 21 ottobre, Khairkhana.
Zafonon Sarwer, F, 25 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana.
Najia Mohammed Sarwer, F, 8 anni, trauma cranico, 21 ottobre Khairkhana.
Rabia Mohammed Sarwer, F, 7 anni, trauma cranico, 21ottobre, Khairkhana.
Malyar Zekria, M, 7 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ototbre, Khairkhana.
Hasanullah Zekria, M, 8 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana.
Arif Mohammed Asif, M, 5 anni, trauma cranico, 21 ottobre, Khairkhana.
Nesar Qand Agha, M, 3 anni, ferita cerebrale penetrante, 21 ottobre, Khairkhana.
Fin qui i feriti accertati, tutti colpiti da frammenti di bombe e/o razzi.
Nel popoloso quartiere di Khairkhana, in Kabul, dove sono state bombardate numerose abitazioni, abbiamo potuto verificare i seguenti nomi di pazienti deceduti sul posto:
Bilal Gulam Rasul, M, 4 anni, deceduto, 21 ottobre Khairkhana.
Kaled Gulam Rasul, M, 6 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana.
Wares Gulam Rasul, M, 12 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana.
Samin Gulam Rasul, M, 9 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana.
Said Mir-Said Jan, M, 30 anni, deceduto, 21 ottobre, Khairkhana.
Said Mir-Said Mir, F, 26 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana.
Nazira-Said Mir, F, 21 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana.
Sofi Kasim, F, 39 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana.
Aziza-Khoja Fagir, F, 23 anni, deceduta, 21 ottobre, Khairkhana.
Il 18 ottobre 6 persone sono state uccise dai bombardamenti a Microrayon: non siamo per ora in grado di fornire i nomi.
Il 21 ottobre altre 12 persone per ora non identificate sono state uccise dai bombardamenti a Khairkhana, dove tre case sono state completamente distrutte. Di queste famiglie sono rimasti vivi solo due bambini, secondo le verifiche fatte dal personale infermieristico di EMERGENCY a Kabul. Cercheremo di fornire aggiornamenti quanto prima.
Najib e gli altri dell'Emergency Team in Kabul
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