By Decebalo lunedì 09 febbraio 2004 - 22:37

Intorno alla metà degli anni '80, comparve sulle televisioni private della Toscana, un personaggio per molti versi proiettato nel futuro: Giacomo Fassino. Il nome allora non diceva nulla, adesso farebbe un altro effetto (si dice sia cugino del segretario dei DS). Cosa aveva di tanto particolare? Vendeva computer a prezzi accessibili e questo, nel 1985, non era usuale, visto che ancora un PC costava molti milioni. Aveva un modo di presentarsi al pubblico decisamente inconsueto, con una dialettica ed una mimica inebrianti. Velocità da DJ, frasi chiave da ipnosi eriksoniana (mitico il "Tutto chiaro? Chiaro? Chiuso!" col quale, gesticolando, chiudeva la televendita).
Il personaggio però, in se e per se, era piuttosto antipatico. Già la somiglianza con Macchia Nera (baffetti sottili) non lo aiutava; il suo tono deciso e la parlantina scioltissima insospettivano il telespettatore che pensava di trovarsi di fronte ad un venditore troppo astuto.
Non so come andassero gli affari; sta il fatto che, pochi anni dopo, il suo socio in questa ditta di PC fu trovato con la testa nel WC dell'ufficio, ucciso da un colpo di pistola. La cosa era inspiegabile, anche in un contesto di rapina, perché non c'era nulla da rubare ed anche se ci fosse stato qualcosa perché uccidere in modo tanto efferato? Ci furono indagini, saltò fuori un'assicurazione sulla vita miliardaria, che i due soci si erano reciprocamente fatti. Alla fine gli inquirenti trovarono due balordi che, messi alle strette, si pentirono ed accusarono Fassino di averli assoldati come killer per far fuori il socio ed intascare i soldi dell'assicurazione. Fassino finì in carcere e lì iniziò il suo martirio. Condannato in primo grado ad una pena molto alta (credo 30 anni), alla fine di un lungo calvario giudiziario riuscì a dimostrare l'inattendibilità dei due pentiti, troppo spregiudicatamente utilizzati dalla pubblica accusa e fu assolto. Era però rimasto diversi anni in carcere. Appena fu liberato fondò l'AVI, Associazione Vittime dell'Ingiustizia, un'associazione meritoria che si interessava di persone troppo presto linciate e triturate dalla gogna giudiziario-giornalistica. Uno per tutti Pietro Pacciani, assurdamente accusato dei delitti del Mostro di Firenze. Contemporaneamente l'AVI si occupò del crack del gruppo Mendella (ReteMIA) e da lì si perse poi nel nulla. Forse anche l'ascesa politica dell'omonimo Piero Fassino aveva reso politicamente inopportuna l'azione anti-magistratura di Giacomo. Chissà.....

By Cabrón martedì 10 febbraio 2004 - 15:57

Interessante, davvero... ma come le hai sapute tutte queste cose?

By Kenny60 mercoledì 02 febbraio 2005 - 01:43

Non ne sentirete più parlare. E' morto anni fa, non prima di essersi beccato una condanna per falsificazione di assegni. L'ex ministro tangentomane della Sanità, De Lorenzo, aveva fatto una donazione all'AVI e Fassino, pensando che rubare ad un ladro non fosse reato, aggiunse un paio di zeri all'importo scritto sull'assegno.
Io non avevo creduto nemmeno che lui fosse innocente per il delitto del socio, ma tant'è. Pace all'anima sua!

By AlainCh venerdì 26 marzo 2010 - 15:59

Mi ha tirato fuori dai guai un paio di volte, con cortesia al telefono.
Mi ha solo chiesto il costo della tessera AVI.
Sinceramente sono dispiaciuto dellE suE condannE.
Ne ha accumulate parecchie.

Non l'ho mai incontrato personalmente, ma con me è stato un gran signore.

By Dani (37.227.108.58 - 37.227.108.58) domenica 14 dicembre 2014 - 19:20

Era mio cugino....ucciso dal killer pagato da Giacomo fassino ....noi di
famiglia ne siamo certi che è stato lui ad uccidere Alfredo bottai.....
Spero che Dio non si ricordi di persone così tremende

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