By Tommy venerdì 25 novembre 2005 - 19:05

" Penso di aver trovato un genio " Fu questa la frase con cui George Best viene presentato dal talent scout Bob Bishop al manager del Manchester United, sir Matt Busby. Sotto la chioccia di Busby, Best, all'epoca 15enne, ha scritto alcune delle pagine più belle della storia dei Red Devils.

Best nasce il 22 maggio 1946 in un quartiere povero di Belfast e dopo essere stato notato da Bishop prende un traghetto e dall'Irlanda del Nord arriva al porto di Manchester. Esordisce in campionato due anni più tardi, il 14 settembre 1963, mettendo il suo marchio d'autore nel gol vittoria.

La sua prima rete, in tutto saranno 180 in 474 presenze, la segna il 28 dicembre dello stesso anno nel 5-1 al Burnley. E' già un idolo, il primo attore, dentro e fuori dal campo, di una squadra stellare che vede al suo fianco campioni quali Bobby Charlton e Denis Law.

George "Geordie" Best era un attaccante dalle qualità tecniche immense, dotato di potenza, velocità, stacco di testa e abilità nei contrasti. Fisico gracile ma potente, altezza scarsa (1.72) ma abbastanza da sovrastare spesso i difensori. Best entusiasma l'Old Trafford e ben presto tutta la Gran Bretagna si inchina a quello che viene unanimemente riconosciuto il più forte giocatore di tutti i tempi nato nell'arcipelago.

Sono, i Sessanta, gli anni d'oro di Best. Le prodezze del calciatore, i suoi dribbling irrisori e il tiro micidiale, fanno da trampolino di lancio alla notorietà dell'uomo, che capisce il successo e lo cavalca a pieno. "George Best ha passato 12 anni della sua vita a fare il genio del calcio e altri 25 a raccontare quei 12 anni. Raccontandoli come la gente li voleva sentire, come la stampa lo aveva descritto. Alla fine è arrivato a credere che fosse davvero così"

Questo pensa Mary McGuckian, regista del film "Best" uscito nel 2000. I trionfi del genio Best iniziano nel 1965, con il suo primo scudetto con i Red Devils. L'anno dopo è lui a firmare, con due delle cinque reti dello United, la prima storica sconfitta interna in Europa del grande Benfica di Eusebio.

Memorabile la scena del ritorno quando Best si presenta all'aeroporto con un sombrero in testa. Le ragazze impazziscono per lui, e la storia calcistica si intreccia con quella umana, con quella della prima icona pop del calcio. Best, definito anche "il quinto Beatles" è personaggio dentro e fuori dal campo, archetipo del successo e degli eccessi del calcio moderno.

Nel 1968 arriva la storica vittoria in Champions League, con un travolgente 4-1 in finale al Benfica. Lo stesso anno Best viene premiato con il Pallone d'Oro e con il riconoscimento quale miglior giocatore della Premier League. A soli 22 anni tocca l'apice della sua carriera. La critica lo esalta, per le donne è un sex-simbol e Best si abbandona alla vita mondana, ai piaceri e ai vizi. Per questo, in molti si sono chiesti in questi anni dove sarebbe potuto arrivare.

Già nel 1966 Pelè disse pubblicamente che "George Best è il più forte giocatore del mondo" E lo stesso Maradona lo ha più volte elogiato definendolo il suo "idolo" Il suo periodo al Manchester dura fino al 1973, con una brevissima e sfortunata parentesi l'anno seguente. Il suo carattere sempre più anarchico, i problemi con l'alcool sempre più evidenti e le numerose assenze agli allenamenti lo rendono praticamente intrattabile.

Litiga con il nuovo manager Tommy Docherty, che amava il gioco duro e intendeva fare a meno di quel nordirlandese così indisciplinato. Il divorzio, questa volta, fu definitivo, e la carriera di Best, quella vera, finì praticamente in quel momento, a soli 27 anni. Dopo le brevi esperienze con Stockport, Fulham e Hibernian, Best vola negli Stati Uniti dove gioca fino al 1984 nella American League.

Best ha rappresentato nella maniera più forte il mito del giocatore genio e sregolatezza. Negli anni Sessanta, scrive il sito del Manchester United, la sua popolarità è così alta che riceve 10.000 lettere ogni settimana e ha un staff di tre persone impegnato a leggerle e a rispondere ai fan.

Ma la vita fuori dal campo, che all'inizio del suo periodo d'oro gli offre prestigio e donne meravigliose (tra le sue conquiste anche due Miss Universo), lo porta presto verso l'alcolismo.

Le sbronze al pub si fanno sempre più frequenti e a queste si associano presto i problemi di salute e ai guai con la giustizia. E' lui stesso a raccontare come, negli anni '70, un fattorino lo sorprende in una camera d'albergo, ubriaco in compagnia della Miss Universo di allora e li chiede: "George, cos'è che ti ha ridotto così male?"

La sua frase celebre è diventata una delle più citate: "Ho speso molto denaro per alcol, donne e auto sportive. Il resto l'ho usato per divertirmi" Il suo carattere, già difficile, peggiora di anno in anno e Best accumula guai con la giustizia, dalle accuse di violenza carnale a quelle dell'ex moglie Alex, da cui divorzierà il 14 aprile 2004.

Nel 1984 trascorre tre mesi in carcere per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale. Terribile la figura fatta nel 1991 in un programma della Bbc, quando si presenta completamente ubriaco davanti alle telecamere. Best è ormai per tutti un "eroe in declino", e nel 2002 è costretto a sottoporsi a un trapianto del fegato.

La dipendenza dall'alcool è però troppo forte e resistere, è difficile. Best ricomincia a bere e riceve critiche durissime da stampa e pubblica opinione. Ma le sorprese non sono finite, Best ha in serbo altri colpi di scena.

Nel 2003 suscita molto scalpore nonché l'indignazione del mondo del calcio quando vende all'astail Pallone d'Oro perchè, diceva, voleva comprare una casa a Corfù. Ma l'affetto dei tifosi e l'impossibilità di non amare il suo genio hanno la meglio, e nel 2004 Best riceve il premio di "miglior sportivo britannico di tutti i tempi"

La storia del più forte giocatore britannico di tutti i tempi finisce il 25 novembre 2005, su un letto d'ospedale dopo quasi due mesi di agonia. E di fronte alla morte, Best ha voluto lanciare l'ultimo messaggio ai tantissimi tifosi che ancora, a distanza di oltre trent'anni dalle sue prodezze, lo amano e lo considerano un idolo.

Una foto in prima pagina, pubblicata domenica 20 da "News of the world", per mostrare a tutti come l'alcolismo può ridurre una persona. E un testamento importante, più forte di ogni prodezza sul campo: "Non morite come me"

Biografia copyncollata da Virgilio Sport

By F_E_D_E_R_I_C_O sabato 26 novembre 2005 - 16:12

Una serie di citazioni sue...

* "I spent a lot of money on booze, birds and fast cars - the rest I just squandered."
* "I used to go missing a lot...Miss Canada, Miss United Kingdom, Miss World..."
* (On David Beckham) "He cannot kick with his left foot, he cannot head a ball, he cannot tackle and he doesn't score many goals. Apart from that he's alright."
* "If I had been born ugly, you would never have heard of Pel�" [4]
* "In 1969 I gave up women and alcohol. It was the worst 20 minutes of my life."
* "el� called me the greatest footballer in the world. That is the ultimate salute to my life."

By Kimmei sabato 26 novembre 2005 - 17:56

Si, si, la solita ipocrisi ada letto di morte.

Dite anche che due anni ha fà ha subito un trapianto di fegato e che se lo è sputtan.ato continuando a bere come un'idrovora.

Che gioia!!! Qualcuno non ha ricevuto il trapianto per permettere ad un tizio famoso di sputt.anarlo con l'alcol.

Dovevano lasciarlo morire due anni fà e dare il fegato ad una persona diversa. Tipo qualcuno che sta crepando con un tumore o che ce l'ha rovinato da malattie genetiche......ma si sà i soldi e la fama comprano tutto.

By Tommy sabato 26 novembre 2005 - 18:35

nella biografia era scritto del trapianto (2002) So che di solito per essere sottoposti a un trapianto bisogna seguire certe regole, tipo non bere più un goccio fino al giorno dell'operazione, poi non so se c'è un limite minimo di tempo. Può anche essere vero che abbia aggirato le regole con una tangente, e in quel caso hai ragione al 100% Per il resto penso che tutti abbiano diritto di curarsi.
In fin dei conti ha distrutto solo se stesso, c'è di peggio in giro. Cmq anche a me ha dato da penare...per distruggere un fegato nuovo in 3 anni ce ne vuole...evidentemente ormai era all'ultimo stadio della dipedenza. Dopo il trapianto sarebbe dovuto entrare in comunità di recupero, di soldi per permettersene una buona ne aveva. Ma son tutte cose che dirle ora è inutile, è andata così, e sarebbe ipocrita non ammettere che s l'è cercata.

By Joker domenica 27 novembre 2005 - 00:04

a proposito di alcolizzati?
ma e' morto larry hagman? mi sembra noo? che ha rifiutato il trapianto di fegato perche' non voleva sprecarlo per un malato che non se l'e' cercata.

By Kimmei domenica 27 novembre 2005 - 14:39

Si cede ch un bralume di coscienza in Hagman era sopravvissuto. In Best decisamente no.

By Kurt domenica 27 novembre 2005 - 14:55

hai pienamente ragione , kimmel

By Joker domenica 27 novembre 2005 - 15:29

ohh 'e morto pure pat morita il saggio di 'Karate Kid',
c'era pure in happy days era AL versione cinese.

By Jen lunedì 28 novembre 2005 - 12:37

Kimmei, solo perchè era famoso, non vuol dire che non fosse un comune alcolista ammalato, come ce ne sono tanti al mondo...uscirne è difficile per chiunque..evidentemente viveva un forte disagio, non va così tanto colpevolizzato, sai quanti altri trapianti di fegato hanno avuto la stessa sorte?! Sono perosne che la lucidità mentale la perdono molto prima di un trapianto...che è l'ultima fase di un percorso duro e doloroso...

By Kimmei lunedì 28 novembre 2005 - 21:14

Certo, ma che si sono scelti.
Bisognerebe smetterla di commiserare chi si rovina la vita con vari tipi di tossico dipendenza, se la cercano e se la scelgono:

A) Tutti sanno che alcool, cocaina, eroina, etc danno dipendenza e uccidono.

B)Rovinano la vita dei loro cari

C) Nessuno li obbliga

Eisitono fior di terapie, comunità, gruppi di sostegno e CHI NE VUOLE USCIRE NE ESCE!!!!!

Dovrei piange per uno stroz@ che dopo il trapianto no ha smesso di bere? Piango per la persona che avrebbe dovuto riceverlo al posto e che probabilmente è morta solo perchè non era ricca e famosa.

La verità è che è più comodo fare la vittima, così non devono prendersi le loro responsabilità.
Considerando poi anche il pietismo sociala da oh-povera-vittima-di una-famiglia-difunzionale.

Jen, fra dorga e alcol ho dovuto guardare 2 miei amici morire e 1 partner. La verita? Se la sono cercata: sapeno quali erano i rischi, sapeno quanto male facevano ai loro cari, ma era più facile così. Molto più facile e piacevole (malgrado le crisi d'astinenza) crearsi una fuga chimica e delegare le loro responsabilità a terzi.

Chi muore di alcol o droga non è una vittima, E' UN CARNEFICE.

By Jen martedì 29 novembre 2005 - 11:17

Kimmei, sono d'accordissimo con tutto quello che dici, e ti assicuro che nessuno meglio di me può capirlo...ma la cosa che voglio sottolineare è che stiamo parlando di persone fragili come il cristallo, che il più delle volte ( ora naturalmente no conosco il caso specifico di george best) non ce la fanno a sopportare le normali difficoltà che la vita ti mette d'avanti...sono ammalati, e in molti casi l'alcool brucia i neuronimolto prima essi possano essere in grado di prendere la decisione più lucida per il loro bene.

By F_E_D_E_R_I_C_O mercoledì 30 novembre 2005 - 00:50

Io sono piuttosto permissivo, direi, ma non so perchè per alcool e droga non mi è mai riuscito... ho avuto la fortuna di vedere i pochi amici che ahnno avuto problemi uscirne, ma non ricordo certo scene piacevoli a riguardo, specie con una ragazza... e sì, credo anch'io sai una fuga chimica... e sì, sono fragili come il vetro, spesso, o forse semplicemente non sono "forti" in determinate situazioni... per Best, beh... si, credo anch'io che il fegato che ha avuto in dono forse sarebbe potuto andare a chi ne potesse avere più bisogno... quel che non riesco a capire è lo sballo chimico, il voler uscire di testa in quel modo... per l'alcool, il discorso è culturalmente diverso, ma non migliore (e di quello non aggiungo altro, perchè purtroppo ne so qualcosa... )

By Nausicaa giovedì 01 giugno 2006 - 14:16

Sentito che gli hanno dedicato l'aeroporto di Belfast?

By Metroidx giovedì 01 giugno 2006 - 16:38

si,per voli a zig-zag

By Locke giovedì 01 giugno 2006 - 22:16

E' morto James F. Conway Sr., l'imperatore indiscusso del Mister Softee ice,
quello che ha inventato il gelato "sputato" delle macchinette.
nooooooooo

E' morto anche Bobby Dykes, veterano di 146 incontri di boxe e ha fatto il
primo incontro tra un bianco e un nero.
noooooo

E' morta la cantante e atrice Rocio Jurado all'eta' di 61 anni.
noooooooo

morale della favola, ma chi cacchio conosce George Best???

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