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MAI DIRE NET Forum: ::= RACCONTI INCREDIBILI =::: Grosso Guaio a Bumpattabumpah
   By Highrise giovedì 17 agosto 2006 - 01:57

"Entla, il sensei ti attende"
lo sguardo allarmato dello yakuza, la mano sulla maniglia, una porta che
si apre e viene frettolosamente richiusa.

Akira Nakajima entro' con passo malfermo nella sala dei Maestri,
incespicando sul pavimento di teak lucido e inchinandosi
rispettosamente al cospetto dei 21 capi yakuza che da anni
controllavano con fermezza e costanza le risorse industriali della
prefettura di Komatsu. Completi neri, occhiali scuri, spade al fianco.
Un bianco petalo di fior di mandorlo, venuto da chissa' dove, entro' dalla
finestra e volo' lieve roteando, trasportato dalla corrente d'aria sopra le
teste dei sensei seduti a gambe incrociate, gli sguardi assorti
apparentemente persi nel vuoto, lambi' il lungo tavolo di cristallo nero,
le preziose porcellane d'epoca Sengoku, le composizioni di fiori
artisticamente disposti e i bonsai e con una lieve e poetica cabrata fini'
per posarsi sul collo di Nakajima, che inizio' ad agitarsi per il solletico.

Il grande sensei Takeshi KiTyler sollevo' incuriosito lo sguardo verso il
suo sottoposto. Uno sguardo obliquo e gelido come il ghiaccio, con una
punta di ironia sottintesa.

"Nakajima!" sbotto' il maestro KiTyler
"Cos'hai? Perche' ti agiti? Sei forse nervoso?"
le domande del sensei si susseguivano come colpi di lama contro lama.

"No sensei!" il petalo di mandorlo si infilo' nel colletto della camicia e
prese a scivolare lungo la schiena di Nakajima, fermandosi brevemente
qua e la' .
La fronte di Nakajima era imperlata di sudore.

Il sensei KiTyler si alzo' in piedi, appoggiandosi brevemente alla sua
spada (l'eta' ormai si faceva sentire) e facendo atto di rimirare il suo set
di pregiate katane "Shogun" si avvicino' ad Akira, che sudava
copiosamente.
"Tu sai" sibilo' all'orecchio di Nakajima "Che uno Yakuza non puo'
permettersi di temere alcunche' se vuole operare con onore per la gloria
e il successo, HAI?"

"HAI, KiTyler-san!" urlo' Nakajima voltandosi di scatto verso il suo
maestro e cosi' facendo causo' la caduta finale del petalo di mandorlo,
che scivolo' fra le sue natiche.
Un'espressione di profondo disagio apparve sul volto dello yakuza.

"Mmh, vedo che non sei molto convinto delle tue scelte, dopotutto" disse
sarcastico il sensei KiTyler, osservando il viso del suo agente "Forse una
missione speciale servira' a forgiare il tuo carattere e a renderti un vero
yakuza... " il sensei batte' due volte le mani.

La finestra si oscuro' , le luci si spensero e la stanza divenne buia, salvo
un rettangolo bianco incastonato su uno dei muri laterali della sala. Un
monitor tv. E l'immagine di una bimba dagli occhi a mandorla con in
braccio un grosso gatto color miele dall'aria costipata...

-continua-

   By pokoji giovedì 17 agosto 2006 - 04:54

"Bumpattabumpah" eh? Ma non era nel Pah tak? ;)

   By Nakajima giovedì 17 agosto 2006 - 10:54

"Questa" spiego' il sensei indicando l'immagine della bambina sul
monitor "E' la mia cara nipotina Kim-Lin-Mei che tiene in braccio uno dei
suoi animaletti preferiti, il gatto Za-Zai" .

[foto del muso disperato del gatto con un cucchiaino da te in un
orecchio retto dalla piccola mano di Kim-Lin-Mei]

" Per mio ordine Za-Zai e' stato spedito nel Pah-Tak assieme a una
fornitura di aiuti alimentari chiuso in una scatola di tagliolini di riso. Il
felino era insopportabile, la mia dolce nipotina lo viziava
esageratamente nutrendolo di cibi e oggetti piu' disparati e Za-Zai, oltre
a correre tutta la notte senza meta apparente e miagolare
insistentemente alle ombre si era preso la liberta' di fare la cacca nelle
terme del palazzo e di irrorare di urina i miei Lancer neri appena ritirati
dalla Mitsubishi." Il Sensei fece agitare nervosamente la spada che
teneva al fianco.

Akira Nakajima ascoltava attentamente

"Circa due settimane fa Za-Zai tocco' il culmine della sua caratteristica
insopportabilita' e insipienza. Dopo essersi cibato di fiori secchi, radici e
sfere di vetro ornamentali che aveva trovato in uno dei vasi del giardino
parti' con un concerto di urla assordanti che avrebbero minato la
pazienza e la stoicita' di un Buddah. Mi occupai personalmente di
afferrarlo per il collo e chiuderlo dentro il primo contenitore che trovai a
portata di mano, una confezione formato gigante di tagliolini di riso
marca Fa-Mok. Dopo aver assicurato il contenitore con nastro da pacchi
e una opportuna zavorra -il gatto non faceva che saltare e strillare,
rendendomi tutto piu' complicato- me ne liberai.
Solo dopo qualche ora mi resi conto del terribile errore che avevo
commesso... "

Il sensei KiTyler chino' il capo davanti al monitor, la voce rotta
dall'emozione e una lacrima che scorreva sul viso.

"So cosa state pensando" riprese con maggiore baldanza il sensei "Che
io mi sia commosso per la triste sorte del felino MA non e' cosi' ...come
tutti voi sapete benissimo io da piccolo mi dilettavo nel cavare gli occhi
ai gatti randagi andandoli personalmente a cercare nei cassonetti.
Il mio pianto e' causato da un motivo ben piu' grave... le " Palle di Cao-
Cao" , due enormi, antichissimi zaffiri dal valore inestimabile, sono
scomparsi dal museo di famiglia, e il responsabile e' nientemeno che il
sopracitato gatto Za-Zai!" disse il maestro KiTyler, sfoderando la spada e
puntando la lama verso il monitor, graffiandolo leggermente.

Nakajima ci capiva sempre meno...

-segue-

   By Minni giovedì 17 agosto 2006 - 11:34

:D e andiamo avanti..

   By Nakajima giovedì 17 agosto 2006 - 12:36

"Ecco un'immagine delle 'Palle di Cao-Cao' , stimate attorno ai 20
miliardi di dollari, il loro valore storico e' incalcolabileh"
espiro' il sensei per dare enfasi alla frase

sul monitor si vedevano due enormi zaffiri blu scuro di forma sferica
incastonati all'interno di un reticolo d'oro massiccio che rappresentava
un dragone cinese a due teste

"Ed ecco una ripresa dal sistema di videosorveglianza del palazzo, sigh"

Un filmato in bianco e nero prese a scorrere sullo schermo.
La telecamera grandangolare riprendeva dall'alto un salone zeppo di
antichita' , armi e armature, ceramiche pregiate, gemme, oro argento e
altri metalli preziosi a profusione. Quasi al centro della sala si potevano
notare le 'Palle di Cao-Cao' adagiate su un cuscino di seta.
A un certo punto un movimento in un angolo del salone. Da
dietro un cumulo di elmi Jingasa incrostati di ruggine faceva capolino il
gatto Za-Zai ruttando e scorreggiando, l'andatura barcollante.
Il triste felino si portava stancamente al centro della sala e prendeva a
far toeletta con scarso successo, quando la sua attenzione veniva
attirata dalle gemme blu i cui stupendi riflessi sbrilluccicavano nella
semioscurita' riflettendosi sui verdi occhi bramosi dell'animale.
Con un balzo scomposto, Za-Zai saltava sul cuscino e prendeva ad
annusare e a leccare le 'Palle di Cao-Cao' producendo la caratteristica
"smorfia disgustata" che i felini fanno quando vengono a contatto di
fluidi corporei odorosi di altrui provenienza.
Tuttavia dopo qualche istante deglutiva inaspettatamente le gemme in
un sol boccone e lasciava il salone del museo con aria soddisfatta.

Le luci illuminarono nuovamente la stanza e il monitor scivolo'
silenziosamente all'interno della parete, sparendo alla vista.

"Ora, mio fido Akira" disse il sensei posando una mano sulla spalla
sinistra di Nakajima "Il tuo compito e' recarti nel Pah-Tak e recuperare le
'Palle di Cao-Cao' -a ogni costo- il gatto e' sacrificabile e probabilmente
e' gia' stato servito in un ristorante cinese, magari con un contorno di
verdure sotto sale. Il tuo collega, l'esperto Pokoji ti accompagnera' nella
missione, a lui sono state gia' comunicate le informazioni essenziali per
il buon successo dell'impresa. Ti fara' da guida e aiuto nei momenti piu'
difficili"

A un cenno del sensei KiTyler la porta si apri' e lo yakuza Pokoji entro'
con un inchino, porgendo una spada dall'elsa di forma particolare.

"Questa" disse il sensei sfoderando l'arma superba con uno stridio
d'acciao e porgendola a Nakajima "E' la Lama di Luna, una spada dalle
magiche virtu' che la mia famiglia si tramanda di generazione in
generazione. Si narra che le gemme rosa incastonate alla base della lama
siano capaci di stordire cento uomini se fatte ondeggiare ritmicamente
davanti ai loro occhi. Una spada davvero prodigiosa che Excalibur le fa
una pippa, invero...
Per dimostrare la mia fiducia nelle tue capacita' , Akira, te la affido -
fanne buon uso! E ora vai, non perdere tempo!"

La stretta di mano del sensei KiTyler si muto' in uno spintone.
Nakajima rotolo' fuori dalla stanza, travolgendo il suo collega Pokoji sul
lucido e sdrucciolevole pavimento di teak, e la porta si chiuse con un
boato.

-procede-

   By Nakajima sabato 19 agosto 2006 - 06:05

Il Lancer nero sfrecciava sull'autostrada A10 "Kagemusha" verso
l'aeroporto internazionale di Komatsu, tagliando la strada agli altri
veicoli e sorpassando velocemente le auto della polizia che si tenevano
rispettosamente a distanza.
Alla guida del potente veicolo, lo yakuza Pokoji fischiettava un motivetto
allegro pregustando i risvolti ose' della missione nel Pah-Tak, mentre
Nakajima lucidava con un panno la spada che il sensei KiTyler gli aveva
affidato.

" Piantala di maneggiare quell'affare in auto!" bercio' Pokoji agitandosi
sul sedile "Finirai per tagliarmi un braccio, pezzo di idiota* "

*traduzione dal giapponese - rafano fetente

"Eh ma sai, questa e' la spada magica del sensei, deve restare sempre
lucida e affilata in perfette condizioni. A proposito... tu dici che funziona
davvero? " chiese Nakajima al suo compagno di viaggio, mettendogli la
spada sotto il naso.

"Io non credo a queste supersti... " lo sguardo di Pokoji cadde sulle
gemme rosa alla base dell'elsa, le pupille gli si dilatarono e la frase gli si
mozzo' in gola.

Vide le pietre preziose aumentare istantaneamente di dimensione,
diventare sempre piu' grandi, sempre piu' grandi al punto di inglobare il
suo essere dentro di se in un turbinio di nuvole colorate e di stelle
splendenti all'infinito, in mezzo alle quali fluttuava il suo animo. Una
sensazione di pace interiore si impossesso' di lui e un cielo al tramonto,
un prato fiorito e una stupenda ragazza scarsamente vestita apparvero
davanti ai suoi occhi sognanti... ma improvvisamente si senti' precipitare
nel nulla con sgomento.
Un dolore lancinante alla testa e un urlo forsennato lo riportarono
velocemente alla realta'

"Cazz! (rumore di carrozzeria e di vetri che si rompono)
Svegliaticoglioneciammazzicosiiiiiiiiiii" strillava Nakajima tenendo fra le
mani la testa di Pokoji e sbattendola ripetutamente contro il volante
dell'auto che, priva di controllo, sbandava a destra e a sinistra colpendo i
guard-rail

Pokoji si riebbe con un sussulto e riprese il controllo del Lancer,
asciugandosi il rivolo di sangue che gli colava dalla fronte.

"Si puo' sapere che ti e' preso, razza di tubero ebete? " chiese
rabbiosamente Nakajima al suo collega Yakuza.

"Tieni quella spada demoniaca lontana da me!" sibilo' Pokoji,
guardandolo di traverso e imboccando rapidamente l'uscita per
l'aeroporto...

-va-

   By Highrise lunedì 21 agosto 2006 - 15:10

L'auto si fermo' bruscamente al terminal Naruto Airways e i due antieroi
ne scesero portando con se la Lama di Luna e una valigetta contenente i
dati della missione. Il Lancer venne immediatamente rubato da un topo
d'auto che passava di li'.

Nakajima si giro' a guardare l'auto che usciva sgommando dall'area
terminal.

"Hai scordato di chiudere le portiere" disse con noncuranza all'amico
Pokoji, grattandosi il collo.

"Oh, gia', che sbadato, me ne dimentico sempre" rispose Pokoji,
frugandosi le tasche e estraendone un piccolo telecomando nero con un
singolo tasto giallo.

click

Il Lancer esplose in una nuvola di cenere e gas fiammeggianti
trascinando con se parte di un cavalcavia.

"Ecco fatto... abbiamo esagerato un po' come al solito, ma questa e' la
politica del capo. Facciamo capire chi comanda, noi. Rispetto ci vuole. "

"Hai perfettamente ragione Pokoji-san... feccia, la prossima volta
imparera' a rubare un'auto degli yakuza!"

Sganasciandosi entrambi dalle risate e affibbiandosi a vicenda
cameratesche pacche sulle spalle, entrarono nell'aeroporto.

   By Nakajima martedì 22 agosto 2006 - 00:47

Una folla variopinta intasava i check-in dell'aerostazione. Agenti di
guardia correvano qua e la placcando e strattonando individui dall'aria
poco raccomandabile abbigliati nelle fogge piu' strane e surreali.
Nakajima e Pokoji attraversavano a spintoni quella massa eterogenea di
persone senza lesinare fendenti di valigetta e ginocchiate ma a un certo
punto si trovarono bloccati da un donnone enorme che occultava alla
vista il metal detector della sala, tanto era alta.

Pokoji che era il piu' educato fra i due domando'

"Mi scusi signora, potrebbe... "

"Signora a CHI? Io mi chiamo Bia" il presunto donnone si volto', rivelando
una barbaccia talebana, due sopracciglia cespugliose e un gomitolo di
pelame nero che fuorusciva dalla scollatura del suo succinto vestitino.

"Ma io... insomma, non intendevo offendere... e' che l'avevo scambiata
per una... un... " Pokoji era tanto atterrito quando divertito e non riusci' a
trattenere l'inevitabile scoppio di risa.

"Ora basta, mi hai stufato imbecille! SCIALANDA!!" urlo' il bestione,
lanciando in fronte al povero Pokoji un grosso medaglione a forma di
cuore che riapri' la ferita da lui subita a bordo dell'auto.

Pokoji stramazzo' a terra, sostenuto per le spalle da Nakajima mentre
una piccola folla si assiepava attorno a loro.

"Ragazzi! Questi due si stanno prendendo gioco di noi!" berciava il 'Bia' -
"Diamogli il fatto loro!"

Alcuni energumeni vestiti rispettivamente da Sandy dai mille colori,
Lamu' , Lady Oscar e Memole circondarono i nostri sfortunati yakuza con
fare minaccioso, sebbene alquanto ridicolo.
Sandy aveva persino due ratti bianchi al guinzaglio, tanto per calarsi
meglio nella parte.

"Dev'essere un'epidemia di virus CosPlay" disse il povero sanguinante
Pokoji "Sono pericolosi per se stessi e per gli altri... Akira, usa la Lama di
Luna, presto!"

Nakajima esegui' un perfetto -draw'n'slash- facendo arretrare i
cosplayers senza peraltro ferire nessuno.
Facendo ondeggiare lievemente la spada, Nakajima esclamo'
"E ora, ragazzi, date un'occhiata qui... "

Le gemme rosa brillarono per un istante e in un attimo Lady Oscar
abbracciava una panchina ricoprendola di baci e lacrime e chiamandola
Andre', Bia sfidava un cartellone pubblicitario che aveva confuso con la
sua rivale Noa, Memole saltava in giro come un'ossesso strillando felice
mentre Sandy dai Mille Colori disegnava per aria con la sua bacchetta
magica, strangolando involontariamente i suoi grossi topi bianchi.

"Andiamo via di qui finche' siamo in tempo!" disse Nakajima, aiutando
Pokoji a sollevarsi da terra "Il nostro dirigibile per il Pah-Tak sta per
decollare"

Con il sole al tramonto le ombre degli yakuza si allungarono sulla pista
mentre zoppicavano lentamente verso l'obsoleto velivolo e il loro
oltremodo strano, ma eroico destino.

   By Minni martedì 22 agosto 2006 - 13:11

(:@) è il caldo, sicuro..

   By Nakajima venerdì 25 agosto 2006 - 14:50

Il bambino era diventato un uomo.
Rotolato in fondo a una gola, crebbe allevato da vari roditori.
E cosi' andava per le terre selvagge. Solo.
A volte a piedi. A volte in macchina.
E a volte faceva festa attorno al fuoco con gli animali selvatici.
Piu' andava avanti e piu' combatteva.
Piu' combatteva e piu' diventava abile. Molto abile.
Con appeso alla cintura un machete arrugginito e pieno di tacche, unico
ricordo della sua breve infanzia, e un cane chiamato Cane al suo fianco,
affrontava il suo percorso da mistico guerriero che lo conduceva sempre
piu' vicino, sempre piu' vicino, a colui che gli aveva rubato la vita.

Lui e' Ong-Bach, il Prescelto.

   By Nakajima venerdì 25 agosto 2006 - 15:30

Alcune lune prima, mentre meditava su una collina delle Badlands, Ong-
Bach aveva avuto notizia da un cespuglio che passava di li' di un grande
capo indiano capace di contattare gli spiriti della natura e le ombre dei
morti. Dirigendosi a sud sfidava i cactus e gli elementi e abbatteva con
una singola rotazione del suo fido machete l'occasionale bandido che
incrociava il suo cammino.

All'alba dell'ennesimo giorno di viaggio, Ong-Bach scorse alcuni teepee
sul parcheggio posteriore di un ristorante texmex e si avvicino' per
annunciarsi a voce alta.

"Sono Ong-Bach, il Prescelto! Cerco il grande capo indiano che parla agli
spiriti della natura e alle ombre della notte!"

dal teepee piu' grande usci' un indiano che urlo' cordialmente il suo
benvenuto agitando le braccia

"Chi ca**o sei? Che ca**o vuoi? Perche' rompi il ca**o alle 5 del mattino?
Vai a ca*are!"

e rientro' velocemente nella tenda per portare la notizia del suo arrivo ai
congiunti, o almeno cosi' pensava Ong-Bach

Il tempo passava e il nostro eroe, vedendo che nessuno gli veniva
incontro dall'accampamento, decise di sedersi a gambe incrociate sotto
una cassetta della posta e fare conoscenza con una coppia di porcellini
d'india che vi risiedevano...

-continua-

   By Nakajima venerdì 25 agosto 2006 - 15:52

Il sole era ormai alto nel cielo, e Cane giocava allegramente con i roditori
da poco conosciuti, quando Ong-Bach si sveglio' dal suo breve sonno.
Gli indiani stavano smontando i teepee e si preparavano a riprendere il
loro vagabondare per le praterie.
Ong-Bach si alzo' da terra e si diresse verso la tribu', quando l'indiano di
prima lo scorse.

"Ma sei ancora qui?! Ti avevo detto di non rompere il ca**o, guarda che
se resti qui duri poco!"

Ong-Bach sorrise facendo spallucce, lusingato dalle parole di benvenuto.

"Ah, ridi pure? Gente, pestiamoloooooo" una quindicina di guerrieri
indiani gli si lanciarono contro, brandendo asce, lance e pugnali di ogni
lunghezza e fattura.

Il nostro eroe aveva finalmente compreso che la tribu' non gli era
propriamente parlando, amica, e con un balzo all'indietro, due
avvitamenti e qualche capriola per aria atterro' col piede sinistro sulla
cassetta della posta e con quello destro nel vuoto, precipitando
rovinosamente sul cemento. I porcellini d'india strillavano impazziti di
terrore, schizzando fuori dalla loro tana.

Ong-Bach li afferro' con entrambe le mani e guardandoli negli occhietti
vispi e brillanti chiese

"Siete pronti a fare i bastoni-talponi?"

senza attendere un qualsiasi genere di risposta il grande guerriero
sciolse la fascia che portava sulla fronte e diede un lembo a ciascuno dei
roditori, che l'afferrarono saldamente con i denti.

Ong-Bach prese a far roteare vorticosamente i porcellini d'india come
fossero dei nunchaku, schiantandoli dolorosamente contro mandibole e
mascelle, crani e toraci, colonne vertebrali, falangi falangine e
falangette. Saltando sulle loro spalle, Ong-Bach si destreggiava fra i
combattenti con estrema agilita' tanto che nel vano tentativo di colpirlo
gli indiani finivano per ferirsi seriamente a vicenda e ricevere rapidissime
sferzate di porcellino d'india nelle parti basse, fra urla di dolore e
invocazioni d'aiuto.
Era tutto uno scricchiolare d'ossa e cartilagini, si scivolava sul cemento a
causa della quantita' di denti che avevano perduto i loro legittimi
proprietari. Il capotribu' si prese un violentissimo colpo di roditore in
pieno volto e stramazzo' a terra privo di sensi, mentre i suoi guerrieri
fuggivano in preda al panico abbandonandolo al suo destino.

Il sole a picco nel cielo illuminava la sagoma quasi sovrannaturale di
Ong-Bach che, liberati i suoi amici roditori, puntava il machete alla gola
del capo indiano...

-segue-

   By Nakajima domenica 27 agosto 2006 - 11:40

"Calma, ragionamo" disse il capo indiano finalmente ricondotto a piu'
miti consigli "Sono solo un povero... pacifico pellerossa vagabondo
strappato dalla sua terra dai malvagi conquistatori bianchi, che hanno
sterminato le mandrie di bufali, unico sostentamento della mia tribu' in
queste lande desolate... "

Ong-Bach lo squadrava con sguardo scettico, posandosi il machete sulla
spalla

"Oh, dannazione, e va bene!" sbotto' l'indiano
"Quel pickup e' mio, lo uso per trasportare il teepee, sbarco il lunario
vendendo amuleti finti fatti con sassi che trovo nel deserto, di bufali non
ne vedo in giro da almeno trent'anni e mi piace mangiare nei
macdonald's e poi ho solo un 4% di sangue indiano nelle vene, contento?
Ah, a proposito, il mio nome e' Orso Tonante, per gli amici Metro"
Gli occhi dell'indiano si illuminarono di strani riflessi allo stesso tempo
scuri e luminosi.

In quel momento, un rombo di tuono attraverso' la prateria e il cielo si
oscuro', accompagnato da un fetore insopportabile. Alcuni eucaliptus si
seccarono sull'istante e un koala, venuto chissa' da dove, cadde al suolo
in preda a spasmi incontrollabili per poi giacere immobile nella polvere.

"Uh, credo stia per piovere" disse Ong-Bach scrutando il cielo carico di
nuvole facendosi schermo con una mano.

"No, sono stato io" rispose Orso Tonante Metro aggiustandosi il
posteriore dei pantaloni "Vieni, sediamoci sul predellino del pickup e
raccontami la tua storia, o guerriero dal sangue latino"

------

Ong-Bach raccontava e il capo indiano stava ad ascoltare attentamente,
fumando la sua pipa d'erba cipollina e guardando assorto il panorama
del deserto. Gli animaletti del posto, attratti dalla voce pacata di Ong-
Bach, uscirono dalle loro tane e si riunirono attorno al pickup fra stridii,
squittii e brontolii, pasteggiando con semi e insetti e defecando
rumorosamente tutt'attorno, producendo cosi' un cerchio escrementizio
di considerevole spessore.

Finito il racconto, Orso Tonante si alzo' in piedi e disse
"La tua storia e' molto triste, amico Ong-Bach... fosti strappato alla tua
famiglia in tenera eta' da un individuo malvagio la cui identita' resta a
tutt'oggi sconosciuta e vagasti per il mondo alla ricerca di vendetta. Ora,
io voglio aiutarti per quanto mi e' possibile. Con l'aiuto dei miei poteri
soprannaturali (?) ti diro' che direzione prendere per raggiungere il tuo
nemico e consentirti la vendetta da tanto tempo agognata!"

"Devo allestire la cerimonia d'invocazione, ma guarda!" disse Metrorso
Tonante indicando il cerchio di cacca con ampio movimento delle braccia

"Il cerchio sacro si e' formato spontaneamente, un auspicio positivo per
la tua impresa... gli spiriti della natura ti sono favorevoli, o guerriero!"

un criceto su un sasso peto' brevemente, come per confermare
l'affermazione dell'indiano

Metrorso Tonante si sedette a breve distanza dal centro del "cerchio
sacro" e inizio' a ondeggiare a sinistra e a destra salmodiando una
curiosa invocazione nell'oscura antichissima lingua degli antenati le cui
origini si perdono nella notte dei tempi.

-In pizz'e cuddu monti ci fiara una tzudda
e bos atros
si cravaisi in sa udda
trallallera lellalellallallera..... trallallera lellalellalla'-


Ong-Bach si sentiva come ipnotizzato, e in qualche incomprensibile
maniera, insultato dalla nenia di Orso Tonante, tanto che fini' per cadere
in trance quasi subito e ebbe una mistica visione.

-avanti-

   By Minni domenica 27 agosto 2006 - 12:08

(:@)

   By Pokoto domenica 27 agosto 2006 - 13:20

miiii mi sento tutto mistico 8-O

   By Nakajima domenica 27 agosto 2006 - 14:51

Il nostro eroe si vide trasportato dalle ali del vento sulla cima innevata di
una montagna altissima, coronata da stelle alpine e illuminata dalla luna
piena. Si lancio' senza paura nel vuoto, librandosi come un'aquila sopra
la curvatura dell'orizzonte e poteva ammirare i continenti lontani e i
meravigliosi oceani del mondo. Un vento gelido soffiava su di lui, ma
non ne sentiva gli effetti, era puro spirito in pace con se stesso e con
l'intero universo.

Mentre volava cosi', senza pensieri, una nuvola lo affianco' e una voce lo
chiamo'

SIMBA!

"Io non sono Simba, sono Ong-Bach, il Prescelto... tu chi sei?"

Un grosso felino astrale comparve sulla nuvola, accoccolato
comodamente fra i riccioli di vapore acqueo

IO SONO MUSHU-FASA... ASCOLTA BENE, PRESIMBASCELTO, CIO'
CHE CERCHI LO TROVERAI VERSO OCCIDENTE, ED E'... FRANCESE



"Mushu-Fasa, io... non capisco"

CAPIRAI IN SEGUITO, PRESCSIMBA... QUESTA E' LA CLASSICA FRASE
CHE POI TI FARA' PENSARE "AH, ECCO COSA VOLEVA DIRE" ...E' TUTTO
SCRITTO LI', AD OCCIDENTE...


"Mushu! Non andartene, non ho capito un ca**o di quello che hai detto!"

"THIS"

"Mushu!"

"IS"

"Mushuu!"

"C_N_N_"

"Mushuuuuuuuiuuuiuuiiuiuiiuiuiuiiuiiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu..."

   By Nakajima domenica 27 agosto 2006 - 15:09

Ong-Bach usci' dalla trance dopo una vertiginosa caduta nel vuoto e si
guardo' attorno, confuso.
Il pickup di Orso Tonante, il ristorante texmex, il parcheggio, Cane...
tutto sparito. Solo il cerchio di cacca era rimasto al suo posto.
Si alzo' in piedi spolverandosi i pantaloni con una sommessa
imprecazione, quando si rese conto che qualcosa non quadrava.
Al deserto si era sostituita una sorta di jungla subtropicale, zeppa di
piante e piantine mai viste prima.
Un cartello dall'aria vetusta poco distante recitava in varie lingue:

QAC! - BENVENUTI NEL PAH-TAK!
"Con mente aperta siete giunti
Con cuore aperto rimanete
E non partite con piu'
di un litro e mezzo
di alcolici esenti da dazio. "

Ong-Bach era parecchio disorientato. Forse sarebbe stato meglio
chiedere indicazioni a qualcuno del posto che avrebbe potuto dirgli dove
minchia era andato a finire per colpa di quell'improvvisato e malriuscito
"viaggio astrale" ...e si che erano anni che non si faceva nemmeno una
canna, questo era troppo.

Ma ecco passare di li' una ragazza.

-continua-

   By Wasabi martedì 29 agosto 2006 - 10:37

e vvvaiiiiii :metal:

   By Nakajima mercoledì 30 agosto 2006 - 01:05

"Mi scusi, signorina" disse Ong-Bach sfoggiando il suo miglior sorriso,
rivolto alla ragazza abbigliata con un lungo mantello blu chiuso sotto il
mento
"Credo di essermi perso... potrebbe dirmi dove posso trovare un punto
informazioni per turisti?"

"Oh, finalmente Prescelto! Ti stavamo attendendo tutti con ansia!"
rispose la ragazza slacciandosi il mantello e svelando una generosa
scollatura e un paradisiaco panorama.
"Io sono Chaduetet, la figlia del Maestro F_A_N_G, il capo del villaggio
di... ma dove guardi? Sporcaccione!" disse, agitando un indice sotto il
muso dell'eroe

"Ops, scusami tanto" Ong-Bach smise di fissare le bombe di Chaduetet e
si asciugo' la bava con un rapido movimento degli avambracci.
"Ma... come fai a sapere che io sono il Prescelto?"

"E' per via della tua maglietta" rispose Chaduetet

Ong-Bach rimiro' la sua maglietta con la scritta 'Chosen One' con freccia
verso l'alto sul davanti e la scritta 'All Your Base Are Belong To Us' con
freccia verso il basso sul didietro, dono di Metrorso Tonante

"E' bella vero?" ne andava proprio orgoglioso

"Ora non abbiamo tempo per parlare di abbigliamento" disse Chaduetet
afferrando Ong-Bach per un braccio e spingendolo verso la jungla "Il
tempo stringe, gran pezzo di manzo... cioe' volevo dire, o Prescelto, e
dobbiamo essere al villaggio prima del tramonto o finiremo preda di Tito
e le sue volpi volanti, un gruppo di fuorilegge senza scrupoli che
padroneggia l'arte della depressione indotta!"

"Gran pezzo di... che?" ripeteva pensieroso Ong-Bach, mentre veniva
trascinato via da Chaduetet nel folto dell'immensa foresta.

Ma un paio di crudeli occhietti rossi lo fissavano dal buio che cominciava
a calare dal cielo...

   By Nakajima mercoledì 30 agosto 2006 - 18:55

" Presto! Presto!" Chaduetet strattonava Ong-Bach con urgenza e
occasionalmente si lanciava fra i cespugli per un rapido, febbrile
intermezzo erotico. La strada per il villaggio era ormai dimenticata.

Un oggetto nero che volava nel cielo precipito' dall'alto con
un'angolazione di 75 gradi, andando a spiattellarsi sonoramente su una
roccia.

"Oh, no, troppo tardi!" disse Chaduetet con un brivido, rimettendosi le
mutandine e avvinghiandosi terrorizzata al Prescelto
"Magari se non ci fermavamo tutte quelle volte a palpeggiarci... " rispose
Ong-Bach, ma fu interrotto da una vocina acuta.

Una figura dalle ali membranose alzava le zampette uncinate al cielo,
sollevando una testa grottescamente umana all'indirizzo delle sue
lamentele

"Argh, squit! ...chi ca**o e' stato a bloccare il mio giroscopio con un
chewingum masticato? Che scherzo cretino, quasi mi ammazzavo!"

un nugolo di grossi, pulciosi pelosi sporchi puzzolenti pipistrelli
antropomorfi pieni di zecche grosse come papaje scesero dall'alto,
accompagnati da risatine cattive

"Scusaci, Padron Tito, e' stato piu' forte di noi, hihihi"

disse il suo luogotenente

"Bene, stronzi" disse il Padron Tito, rialzandosi in piedi lisciandosi il
pelame e spiegando con epica maestosita' le sue ali spelacchiate e il suo
mantello a brandelli
"E' ora di cena e qui abbiamo due splendidi esemplari della razza umana,
un maschio e una femmina. Mangiamoci il maschio, la femmina la tengo
da parte per dopo... mwhhahhaahahahahaha!!! Addosso!"

Uno dei crumiri di Tito si lancio' in avanti sparendo fra la vegetazione
con gli occhi iniettati di sangue, per ritornare quasi immediatamente
indietro privo della testa.
Ong-Bach aveva usato ancora una volta con successo il suo fido
machete, con pulizia ed efficienza.

"Uh, oh... e adesso?" sibilo' Tito
"Batty, vai tu a catturare l'uomo, e' un ordine!"

"Ozzioo, nooo, ti prego Padron Tito sono troppo giovane per morireee e
quel che conta di piu' e' che non ho ancora scopatoooo, pietaaaaaaaaa'"
l'orrendo pipistrellino si getto' in ginocchio ai piedi del suo padrone
strisciando sul fango con le zampette giunte.
Gli altri pipistruomini lo guardavano imploranti, anche loro con le
zampette intrecciate.

"Se e' per questo nemmeno io" pensava Tito
...
...
...
"Va bene ragazzi, anche stasera pizza da Kaddozzo ma seriamente...
qualcuno prima o poi ce lo dobbiamo sbranare, intesi? Certo che se
avessimo gia' scopato saremmo sicuramente molto piu' potenti...

E presero a svolazzare a bassa quota verso la citta' piu' vicina,
discutendo del piu' e del meno e dei grandi misteri della vita (la feega).

-segue-

   By Tommy mercoledì 30 agosto 2006 - 19:10

Prima pensavo che Chaduetet fosse ispirata a Luna ma poi ho letto questa frase: " ...ora non abbiamo tempo per parlare di abbigliamento!..." naaaa, non può essere lei! :D ;)

   By Highrise mercoledì 30 agosto 2006 - 20:01

Non pensare a Luna, pensa a te che fra qualche giorno farai la tua
apparizione nella storia... ho una parte che sembra fatta -quasi-
apposta per te :D

   By Nakajima mercoledì 30 agosto 2006 - 22:50

E cosi', un po' camminando un po' rotolandosi a terra in preda alla
frenesia della passione, Ong-Bach e Chaduetet giunsero in vista del
villaggio di Vat-El-Apeshk, pittorescamente illuminato da centinaia di
lanterne cinesi multicolori.
Un anziano signore con un abito dai toni smorti che si reggeva su un
solido e nodoso bastone di ginepro (il signore, non l'abito) si fece avanti
per accoglierli.

"Nonno!" urlo' Chaduetet fra le lacrime gettando le braccia al collo del
vecchio e quasi soffocandolo fra le poppe "Che gioia rivederti dopo tanto
tempo!"

"Eh si, nipotina mia, sono trascorsi ben 20 minuti dall'ultima volta che ti
vidi" rispose con benevolenza l'anziano uomo, aspirando
rumorosamente l'aria e tossendo semisoffocato
"Ma dimmi, chi e' questo giovane uomo che porti con te? Non sara' mica
l'ennesimo viandante che ti porti a casa dopo averlo sfiancato con le tue
voglie suine da repressa-ragazza-di-campagna-che-non-vede-un-
uomo-da-ere-geologiche?"

"Nonno, non scherzare!" disse Chaduetet con lieve imbarazzo e rossore
delle guance e di altre parti che non si possono dire
"Questi e' il Prescelto! E' venuto da noi per salvare il villaggio!"

"Salvare cosa?" rispose senza esitazioni il grande Ong-Bach, e il
capovillaggio gli prese le mani fra le sue

"Oh, valoroso onorevole Prescelto!" esclamo' il vecchio "Io sono il
maestro F_A_N_G, capo del villaggio di Vat-El-Apeshk... abbiamo atteso
il tuo arrivo per cosi' tanto tempo... ma ora entra, non farti pregare, faro'
preparare una festa in tuo onore!"

-segue-

   By Highrise sabato 16 settembre 2006 - 23:57

Il Maestro F_A_N_G e sua nipote Chaduetet condussero il Prescelto fra le
umide e fangose viuzze del villaggio di Vat-El-Apeshk.
Gli abitanti del borgo si giravano incuriositi e commentavano la presenza
di Ong-Bach, alcuni salutavano allegramente e facevano il segno di
vittoria con le dita e altri riprendevano la scena con una videocamera
rubata a qualche turista, per ricordo.
Un gruppo di combattenti in tenuta arancione si esercitava nel kazo-faj,
arte marziale che fa del suo punto di forza il prendere alla sprovvista il
nemico, ma tutti si fermarono al passaggio di Ong-Bach e eseguirono il
kop, tradizionale segno di saluto o alternativamente mossa di difesa
personale. Uno di loro si lancio' con un urlo verso Ong-Bach per deviare
inaspettatamente verso il Maestro F_A_N_G e ritrovarsi nel volgere di due
secondi il bastone di ginepro piantato in una narice.

"Non preoccuparti, onorevole Prescelto, qui cose cosi' capitano tutti i
giorni... ci teniamo in forma per difendere le nostre amate dimore. Voi!
Andate a preparare una festa per il prescelto!"
disse il capovillaggio, estraendo il bastone dal naso del combattente
svenuto a terra. I guerrieri in arancione si dispersero velocemente per le
viuzze del villaggio.

Il terzetto giunse alla capanna del maestro F_A_N_G e tutti si sedettero
attorno a un basso tavolo per sorseggiare un te verde dal vago sapore di
pesto.

Il Maestro F_A_N_G, dopo aver cerimoniosamente consumato il suo te,
incrocio' le braccia e assunse un'aria seria e concentrata.
Una farfalletta notturna gli volo' dispettosa in gola facendolo tossire, e
lui comincio'

"Oh Prescelto, da tempo attendevamo la tua venuta, come sta scritto sui
sacri rotoli del tempio di Skot Teks -un Prescelto giungera' dal cielo e
salvera' il villaggio di Vat-El-Apeshk dal suo piu' grande nemico, lo
straniero avido e senza cuore che risponde al nome di Maximilien
Raton-Cloache... noto Cloaca Max"

-segue-

   By Highrise domenica 17 settembre 2006 - 00:38

"Questo malvagio individuo" continuo' il Maestro F_A_N_G "e' convinto
che nel nostro villaggio sia nascosto un inestimabile tesoro, un monile di
grande valore dagli immensi poteri mistici, con i quali intende...

"Conquistare il mondo" lo interruppe Ong-Bach, alzando rassegnato gli
occhi al cielo e allungando una mano sulle gambe di Chaduetet

"Si! Come fai a saperlo? ...ah, e' evidente, tu sei il Prescelto quindi non
puoi essere all'oscuro di certe cose!" rispose il Maestro F_A_N_G

"Non sono al corrente di tutto, Maestro" rispose il Prescelto "Ma mi dica,
per caso Cloaca Max e' di origine... francese?"

"Si! Tu sai proprio tutto, o Prescelto! Ne ero convinto!"

"Ah, ecco cos'era" disse Ong-Bach

VISTO? una voce dal nulla attraverso' la capanna e si perse
nell'oscurita' della notte

"Si, ho visto" rispose come fra se il Prescelto
"Maestro, domattina partiro' verso la capitale alla ricerca del nostro
comune nemico e lo eliminero' senza pieta'... paghera' per aver rubato la
pace al vostro villaggio e per avermi rubato la vita"

-continua-

   By Minni domenica 17 settembre 2006 - 11:21

:D splendida e illuminante arte marziale!

   By Highrise mercoledì 27 settembre 2006 - 21:58

La sala del trono era immersa nell'oscurita' , diradata a mala pena da una
smorta luce rossiccia che trapelava da dietro lo schienale.
Una figura tetra sedeva sul trono di alabastro, immersa in (altrettanto
tetri) pensieri. Improvvisamente si alzo' in piedi, gli occhi brillanti di
passione! Frusto' l'aria col suo nero mantello e mostrando al cielo il suo
pugno guantato, con arroganza e aria di sfida verso le potenze
dell'aria... apri' la mano e ne osservo' il palmo vuoto con sguardo
sconsolato.

Maximilien Raton-Cloache si sedette di schianto sul suo trono,
esclamando
"Dannata zanzara, mi e' sfuggita ancora una volta... Oreena, portami il
baygon!"

un fuggevole rumore di tacchi e dal buio della sala apparve un curioso
essere androgino, vestito con un completino sadomaso di pelle rossa.
Oreena Suimuri, l'amante del terribile Imperatore delle Fogne, si
inginocchio' ai piedi del trono.
Portava con se' una frusta e un dispositivo di disinfestazione contro
insetti volanti.

"Eccomi padrone... frustatina?"

"No tesoro mio, non adesso, sai bene che il mio unico pensiero ora e'
recuperare le Palle di Cao Cao senza le quali il mio sogno di diventare
l'Eccelso Sublime Immenso Incommensurabile eccetera eccetera
Imperatore del Mondo. Dimmi, quel rompiballe del Maestro F_A_N_G e'
ancora in attivita' ? Se non ci fosse lui a difendere il villaggio con quelle
fastidiosissime caccole dirompenti, ora sarei gia' il Grandioso, il
Megalitico... "

Oreena lo interruppe facendo roteare i polsi con gesto annoiato
"L'Irriducibile, il Supremissimo, il Superdotato eccetera eccetera...
cucciolo mio, stai ripetendo la solita solfa da settimane, ma non fai altro
che perder tempo qui fra le fogne, a dar la caccia alle zanzare...

" PRESA! " Cloaca Max, agguanto' l'odiata zanzara con un urlo di trionfo
"Dev'essere un segno del destino... stanotte stessa partiro' verso Vat-El-
Apeshk e le Palle di Cao Cao saranno MIE!"

Oreena Suimuri si avvicino' ancheggiante al trono, strisciando sinuosa (o
sinuoso, fate voi) sopra le gambe del Signore delle Latrine e disse
ansando

"Sciopami, sciopami! ... mi ecciti da morire quando fai cosi' ti prego
amore, ho troppa voglia, facciamolo SUBITO!!!

Maximilien Raton-Cloache si alzo' dal trono, afferro' il suo amante per i
fianchi attirandolo a se e tiro' una corda calata sull'istante dal soffitto.

Con un suono di gong, decine di pazzi squinternati apparsi dal nulla, vestiti con abiti dalle fogge piu' disparate e un motociclista si misero a ballare in preda alla follia davanti al trono, mentre Cloaca Max e Oreena Suimuri osservavano compiaciuti.

LET'S DO THE TIME WARP AGAIN!
LET'S DO THE TIME WARP AGAIIIIIIN!!!

   By Highrise lunedì 09 ottobre 2006 - 17:09

Pokoji e Nakajima, comodamente seduti sulle loro poltroncine in rattan,
ammiravano il tramonto infuocato che si specchiava sui lacustri e
zanzarosi panorami del Pah-Tak.
Nakajima declamava a voce bassa antiche poesie di origine remota, che
solo lui poteva comprendere in realta', mentre il suo fidato collega
Pokoji sbocconcellava del surimi e spegneva una sigaretta dopo l'altra
sul tavolino in vimini, causando pericolosi principi d'incendio.

" Pokoji-san" disse Nakajima "Siamo stati davvero fortunati a
intraprendere questa missione... guarda che posti da favola, guarda che
donne meravigliose" una vecchia hostess dall'aria raggrinzita transito'
poco distante "oh, beh, quasi meravigliose"

"Guarda che zanzare ENORMI" Pokoji fini' la frase, colpendo sul tavolo un
grosso insetto con una bottiglia di birra. L'insetto, per nulla intimidito,
scrocco' al volo una sigaretta dal pacchetto di Pokoji e fuggi' via
attraverso l'oblo' aperto.

"Meerda! Era l'ultima! Ma che e', in questo ca**o di posto ci sono gli
insetti tabagisti?"

"Rassegnati amico Pokoji, qui siamo nel Pah-Tak. Secondo la guida
internazionale su scippi e borseggi, siamo nel paese piu' truffaldino del
pianeta, persino gli insetti sono dediti a piccoli furti" rispose Nakajima,
schiacciando rumorosamente uno scarabeo che cercava di sfilargli le
scarpe.

" Piuttosto, gradisci una gomma? Visto che hai terminato le sigarette,
meglio di niente no?"

"Ok, grazie"

Nakajima sfilo' un pacchetto rosa dal taschino della giacca e lo porse a
Pokoji

"Uh, di che marca sono? Non le ho mai viste prima" disse

"Sono" Nakajima lesse con difficolta' la scritta sul pacchetto " ...Gaygum
Scrotex, un prodotto locale, me le ha vendute un tizio tutto colorato che
e' passato... prima" rispose Nakajima, realizzando improvvisamente con
sgomento

"Dove andremo a finire" disse Pokoji scrollando il capo "Anche le gomme
da checca adesso... gettale via senno' lo dico a KiTyler-san e poi ti tocca
mozzarti il mignolo"

L'intero pacchetto di chewing-gum venne offerto a un millepiedi di
passaggio, che accetto' il regalo con gratitudine

continua

   By Highrise venerdì 13 ottobre 2006 - 14:32

Lo sventurato gatto Za-Zai, dopo una fortunosa e rocambolesca fuga dal
ristorante francese Chez Chat Creve' di Bumpattabumpah, si leccava
voluttuosamente il pelo seduto su una grondaia.
Certo che ne aveva fatto di casino in quella cucina, schizzando fuori con
un urlo dalla sua scatola di cartone, impattando contro mestoli,
forchettoni e altre posate appese e rovesciando nella sua corsa sfrenata
pentole e padelle bollenti ricolme di fritture, brodi e minestre
direttamente sui pantaloni dei cuochi, ustionandoli gravemente e
sconvolgendo i clienti del ristorante con la sua rapidissima irruzione fra i
tavoli, la sua corsa in diagonale sulle tende e sui quadri d'epoca (in
realta' tutta paccotiglia made in China) e l'agile salto con tanto di feroce
morso alla mano destra assestato al maitre che tentava di fermarlo.
Sono soddisfazioni per un gatto, pensava facendo le fusa contento.

Ma ora sigh, che nostalgia... gli mancava tanto la sua cara padroncina
Kim-Lin-Mei che lo teneva sulle ginocchia, lo accarezzava, gli infilava i
pastelli colorati in bocca, gli faceva il bagnetto con l'acqua gelida piena
di varechina, lo profumava col Denim Original del nonno, gli tirava la
coda, lo vestiva con gli abitini delle sue bambole, lo prendeva per le
zampe posteriori e lo lanciava in aria facendolo roteare - ma no, penso'
scuotendo la testa per liberarsi dal cerume in eccesso - tutto sommato
non aveva poi cosi' tanta nostalgia di casa.

E poi ora aveva la liberta', poteva andare in giro come e dove desiderava,
magiare tutte le schifezze possibili e immaginabili che si trovano fra i
rifiuti, nei bui vicoli cittadini... dare la caccia ai topi e agli uccelletti e
restare sporco tutto il tempo senza venire candeggiato impietosamente
e inopportunamente. Per non parlare delle gatte!
Finalmente avrebbe conosciuto le gioie del sesso!! Miau!!! Purrrrr

Proprio in quel momento una micia salto' dal tetto della casa vicina e
atterro' con grazia ed eleganza, silenziosamente, presso la grondaia
dove Za-zai stava facendo toeletta. Una bella miciona nera e sinuosa,
dagli occhioni giallo topazio penetranti, luminosi ed espressivi come gli
abbaglianti di una FIAT 1100.

Basto' uno sguardo, un ronfare di fusa (e una sfioratina malandrina con
la coda da parte di lei sul collo di lui) e il corteggiamento ebbe inizio.
La micia andava avanti con andatura seducente sul cornicione e Za-zai
la seguiva poco distante, risucchiando rumorosamente la bava che
gli colava dal muso. In breve raggiunsero il bordo del tetto... la micia si
accoccolo' su se stessa e spicco' un balzo plastico, raggiungendo senza
difficolta' il tetto spiovente dell'edificio di fianco, un bar dall'insegna che
recitava "Cat's Eye"
Za-zai, che era fondamentalmente un gatto insicuro, si sentiva un po'
disorientato a seguire la gattona nel suo balzo nel vuoto e cosi' si
sedette con aria annoiata sul cornicione valutando rapidamente i rischi

"salto - prendo male le distanze - mi spiaccico sull'asfalto - muoio -
non trombo"

"salto - manco la presa - mi spiaccico sull'asfalto - muoio - non
trombo"

"salto - sbaglio l'atterraggio - mi fracasso tutte le ossa sul tetto - muoio
lentamente - non trombo"

"salto - atterro scompostamente - faccio brutta figura - lei non mi caga
piu' - non trombo"

e cosi' via

Venne salvato in corner dalla padrona della gatta, una delle proprietarie
del bar sottostante.

"Tuttapatata! Dove sei? E' pronta la pappa... miiicia micia micia vieni qui!"

La gatta Tuttapatata si fiondo' giu' dal tetto, salto' su un albero e scese
nel cortile, presentandosi tutta felice ai piedi della sua padrona che le
elargi' una ciotola di bocconcini alla Nutella.

segue

   By Minni venerdì 13 ottobre 2006 - 18:58

8-O esistono?
continua :D

   By Highrise venerdì 13 ottobre 2006 - 22:26

Tuttapatata prese un boccone di cibo e inizio' a masticarlo con gusto,
mentre la donna le carezzava la schiena.
Il gatto Za-zai approfitto' del momento e scese nonvisto dal tetto
utilizzando una scala antincendio.
Si avvicino' esitante a Tuttapatata e alla sua padrona, emettendo un
miagolio interrogativo come offerta d'amicizia.

"Oh, no! Un altro!" esclamo' la donna "Tuttapatata, sei impossibile, te li
porti sempre dietro... sara' il quindicesimo in due settimane!"
La gatta atteggio' il muso a una sorta di sorriso compiaciuto.

Al povero Za-zai venne un colpo al cuore, e cadde svenuto sul prato
verde antistante il bar.

"Oh, poverino, non si regge in piedi dalla fame! Sorelline, venite a
vedere!"

"Cosa succede, Min-Ni?" chiesero a una voce le due ragazze, aprendo la
porta del bar.

"Nau-Sic, Wu-Ren, Tuttapatata ha trovato questo micio morto di fame...
che possiamo fare? Adottiamo anche lui?"

Le ragazze ci pensarono un momento e poi annuirono

"Ma si dai, tanto finira' comunque stirato in strada come tutti gli altri
dalla Mini Morris di Tommy, e' sempre in giro da queste parti per
tacchinare, povero illuso"

In quella una Mini rossa con cerchi in tinta filo' a tutta velocita' davanti al
bar, fece un testacoda in mezzo alla strada, asporto' un indrante dal
marciapiede, distrusse una panchina e si fermo' con un sobbalzo.
Tommy Saeba, il famoso investigatore meglio noto come Citu Hunter
usci' di volata attraverso il vano del parabrezza (non piu' integro da
tempo) puntando decisamente verso il trio delle sorelle, gli occhi
spiritati e la bocca sbavante, correndo come un pazzo furioso agitando
le braccia e urlando una parola giapponese

MOKKORI!!!

che si puo' tradurre piu' o meno poeticamente come

RUMORE DI PENE IN EREZIONE QUANDO VEDE BELLE GNOCCHE!!!

Le ragazze lo fissavano terrorizzate, portandosi istintivamente in
posizione di difesa e preparandosi alla battaglia, quando all'ultimo
momento - Tommy era a solo qualche decina di cm dalle donne inermi -
un martello enorme con la scritta 100T brandito da una ragazza agile e
decisa si infranse sul volto di Tommy, deformandolo paurosamente.

"DANNATO MALEDETTO!" urlo' la ragazza "QUANTE VOLTE TE LO DEVO
DIRE DI LASCIARE IN PACE LE SORELLE WONTON!" e giu' martellate su
martellate

"Ma, Kasabi, cara" piagnucolava Tommy fra una mazzata e l'altra, col
corpo ormai sprofondato nel terreno "Ti prego, non fare cosi'... sono qui
per lavoro!"

"CITU!" una ulteriore martellata proietto' il povero Tommy Saeba in volo
sul parco cittadino.

Kasabi si asciugo' il sudore dalla fronte, appoggiandosi tristemente al
suo martellone
"Scusate ragazze, e' incorreggibile non so proprio piu' cosa fare per
tenerlo a bada"

"Non preoccuparti Kasabi-chan" rispose Min-Ni "Oramai siamo abituate
agli assalti di Tommy, sappiamo come prevenire le sue mosse...
entriamo dai, ti offro una tazza di te e una piadina alla nutella"

continua

   By Pokoto sabato 14 ottobre 2006 - 03:13

piadina alla nutella? ;.

   By Minni sabato 14 ottobre 2006 - 13:23

pignolo :O

   By Highrise (84.220.173.227 - 84.220.173.227) giovedì 23 novembre 2006 - 23:58

Le ragazze si accomodarono a un tavolo presso la finestra panoramica
del locale. Min-ni si allontano' per un attimo e torno' con un piatto
contenente alcune piadine alla nutella su una mano e un vassoio con le
tazze di te sull'altra. Nau-sic e Wu-ren si chinavano a carezzare la gatta
Tuttapatata e il gatto Za-Zai (ora ufficialmente adottato) che divoravano
croccantini con aria famelica.

Kasabi si appoggio con i gomiti al tavolo e sbuffo' stancamente.

"Kasabi-chan, cos'hai? Ti vedo malinconica" disse Nau-Sic, assaggiando
una piadina.

"Scommetto che e' come al solito colpa di Tommy!" disse giuliva Wu-Ren
con una risatina

"Non essere importuna, sorellina!" la redargui' Min-Ni agitandole sotto il
naso un indice "Sono affari personali della cara Kasabi... "

"Non importa Min-Ni" rispose Kasabi mogia mogia "Ha ragione Wu-Ren,
non riesco a tenerlo piu' a bada... non fa altro che saltare addosso a ogni
donna che incontra e tentare di portarle a cena e poi a letto... inviti in
pizzerie, ristoranti texmex, cinesi, kebabbari e chi piu' ne ha piu' ne
metta, non lo controllo piu' ...e poi con questo nuovo ingaggio che
abbiamo avuto ha finito per esaltarsi ulteriormente e questo ha solo
giovato al suo morale rendendolo ancora piu' irrefrenabile... "

"Oh, un ingaggio... sono curiosa, di che si tratta? " esclamo' Wu-Ren
"Sorellina... " sbotto' Min-Ni facendosi nera in viso

Kasabi assunse un'aria 'cospiratrice' e sporgendosi sul tavolo bisbiglio'
"Non dovrei dirlo a nessuno ma... stiamo lavorando per conto
nientemeno che del governo della Repubblica Popolare Cinese!"

Le sorelle Wonton si scambiarono una occhiata d'intesa e si fecero
improvvisamente piu' tranquille e concentrate, sedendosi all'unisono sul
divanetto vicino al tavolo.

" Pare che" continuo' Kasabi, ormai presa dal maelstrom del
pettegolezzo "il governo cinese abbia rintracciato un monile di
grandissimo valore che si credeva perduto da secoli. Il gioiello (o meglio
i gioielli) si chiama "Le Palle di Cao-Cao" e pare fossero in possesso di
una famiglia della Yakuza giapponese.
A causa di un imprecisato incidente, gli Yakuza hanno smarrito
l'inestimabile monile e grazie una soffiata da un agente in Giappone il
governo cinese e' venuto a conoscenza sia della presenza
del gioiello sia della sua posizione, per quanto approssimativa... e,
ragazze... si trova qui nel Pah-Tak! Il governo cinese ha contattato
Tommy e me e ci ha chiesto di recuperarlo, promettendoci una lauta
ricompensa... non e' emozionante? " esclamo' Kasabi con un sorrisone,
stringendo i pugnetti sotto il mento e agitandosi tutta.

"Si, e' proprio vero Kasabi-chan, e' tutto molto... emozionante"
risposte lentamente Min-Ni con un sorriso indefinibile, lo stesso sorriso
che aleggiava sui visi delle sue scaltre sorelle.

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flashback
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L'agente speciale Lil-Lin dei servizi segreti cinesi si trovava nei pressi di
un Internet Cafe' della citta' di Seppuku, nella prefettura di Kurosawa.
Passeggiava davanti all'ingresso fumando nervosamente una sigaretta
dopo l'altra. Il contatto che avrebbe dovuto fornirgli i documenti per
l'uscita sicura dal paese stava tardando e lui dopo la soffiata sulle Palle
di Cao-Cao si sentiva molto nervoso e preoccupato, aveva un brutto
presentimento...
Una donna giovane e carina dal visino sbarazzino vestita con un
elegante abito bianco svolto' l'angolo e si diresse verso l'agente Lil-Lin,
che la guardava avvicinarsi.
Possibile che lei fosse il suo contatto? Ma gli avevano detto che sarebbe
stata una donna anziana, dall'aria sciatta...

La donna si fermo' davanti a Lil-Lin con un seducente sorriso e un
colpetto d'anca

"Ciao, sei 'Petoman'?" chiese lei

Il viso di Lil-Lin si illumino' in una espressione di pura gioia

"Si! E tu devi essere 'Puzzetta', giusto?"

"Sbagliato" TUNF TUNF

il rumore soffocato della pistola con silenziatore non venne udito dagli
avventori dell'Internet Cafe' che videro accasciarsi a terra l'agente Lil-Lin
ma non ci fecero caso, visto che ogni sera qualcuno finiva sempre per
accasciarsi li davanti.

La signorina Vale, segretaria personale e guardia del corpo del sensei
KiTyler, infilo' elegantemente la pistola nella sua immacolata borsetta
bianca e sgambetto' allegramente e cinicamente verso casa.

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fine flashback
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   By Nakajima (82.84.154.121 - 82.84.154.121) martedì 28 novembre 2006 - 16:50

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ri-flashback
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Il proprietario dell'Internet Cafe' spense le luci e usci' in strada
scavalcando con noncuranza il corpo senza vita dell'agente Lil-Lin, si
frugo' nelle tasche, trovo' la chiave della saracinesca, chiuse il locale e se
ne ando'. La pioggia prese a scendere lieve, lavando via il sudiciume
dalle strade e donando alla citta' nuovi, limpidi riflessi.

Una piccola auto verde scuro di fabbricazione italiana imperlata di gocce
di pioggia si fermo' silenziosamente nei pressi del marciapiede davanti
al locale e spense i fari. Ne usci' l'autore, come suo solito vestito di nero
da capo a piedi e con i suoi occhiali scuri anche di notte. Faceva un po'
maranza, ma a lui piaceva cosi'.
L'autore si avvicino' al cadavere di Lin-Lin e lo tocco' con la punta di una
scarpa (nera), come per assicurarsi che fosse davvero schiattato.

"Era anche ora" disse fra se' l'autore "Il sensei KiTyler ha fatto la scelta
giusta, finalmente"

Risali' sulla sua auto e parti' , confondendosi in lontananza fra le luci
sgargianti della grande e spietata citta'

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fine ri-flashback
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   By Tyler (87.7.39.64 - 87.7.39.64) martedì 28 novembre 2006 - 18:07

(:@) Faceva un po'
maranza, ma a lui piaceva cosi' (:@) ;)

   By Highrise (82.84.151.248 - 82.84.151.248) venerdì 19 gennaio 2007 - 15:28

Ong-Bach si alzo' all'alba, usci' dalla cabina telefonica dove aveva
riposato per qualche ora dopo i bagordi della notte precedente e si
stiracchio' barcollando fra i vapori dell'alcool e quelli della foresta
pluviale, evitando numerosi porcellini e volatili da cortile che
convergevano sul suo cammino.
Non avrebbe voluto disturbare nessuno, ma mise un piede sulle braci di
un falo' non ancora completamente spente e urlando di dolore salto' su
una panchina che ando' quindi a cozzare contro un gong di rame che
pendeva a fianco dell'ingresso di una pagoda.
Mezzo sudest asiatico venne svegliato in quel momento.

Il Prescelto si guardo' intorno preoccupato, ma nessuno si mosse. Tutti i
villici giacevano a terra privi di conoscenza, fradici di vino di riso, birra e
Stock '84 della riserva del capovillaggio.
Era il momento di partire per la sua pericolosa missione, ma mentre si
dirigeva verso l'uscita del villaggio il sentiero che percorreva esplose
davanti a lui in una cascata di fango e detriti.

Ong-Bach si fece scudo con le braccia e subito dopo scorse in cima al
pinnacolo della pagoda una mistica figura in equilibrio perfetto che si
stagliava contro il sole nascente... il Maestro F_A_N_G.
L'arzillo capovillaggio spicco' il volo dal pinnacolo, fece 8431 capriole
per aria scalciando, sgomitando e tirando pugni agilmente in una sorta
di tarantolismo o ballo di San Vito volante e atterro' pesantemente su
un'aiola di basilico, lussandosi un'anca.
Si rialzo' prontamente in piedi spolverandosi la tunica

"Non mi sono fatto niente" dichiaro' con un sorriso forzato e le lacrime
agli occhi

(continua)

   By Highrise (82.84.191.120 - 82.84.191.120) mercoledì 14 febbraio 2007 - 20:59

"O Prescelto" disse il Maestro F_A_N_G fattosi improvvisamente serio
" Prima che tu lasci il villaggio per la tua pericolosa missione, che
potrebbe rivelarsi senza ritorno (e qui il Prescelto si diede una energica e
vistosa grattata ai gioielli di famiglia) voglio farti un dono... "
Il capovillaggio frugo' fra le falde del suo abito e ne estrasse un
campanellino simile a quelli che si attaccano ai collari dei gattini.
Prendendolo fra il pollice e l'indice della mano destra lo fece tintinnare
brevemente ma con ostentazione e subito si mise a scrutare il cielo,
facendosi schermo con le mani. "Ora arriva" disse rivolgendosi a Ong-
Bach e annuendo con convinzione.
Il Prescelto si guardava i piedi per evitare di incontrare lo sguardo del
capovillaggio e ridergli sul muso... ma all'improvviso udi' un rumore
come di aspirapolvere al massimo della potenza e alzo' lo sguardo verso
l'alto.

Dalle azzurre profondita' del cielo scese sulla terra una nuvoletta di
colore verde, che si fermo' di botto davanti al Prescelto, piu' basito che
mai.

"Questa" disse il Maestro F_A_N_G "e' NuvoLa Spezia"

"-_-"

"Guarda che e' un dono davvero prezioso, sai? NuvoLa Spezia e' capace
di portarti ovunque tu voglia... solo... beh, quando e' carica e' un po'
lenta e vola un pochino bassa per non SPENDERE troppe energie, ma stai
sicuro che prima o poi a destinazione ti ci porta"

"Uh... bello" rispose il Prescelto

"Etci'" fece la nuvoLa Spezia

"Ehi, ha starnutito!" disse il Prescelto rivolto al Maestro F_A_N_G e subito
si udi' una vocina acuta provenire dalla nuvoletta

"A go' 'r gozu ar nasu, cume 'r culu di pescadori!"

---

Dopo qualche minuto fatto di pensieri sconcertati, incoraggiato dal
capovillaggio Ong-Bach sali' esitante su nuvoLa Spezia e si avvio' a volo
radente verso il suo destino.

"Coraggio, o Prescelto! Il futuro del nostro villaggio dipende da te!"
urlava il maestro F_A_N_G sbracciandosi e salutando a pieni polmoni il
nostro eroe.

Ma Ong-Bach ormai era gia' lontano per poterlo udire e oltretutto troppo
impegnato a schivare palmizi, macchie di rovi e di canne di bambu' che
l'odiosa nuvoletta faceva di tutto per attraversare

What is my destiny, CaoCaoball
io so che tu lo sai, CaoCaoball
perche' non c'e'
un Prescelto che
sia grande come te
What is your destiny, CaoCaoball (what's your destiny)
tu non ce lo dirai, CaoCaoball (what's my destiny)
ma tornerai
e gia' lo sai
che il buio vincerai


-continua-

   By Minni (83.176.5.233 - 83.176.5.233) mercoledì 14 febbraio 2007 - 22:24

questa la conosco :D

   By Highrise (82.84.222.93 - 82.84.222.93) mercoledì 20 giugno 2007 - 15:10

NuvoLa Spezia, dopo aver percorso a tutta velocita' i primi 400 metri scarsi dal villaggio, decise che era ora di fare una sosta. Si libro' a distanza da sicurezza dal Prescelto che fra mille imprecazioni e promesse di vendetta veniva depositato in mezzo alla strada polverosa e piena di buche.
Dopo aver percorso a piedi alcuni chilometri borbottando fra se maledizioni irripetibili e sradicando alberi per sfogare la propria frustrazione, Ong-Bach si rese conto che aveva scordato di fare colazione. La colazione e' il pasto piu' importante della giornata. Tutti i Prescelti lo sanno.

Caso volle che lungo il suo cammino si trovasse una locanda, dall'aria vagamente cadente, il cui oste si tagliava pigramente le sudicie unghie dei lerci piedi seduto su uno sgabello davanti all'ingresso.

"Buongiorno" disse il Prescelto

...

"Buongiorno" ripete'

...

"BUONGIORNO!"

"Eeeh, abbiamo sentito! Buongiornoo! Che vuoi?" rispose l'oste seccato, continuando a tagliarsi le unghie

"E' una locanda, questa?" disse il Prescelto guardandosi intorno con fare schifato.
Uno scarafaggio delle dimensioni di un piccolo cane schizzo' fuori dall'oscurita' del locale e si perse nella jungla.

"NO! E' una discoteca! Secondo te cosa c'e' scritto sull'insegna? LOCANDA! C'e' scritto LOCANDA!"

"Va bene, va bene... devo far colazione, vorrei del caffe' e una tasca alla crema"

"Ah! LUI vorrebbe del caffe' e una tasca ALLA CREMA!" esclamo' teatralmente l'oste rivolgendosi alle sue spalle, verso non si sa bene chi per poi aggiungere:

"Senti, qui nel menu' trovi solo due cose: tortino di riso, o prenditela in coolo... il tortino di riso e' FINITO!"

Ong-Bach decise che tutto sommato sarebbe stato meglio far colazione all'arrivo in citta'

   By Highrise (62.10.207.19 - 62.10.207.19) venerdì 20 luglio 2007 - 02:36

Min-Ni, Nau-Sic e Wu-Ren filavano a passo felpato per le strade, i vicoli e i tetti di Bumpattabumpah in cerca di qualche indizio che potesse condurle alle Palle di Cao Cao. Si, avete presente il ritornello 3-ragazze-agilissime-molto-sveglie-e-furbissime... quella cosa li'
Dopo aver frugato senza successo nell'appartamento di Tommy Saeba (che alla vista delle loro tutine aderenti e semitrasparenti semplicemente gli venne un coccolone per l'emozione) e all'interno dell'ambasciata cinese, dove impiegati e guardie erano distratti a giocare a morra cinese (logico, no?) si ritrovarono verso le 5 del mattino da Giacomo il piadinaro, presso l'aeroporto internazionale di Bumpattabumpah. La delusione era grande.

(continua)

   By Highrise (62.10.207.19 - 62.10.207.19) venerdì 20 luglio 2007 - 02:45

Tommy Saeba si riebbe dallo svenimento causato dalla vista delle silohuette notturne delle misteriose Occhi di Miau grazie alle amorevoli cure di Kasabi, che lo fece risvegliare con una vigorosa martellata sulla sommita' del cranio.
Furioso per l'umiliazione ricevuta, l'abile detective si mise alla ricerca delle ladre professioniste usando il suo infallibile faiga-fiuto, lanciandosi a tutta velocita' con la sua Mini verso il sole nascente, mentre la povera Kasabi lo inseguiva furibonda brandendo il suo solito martello da 100 quintali.

(continua)

   By Tyler (85.18.136.110 - 85.18.136.110) venerdì 20 luglio 2007 - 17:07

:metal: yeah!

   By Highrise (62.10.207.19 - 62.10.207.19) venerdì 20 luglio 2007 - 19:48

Ong-Bach il Prescelto era finalmente giunto nei pressi della grande citta' di Bumpattabumpah di cui aveva percepito la presenza da chilometri e chilometri di distanza, per via dell'olezzo proveniente dal depuratore consortile dove venivano riversate tutte le acque nere del Pah-Tak.
Superata l'ultima laguna e l'ultimo canneto con tanto di granchi senzienti da mezzo chilo che lo salutarono cordialmente, il nostro eroe si ritrovo' ai bordi dell'aeroporto internazionale di Bumpattabumpah.

Alcune gnoc... ehm, ragazze in costume succinto facevano colazione a base di piadine vicino a un chiosco e Ong-Bach, preso dalla fame e da altri piu' bassi istinti si avvicino' loro con fare baldanzoso. Tutto accadde in pochi istanti.

Un tombino salto' in aria in una colonna di fiamme, vapore e liquami putrescenti... dalla nuvola di cacca carbonizzata emerse con una risata diabolica una figura nera come la notte, avvolta in un nero mantello e con un occhio nero a causa del tombino che ricadendo l'aveva preso in pieno volto.
Maximilien Raton-Cloache, l'Imperatore delle Fogne, era finalmente emerso dal suo velo di escrementi e puntava le sue scheletriche dita al collo del Prescelto, che per evitare la pioggia di sterco si era riparato sotto la pensilina di una fermata dell'autobus.

"Tu! Maledetto! Finalmente ti ho trovato!" urlo' Ong-Bach al malvagio figuro

"Questo lo dovrei dire io, dannato!" rispose l'imperatore delle fogne "E cmq, come fai a sapere che fui IO a privarti di un'infanzia normale, sequestrandoti e vendendoti a una famiglia di eschimesi su un'asta eBay con compralo subito? "

"Ah, allora e' cosi' che ando'" rispose furibondo il Prescelto, sguainando il suo fido machete

"Dammi le Palle di Cao Cao, te lo ordino!" intimo' l'oscuro tiranno delle latrine salendo su un water chimico che si era portato dietro per eventuale bisogno

"Io di palle ho solo le mie, maledetto! Ti impediro' di arrivare al villaggio e di minacciare i suoi pacifici abitanti col tuo immondo lerciume"

"Veramente" rispose Cloaca Max mostrando i suoi canini giallastri e appuntiti in un sogghigno "Ci sono gia' stato e non ho trovato nulla. Il tuo amato villaggio ora giace sotto un cumulo di stallatico, nonostante la strenua resistenza del Maestro F_A_N_G (ho ancora una caccola enorme attaccata al mantello) ...e la tua donna... la tua donna...

"Cosa le hai fatto, animale!" urlo' il Prescelto, in preda all'angoscia, sudando freddo.

"NIENTE! Cosa avrei dovuto farle? Sei PAZZA!?" rispose con voce stridula l'imperatrice delle fogne (colpito da chiari disturbi di personalita') "E' sparita nella jungla, pazza maledetta che non sei altra! E ora dammi le Palle, subito!" strillo' pestando i piedi sull'asfalto.

In quella la Mini rossa di Tommy Saeba sbuco' da dietro l'angolo puntando alle sorelle Wonton, che riuscirono a salvarsi capitombopiroettando all'ultimo momento sul tetto del chiosco di Giacomo il piadinaro. La Mini sfondo' da parte a parte il chiosco e Giacomo fini' a fare piadine per San Pietro mentre Tommy Saeba, ancora sbavante, veniva proiettato attraverso il parabrezza e dopo un breve volo curvilineo colpiva alla schiena l'immondo Cloaca Max che, cadendo a terra, urto' violentemente il suo pericolosissimo cesso chimico causandone l'esplosione. L'onda d'urto getto' tutti quanti a terra e una palla di fuoco di dimensioni enormi si libro' per aria proprio mentre il dirigibile proveniente dal Giappone, con a bordo Pokoji e Nakajima, si apprestava ad atterrare.

La povera Kasabi, arrivata all'ultimo momento sulla scena del casino, si fece scudo con il suo martellone e aspetto' la fine...

(continua)

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