By Tyler domenica 24 marzo 2002 - 13:23

A me inizia a piacere il 'popolo dei girotondi', li trovo surreali e buffi, anzicheno'
Preoccupante

By Eddywolf domenica 24 marzo 2002 - 14:49

presto la sinistra italica partorirà gli:
- ambarabaccicicocòtrecivettesulcomò -
una volta consolidato il movimento, spaccature interne porteranno alla creazione dei:
- pimpiripettanusapimpiripettapam -

By Kurt domenica 24 marzo 2002 - 16:31

io non sono totalmente contrario all articolo 18; e spiego perche" sono anche io un lavoratore dipendente, premetto, ed appartengo alla disprezzata e vituperata categoria dei pubblici dipendenti. mi fa incazzare il fatto che il datore di lavoro possa mandarti fuori dai c...ni xche" non gli garba latua faccia(ma e" veramente cosi"), pero", da altro canto non e" giusto mantenere una massa di fannulloni che tirano a fare un c...o aspettando il 27; una industria conosciuta a livello nazionale, vicino al mio paese, un po di anni or sono ha dovuto inchiodare lo stabilimento, motivo??? assenteismo ad oltranza delle maestranze, furti e sabotaggi. il solo fatto che la squadra di calcio giocasse significava assenze del 75%. anche nel mio settore, vedo che esiste un menefreghismo, un tirare a fare niente che mi fa inorridire. ripeto, io sono contro a certi provvedimenti anti lavoratori, ma x tanti fannulloni sarebbe la cosa migliore!

By Pugnodiferro domenica 24 marzo 2002 - 16:32

Seee, certo, adesso i suddetti politici fanno il
girotondo, però quando erano al potere e
facevano cavolate su cavolate preferivano
giocare a nascondersi...

By Napo domenica 24 marzo 2002 - 18:43

...aspetto di vedere il momento in cui si comincerà a giocare a guardie e ladri...

By Irishzebo domenica 24 marzo 2002 - 21:27

cantu PARTE dei metodi.Avrai anche finito di fare i girotondi pero' non sai ancora leggere!

By Iaia domenica 24 marzo 2002 - 23:26

ARTICOLO 10
Delega al Governo in materia di altre misure temporanee e sperimentali a sostegno dell'occupazione regolare, nonché incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato

Ai fini di sostegno e incentivazione della occupazione regolare e delle assunzioni a tempo indeterminato, il Governo è delegato a introdurre in via sperimentale, entro il termine di un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, disposizioni relative alle conseguenze sanzionatorie a carico del datore di lavoro in caso di licenziamento ingiustificato ai sensi della legge 15 luglio 1966, n. 604 e successive modifiche, in deroga all'articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300 prevedendo in alternativa il risarcimento alla reintegrazione, nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:

a) conferma dei divieti attualmente vigenti in materia di licenziamento discriminatorio a norma dell'articolo 15 della legge 20 maggio 1970, n. 300, licenziamento della lavoratrice in concomitanza con il suo matrimonio a norma degli articoli 1 e 2 della legge 9 gennaio 1963 n. 7 e licenziamento in caso di malattia o maternità a norma dell'articolo 2110 del Codice civile;

b) applicazione in via sperimentale della disciplina per la durata di quattro anni dall'entrata in vigore dei decreti legislativi, fatta salva la possibilità di proroghe in relazione agli effetti registrati sul piano occupazionale;

c) identificazione delle ragioni oggettive connesse a misure di riemersione, stabilizzazione dei rapporti di lavoro sulla base di trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, politiche di incoraggiamento della crescita dimensionale delle imprese minori, non computandosi nel numero dei dipendenti occupati le unità lavorative assunte per il primo biennio, che giustifichino la deroga all'articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300.

EDDY: da quel che ho capito la modifica riguarda il fatto che si sostituisce il risarcimento in denaro anzichè il reintegro del posto di lavoro..
ok, la cifra non è specificata (già questo porta a una certa preoccupante discrezionalità ) ma ammesso che il berluska sia così generoso da prevedere una bella sommetta, mi dici che se ne fa un lavoratore non più giovane e magari prossimo alla pensione di un risarcimento in denaro?!?!?!? i soldi prima o poi si finiscono.. e se questo lavoratore licenziato INGIUSTAMENTE non riesce più a trovare un lavoro?
perchè mi devo vedere privata del mio posto di lavoro che mi garantiva una certa stabilità in cambio di soldi?
se ero una brava e scrupolosa impiegatina xchè mi devo adattare ad andare a raccogliere i pomodori solo xchè sono stata licenziata xchè ero antipatica alla moglie del mio datore di lavoro?!?!?!

inoltre questa possibilità era già prevista dall'art 18 comma 5: "fermo restando il diritto al risarcimento del danno così come previsto al quarto comma, al prestatore di lavoro è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro in sostituzione della reintegrazione del posto di lavoro, un indennità pari a 15 mensilità di retribuzione globale di fatto"
come vedi la norma tutela il lavoratore vittima che si riserva il diritto di scegliere, non il datore...

kurt, nel caso di lavoratori lavativi è purtroppo difficile da dimostrare ma se uno è fannullone è giusta causa di licenziamento.. L'art 18 non c'entra!!!
nel caso di aziende in difficoltà le norme in aiuto dei datori di lavoro ci sono, gli strumenti adatti a queste situazioni esistono già solo che gli imprenditori vogliono tutti i vantaggi senza accettare i possibili svantaggi che possono derivarne...

il fatto che l'art 18 aiuti le aziende ad assumere è una benemerita CAZZATA, xchè l'art 18 non vieta le aziende di assumere o di regolarizzare dipendenti...
al max se proprio si volessero incentivare le imprese in questo senso si potrebbe discuterne in campo tributario, non in campo lavorativo..........

non l'ho riportato, ma l'art seguente nella delega
parlava più o meno di rimessa ad arbitrato di queste questioni .. anche qui mi ci sarebbe da dire, ma visto la lunghezza di questo post evito

By Iaia domenica 24 marzo 2002 - 23:33

già che ci sono vi riporto pure il testo dell'art 18.. vediamo se era così terribile e antiquato da dover essere riformato e che freni portava alle assunzioni..

Il testo dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, inserito nel titolo secondo (Della libertà sindacale - Reintegrazione nel posto di lavoro)

1)Ferme restando l’esperibilità delle procedure previste dall’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, il giudice con la sentenza con cui dichiara inefficace il licenziamento ai sensi dell’articolo 2 della predetta legge o annulla il licenziamento intimato senza giusta causa o giustificato motivo , ovvero ne dichiara la nullità a norma della legge stessa, ordina al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che in ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo nel quale ha avuto luogo il licenziamento occupa alle sue dipendenze più di 15 prestatori di lavoro o più di 5 se trattasi di imprenditore agricolo, di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro. Tali disposizioni si applicano altresí ai datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori, che nell’ambito dello stesso comune occupano più di quindici dipendenti ed alle imprese agricole che nel medesimo ambito territoriale occupano più di cinque dipendenti, anche se ciascuna unità produttiva, singolarmente considerata, non raggiunge tali limiti, e in ogni caso al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che occupa alle sue dipendenze più di sessanta prestatori di lavoro.

2)Ai fini del computo del numero dei prestatori di lavoro di cui primo comma si tiene conto anche dei lavoratori assunti con contratto di formazione e lavoro, dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato parziale, per la quota di orario effettivamente svolto, tenendo conto, a tale proposito, che il computo delle unità lavorative fa riferimento all’orario previsto dalla contrattazione collettiva del settore. Non si computano il coniuge ed i parenti del datore di lavoro entro il secondo grado in linea diretta e in linea collaterale.

3)Il computo dei limiti occupazionali di cui al secondo comma non incide su norme o istituti che prevedono agevolazioni finanziarie o creditizie.

4)Il giudice con la sentenza di cui al primo comma condanna il datore di lavoro al risarcimento del danno subìto dal lavoratore per il licenziamento di cui sia stata accertata l’inefficacia o l’invalidità stabilendo un’indennità commisurata alla retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegrazione e al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali dal momento del licenziamento al momento dell’effettiva reintegrazione; in ogni caso la misura del risarcimento non potrà essere inferiore a cinque mensilità di retribuzione globale di fatto.

5)Fermo restando il diritto al risarcimento del danno cosí come previsto al quarto comma, al prestatore di lavoro è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un’indennità pari a quindici mensilità di retribuzione globale di fatto. Qualora il lavoratore entro trenta giorni dal ricevimento dell’invito del datore di lavoro non abbia ripreso il servizio, né abbia richiesto entro trenta giorni dalla comunicazione del deposito della sentenza il pagamento dell’indennità di cui al presente comma, il rapporto di lavoro si intende risolto allo spirare dei termini predetti.

6)La sentenza pronunciata nel giudizio di cui al primo comma è provvisoriamente esecutiva.

7)Nell’ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all’articolo 22, su istanza congiunta del lavoratore e del sindacato cui questi aderisce o conferisca mandato, il giudice, in ogni stato e grado del giudizio di merito, può disporre con ordinanza, quando ritenga irrilevanti o insufficienti gli elementi di prova forniti dal datore di lavoro, la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro.

7)L’ordinanza di cui al comma precedente può essere impugnata con reclamo immediato al giudice medesimo che l’ha pronunciata. Si applicano le disposizioni dell’articolo 178, terzo, quarto, quinto e sesto comma del codice di procedura civile.

8)L’ordinanza può essere revocata con la sentenza che decide la causa.

9)Nell’ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all’articolo 22, il datore di lavoro che non ottempera alla sentenza di cui al primo comma ovvero all’ordinanza di cui al quarto comma, non impugnata o confermata dal giudice che l’ha pronunciata, è tenuto anche, per ogni giorno di ritardo, al pagamento a favore del Fondo adeguamento pensioni di una somma pari all’importo della retribuzione dovuta al lavoratore.

By Eddywolf lunedì 25 marzo 2002 - 00:27

iaia,
il testo della riforma dell'articolo 18 è un pochino più elaborato, nella sostanza consente il licenziamento (con risarcimento in denaro) in tre casi:

- dipendenti di aziende con limitato numero di dipendenti

- dipendenti regolarizzati emersi dal lavoro nero

- dipendenti con contratto a tempo determinato che vengono integrati nell'azienda a tempo indeterminato

praticamente:

1)le aziende artigiane con dipendenti inferiori alla 15 unità aveva già la possibilità di ridurre il personale

2) un dipendente che lavora in nero può essere(ovviamente) allontanato in qualsiasi momento senza nessuna integrazione economica, con la riforma gode dei privilegi legali per tutto il tempo in cui lavora regolarizzato ed usufruisce dei benefici economici previsti dalla riforma.

3) un dipendente interinale è già licenziato nel momento in cui sottoscrive il contratto a termine, passando all'assunzione effettiva ha solo da guadagnarci in termini di tempo e denaro

qualcuno mi spieghi dove sta il danno enorme alle conquiste sindacali, in tutti e tre i casi il lavoratore toccato dalla riforma ha solo vantaggi, si eliminerebbe parte del nero, le aziende interessate non vedrebbero più le assunzioni a tempo indeterminato come capestri, l'economia avrebbe seri vantaggi e si ridurrebbe in parte la disoccupazione.

Il lavoratore anziano alla soglia della pensione non viene toccato dalla riforma, nell'intervista rilasciata a costanzo, lo stesso cofferati ha dichiarato di non discutere il merito della riforma dell'articolo 18 bensì il principio che il datore di lavoro possa avere la possibilità di licenziare nonostante la palese logica dei suddetti casi... ALLUCINANTE, ovviamente il cinese se ne guarda bene di ripetere questa affermazione nei comizi.

By Exos_Dax lunedì 25 marzo 2002 - 01:18

Io mi ero ripromesso di stare lontano da questa parte di MDN ma quando sento odore di sangue non riesco a stare lontano...
A me della politica interessa poco, tuttavia le mie idee si concretizzano chiaramente in uno schieramento politico.
Volevo solo citare alcune testimonianze:
- io abito nei pressi di Mestre-Marghera, ed una volta ho avuto " l'onore " di avere di fianco al mio tavolo in pizzeria Casarin. Questi era con altri 3 sui amici (stessa risma), e stava discutendo di percentuali che prendeva dal centro sociale Rivolta (milioni), della Mercedes che gli passava il partito, e (qui non ho capito bene da dove arrivino sti soldi) di altri milioni che gli sarebbero arrivati dalla chiusura di una fabbrica per i troppi scioperi e manifestazioni degli operai. BELLA PERSONA, SOPRATTUTTO COERENTE!

- il mitico Fassino (scusa Irish) che ora pretende di essere un moderato, che in gioventù scatenava confusione nelle manifestazioni e pestava la polizia.

- i tanto decantati sindacati che or ora sono soltanto delle congreghe di politicanti, a mio parere parassiti, che riescono solo a far fallire fabbriche ed imprese. Potrei citare la Galileo, industria sempre delle mie parti, che è fallita a causa di tutte le manifestazioni e gli scioperi messi in atto. E purtroppo esistono un sacco di casi di licenziamenti ingiusti dei quali i sindacati si sono lavati le mani (forse non causano sufficiente rumore in politica?).

- inervista alla mega-manifestazione dei sindacati contro l'articolo 18 di qualche giorno fa: intervistati alcuni manifestanti sui motivi che li spingevano, uno ha risposto: "contro la Moratti" (????), un altro "per l'articolo 18" "sa di cosa tratta?" "si... Berlusconi... ci licenziano tutti" (???).

Un ultima cosa: le Brigate Rosse. Sono d'accordo che sono gruppi terroristici che vanno colpevolizzati ecc. ecc. e che i politici di sinistra non ne siano collegati in alcun modo (spero), ma per favore moderate i termini ca22o!! Siete dei politici, sappiate usare bene le parole, non sparate a zero in modo tale che certi fanatici si sentano incitati come è successo al g8 con il mitico Agnoletto e, seppur in misura minore, con Bertinotti.

By Hapablap lunedì 25 marzo 2002 - 01:27

Il testo completo del
"Disegno di legge collegato alla Finanziaria 2002 contenente la "Delega al Governo in materia di mercato del lavoro", varato il 15 novembre 2001 dal Consiglio dei ministri. "

si puo' trovare al seguente link:
\/\/\/ rainews24 rai it - ran24 - speciali -articolo18 - delega.htm

Interessante anche l'articolo 11:
-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
ARTICOLO 11
Esclusione

Le disposizioni degli articoli da 1 a 10 non si applicano al personale delle pubbliche amministrazioni ove non siano espressamente richiamate.
-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
Quindi questa riforma dovrebbe servire a tutto tranne che a sfoltire gli impiegati fannulloni della PA, Kurt

L'articolo 11 emana delle disposizioni che derogano all principio di "incompromettibilita' delle controversie in materia di lavoro", cioe' prima era vietato ricorrere ad arbitraggi e lodi (perche'?) mentre ora si puo'.
In pratica si "privatizza" la risoluzione delle controversie lavorative, e si snellisce la burocrazia con il seguente comma:
-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
g) impugnabilità, in un unico grado e davanti alla Corte di appello, del lodo arbitrale, soltanto per vizi procedimentali;
-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=
Il che vuol dire che ci sara' un solo grado di giudizio per le controversie lavorative. Cio' offira' maggiori tutele per la parte debole, cioe' il lavoratore licenziato

Eddy, io non ho avuto tempo di leggere tutto il testo. Mi potresti indicare in che punto viene specificato che la riforma dell'Art 18 vale solo per le categorie da te indicate?

By Thep lunedì 25 marzo 2002 - 01:39

By Tyler lunedì 25 marzo 2002 - 12:20

Veramente interessante la testimonianza di Exos su Casareccio; non avevo dubbi su che genere di persona fosse quel losco individuo ma averne una conferma non puo' che farmi .. anzi .. visto che c'e' gente che pende letteralmente dalle sue labbra

By Canturino lunedì 25 marzo 2002 - 15:13

Casereccio è un povero pirla, il problema è che in tanti lo seguono.
Ma oggi sono talmente contento x l'Inter e x Cantù che non ho neanche voglia di fare polemiche!

By Eddywolf lunedì 25 marzo 2002 - 16:53

hapa, ho letto il passaggio che mi interessava su una copia del testo in possesso del mio commercialista, in settimana vedo di recuperarlo e te lo spedisco via e-mail, sempre che tu non lo reperisca prima, nella sostanza i tre passaggi fondamentali (oggetto del contendere) dicono quello che ho postato sopra, dovrebbe essere specificato anche il numero delle aziende interessate nonchè una stima attendibile dei lavoratori potenzialmente coinvolti.

By Irishzebo lunedì 25 marzo 2002 - 21:08

exos non ti devi scusare di niente! fassino e' l mio leader io l'ho vota ma non e' un d io!!!
cmq io non sapevo che Fassino da giovane faceva ste' cose! e anzi ci rimango molto sorpreso!

By Eddywolf lunedì 25 marzo 2002 - 23:35

anche d'alema tirava le molotov (lo ha ammesso lui stesso)

in fondo non c'è da stupirsi più di tanto, l'attuale classe dirigente di sinistra, ex ministri inclusi, proviene dal 68, dai picchetti alle fabbriche, dai caos universitari, in un modo o nell'altro hanno tutti avuto a che fare con spranghe e catene, linguaggio molto in voga a quel tempo, ma non spaccavano vetrine, banche o mcdonalds, si limitavano a picchiare gli operai che (per bisogno di soldi) non facevano sciopero, minacciavano e a volte punivano i professori non allineati al pensiero rosso, scatenavano tafferugli con le forze dell'ordine, occupavano case, compivano espropri proletari, dirottavano autobus urbani in luoghi dove si tenevano manifestazioni ecc. ecc.

si proprio loro, quelli che adesso viaggiano in giacca blu, in barca, in vestiti costosi e fanno la morale sulla democrazia...

chiedete agli anziani della pirelli che peperino era il giovane sindacalista cofferati.

il problema è che hanno poca memoria... loro, gli altri no

appro, vi scrivo una chicca su un certo enzo biagi, uomo di punta della sinistra italiana:
ogni 25 aprile la stimata penna scrive un'articolo sul corsera

- un'anno scrive di essere entrato in bologna stando in piedi sulla prima camionetta del corteo partigiano e racconta di aver vissuto giorno e notte nascosto con un militare americano scampando al rastrellamento tedesco e di aver combattuto con coraggio e ardore la guerra di liberazione.

- l'anno successivo scrive di essersi sempre rammaricato per non aver potuto fare il militare e la resistenza per via di una cardiopatia, malattia che lo aveva "confinato" a lavori sedentari, come ad esempio scrivere commedie teatrali per sagre paesane.

fate vobis

By Exos_Dax martedì 26 marzo 2002 - 00:16

sì Irish sono rimasto molto sorpreso anch'io di Fassino...
Cmq raga credo che non ci siamo dubbi che un leader dei centri sociali (Casarin) abbia i suoi tornaconto, alla fine a loro interessa solo farsi le canne (o le pere). Al g8 mostrava i bossoli dei priettili che la polizia gli aveva sparato contro; quella sera c'era a cena da me un mio amico che ha fatto il militare di professione, e mi disse che quelli erano i bossoli dei colpi a salve dei lacrimogeni, non delle armi d'ordinanza della polizia. Bellaaaaaaa

By Nick_Manolesta martedì 26 marzo 2002 - 11:19

Fassino pestava la polizia...
Con quei muscolazzi, chissa' che male...

By Canturino martedì 26 marzo 2002 - 14:41

L'imitazione di Bertolino alle Iene:
almeno un panino al crudo...