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Wasabi, io non credo di soffrire di Aids, rabbia, diabete e tubercolosi - quindi non son cazzhi strettamente miei, ma se ne soffrissi lo farei anche
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Tiè! Stavolta ciapatelo un po' te, va!
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Abdichi?
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ahahah, appena arrivato in italia, mio papà mi ha fatto vedere dei limoni grandi quanto dei meloni.
Se non sono OGM quelli, ahahahhahah.
Si ma qua azz OGM alla grande, in usa non ho mai visto una cosa cosi, e per questo che per me gli OGM non mi fregavano piu' di tanto.
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L'ex ministro della Sanità VERONESI spiega, illustrando i grafici, che in una ricerca su 77 diversi tipi di farina di mais per la polenta, il contenuto di aflatossine è risultato fuorilegge nel 70% dei casi. Mentre, in prove in campo, la contaminazione da aflatossine è più bassa da 3 a 10 volte per il mais ogm rispetto a quello tradizionale e a quello BIOLOGICO, perché - spiega il clinico- le aflatossine e le altre micotossine cancerogene si sviluppano all'interno della minuscola galleria scavata nei chicchi di mais dalla piralide, un insetto che non attacca la varietà appositamente prodotta nei laboratori biotech.
OGM forever
bio-shit
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Gli ogm forse sono una bella storia...
ma secondo te Tyl, ne avremmo bisogno se fossimo un pò meno, tipo 6 milioni invece di 6 miliardi ?
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un giorno ho preso il garlic elephant (aglio elefante) gli spicchi era grandi come una albiccocca. Se non son gonfiati quelliiiiiiiiiiiii.
Si ma CMQ viva gli OGM,
Perche' il latte con la vitamina D dentro non va bene? a me piace.
E poi tanto siamo gia' spacciati con tutte le altre fonti maligne.
Ad esempio il bluetooth. Gia'stanno uscendo e presto tutti avranno le cuffie stereo bluetooth per sentire la musica senza fili.
Quelle ricevono onde radio di 2.45 gigaherz e siccome uno se le tiene sulle orecchie ste onde andranno a spararsi pure nel cervello.
Altro che le storie del cellulare che fa male.
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Left:Sicuramente non ce ne sarebbe bisogno se fossimo 6 mln.
Quindi anzichè aumentare le risorse alimentari,ogm o no,diminuiamo la popolazione.
Cominciamo a tifare iran e nord corea?
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appunto...
comunque visto che citiamo "le ricerche" : Riguardo agli ogm (...)
Nel campo dell'alimentazione vengono create piante che sono per esempio resistenti a particolari erbicidi, con il risultato che gli erbicidi utilizzati saranno in quantità maggiori, oppure che possono essere conservate per un tempo maggiore una volta raccolte (pomodori), ma in tal modo si perdono proprietà nutritive. L'introduzione del nuovo gene inoltre andrà ad interagire con altri geni con la possibilità non solo di produrre una particolare proteina che conferisce per esempio resistenza all'erbicida, ma anche cambiandone le proprietà nutritive e generali dell'organismo stesso. Avremo una nuova pianta le cui caratteristiche non sono del tutto o forse in gran parte prevedibili. Nel corso dei millenni l'umanità ha selezionato un numero limitato di alimenti, scartando quelli mortali, tossici o indigesti. Nutrirsi con un alimento modificato geneticamente è come mettersi nel piatto il frutto di una pianta sconosciuta e sperare che non sia mortale o dannosa. Uno studio americano ha dimostrato che la soia Ogm presenta una diminuzione delle sue qualità nutritive del 13%, rispetto a quella naturale. Non sono così neanche prevedibili gli effetti sull'ambiente. (...)"
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Gia' Left, iniziamo a far fuori negretti e musi gialli, ci stai? Io una sera a settimana la trovo
Ehi, non e' che ci ha gia' pensato qualcuno e ha brevettato l'idea? Vado a informarmi..
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non c'è più la selezione naturale. semplice.
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dove andremo a finire?
[pensionazzo mode OFF]
bho...
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(Adnkronos Salute) - ''I cibi geneticamente modificati (Ogm) non nascondono alcun rischio per la salute. Nessuna indagine epidemiologica dimostra l'esistenza di danni provocati da questi alimenti, che anzi sono piu' sicuri di quelli cosiddetti 'naturali' perche' molto piu' controllati. E diro' di piu'. Se in Italia si potesse scegliere, personalmente vorrei nutrirmi di mais transegnico''.
Con queste parole il professor Umberto Veronesi, presidente dell'omonima Fondazione e direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, ha lanciato oggi nel capoluogo lombardo il primo ''Consensus Document'' sul tema ''Sicurezza alimentare e Ogm''.
Una sorta di 'manifesto' anti-fobia redatto da 19 societa' scientifiche italiane in rappresentanza di 10 mila ricercatori e concepito dopo un meeting convocato il 5 maggio scorso a Bologna dalla Societa' italiana di tossicologia (Sitox).
Gli scienziati scendono in campo compatti contro ''l'assurda demonizzazione di cui questi cibi sono vittime''.
L'ex ministro della Sanita' dice basta a ''una bizzarria che inizialmente veniva considerata come una comprensibile cautela nei confronti di qualcosa di poco noto, ma che, alla luce degli studi sulle popolazioni che da anni si nutrono di alimenti Ogm (gli Stati Uniti soprattutto), e' ormai diventata un'opposizione da eliminare perche' pericolosa per il Paese''.
Secondo gli specialisti, ''l'approvazione del decreto sugli Ogm in discussione in Parlamento si tradurrebbe in una battuta d'arresto per tutta la ricerca genetica italiana.
E il nostro Paese correrebbe un grandissimo pericolo di emarginazione culturale e scientifica'', e' l'avvertimento.
''Non riesco proprio a capire le ragioni di questa opposizione - ha proseguito Veronesi - Credo sia piu' che altro una questione ideologica, mossa dall'idea che introdurre un nuovo gene in un organismo rappresenti in qualche modo un 'oltraggio' alla natura''.
Ma si dimentica ''che il Dna dell'uomo non e' diverso da quello di ogni altro essere vivente'' e che il meccanismo con cui nasce un cibo Ogm ''e' lo stesso seguito da tutti gli agricoltori da duemila anni, quando incrociano piante per migliorarle''.
Nei secoli, ricordano infatti gli esperti nel documento, ''l'uomo ha addomesticato animali e piante modificandone anche consapevolmente il patrimonio genetico. Di fatto, quindi, le piante attualmente coltivate e gli animali di allevamento sono per la maggior parte degli Ogm''.
Non solo.
Ogm o non Ogm, ha ripreso l'oncologo, ''una persona intelligente dovrebbe scegliere il prodotto piu' garantito e gli Ogm lo sono certamente piu' degli altri'' sia per l'alimentazione dell'uomo sia per quella dell'animale perche' regolati, sottolinea il documento di consenso, ''da un quadro normativo che non ha eguali in campo alimentare: tutte le analisi per valutarne la sicurezza devono essere effettuate prima dell'immissione sul mercato''.
La speranza finale della ricerca sugli Ogm, ''nonche' un importante progetto della Fondazione Veronesi - ha precisato il fondatore dell'Ieo - e' di debellare o almeno di ridurre, grazie a questi alimenti, la fame nel mondo''.
L'appello corale e' di ''abbracciare il cuore e il senso del progresso scientifico e di abbandonare l'atteggiamento manicheo pro o anti Ogm. Non vogliamo apparire oltranzisti, diciamo solo che questi alimenti vanno considerati esattamente come gli altri: innocui o pericolosi a seconda dei casi, ma non dannosi solo per il fatto di essere il frutto di una data tecnica''.
''Bisogna smetterla di fare confusione tra una tecnica, il suo prodotto e il modo in cui viene gestita'', ha affermato il professor Carlo Alberto Redi, ordinario presso il Dipartimento di Biologia animale dell'universita' di Pavia.
''Abbiamo paura del Dna estraneo che potremmo assumere mangiando Ogm, ma non pensiamo a quello che per esempio inglobiamo quando baciamo qualcuno'', ha sottolineato l'esperto, secondo il quale ''questa chiusura mentale ci fara' tornare all'uomo delle caverne''.
E ''attenzione anche a parlare di 'contaminazione' tra campi Ogm e non''.
Innanzitutto perche' ''un Ogm non e' qualcosa di tossico che puo' contaminare qualcos'altro'', ha puntualizzato Veronesi.
E poi perche', ''ad esempio nel caso del mais, il polline percorre al massimo 25 metri - ha spiegato la professoressa Mirella Sari Gorla, ordinario di Genetica alla Facolta' di Scienze della Statale di Milano e past president della Societa' italiana di genetica agraria (Siga) - e quindi e' sufficiente mantenere alla giusta distanza (30 metri circa) campi di mais Ogm e di mais naturale''.
In Italia, ha osservato il professor Giorgio Cantelli Forti, presidente Sitox, ''assistiamo poi a una contraddizione per cui si propone una legge anti-Ogm ma nelle universita' si addestrano 5.600 nuovi specialisti in biotecnologie. Che futuro avranno?'', si domanda lo scienziato, facendo poi notare che ''per produrre Ogm bastano pochi euro e un garage. E chi ci difendera' da organismi geneticamente modificati prodotti all'estero in modo illecito?''.
Insomma, ha denunciato il professor Giorgio Poli, preside della Facolta' di Medicina veterinaria all'universita' degli Studi di Milano e coordinatore dell'Area scienza e alimentazione della Fondazione Umberto Veronesi, ''ci preoccupiamo di cibi Ogm, che studi pubblici finanziati dall'Ue con 70 milioni di euro hanno dimostrato essere sicuri, ma non di alimenti 'sporchi' di tossine cancerogene, escrementi, metalli pesanti e pesticidi''.
''E' giusto avere etichette trasparenti che garantiscano la liberta' di scelta'', ha commentato Veronesi, ma ''come pretendiamo l'indicazione 'Ogm free' - una garanzia che tra l'altro, con le tecniche disponibili, ''nessun laboratorio di ricerca puo' dare'', ha detto il professor Francesco Sala, ordinario di Botanica generale e biotecnologia delle piante presso la Statale di Milano - dovremmo pretendere anche la garanzia 'aflatossine free'.
E alla politica della 'tolleranza zero' contro gli Ogm - ha proposto l'ex ministro della Sanita' - dovremmo sostituire quella della 'tolleranza zero' verso queste sostanze, i cancerogeni piu' potenti che esistano sulla faccia della terra''.
Le aflatossine, ha confermato Sala, ''sono tra le cinque o sei micotossine che possiamo trovare nel mais, quindi nei mangimi animali e, al termine della catena alimentare, nel latte e nella carne che finiscono sulle nostre tavole. Quando Veronesi ha parlato di rischio aflatossine per la polenta e' stato criticato, ma diceva la verita'''.
Ma non e' tutto.
''Ricordiamo - ha aggiunto il ricercatore - che nel 2003 la Lombardia ha buttato il 20% della sua produzione di latte perche' conteneva aflatossine sopra i livelli soglia. Ma un caso simile si era gia' verificato nel 1999''.
E' per queste insidie che occorre allarmarsi, ha ribadito lo specialista.
''La gente crede alle 'virtu' del biologico - ha ribadito l'esperto - ma va detto che il mais Ogm ha un contenuto in aflatossine 10-15 volte inferiore al mais bio''.
E occhio anche al 'mito' dei prodotti nostrani.
Un esempio?
''Il pesto genovese fatto secondo la vera ricetta ligure contiene una quantita' di metileugenolo, sostanza cancerogena, 600 volte superiore alla dose massima giornaliera consentita. Al contrario il pesto industriale contiene solo eugenolo, un derivato innocuo del metileugenolo. Il segreto sta nell'altezza delle piantine di basilico: vanno colte quando superano i 10 centimetri di altezza - svela Sala - perche' quelle giovani contengono il precursore tossico che solo dopo si trasforma nel derivato innocuo''.
Che l'opposizione agli OGM sia solo dettata da sincera ignoranza?
O c'e' qualcosa dietro?
NB: Veronesi era il ministro della Salute dell'ultimo governo di sinistra
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e che mi dice della gente allergica al pesce che muore mangiando pomodori... ?
vedi il problema è sempre quello, ciò che la natura produce è già stato selezionato ( e ampiamente avvelenato dai pesticidi), ciò che produce l'uomo... chi lo seleziona?
tu, Veronesi e i suoi esperti o la massaia che va al mercato? NOOOOOOO
la multinazionale e chi ne fa le veci.
Problema:
la multinazionale deve scegliere se mettere sul mercato un pomodoro leggermente cancerogeno che gli costerà tot, o un pomodoro assolutamente sicuro che gli costerà tot + 10%.
Cosa sceglierà?
Secondo te basterà qualche legge europea per impedire questo??
ahahahahahah !!!!
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Il rischio e' il sale della vita
Cmq quando mi faccio una serata a Milano (arrivo h. 24, trasferimento locale al chiuso, uscita locale h. 04 am e ripartenza in auto) torno a casa e il giorno dopo mi soffio il naso e ho il muco GRIGIO. Di sicuro non e' naturale e qualche rischio lo comporta, perche' non evacuano tutti?
Di fronte a queste cose un eventuale rischio di mangiarsi un qualche OGM "cattivo" cosa rappresenta, percentualmente?
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Allora... io e Lancy siamo di parte... e con Tyl... in questo sì...
Da studente laureando in Scienze Biologiche, e soprattutto specializzando in Biotecnologie credo di poter dire qualcosa di piuttosto specifico riguardo agli OGM... fanno male? non fanno male? Qua c'è una confusione ENORME...
Allora. Per produrre un OGM non è che automaticamente io prendo il gene A e lo metto nella specie B in modo da ottenere un effetto. E' lettaralmente impossibile. La procedura per ottenere, ad esempio, un topolino OGM (mettiamo, per studi medici e non d uso industriale) si basa sull'uso di ben 4 topi-genitori... due maschi e due femmine, e numerosi enzimi (detti di restrizione) che agiscono sul DNA tagliandolo in punti più specifici possibile (e si parla di sequenze scelte di 7 od 8 basi su 3miliardi, a volte) ...allora, procediamo.
1) Si ottiene una femmina superfertile, alla quale sia provocata con mix ormonali una ovulazione pressocchè totale, attivando la meiosi in tutte le cellule germinali. In parole povere tutte le cellule precursori degli ovuli diverranno ovuli. La femmina viene successivamente sacrificata per ottenere gli ovuli da utilizzare.
2) Si ottengono da un maschio le cellule germinali, precursori degli spermatozoi (si lavora di bisturi anche qua, e di solito si sacrifica pure questo maschio) . E' su queste cellule, il cui pronucleo è più grande, che avviene l'inserzione del transgene, su cui tornerò in seguito.
3) La seconda femmina è trattata con ormoni e mandata in estro, e quindi fatta accoppiare con il secondo maschio STERILIZZATO, in modo che i suoi parametri biologici simulino quelli di una femmina gravida. In questa "foster mother" sarà impiantato lo zigote (l'ovulo fecondato dallo spermio transgenico) e quindi potrà portare a termine la gravidanza. Tralascio i protocolli (pur importanti, è da questi che è partito tutto) che permettono il mantenimento in vitro dell'embrione prima dell'attecchimento nell'utero, comunque la gravidanza è piuttosto breve e si può scegliere se estrarre i feti vivi prima del parto (e non è un bello spettacolo, noi l'abbiam fatto) o attendere il parto.
Ora... cosa succede?
Il transgene (mettiamo che sia un classico gene "reporter" , così detto perchè serve a vedere DOVE nell'organismo si esprimono certi geni. Si pensi ad una bandierina che segnalerà, nell'adulto, dove ad esempio sia stato espresso il gene che produce elementi del tessuto muscolare, o scheletrico, o ghiandolare, o semplicemente regoli altri geni... insomma, un "reporter" non ha un'azione vera e propria se non dire a noi "QUI succede qualcosa" ... di solito si usa un gene della Green Fluorescent Protein tratto da una medusa, che rende, agli U.V. , fluorescenti i tessuti in cui è espresso ... (continua)
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(continua)
... il transgene, dicevo NON sarà espresso come nell'organismo originario. Per ottenerlo noi lo avevamo "ritagliato" dal DNA della medusa (o quel che si vuole) con degli enzimi, di solito batterici, comunissimi, e dopo lo abbiamo "preparato" affinchè fosse inseribile nell'ospite ( "prepararlo vuole dire aggiungere sequenze di riconoscimento, di legatura, insomma, non modifica il gene, è come metterela busta ad una lettera, aiuta solo a mandarlo a destinazione... ) ...e qua cominciano i guai...
L'inserzione è CASUALE nell'ospite... ovvero, non sappiamo DOVE nel DNA dell'ospite vada ad inserirsi il transgene, anche se non è del tutto necessario saperlo perchè prima di tutto normalmente va ad inserirsi in quella grossa parte di DNA silente che ogni organismo ha, e quindi non modifica l'espressione dei geni già presenti, e soprattutto perchè il DNA ha due belle caratteristiche. 1) è tossico... e qua sento già le urla "ECCO ! E' PERICOLOSO!!!" No signori... non tossico in quel senso... nel senso che se supera una cert quantità libera nell cellula la cellula muore, ma la cellula a morire è il pronucleo maschile, o lo zigote... per cui se il DNA non si integra O è degradato (segnatevi questo punto, servirà dopo) O uccide subito la cellula ospite, prima di replicarsi. Ora, mettiamo che si integri nel DNA ospite... di tutti gli aniumali che nasceranno solo in casi particolarmente fortunati il 5% saranno vivi, vegeti e transgenici, perchè l'integrazione può andare ad interagire con l'animale in se... è come se nascesse con una malattia genetica, è nella maggior parte dei casi tali malattie danno elevata mortalità embrionale... (continua)
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Per farla più breve possibile. 1) il DNA inserito non potrà esser tossico DOPO, e sapete perchè? Perchè ormai integrato nel genoma dell'ospite non se ne stacca più, non è proprio possibile se non revertendo (e bisogna preparare il processo PRIMA di inserirlo - per Lancy, mi riferisco ai sistemi Cre - Lox P o ai Morpholino -Oligo N, conosci? Sistemi molto carini... e cari arrabbiati ) il processo. INOLTRE, sapete cosa serve per degradare un acido nucleico? allora, nel caso dell'RNA basta l'acidità della pelle, per il DNA il sistema è simile, è solo un pò più resistente... ora, se pensate che tutto quel che mangiamo contiene DNA, sia "bio" (denominazione del c.... ) che OGM beh... credete che quel DNA passi indenne dall'HCl (ac.cloridrico) e dalle nucleasi (enzimi degradativi del DNA) dello stomaco? Per cui l'effetto tossico è da escludere... sarebbe come dire che mangiando un pomodoro concimato con escrementi mangio essenzialmente mer... capito... come dice Veronesi, un OGM non è qualcosa di tossico che può inquinare qualcos'altro...
Il rischio semmai è un'altro. Non è il DNA che può dar guai, ma 1) le proteine che ne derivano, e 2) il rischio ecologico di inserimento di una nuova varietà in natura...
La seconda opzione deriva direttamente dalla responsabilità di chi crea le coltivazioni. Intendiamoci... se qualcuno conosce il caso dei conigli australiani, lì ci fù una contaminazione ecologica, una specie di invasione da parte di orgnaismi evolutivamente superiori che destabilizzarono un ecosistema, e neppure cercare di eliminarli con il virus della mixomatosi si rivelò efficace, anzi, divennero solo più resistenti ai virus... e paradossalmente, il sistema è tecnicamente simile ad alcune tecniche di biotecnologia cellulare (come la selezione di organismi resistenti) ... attuato però decenni prima del primo OGM... il primo punto invece... beh... (continua)
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Il primo punto... Se io sono un malato di tiroide... mi serve il tireotropo, ad esempio... invece di esser schiavo tuttala vita della pillolina posso scegliere, bevo un latte ingegnerizzato che contenga l'ormone. Un celiaco può mangiare grano senza glutine, un malato del morbo di Crohn può ad esempio, rimpiazzare la flora batterica intestinale con una che non sia per lui letale e non provochi suppurazioni, un malato di tumore può, con le biotecnologie e la terapia genica, sostituire nei tessuti malati il DNA danneggiato con l'equivalente sano (ci si stà lavorando... ) ... certo se la Monsanto vende il grano con chicchi da 5kg l'uno e dice che farà passare la fame nel mondo, o se un ingegnere genetico idiota lascia sfuggire un topolino portatore di prioni, o una mosca o... beh... allora il guaio non è più causato dagli scienziati, ma da chi non vede al di là del portafogli e da chi insegna la tecnica ma non la responsabilità. Perchè la libertà E' responsabilità, la responsabilità delle proprie azioni, magari certificata o regolamentata dallo stato (come dare il porto d'armi o la licenza di poter portare in tasca del cianuro per analisi ad un chimico o simili... ) . La rivoluzione che si prospetta non è diversa da quella che portò allo sviluppo della bomba atomica. E non dite che siete contrari all'atomica, il PC che state usando utilizza alcuni principi di meccanica quantistica nati anche da quegli studi, e se avete mai fatto un radiografia, una lastra, una mammografia non dovreste temere così tanto la tecnologia nucleare... Per di più, nelle analisi è risaputo che molti organismi bio ( e conosco analisti biologici e chimici che ne analizzano decine al giorno) contengono spore di muffe, funghi, batteri potenzalmente tossici, ma di questo non informa mai nessuno, eh?
Scusate la prolissità ed il "non simpatico" argomento... ma ho sempre pensato che il diritto debba sempre essere sinonimo di consapevolezza ed opportunità. Il diritto alla protesta è legittimo, ma si deve esser consapevoli di ciò di cui si parla od avere l'opportunità in ogni caso di poterne sapere di più... ci potrebbero esser dei punti poco chiari, sapete, all'una di notte uno non è lucido e come divulgatore non so se sono molto capace... spero di esser stato utile...
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