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By Highrise venerdì 17 settembre 2010 - 17:36 |
Diaspora, debutta il Facebook fai da te
È disponibile per lo scaricamento e la sperimentazione da parte di chiunque voglia partecipare al suo sviluppo la versione pre-alpha di Diaspora, un progetto mirato a realizzare un'alternativa libera a Facebook che salvaguardi maggiormente la privacy degli utenti dando loro un vero controllo sui propri dati.
Diaspora è open source: il suo codice di programmazione è liberamente esaminabile e modificabile da chiunque. È nato alcuni mesi fa dall'idea di quattro studenti statunitensi, concepita mentre Facebook era oggetto di critiche molto vivaci per la sua gestione macchinosa e disinvolta delle impostazioni di privacy dei suoi 500 milioni di utenti. Gli studenti hanno chiesto alla comunità degli internauti un finanziamento per sviluppare il progetto e tramite il sito apposito Kickstarter hanno raccolto oltre 200.000 dollari che hanno permesso loro di dedicarsi interamente a Diaspora.
Secondo Maxwell Salzberg, uno dei cofondatori di Diaspora, il cui sito di riferimento è Joindiaspora.com, questo nuovo social network sarà una "rete distribuita in cui computer completamente separati si collegheranno direttamente fra loro e permetteranno a noi di connetterci senza cedere la nostra privacy" Funzionerà così: ciascun utente potrà configurare un nodo della rete di Diaspora, denominato "seme", un mini-server Web sul proprio computer domestico o su un computer dedicato. Questo "seme" raccoglierà i dati dell'utente pubblicati su Facebook, Twitter e altri siti e comunicherà con i "semi" degli altri utenti, condividendo questi dati secondo le impostazioni di privacy decise da ciascun utente e utilizzando una connessione diretta e cifrata, senza dipendere da computer centrali, in modo da garantire all'utente il massimo controllo. Un'impostazione simile a quella di alcune reti peer-to-peer.
I servizi previsti saranno simili a quelli di Facebook: creazione di un circolo di "amici", condivisione di fotografie, video e file, chat istantanea, telefonate via Internet, "tagging" delle fotografie, ma a differenza di Facebook, i dati non verranno depositati presso i computer centrali di un'azienda dove possono essere analizzati e utilizzati per quello che il professore di legge Eben Moglen della Columbia University ha definito "spionaggio gratuito" Con Diaspora questo "spionaggio" non sarà possibile perché i dati degli utenti non verranno centralizzati.
È importante ribadire che Diaspora non è pronto per essere scaricato e utilizzato dall'utente comune, ma è interessante leggere cosa è stato realizzato fin qui e vederne le prime schermate (che hanno un'aria rassicurantemente familiare) per capirne l'impostazione e cominciare a pensare seriamente a quanto teniamo ad avere il controllo della nostra vita sociale su Internet.
Preferiremo affidarci a un'azienda che utilizzerà i nostri dati per motivi commerciali e offre un bacino di utenti immenso oppure a un progetto che si regge sulla trasparenza e il rispetto della privacy ma ha davanti a sé una strada tutta in salita, spianata solo dal fascino indiscutibile di vedere Davide sfidare Golia? I prossimi mesi si preannunciano interessanti, specialmente per tutte le società e i singoli che in Facebook hanno investito risorse per farsi conoscere. E se avessero aperto una vetrina in un centro commerciale dove non andrà più nessuno? Staremo a vedere. Facebook, invece, sicuramente non starà a guardare.
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Considerate le premesse, credo proprio che qualcuno alla dirigenza di Fessbuc se la stia facendo nei calzoni dalla paura
By Highrise venerdì 17 settembre 2010 - 17:39 |
PS - fonte Disinformatico e link al blog
ww w.joindiaspora.com
By Tommy venerdì 17 settembre 2010 - 23:48 |
Gran Bretagna, 16 set - Un amore clandestino tradito da un pappagallo loquace. ARachel Harrison, 25 anni, è venuto il primo sospetto mentre si trovava in atteggiamento intimo con il compagno, il 26enne Andy Thomson, sul divano della loro casa. Il volatile ha cominciato a gridare con fare lezioso "Oh Claire, Oh Claire!", per finire con un sospirato “I love you Claire!”. Andy le assicurava che l’uccello l’avesse imparato dalla televisione, ma Rachel ha deciso di controllare meglio i suoi movimenti. Quando lo ha cercato in ufficio e si è sentita dire che era fuori a pranzo con "Claire", ha definitivamente mangiato la foglia ed è corsa a casa dove ha beccato i due in flagrante. Ha cacciato Andy e ha fatto altrettanto con Harvey, il pappagallo, che ormai non la smetteva di gridare il nome dell’altra donna.
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Russia, 15 set - Cambia sesso per sfuggire agli obblighi familiari. Gli alimenti e le case per due ex mogli, il costoso shopping delle occasionali amanti, il mantenimento dei figli: ecco perché un ex top manager di Mosca ha cambiato sesso e, da Oleg è diventato Olga. " Provavo invidia per le donne - confessa - che per il semplice fatto di essere belle ricevono amore, cure, denaro, senza dover dare nulla in cambio. Ho deciso di vestire i loro panni e mandare al diavolo mogli e amanti che non facevano altro che chiedermi soldi" . Deciso a dare alla sua vita una svolta, Oleg ha divorziato dalla seconda moglie e si è sottoposto ai test psichiatrici richiesti dalla legge, ottenendone gli opportuni certificati. Poi ha fatto una cura ormonale e l'operazione necessaria al cambiamento di sesso. Intanto, la vocale in più sul passaporto gli è costata un prestigioso impiego manageriale in una grande compagnia informatica.
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Australia, 13 set - Alex Stewart, professore di diritto all'università del Queensland, ateo, ha dato fuoco a pagine del Corano e della Bibbia, facendone delle sigarette, e ha postato il video del rogo su YouTube, intiotolandolo: "La Bibbia o il Corano, chi brucia meglio" . Il video è stato ritirato e il professore sospeso. Stewart ha detto di aver voluto esercitare il suo diritto alla libertà di parola. Una risposta al reverendo Terry Jones e al suo (cessato) desiderio di dar fuoco al Corano?
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Londra, 10 set - Accoltellata e strangolata con il filo elettrico della sveglia per avere urlato il nome di un altro mentre faceva sesso con il suo compagno: così è morta Joanne Kitchen, 41 anni e madre di due figli. Il compagno di Kitchen, Gary Higgs, 44 anni, l'ha uccisa in preda ad un raptus di rabbia dopo averla udita urlare "Chris" durante l'atto sessuale. I due si erano conosciuti l'anno scorso su Facebook e da dicembre convivevano. Amici e parenti hanno raccontato che erano sembrati una coppia "molto serena" e Higgs non aveva motivo di sospettare che la compagna avesse un'amante. L'omicida, condannato all'ergastolo, si è dichiarato "molto pentito" delle sue azioni: "Non le volevo fare del male, ma mi sono infuriato nel sentirla gridare il nome di un altro, non ci ho visto più. Ora mi rendo conto di ciò che ho fatto e sono pentitissimo" .
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Lecco, 8 set - Troppi insulti dal merlo dei vicini, così una giovane ucraina per quel "buongiorno gran tr…!" si è rivolta al tribunale degli animali dell’Aidaa di Milano e ha ottenuto soddisfazione per quell’esemplare che si trova nel giardino di una villetta in una frazione di Lecco. Il tribunale ha condannato il padrone del volatile a un risarcimento ”simbolico” di 100 euro e il merlo a essere rieducato" . Inoltre ha concesso un mese di tempo per far insegnare all’uccello a salutare sostituendo un educato "buon giorno signorina", all’usuale e poco garbato ”buon giorno gran troia”. La sentenza – precisa l’associazione animalista – è stata accettata da entrambe le parti e il merlo verrà inviato, a spese del padrone, "in un centro di rieducazione" ad apprendere le buone maniere.
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Bolzano, 6 set - Singolare disavventura per una coppia di tedeschi in vacanza in Alto Adige. I due si trovavano su una pista ciclabile, quando hanno cominciato a litigare. Il marito ha accusato la moglie di essere ubriaca, la donna ha risposto con degli insulti finché il marito si è allontanato e ha proseguito da solo nel bosco. Solo più tardi l'uomo, preoccupato, è tornato sul posto alla ricerca della moglie, che però era scomparsa. Per tutta la notte forze dell'ordine l'hanno cercata senza successo. Poi, il mattino dopo, il portiere di un albergo di Bolzano riconosce una foto segnaletica della donna e informa la polizia della presenza, nella sua struttura, di una signora dai tratti simili a quelli della scomparsa. Quando le forze dell'ordine sono arrivate sul posto hanno trovato la donna a letto con un altro uomo. L'episodio ha concluso bruscamente la vacanza dei coniugi, che sono rientrati separatamente in Germania e hanno avviato le pratiche per la separazione.
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Israele, 6 set - Tenta una rapina in una banca di Tel Aviv ma prende di mira un'istituto in cui non c'erano contanti. Ai domiciliari. Un uomo, col volto seminascosto, si è recato dal direttore di una banca ed estraendo la pistola gli ha intimato di svuotare la cassaforte. Senza scomporsi il direttore gli ha risposto: "Cretino, noi siamo una banca per mutui e non teniamo contanti" . Davanti a segni di instabilità, la polizia ha deciso di non arrestarlo, imponendogli i domiciliari.
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Gran Bretagna, 6 sett. - Isa Blyth è una nonna davvero speciale. Nel giorno del suo 106esimo compleanno, oltre a dimostrare di avere ancora energia da vendere, ha rivelato di essere ancora vergine. Isa non è nemmeno mai stata baciata, poiché, avrebbe spiegato a una nipote, non ha mai sentito il bisogno di una storia d'amore e soprattutto non ha mai avuto tempo per un uomo. E' stata troppo impegnata a cantare nel coro della chiesa, giocare a golf e dedicarsi al giardinaggio. Isa, che ora vive in una casa di cura di Edimburgo, ha brindato ai suoi primi 106 anni con torta e champagne.
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Napoli, 1 sett - Un anziano reagisce ad una contravvenzione prima strappando il libretto delle multe dalle mani dei due vigili urbani donna che gliela stanno elevando. Poi passa alle vie di fatto, graffiando le braccia delle agenti e quindi provando a dare un morso ad una delle due.Per questo motivo un ottantaseienne di Torre del Greco (Napoli) è stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’auto dell’uomo era posta in divieto di sosta e le due vigilesse hanno chiesto al proprietario di spostarla ricevendo però risposta negativa. E quando una delle due vigilesse ha preso a redigere il verbale di contravvenzione, l’ottantaseienne per protesta le ha strappato il libretto delle multe e si è “difeso” prima graffiando le braccia degli agenti e poi provando a mordere una delle due.
By Tyler lunedì 20 settembre 2010 - 18:35 |
Rissa al circo orfei tra Mauro Marin e gli animalisti.
Il vincitore del grande fratello agli attivisti: «andate a lavorare»
By 4rj0 giovedì 23 settembre 2010 - 12:40 |
e bene ha detto.
By Highrise giovedì 23 settembre 2010 - 16:08 |
Luciano Verre da Porto Cervo e Porto Rotondo per Dagospia
Appena messo piede in Sardegna, ad Alghero, ospite di un meeting sul cancro al seno (promosso dalla clinica chirurgica dell'Università di Sassari tanto cara al fu Francesco Cossiga), l'oncologo Umberto Veronesi ha strigliato i sardi sul nucleare. "Cari sardi", ha detto "una centrale atomica nel centro della Sardegna ci starebbe bene, dovreste essere contenti" Smarrimento in aula. "Non ci sono pericoli", ha continuato "e la contrarietà al nucleare è solo ideologica, non supportata da argomentazioni scientifiche. Sarebbe un vantaggio per la comunità anche in termini economici"
Al PD sardo è venuto il mal di pancia e qualcuno ha chiesto: "Ma lei costruirebbe la sua casa accanto a una centrale nucleare?" Risposta piccata: "Certamente sì" Tutti sanno che Veronesi è senatore eletto con il PD, ma tutti sanno anche che è in corsa (su indicazione niente meno che di Silvio Berlusconi) per la carica di presidente dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare. In chiusura il celebre oncologo ha somministrato l'analgesico: "Il nucleare non intaccherà né i vostri cieli azzurri, né i vostri mari limpidi, né la tipica bellezza delle donne sarde" Ah, meno male!
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Da sardo mi viene naturale rispondere in sardo:
"O Veronesi, sa centrali poniridda in culu!"
Questo perchè l'ipocrisia dell'oncologo è un vero e proprio insulto all'intelligenza umana - la fissione nucleare oggigiorno non è ancora intrinsecamente sicura e probabilmente non lo sarà mai - leggere qui per una lista di incidenti e casini recenti sul nucleare
ww w.aamterranuova.it/article4069.htm
Qui abbiamo già i nostri malati e morti da patologie causate da radioattività dentro e intorno al poligono interforze di Salto di Quirra dove sui resti dei mezzi usati come bersaglio si potevano leggere i cartelli con su scritto "attenzione rottami radioattivi" corretti poi in "attenzione rottami attivi" ...attivi de che? E l'ex base di Santo Stefano infognava l'arcipelago di La Maddalena con tassi di radioattività superiore alla norma fino a poco tempo fa.
Ci manca solo la centrale che oltre a danneggiare ulteriormente la salute della gente e dell'ambiente non porterebbe per ovvie scelte politiche a vantaggi economici per i sardi. Abbiamo una raffineria ma paghiamo i carburanti a caro prezzo esattamente come nel resto d'Italia, se verrà costruita una centrale qui di certo non pagheremo meno l'energia elettrica. E per quanto riguarda i posti di lavoro mi viene solo da ridere, dato che ne andrebbero PERSI parecchi nel settore turismo a causa della presenza della centrale.
In campo politico, poi, l'appoggio di Berlusca Formica Atomica a Veronesi l'Uomo Radioattivo (PD) dimostra palesemente che quando si tratta di denaro non si conosce schieramento politico. La politica italiana fa decisamente male alla salute del cittadino italiano.
By Highrise giovedì 23 settembre 2010 - 16:34 |
P.S. - in Sardegna, dato che le attività produttive sono in crisi cronica, produciamo un 5,3% di energia in eccesso che viene esportata. Da ciò si deduce che non abbiamo bisogno di alcuna centrale.
Inoltre è necessario considerare il passato referendum sul nucleare in Italia il cui risultato è ancora valido.
By Tommy giovedì 23 settembre 2010 - 21:01 |
ma a incendi st'estate com'è andata? Non mi sembra d'aver letto i disastri dell'anno scorso.
By Highrise giovedì 23 settembre 2010 - 21:40 |
Pochissimi incendi e quasi tutti di lieve entità, grazie al clima che fino a giugno è rimasto fresco... magari fosse così tutti gli anni!
Tre fra gli incendi più gravi sono stati causati da malfunzionamenti nella rete di distribuzione dell'energia elettrica, l'ENEL dovrà renderne conto.
By Highrise venerdì 24 settembre 2010 - 16:10 |
Santiago - Polemiche in Cile dove una diciassettenne è stata presa al lazo e trascinata via come un vitello durante un rodeo che si svolgeva allo stadio Nacional di Santiago per celebrare il Bicentenario dell'indipendenza. L'episodio è avvenuto il 19 settembre scorso, quando la ragazza, attivista animalista, ha invaso l'arena in cui aveva luogo la competizione per protestare contro il maltrattamento degli animali. I concorrenti a cavallo hanno pensato di allontanarla dal campo con "l'arma" che avevano a disposizione.
Le polemiche I compagni della ragazza hanno messo le immagini dell'accaduto su YouTube e le proteste sono state riprese dai media. Costanza, questo i nome della ragazza, ha raccontato di avaer avuto "una storta al piede sinistro e una contusione al braccio. Quando mi hanno trascinato fuori del campo, i concorrenti hanno picchiato non solo me, ma anche una mia amica" " Presenteremo una denuncia per lesioni", ha reso noto Patricia Cocas, presidente di ProAnimal Chile, mentre Alfonso Rivas, direttore della Federazione del rodeo cileno che ha organizzato l’evento, pur dicendosi dispiaciuto per l’accaduto, ha giustificato i concorrenti, rinfocolando le polemiche: "In qualche modo capisco la loro reazione perchè erano impegnati in una gara per domare i vitelli"
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grandi gauchos, mancava solo il tuffo nel fango fra i maiali, il conseguente tuffo nell'abbeveratoio dei cavalli e la marchiatura a fuoco sulle chiappe E la ragazza deve ringraziare di essere minorenne altrimenti ci scappava anche la mungitura (ho preso in prestito un paio di battute qua e là, non ho resistito)
By Highrise lunedì 27 settembre 2010 - 09:42 |
Ex ministra francese confonde inflazione con fellazio
Una cosa è certa: l’ex ministra francese Rachida Dati non è fortunata nelle pubbliche relazioni. Ieri ha commesso in diretta tv un lapsus che si può definire come minimo disastroso: all’ex ministro della Giustizia è sfuggito un «fellation» (fellatio) durante un’ intervistata dalla tv «Canal +» sulla crisi economica. L’ex enfant prodige di Sarkozy, caduta in disgrazia ed esiliata al Parlamento europeo, stava rispondendo ad una domanda quando invece di dire «inflation» (inflazione) ha citato - per errore - il rapporto sessuale orale. La bella Rachida, oggi parlamentare europeo, è stata già protagonista del gossip per una presunta rivalità con Carla Bruni, per la gravidanza (non ha mai rivelato il padre) e per una serie di gaffe in interviste e atteggiamenti da europarlamentare.
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By Highrise martedì 28 settembre 2010 - 21:51 |
Beccati all’esame con i bigliettini Che figuraccia per gli agenti Fbi
Barano agli esami anche gli agenti dell’Fbi. Negli Stati Uniti, almeno 22 poliziotti federali hanno imbrogliato i loro istruttori durante un test del 2008. È quanto emerge da un’indagine del dipartimento di Giustizia americano.
Il test riguardava le linee guida adottate dall’Fbi nel dicembre 2008 per le indagini e le operazioni sul suolo americano. L’agenzia federale ha organizzato un ciclo di lezioni sul nuovo regolamento e ha obbligato il personale a sostenere un test computerizzato di 51 domande. Secondo il rapporto diffuso ieri, gli impiegati dell’agenzia coinvolti nello scandalo sarebbero almeno 22. E stando a un’indagine dell’Fbi, alcuni di loro, incluso alcuni supervisori e un consigliere legale, hanno sfruttato una falla del programma informatico per rintracciare le risposte sui computer.
Altri hanno usato i più classici stratagemmi degli studenti: si sono consultati tra loro e hanno portato all’esame bigliettini con le risposte. E soprattutto hanno mentito alla cinquantunesima domanda che chiedeva a tutti i candidati «di giurare» di aver consultato soltanto gli appunti e il materiale del corso durante il test. Il direttore dell’Fbi Robert Mueller e l’agenzia stessa hanno commentato l’indagine dicendosi delusi dalla cattiva condotta degli agenti.
IlGiornale.it
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come alle elementari, che buffoni
By Highrise giovedì 14 ottobre 2010 - 06:54 |
Povertà, fra i nuovi barboni ci sono anche 800mila separati "insospettabili"
La povertà ha anche in volto degli 800mila italiani ridotti all'indigenza, a volte diventati veri e propri clochard, a causa di separazioni e divorzi. Tanti impiegati e operai, l'80% uomini, «salvati» ogni giorno dalla Caritas, un fenomeno che ha visto 50mila casi a Milano, 90mila a Roma. È l'allarme dell'Associazione avvocati matrimonialisti italiani, in relazione al rapporto Caritas/Zancan sulla povertà. «Anche impiegati ed operai che, sulla carta, godono di una busta paga di circa 2.000 euro netti al mese, e quindi non censiti tra i cosiddetti "poveri", possono trovarsi in situazioni di tracollo economico laddove devono versare per il mantenimento dei familiari e per il mutuo della casa coniugale quasi il 70% del loro stipendio», spiega il presidente nazionale dell'Ami Gian Ettore Gassani.
«La Caritas - continua Gassani - sta salvando dalla fame migliaia di persone che, pur svolgendo attività lavorative di tutto rispetto sono costrette, non di rado in giacca e cravatta, a fare la fila ogni giorno per un piatto di pasta. Quando si calcola il numero dei poveri in Italia è forviante legare l'analisi alla mera dichiarazione dei redditi in quanto essa non chiarisce le posizioni debitorie delle persone separate o divorziate. Soltanto nella città di Milano ci sono 50mila separati che vivono da clochard mentre a Roma il numero si aggira intorno ai 90mila. Recenti proiezioni del centro studi Ami svelano che entro dieci anni tali numeri sono destinati a raddoppiare. Un terzo dei separati-barboni dorme in auto mentre la restante parte in piccoli monolocali, dormitori o da amici e parenti». Secondo l'Ami «urge una politica sociale nazionale per garantire ai nuovi poveri, prodotti dallo sfascio di molte famiglie, il reperimento di alloggi e la messa a disposizione di servizi di tipo psicologico».
«Nel nostro Paese - sostiene Gassani - soltanto a livello regionale o comunale, Liguria, Piemonte, Roma, Bolzano e qualche altra realtà, sono state messe a disposizione di questi nuovi "barboni" abitazioni e sostegni economici e psicologici. La solidarietà dev'essere un valore sentito da un'intera nazione e non solo il frutto dello spontaneismo di una singola regione o di una singola città. Alla base di molti fatti violenti, in cui le vittime sono familiari, vi è anche la disperazione di chi ha perso tutto e non ha vie d'uscita. Una solidarietà nazionale servirebbe a prevenire, almeno in parte, la consumazione di gravi fatti di sangue. Senza la Caritas e altre associazioni similari circa mezzo milione di dignitosissimi italiani, tra cui molti padri di famiglia, sarebbe costretto a vivere sotto i ponti o a morire letteralmente di fame».
fonte: Il Giornale
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La cosiddetta scoperta dell'acqua calda, un fenomeno vecchio di oltre un decennio negli USA che ora si manifesta in tutto il proprio squallore dalle nostre parti. Poi ci si meraviglia se il matrimonio viene evitato come la peste bubbonica...
By Tommy sabato 23 ottobre 2010 - 01:56 |
Chi ancora non ha capito cosa c’è di strano nella villa di Berlusconi ad Antigua, può divertirsi con un esempio calzante. Report dice: “tutti gli acquirenti di queste ville milionarie inviano alla Flat Point di Torino i soldi, che poi vanno alla Arner di Milano, da lì alla Arner di Lugano. Una triangolazione che rende più difficile il monitoraggio dei denari trasferiti all’estero”.
Siccome non si capisce bene, facciamo un’ipotesi. Ovviamente, ogni riferimento a personaggi, luoghi, fatti realmente accaduti è puramente casuale. Mettiamo che voi siate un signore che ha due milioni di euro in tasca, arrivati chissà come. Mettiamo che pensiate che possa costituire un buon investimento acquistare una villa ad Antigua alle seguenti condizioni: pagare una società domiciliata in un paradiso fiscale (in quegli anni l’isola caraibica lo era), e portargli i soldi nella sua sede distaccata di Torino, che poi li versa alla Arner di Milano, la quale li manda alla sua sede di Lugano.
Cos’è il riciclaggio? Nel codice penale l’articolo 648 bis lo inserisce fra i delitti contro il patrimonio, che incrimina chiunque “fuori dai casi del concorso nel reato, sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi operazioni, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa”. Per questo Bankitalia parla di rischio riciclaggio per la Banca Arner.
Ovviamente l’esempio di cui parlavamo sopra, è un puro parto della fantasia di chi scrive. Andiamo alla realtà, no? Ieri si è saputo che “il totale dei movimenti finanziari censiti dall’Uif per Banca Arner ammonta a 32 milioni di euro, il che significa che le sanzioni potranno arrivare fino a 16 milioni di euro, non poco per la filiale italiana che dal 2003, l’anno dell’apertura, ad oggi non ha mai chiuso un esercizio in utile, ma una cifra non eclatante se si pensa che buona parte dell’operatività della banca era costituita semplicemente da un’attività di giroconti, ovvero di movimenti e passaggi di denaro da un conto all’altro, spesso senza vere e proprie motivazioni oppure senza la conoscenza da parte della banca dei reali beneficiari dei conti correnti”. La procura di Milano, dopo gli accertamenti di Bankitalia, adesso indaga per riciclaggio.
Ora, veramente nessuno pensa che Berlusconi sia tra i sospetti riciclatori che potrebbero ipoteticamente essersi serviti di Banca Arner, per carità. D’altro canto, si parla di movimenti importanti di denari da parte del presidente del Consiglio per l’acquisto delle famose cinque ville di Antigua. Se la ricostruzione del giro dei soldi è corretta, è necessario fornire spiegazioni chiare e cristalline su tutti gli attori e la provenienza dei soldi in questa vicenda. E lo si fa dicendo nomi, cognomi e cifre, non chiedendo il risarcimento danni a Report. Specialmente quando hai rotto le palle per tre mesi con i 55 metri quadri di Montecarlo.
Fonte: Giornalettismo.com
By Highrise sabato 23 ottobre 2010 - 07:02 |
Che dire, Berlusca ha acquistato ville ad Antigua -noto paradiso fiscale- usufruendo di società offshore ma d'altronde, come ha precedentemente dichiarato Fini, in queste nazioni "si usa così" e la stampa di sinistra non ha fatto una piega, anzi lo ha difeso a spada tratta - tuttavia ora accusa e denuncia Zilvio. Evidentemente l'impunità mediatica in caso di evasione fiscale e altri crimini vale solo per chi sta simpatico ai kompagni. Bello schifo, complimenti.
By 4rj0 sabato 23 ottobre 2010 - 11:09 |
Non riesco a trovare il punto.
Nel caso di Scajola si parlava di corruzione. Nel caso di Fini si trattava di usare come propri patrimoni che dovrebbero essere del partito. In questo caso di che si parla? 5 ville ad Antigua ce le vorrei avere io.
By Tommy sabato 23 ottobre 2010 - 12:22 |
qui se ho capito bene si parla di riciclaggio. le ville sono un modo per trasferire grosse somme (di origine poco pulita) da una mano all'altra in modo da rendere complicato risalire alla provenienza e farli apparire puliti.
Così ho capito io.
By Highrise sabato 23 ottobre 2010 - 20:51 |
Secondo la rivista americana Forbes, nel 2010 Silvio Berlusconi è il terzo uomo più ricco d'Italia e il 74º più ricco del mondo, con un patrimonio stimato in 9,0 miliardi di dollari USA. da Wikipedia
Tommy, cerchiamo di non essere ingenui... secondo te uno con un capitale così è capace di inguaiarsi per cinque ville ad Antigua? E' più logico pensare che abbia semplicemente fatto uno dei suoi tanti investimenti all'estero, pagando la doppia imposizione fiscale e quindi mettendosi in regola con il fisco italiano. Riciclaggio di che? Per lui quei soldi sono briciole.
Inoltre, qualora volesse commettere un illecito, ti pare che si faccia beccare così facilmente? La politica e la finanza internazionali dispongono di canali preferenziali che figurano come perfettamente legali, è un dato risaputo e vecchio come il cucco e noi comuni mortali non possiamo farci nulla.
Da ciò se ne deduce che la stampa di sinistra è incappata in un affare del tutto noto e legale (ad Antigua sta attualmente investendo denaro mezzo mondo) e appena si è saputo che anche il cav sta investendo laggiù APRITI CIELO! Saranno sicuramente soldi illeciti!
Ora io mi domando: è più sospetto un signor nessuno che da un giorno all'altro si ritrova con una villa a Montecarlo o un noto imprenditore internazionale con un capitale di miliardi di dollari che se ne compra cinque ad Antigua? Ai posteri l'ardua sentenza
By Tommy sabato 23 ottobre 2010 - 21:00 |
ah ma io ho solo riportato un articolo e spiegato dove voleva andare a parare Report, poi l'autore stesso dice che nn ci crede nessuno che sia coinvolto.
Ho riletto, avrei dovuto scrivere "sarebbero un modo"
By Highrise sabato 23 ottobre 2010 - 21:14 |
Beh, allora la Gabanelli e Report hanno effettuato un'inchiesta partendo da presupposti non provati. Un giornalismo di scarso livello, a dir poco... e personalmente da Report mi aspettavo qualcosa di piu' ma evidentemente la politica e' arrivata a dettar legge anche nella loro redazione.
By 4rj0 domenica 24 ottobre 2010 - 22:42 |
Tommy, qui volevo arrivare. L'articolo in realtà... SONO DUE. Uno dice che Berlusconi ha 5 ville ad Antigua. L'altro dice che alcuni pensano che una banca internazionale sia complice di riciclaggio (e capirai la novità! 3/4 dei loro affari sono illeciti!). L'obiettivo finale è far intendere che Berlusconi sia coinvolto in operazioni di riciclaggio. Non dico di no categoricamente, però non è un modo di fare pulito, almeno a mio parere. Non si cita una fonte che sia una.
By Tommy lunedì 25 ottobre 2010 - 12:12 |
Cmq la Gabanelli è già da un po' che mi sembra stia perdendo credibilità. Ha smpre i suoi tanti sostenitori, ma mi pare che stia avendo anche molti detrattori. Molti Ex dipendenti hanno denunciato il modo di lavorare, dicendo che lei protegge legalmente solo il programma in sè, ma se un collaboratore finisce nei casini se la deve cavare da solo, nn sono tutelati.
Ora, se una singola critica può essere vera o no, quando inizi a sentirne diverse, un dubbio viene.
By Elyse lunedì 25 ottobre 2010 - 20:15 |
Io pero' con Report ho avuto una brutta esperienza personale.....
By Minni lunedì 25 ottobre 2010 - 21:59 |
" ...un signor nessuno che da un giorno all'altro si ritrova con una villa a Montecarlo.."
tipo insomma un berlusca qualsiasi che nel giro di un decennio si ritrova fra gli uomini più ricchi d'italia..
By Luna lunedì 25 ottobre 2010 - 23:20 |
elyse che t'ha fatto report?
il berlusca chissà come ha fatto i soldi.
l'altra sera ci siamo perse ad arcore, mi veniva voglia di andar da berlusconi a cercare aiuto, poi boh siamo tornate a casa
By Elyse mercoledì 27 ottobre 2010 - 09:16 |
Mi hanno ripreso senza che lo sapessi mi hanno creato molti problemi con il lavoro. Hanno detto delle cose false. Non è stato un bel momento.
Li ho denunciati e hanno dovuto pagare una sola multa di 250 €.
Io ho perso il posto.
Ecco cosa hanno fatto.
By Rye mercoledì 27 ottobre 2010 - 10:49 |
E non ti sono stati riconosciuti i danni per aver perso il posto di lavoro?
By 4rj0 mercoledì 27 ottobre 2010 - 15:38 |
Puoi approfondire?
By Highrise mercoledì 27 ottobre 2010 - 18:49 |
Ah, il servizio pubblico RAI, com'è utile alla collettività... arriva persino a farti perdere il lavoro! E noi fessi continuiamo a pagare il canone
By Tommy mercoledì 27 ottobre 2010 - 19:25 |
questa sarebbe da "Iene" o "Striscia" .
By Luna mercoledì 27 ottobre 2010 - 22:19 |
minchia Elyse!
hai provato a chiamare le iene?a noi è capitata una cavolata ma ci hanno ascoltato!
By Elyse giovedì 28 ottobre 2010 - 20:56 |
No, non chiamo nessuno.
Oramai sono passati 4 anni. E me ne sono fatta una ragione.
Mi dispiace ma non posso approfondire, perchè sullo scandalo c'è ancora piu' di una causa in corso.
Ho lavorato per un uomo che venduto una compagnia telefonica italiana ad un Egiziano.
E spero di non avere piu a che fare con questa storia.
Luna io ho delle convinzioni giuste o sbagliate che siano, odio le tv di Berlusconi anche se le iene è un programma un po meno spazzatura rispetto agli altri.
Ora sono a posto con la coscienza il fuoco è diventato un piccolo braciere.
L'unica cosa che mi rimprovero è che dopo un po di tampinamenti ho ceduto alle domande, e credetemi mi sono fatta sempre gli affari miei, ed è andata a finire male.
Quindi ho imparato che nella vita ti devi fare sempre i caz...zi tuoi.....e cosi' vivi meglio.
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By 4rj0 venerdì 29 ottobre 2010 - 11:18 |
se le iene sono meno spazzatura...
By Luna venerdì 29 ottobre 2010 - 11:39 |
cavolo elyse.non ho capito a quale compagnia ti riferisci,nè lo scandalo.
cmq sono cose davvero poco piacevoli.
By Highrise venerdì 29 ottobre 2010 - 18:00 |
Io invece ho capito e effettivamente ci sono in mezzo interessi e gente di un certo livello. Meglio davvero lasciar perdere.
By Highrise lunedì 01 novembre 2010 - 09:56 |
Un secolo fa, Bunga Bunga
La storia dello scherzo sulla nave da guerra britannica Dreadnought
28 ottobre 2010 | Mondo
Il 7 febbraio del 1910, il principe dell’Abissinia e i suoi uomini furono accolti con un grande e pomposo cerimoniale sul ponte della H.M.S. Dreadnought, la più potente nave da battaglia della marina britannica. Nonostante il comandante della Dreadnought fosse stato avvertito dell’arrivo del principe all’ultimo minuto, riuscì a raccogliere tutti i suoi marinai e farli disporre ordinatamente sul ponte pronti per salutarlo. Cercarono a bordo una bandiera dell’Abissinia ma non la trovarono: allora ne issarono una di Zanzibar, e ne suonarono l’inno.
Il principe e la sua corte, vestiti con delle lunghe stoffe e accompagnati da un interprete, risposero alla calorosa accoglienza con degli inchini e si inoltrarono nella nave: per quaranta minuti il comandante li portò in visita guidata in giro per il vascello. Per ogni meraviglia che il comandante gli descriveva, gli abissini mormoravano con apprezzamento usando un’espressione della propria lingua madre, “Bunga, bunga!”. L’interprete descrisse al comandante le onorificenze militari dei componenti della corte. Alla fine lasciarono la nave, mentre i marinai cantavano ossequiosi “God save the king”, in onore del principe.
Il giorno seguente, la marina apprese che le persone che avevano visitato la Dreadnought non erano affatto il principe dell’Abissinia e i membri della sua corte. Si trattava in realtà di un gruppo di ragazzotti dell’alta borghesia britannica: si erano truccati di nero il viso, avevano improvvisato dei costumi appariscenti e poi avevano composto un finto telegramma ufficiale per annunciare il loro arrivo sulla nave. Le onorificenze militari di cui si vantavano erano completamente inventate. Il capo della banda si chiamava Horace de Vere Cole, una delle partecipanti alla visita fu una giovane ragazza di nome Virginia Stephen, che poi diventerà nota col nome di Virginia Woolf.
Gli autori dello scherzo mandarono la loro foto in costume al Daily Mirror, e nell’arco di pochi giorni il fatto era su tutti i quotidiani britannici. “Bunga Bungle!”, titolava il Western Daily Mercury, giocando sulla parola bungle, pasticcio. Per qualche giorno quanto accaduto alla marina britannica fu ragione di grandi risate per tutta la Gran Bretagna. I marinai in giro per le città venivano tutti salutati con un allegro e canzonatorio “Bunga, bunga”, sistematicamente. Un giornale suggerì che la Dreadnought avrebbe dovuto cambiare il suo nome in Abissina.
Umiliata e furibonda, la marina militare inviò la nave da guerra al largo finché la storia non si sgonfiò. Voleva anche denunciare e perseguire gli autori dello scherzo, ma alla fine rinunciò: la cosa avrebbe attirato ancora più pubblicità sul caso. Alla fine si decise per una punizione più informale, e tutti i partecipanti allo scherzo – a parte Virginia Stephen – vennero simbolicamente sculacciati con un bastone, come si usava fare nei college britannici. In ogni caso, nessuno di loro partecipò più ad altre goliardate da lì in poi. Eccetto Cole, che per il resto della sua vita sarà noto come un burlone professionista e incallito.
By Pokoto martedì 02 novembre 2010 - 18:39 |
bella!
By Highrise mercoledì 10 novembre 2010 - 08:32 |
Gaffe Gelmini cade su Bocchino «Ora sono proprio rovinata...»
Piccola gaffe per Mariastella Gelmini, del resto la prima a rendersi conto dello scivolone. Ieri, commentando con Ignazio La Russa il clima nella maggioranza dopo la kermesse dei finiani, il ministro dell’Istruzione ha dato ragione al collega di governo che sosteneva come «questa presa di posizione di Fli nei confronti di Berlusconi ha prodotto un effetto imprevisto: una grande coesione nel Pdl». La Gelmini ha annuito: «È vero, è l’effetto-Bocchino. Ora il Pdl è più compatto». E mentre i giornalisti presenti si fregavano le mani all’idea del doppio senso, lei ha sorriso: «Ora sono proprio rovinata...!».
By Tommy mercoledì 10 novembre 2010 - 12:25 |
Roma, 10 nov. (Apcom) - Mehmet Ali Agca, l'autore dell'attentato contro papa Giovanni Paolo II il 13 maggio del 1981, ha accusato lo stesso Vaticano di aver orchestrato l'agguato. In un'intervista esclusiva alla televisione pubblica turca Trt, Agca ha accusato l'allora Segretario di Stato vaticano, Agustino Casaroli, di essere stato il cervello dell'attentato contro il pontefice polacco. "Sicuramente il governo del Vaticano stava dietro al tentativo di assassinio del Papa. Lo aveva deciso il cardinale Agostino Casaroli, numero due del Vaticano", ha dichiarato Agca. Fcs
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Allora, Agca di cazzate ne ha dette tante negli anni quindi è sempre da prendere con le pinze, ma...
Io ormai considero il vaticano un'organizzazione criminale con diverse mani e coscienze sporche di sangue, quindi proviamo per un attimo a prendere per buona questa dichiarazione:
i casi sono 2:
O è proprio il Vaticano ad averlo organizzato per le idee troppo moderne (per un papa) di JP II, preferendo gli oscurantisti alla Ratzinger;
Oppure più che il Vaticano io accuserei il Cardinale Casaroli, che da N°2 era ansioso di eliminare il N°1 per prendere il suo posto.
By Highrise mercoledì 10 novembre 2010 - 15:04 |
Tommy, non scordare che in quel periodo c'era un'altra potenza mondiale chiamata URSS, in cui imperava il comunismo - sempre aspramente criticato da Giovanni Paolo Secondo (oltretutto polacco, e la Polonia si trovava allora forzatamente nell'orbita sovietica pur scalciando da matti con solidarnosc) - e che dopo poco tempo è saltato fuori che l'attentato era stato orchestrato dal KGB che voleva far fuori il più scomodo anticomunista del pianeta Terra... ma non direttamente, per non sporcarsi troppo le mani agli occhi dell'opinione pubblica internazionale.
By Tommy sabato 13 novembre 2010 - 17:00 |
no, ma infatti io stavo facndo il gioco cel "se fosse": avesse detto il vero come sarebbe andata.
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Washington - il prete Gerald Pointer (48) in una stalla di Seattle (USA) si
faceva possedere da uno stallone. Il religioso ha riportato lesioni
all'intestino crasso, morendo per le conseguenze. Il religioso si faceva
filmare, durante il suo rapporto sessuale con l'animale, dal camionista
James Tait (54). L'uomo dovrà ora pagare 5.000 dollari di multa. Il sesso
con animali nello Stato Federale di Washington non è proibito.
fonte: BILD, 24.10.
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Ecco la punizione ideale, che farei per legge, pr i preti pedofili: legge del contrappasso.
By Tommy domenica 14 novembre 2010 - 12:36 |
Nel libro di Sergio Luzzatto ricostruite anche le diffidenti valutazioni del pontefice
«Padre Pio, un immenso inganno»
Giovanni XXIII annotava: «I suoi rapporti scorretti con le fedeli fanno un disastro di anime»
«Stamane da mgr Parente, informazioni gravissime circa P.P. e quanto lo concerne a S. Giov. Rotondo. L’informatore aveva la faccia e il cuore distrutto». L’informato è Giovanni XXIII. P.P. è Padre Pio. E queste sono le parole che il Papa annota il 25 giugno 1960, su quattro foglietti rimasti inediti fino a oggi e rivelati da Sergio Luzzatto. «Con la grazia del Signore io mi sento calmo e quasi indifferente come innanzi ad una dolorosa e vastissima infatuazione religiosa il cui fenomeno preoccupante si avvia ad una soluzione provvidenziale. Mi dispiace di P.P. che ha pur un’anima da salvare, e per cui prego intensamente» annota il Pontefice. «L’accaduto—cioè la scoperta per mezzo di filmine, si vera sunt quae referentur, dei suoi rapporti intimi e scorretti con le femmine che costituiscono la sua guardia pretoriana sin qui infrangibile intorno alla sua persona— fa pensare ad un vastissimo disastro di anime, diabolicamente preparato, a discredito della S. Chiesa nel mondo, e qui in Italia specialmente. Nella calma del mio spirito, io umilmente persisto a ritenere che il Signore faciat cum tentatione provandum, e dall’immenso inganno verrà un insegnamento a chiarezza e a salute di molti».
«Disastro di anime». «Immenso inganno ». Una delle «tentazioni» con cui il Signore ci mette alla prova. Espressioni durissime. Che però non si riferiscono alla complessa questione delle stigmate, su cui si sono concentrate le prime reazioni al saggio di Luzzatto, «Padre Pio. Miracoli e politica nell’Italia del Novecento», in uscita la prossima settimana da Einaudi. All’inizio dell’estate 1960, Papa Giovanni è appena stato informato da monsignor Pietro Parente, assessore del Sant’Uffizio, del contenuto delle bobine registrate a San Giovanni Rotondo. Da mesi Roncalli assume informazioni sulla cerchia delle donne intorno a Padre Pio, si è appuntato i nomi di «tre fedelissime: Cleonilde Morcaldi, Tina Bellone e Olga Ieci», più una misteriosa contessa che induce il Pontefice a chiedere se il suo sia «un vero titolo oppure un nomignolo». Nel sospetto—cui il Papa presta fede—che la devozione delle donne nei confronti del cappuccino non sia soltanto spirituale, Roncalli vede la conferma di un giudizio che aveva formulato con decenni di anticipo.
Al futuro Giovanni XXIII, Padre Pio non era mai piaciuto. All’inizio degli Anni ’20, quando per due volte aveva percorso la Puglia come responsabile delle missioni di Propaganda Fide, aveva preferito girare alla larga da San Giovanni Rotondo. Ma è soprattutto la fede ascetica, mistica, quasi medievale di cui il cappuccino è stato il simbolo, per la Chiesa modernista di inizio secolo come per la Chiesa conciliare a cavallo tra gli Anni ’50 e ’60, a essere estranea alla sensibilità di Angelo Roncalli. Che, sempre il 25 giugno, annota ancora: «Motivo di tranquillità spirituale per me, e grazia e privilegio inestimabile è il sentirmi personalmente puro da questa contaminazione che da ben 40 anni circa ha intaccato centinaia di migliaia di anime istupidite e sconvolte in proporzioni inverosimili». E, dopo aver ordinato una nuova visita apostolica a San Giovanni Rotondo, ad appunto quasi quarant’anni da quella compiuta nel 1921, il Papa conclude che «purtroppo laggiù il P.P. si rivela un idolo di stoppa».
Gli appunti di Roncalli rappresentano uno dei passaggi salienti dell’opera di Luzzatto. E, se letti con animo condizionato dal pregiudizio, possono indurre a giudicarla o come una demolizione definitiva della figura del santo, o come un’invettiva laicista contro un fenomeno devozionale duraturo e interclassista. Ma sarebbero due letture sbagliate. Il giudizio di Luzzatto su Padre Pio non è quello sommariamente liquidatorio, che si è potuto leggere ad esempio nel recente e fortunato pamphlet di Piergiorgio Odifreddi. Luzzatto prende Padre Pio molto sul serio. E, con un lavoro durato sei anni, indaga non solo sulla sua biografia, ma anche e soprattutto sulla sua mitopoiesi: sulla costruzione del mito del frate di Pietrelcina e sulla sua vicenda, profondamente intrecciata non solo con quella della Chiesa italiana, ma anche con la politica e pure con la finanza. Unmito che nasce sotto il fascismo (Luzzatto dedica pagine che faranno discutere al «patto non scritto» con Caradonna, il ras di Foggia; ed è un fatto che le prime due biografie di Padre Pio sono pubblicate dalla casa editrice ufficiale del partito, la stessa che stampa i discorsi del Duce). Ciò non toglie che l’esito di quella ricerca sarà inevitabilmente elogiata e criticata, com’è giusto che sia. Ma anche gli stroncatori non potranno non riconoscere che uno studioso estraneo al mondo cattolico ha affrontato la figura del santo con simpatia, nel senso etimologico, e non è rimasto insensibile al fascino di una figura sovrastata da poteri—terreni prima che soprannaturali—più grandi di lei, e (comunque la si voglia giudicare) capace di alleviare ancora oggi il dolore degli uomini e di destare un interesse straordinario.
Scrive Luzzatto che «l’importanza di Padre Pio nella storia religiosa del Novecento è attestata dal mutare delle sue fortune a ogni morte di Papa». Benedetto XV si dimostrò scettico, permettendo che il Sant’Uffizio procedesse da subito contro il cappuccino. Più diffidente ancora fu Pio XI: sotto il suo pontificato si giunse quasi al punto di azzerarne le facoltà sacerdotali. Pio XII invece consentì e incoraggiò il culto del frate. Giovanni XXIII autorizzò pesanti misure di contenimento della devozione. Ma Paolo VI, che da sostituto alla segreteria di Stato aveva reso possibile la costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza, da Pontefice fece in modo che il frate potesse svolgere il suo ministero «in piena libertà». Albino Luciani, che per poco più di un mese fu Giovanni Paolo I, da vescovo di Vittorio Veneto scoraggiò i pellegrinaggi nel Gargano. Mentre Wojtyla si mostrò sempre profondamente affascinato dalla figura del cappuccino, che sotto il suo pontificato fu elevato agli altari.
Non è in discussione ovviamente la continuità morale e teologica tra i successori di Pietro.Però è impossibile negare che i Pontefici succedutisi nel corso del Novecento abbiano guardato a Padre Pio con occhi diversi, comprese le asprezze giovannee. E, come documenta Luzzatto, quando «La Settimana Incom illustrata» sparò in prima pagina il titolo «Padre Pio predisse il papato a Roncall »”, compreso il dettaglio di un telegrammadi ringraziamento che il nuovo Pontefice avrebbe inviato al cappuccino, Giovanni XXIII ordina al proprio segretario di precisare all’arcivescovo di Manfredonia che era "tutto inventato": «Io non ebbi mai alcun rapporto con lui, né mai lo vidi, o gli scrissi, né maimi passò per la mente di inviargli benedizioni; né alcuno mi richiese direttamente o indirettamente di ciò, né prima, né dopo il Conclave, né mai».
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Questa è una cosa che ogni tanto risalta fuori da diverse fonti.
quando la fonte è una la puoi ignorare, ma quando si moltiplicano il dubbio viene.
Qui il punto fondamentale è se si verifica l'autenticità degli scritti di Giovanni XXIII senza quella restano parole al vento.
In caso venissero autenticati, i casi sono 2.
o il pontefice raccontava balle per i propri intressi oppure PP nn era poi un sant'uomo.
in entrambi i casi c'è un santo impostore.
se però il pontefice dice la verità c'è da distinguere.
Se le donne erano consenzienti personalmente mi va benissimo, erano rapporti tra adulti. E sappiamo che c'è di peggio in quell'ambiente.
Però santificarlo... ecco, magari nn era il caso.
Ma vista la sua posizione, potrebbe saltare fuori che le abbia plagiate, come fanno diversi santoni. E qui cambia il discorso.
Purtroppo in italia ndagini serie su certi personaggi nn si possono fare, sono intoccabili, anche perchè, diciamola tutta, portano soldi. Vdi per esempio il polverone venuto fuori sulla stampa anglossassone su Madre Teresa, qui sarebbe impensabile. Ma lei era conosciuta in tutto il mondo, mentre PP nn so fuori dall'italia quanto sia conosciuto.
By Highrise domenica 14 novembre 2010 - 19:03 |
Tommy, è risaputo che le fonti (esattamente come le malelingue, guardacaso) si moltiplicano sempre a dismisura quando si tratta di screditare qualcuno - specialmente se si tratta di un personaggio dalla visibilità di Padre Pio. Sia durante la sua vita, sia dopo in tanti si sono sbracciati senza successo per cercare in tutti i modi di screditarlo -ora saltano fuori i "foglietti" , guarda caso. Sergio Luzzatto deve vendere i suoi libri, cosa c'è di meglio di un succulento scandalo sotto le tonache?
By Luna lunedì 15 novembre 2010 - 13:59 |
padre pio come berlusconi insomma
By Tommy lunedì 15 novembre 2010 - 20:31 |
l'avete letta quella sopra? penso sia una bufala perchè nn ho trovato riscontri, ma fa ridere
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“Non farò leggi che piacciono al Papa!”
Parola di Jose Zapatero, primo ministro spagnolo: a Barcellona, il leader socialista rispolvera i toni laicisti.
A raccontarlo è El Pais: in Catalogna è prossimo il rinnovo del parlamento della Comunità indipendente. E la regione spagnola, da sempre, è un vero e proprio feudo del PSC, il Partito Socialista Catalano, federato a livello nazionale con il PSOE, il partito del primo ministro della Corona di Borbone, Jose Luis Rodriguez Zapatero.
IL PAPA? TACCIA! – E proprio il premier è piombato ieri “nella cintura rossa” di Barcellona, a Viladecans, per sostenere il candidato presidente socialista, Jose Montilla, per un comizio capace di infuocare gli animi di quelle teste calde catalane che non aspettavano niente di meno di una sana dose di laicità da combattimento: infatti, il capo del governo spagnolo, come scrivono i giornali del paese, per l’occasione avrebbe “rispolverato i toni laicisti”. D’altronde, era stato Mariano Rajoy, leader del Partito Popolare di centrodestra, a rimproverare Zapatero per la sua assenza alla messa del Papa, in visita nel paese solo la scorsa settimana: “Ma che pretende Rajoy”, ha chiesto Zapatero alla folla, “che noi approviamo le leggi che piacciono al Papa?! No! Noi approveremo le leggi che piacciono al Parlamento ed ai cittadini di questo paese, per tutti e con uguaglianza!”, ha urlato Zapatero. La folla di Barcellona, prevedibilmente, è esplosa.
E' la prova che è possibile essere un paese cristiano ma mantenere la laicità dello stato, e che il problema nn è destra o sinistra ma la sinistra ITALIANA da barzlletta, una sinistra seria è un altra cosa.
By Highrise lunedì 15 novembre 2010 - 20:51 |
Certo, la Spagna è indubbiamente un paese cristiano ma scommetto che ancora oggi ci sono molti nostalgici che rimpiangono i tempi in cui era stato possibile far fuori suore e preti impunemente (o quasi, dato che poi Franco, Benito e Adolfo li fecero a tocchetti e li misero a rosolare in padella assieme alle Brigate Internazionali)
By Highrise lunedì 15 novembre 2010 - 21:12 |
Uomo si addormenta a terra sull'A12
Viareggio, soccorso da polizia stradale
Ha parcheggiato la moto sulla corsia di emergenza dell'autostrada A12 tra Viareggio e Migliarino; quindi si è steso a terra e, con lo zaino sotto la testa come cuscino, si è addormentato. L'uomo, un 41enne nato a Roma e con doppia nazionalità, italiana e britannica, è stato svegliato dagli agenti della Polstrada: visto lo stato di confusione in cui versava, i poliziotti l'hanno fatto ricoverare all'ospedale di Pisa per accertamenti.
Il 41enne, dinanzi agli agenti, ha mostrato momenti di lucidità alternati a fasi di confusione. Ha consegnato i propri documenti alla polizia rivelando di avere con sé nello zaino circa 16mila sterline in contanti, 2mila euro e svariati gioielli antichi. E poi ha dichiarato di essere diretto a Roma per andare a far visita alla madre e regalarle due paia di pantofole rosa che aveva nello zaino.
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Oh well, meglio dormire a lato strada con lo zaino sotto la testa che andare addosso alla gente di passaggio. In questo periodo qui la gente in auto sta davvero sclerando, a un mio collega di lavoro e al sottoscritto un paio di incompetenti hanno speronato le auto, a lui un tipo con un tamponamento e a me una tipa che usciva da uno stop senza fermarsi sfondandomi una portiera (e voleva pure che le dessi ragione, povera illusa). La madre di lei mi ha augurato che potessi avere un incidente con responsabilità a carico come quello della figlia, al che io le ho risposto -con tutto l'autocontrollo che riuscivo sul momento a rastrellare- "Signora, che vuole che le dica: altrettanto a lei!"
Il marito, che era presente, mi ha guardato con un'aria sofferente come per dire "Abbi pazienza, di croci in casa ne ho due, non ho colpe!" ...poveretto, sembrava San Sebastiano con due frecce infilate nel collo
L'indomani chiedo a un mio amico di accompagnarmi a Cagliari e ci capita di evitare due incidenti identici, ovvero due auto che invece di fermarsi allo stop proseguono andandoci addosso.
La settimana prima, davanti all'azienda dove lavoro ho contato almeno tre o quattro incidenti piuttosto seri, in un caso ho assistito alla rimozione di ciò che restava dei telai delle auto coinvolte... molto poco
By 4rj0 lunedì 15 novembre 2010 - 21:31 |
Ma quindi spiegatemi: essere laici significa andare contro il papa? Perché io ero rimasto al libera Chiesa in libero stato.
By Tommy lunedì 15 novembre 2010 - 21:58 |
Anch'io ero rimasto là.
Essere laici vuol dire nn far decidere al Papa le leggi dello stato.
Quello che ha detto Zapatero e che nn sentiremo mai dire a un politico italiano.
By Pokoto martedì 16 novembre 2010 - 18:59 |
ma non si sapeva già che padre pio fosse un truffatore? lo sento dire da anni.. che poi abbia ancora dei fedeli è normale, sono sicuro che c'è ancora gente che crede alla wanna.
By Luna mercoledì 17 novembre 2010 - 08:29 |
ma considerando che lo stato dela chiesa nel 1400 comprendeva buona parte del territorio italiano e che per secoli i reggenti sono stati cristiani, perchè o si era cristiani o ti facevano la guerra, non mi stupido che il papa abbai un peso così forte.non saremo mai uno stato laico.per esserlo dovremmo radere al suolo milioni di chiese e ripartire da zero
By Tommy mercoledì 17 novembre 2010 - 09:23 |
Io ci sto, contate su di me
("non mi STUPIDO" ? un lapsus? )
By Minni mercoledì 17 novembre 2010 - 14:13 |
.. tommy, invece che il papa abbai è normale?
By Highrise mercoledì 17 novembre 2010 - 18:53 |
Beh, i comunisti cinesi a suo tempo pensarono che -per avere uno stato veramente laico e attento alle necessità della gente- fosse necessario attuare una rivoluzione culturale profondamente radicale e dare un taglio netto col passato, in tutti i campi. Vennero assaltati e dati alle fiamme antichi templi buddisti e altri luoghi di culto, scuole, librerie e università. Risultato? Si sono comunque avuti milioni di morti, tessuto sociale in merd@, estrema e diffusa miseria per decenni poi seguita da capitalismo sfrenato con divari incredibili fra classe dirigente e operai. Gran miglioramento, eh?
Ora, potete anche essere i primi a gettare la vostra bottiglia molotov sull'altare maggiore della prima chiesa che vi capiti a tiro, ma ricordate che non servirà a nulla.
Tant'è vero che, come ho scritto altrove, in qualsiasi nazione per quanto laica possa essere appena un politico veda opportunità o denaro sventolato sotto il loro naso dalla religione di turno sarà pronto a gettarsi in ginocchio davanti ai sacerdoti e a predicare con gran fervore le idee dei suddetti.
Piccolo esempio? In un post di due giorni fa Tommy ha segnalato "Fini scrive all’Avvenire: “Mai pensato di equiparare gay e famiglia naturale” " - Per opportunità politica Fini si sta scatenando in una sorta di leccata di piedi generale (che credo presto, appena compreso che il suo futuro in politica è segnato, si trasformerà in una vera e propria fellatio globale totale) credo sarebbe disposto a farsi prete o persino suora per avere un appoggio politico dal Vaticano.
Per quanto riguarda le leggi, basterebbe seguire il modello svizzero e non si avrebbero problemi. La maggioranza dei capi politici e religiosi svizzeri avrebbe voluto permettere agli immigrati islamici di costruire minareti ovunque, ma il popolo ha detto NO. E così è, la volontà popolare lassù è LEGGE. Perchè qui non facciamo come loro?
By Tommy mercoledì 17 novembre 2010 - 20:35 |
Con i minareti e roba islamica lo so che per fortuna la gente si oppone, ma se le imposizioni sono di matrice cattolica, soprattutto gli elettori di una certa età la vedono come "roba nostra" (riflettessero su dove è nata e come è arrivata qui sarebbe meglio), ci sarebbe il rischio che venga tutto accettato.
Che poi in queste cose ci fosse stata una volta che ci hanno chiesto di esprimere il parere votando. Han deciso loro e ciao.
By Luna mercoledì 17 novembre 2010 - 21:41 |
minchia, ero appena sveglia.e avrò dormito due ore ieri.
non mi "STUPIDO" di esser stupida
By 4rj0 mercoledì 17 novembre 2010 - 22:42 |
Il punto che si fa fatica a capire a sinistra è che non bisogna andare contro nessuno. Bisogna fare, agire per il meglio. Se il papa fa una proposta giusta lo si segue, se la proposta la fa Pannella, idem.
Zapatero è andato a trovarlo il papa quando questo stava in Spagna, e adesso doveva lavarsi la faccia, ecco tutto.
By Highrise giovedì 18 novembre 2010 - 06:58 |
Povero misero compagno Zapatero, anche lui senza un programma politico vero e proprio... l'ultima pensata che ha partorito è stata far riscrivere le fiabe per i bimbi da quelle ciabatte femministe sue alleate, ci manca solo che in occasione del Santo Natale dica loro in diretta TV che Babbo Natale non esiste - oggigiorno l'orco comunista non mangia i bambini, bensì preferisce traumatizzarli! Questo si che è essere progressisti
By Tommy giovedì 18 novembre 2010 - 18:54 |
magari sbaglio perchè per capire la politica di un paese la devi vivere, ma sinistra per sinistra, tra Zap e i nostri, io farei cambio, questa è l'impressione che ho.
By Luna venerdì 19 novembre 2010 - 09:10 |
zapatero mister bean, no grazie.hai visto la figlia di zapatero?anzi le figlie?sono delle terribili gothic metal
By Tommy venerdì 19 novembre 2010 - 12:54 |
Bestemmie e rutti in chiesa, consiglieri Pdl e Lega nei guai
Ripresi in un video a Monaco durante una trasferta. "Eravamo ubriachi", si sono giustificati.
Roma, 19 nov. (Apcom) - Imprecazioni, rutti, bestemmie e battute di pessimo gusto. Un gruppo di esponenti lombardi di Pdl e Lega Nord, in trasferta a Monaco, è stato ripreso mentre entra, birra alla mano, nella cattedrale della città bavarese dando vita a una scena "da osteria", che ha immediatamente spopolato su Internet.
Nel video, girato da uno degli stessi protagonisti della "goliardata", come l'hanno definita, appaiono anche alcuni consiglieri comunali di Opera, alle porte di Milano, che hanno provveduto poi a scusarsi una volta che le immagini hanno cominciato a circolare sulla rete.
"Dopo 'tagghiamo' anche don Danilo", dice uno di loro scherzando mentre nella cattedrale dopo aver bevuto qualche boccale di troppo e munito di occhiali con la forma di una nota bottiglia di birra. Tra di loro c'è anche un capogruppo leghista che si è detto "strapentito", spiegando che "era un po' ubriaco" quando è stato ripreso. "E' stata una pessima goliardata", ha commentato il consigliere, precisando però di non essere stato lui a bestemmiare.
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Hai capito i crdentissimi di9fensori del crocifisso?
Vanno nel paes del loro amico pastore tedesco e guarda che combinano! Hanno fatto fare una bella figura alla politica italiana!
Non lo farei io che sono ateo... dimpstrazione che si fingono credenti solo per convenienza politica, in realtà sono peggio di me!
Ed ora essere ubriachi è una giustificazione?
By Highrise venerdì 19 novembre 2010 - 14:49 |
Non è una giustificazione, Tommy, ma guardando al passato... che giustificazione poteva esserci al ridere e scherzare di Pecoraro Scanio & Co. durante i funerali delle vittime di Nassiriya?
By Luna venerdì 19 novembre 2010 - 15:57 |
mi ricorda quel vecchio, che al funerale di un altro vecchio, s'abbracciava la vedova e sorrideva a favore di telecamera
By Pokoto sabato 20 novembre 2010 - 14:31 |
highrise dovresti fare il politico
pecoraro scanio? e cosa c'entra? hihihi.. la vecchia tattica di rispondere ad un'accusa recente con un'altra più vecchia che infami la parte opposta.. comunque la diff è nella coerenza. forse i verdi (che non c'entrano con quello che è successo in germania) erano contro la guerra ed in maniera becera hanno fatto casino al funerale (non c'entra con quello che è sucesso in germania), mentre i leghisti ed i membri del PDL (di cui stavamo invece parlando) si sono rivelati le solite merde ipocrite (è quello di cui stavamo parlando).
ps: su youtube guardatevi i video di un certo piero micca che sputtana tutti i politici, merita! memorabile l'incontro con sgarbi
By Tommy sabato 20 novembre 2010 - 19:34 |
Sicuramente quell'episodio è vergognoso ed ancora più idiota, visto che era evidente che sarbbero stati beccati, secondo me a volte è il deirio di onnipotenza che li fa pensare "Io faccio quello che voglio, chi mi tocca?"
Questo invece mi fa pensare che quei tizi si siano sentiti al sicuro e liberi di essere se' stessi invece di fingerein patria valori che non hanno.
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5 per mille: fondo ridotto del 75%. Pioggia di critiche sulla maggioranza.
Gravissima la scelta di ridurre del 75% (da 400 a 100 milioni di euro all’anno) il 5 per mille che i cittadini possono volontariamente destinare ad organizzazioni sociali, al volontariato e all’associazionismo.
Sono risorse fondamentali per sostenere le azioni di un welfare comunitario che sempre più viene chiamato a fronteggiare gravi situazioni di povertà economica e sociale, prodotte e incrementate dalla situazione di profonda crisi economica ed occupazionale.
Proprio per questo appare del tutto ingiustificato sul piano delle scelte politiche l’insostenibile taglio, salvo che il Governo non abbia agito in una logica “punitiva” nei confronti di associazioni che operano nel sociale, rivendicando la loro assoluta autonomia e libertà di giudizio nei confronti di tutti, a cominciare dal Governo stesso.
“Così ci cancellano. Traditi noi, i volontari e milioni di cittadini” – l’Unità (20/11/2010)
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Ora, lasciamo perdere che è l'Unità, la reazione mi pare cindivisibile, anche perchè ovviamente dovendo fare tagli nessuno pensa di toccare l'8 per mille alla chiesa, di dubbia utilità, vero? altrimenti D|o si incazza (perchè lui è buono e ti ama, finchè gli paghi il pizzo)
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Il tartufo donato al Papa va alla mensa dei poveri
Papa Benedetto XVI ha donato alla Caritas di Roma il maxi-tartufo bianco dalle Langhe, ricevuto a sua volta in regalo nei giorni scorsi da Antonio Bertolotto, l'imprenditore cuneese impegnato nella green economy.
L'imprenditore se l'è aggiudicato nell'Asta mondiale del tartufo bianco d'Alba svoltasi domenica scorsa al castello di Grinzane Cavour.
Oggi i cuochi della Caritas hanno preparato per gli ospiti delle mense un menù ricercato a base di risotto, pasta al forno, carne e tanto tartufo bianco.
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Oh, come sono cattivo, dico sempre che il Papa non fa gesti concreti e invece...
Capisco che per lui un tartufo è parte integrante della dieta quotidiana quindi nella sua testa è come avergli dato il pane.
Poi che gliel'abbiano regalato che quindi il gesto nn gli sia costato una lira e non abbia così dovuto intaccare l casse gonfie dello IOR è un caso.
Piuttosto tagliamo
By Highrise sabato 20 novembre 2010 - 21:21 |
Pok, sei in errore. A me piace infamare TUTTI, senza distinzione di sesso, età, razza, nazionalità, religione o condizione economica
By Highrise domenica 21 novembre 2010 - 02:14 |
io personalmente unificherei 8x1000 e 5x1000 per creare un
fondo nazionale per le famiglie bisognose -ovviamente coi
dovuti controlli antismagnacciamenti- mentre iscriverei tutte
le onlus in un unico registro facilmente consultabile in modo
che al pagamento dell'irpef si possa destinare loro una buona
percentuale del totale
By Pokoto domenica 21 novembre 2010 - 05:55 |
e dai, per una volta che il papa fa un gesto gentile
By Highrise domenica 21 novembre 2010 - 06:48 |
Londra, il principe Carlo punta su Camilla e dice: "Forse diventerà la regina"
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Cthulhu Fhtagn!
By Rye domenica 21 novembre 2010 - 14:43 |
Secondo me fanno sposare il principino proprio per tentare di evitare questa evenienza, per vedere se e' possibile saltare Carlo e farlo salire subito al trono al posto del padre.
Tommy, ma col tartufo il Papa che ci avrebbe dovuto fare?
Mangiarselo lui?
Venderlo?
Buttarlo?
Rispedirlo al mittente?
By Highrise domenica 21 novembre 2010 - 15:51 |
Ho scoperto che esiste l'anagrafe delle onlus, ma non saprei come accedervi.
Una delle più importanti a livello nazionale è il Banco Alimentare, molte offrono servizi utili o addirittura indispensabili, mentre altre sono semplici associazioni culturali o sportive. Inoltre dal 2005 l'Agenzia delle Entrate sta effettuando controlli serrati sulle onlus perchè, come al solito, in molti -sopratutto palestre e pubs- spacciavano la loro attività commerciale come onlus.
Cmq sia, per le donazioni alle onlus c'è un limite del 10% complessivo sul reddito. Dato che quando andiamo a pagare l'IRPEF ci mettono sotto il naso l'8x1000 e il 5x1000, dovrebbero informarci e consentirci di versare automaticamente all'atto del pagamento quel 10% all'onlus o alle onlus scelte.
By Tommy domenica 21 novembre 2010 - 19:15 |
Sai, erik, un popolo informato è difficile da controllare.
Cmq la tua proposta mi piace parecchio.
Piuttosto che spacciartlo per atto caritatevole, quando è solo una mossa pubblicitaria sì, o se lo mangiava lui (probabilmente nn gli piace )oppure sì, rivenderlo (un istorante glielo prendeva al volo pagandolo bene) e dare il ricavato in beneficenza.
Così è solo un'azione di facciata, che nn gli costa niente (visto che fondamentalmente è un riciclo, alla fine). Un tartufo nn è certo la prima cosa per chi ha bisogno.
Poi magari l'ha dato via prchè stava già andando a male, e lui, sai, mangia solo roba fresca.
By Luna lunedì 22 novembre 2010 - 08:39 |
il mio 5per mille lo lascio alla chiesa valdese, che lo occupa veramente in attività di recupero.non lo lascio neanche a quell'infami del fai.
(tra parentesi, vergogna per pompei)
By Tommy lunedì 29 novembre 2010 - 11:59 |
601 canali su una sola frequenza TV. Rivoluzione!
Fabrizio Tamburini, un fisico italiano, sta studiando un nuovo modo di sfruttare la trasmissione delle onde elettromagnetiche, grazie ai vortici ottici. La scoperta, che potrebbe rivoluzionare le telecomunicazioni, non è stata riportata da nessun organo di stampa. Il ricercatore continua i suoi studi pur essendo precario.
Una notizia diffusa sabato scorso dall'Ansa comunica che Fabrizio Tamburini è un fisico italiano che sta sperimentando ulteriori possibilità di trasmissione delle onde elettromagnetiche grazie ai cosiddetti vortici ottici. Uno studio che potrebbe aprire una nuova era nel campo delle telecomunicazioni, consentendo di avere su una stessa frequenza centinaia di canali, dovrebbe renderci orgogliosi di essere italiani. Peccato che se si prova a cercare il suo nome e cognome su Google News non esistono risultati. Ovvero, nessun organo di informazione ha ripreso la notizia.
Lo scienziato veneziano Fabrizio Tamburini, che ha 47 anni e all'Università di Padova è precario, sta lavorando da due anni a questa 'rivoluzione' insieme a un gruppo di colleghi svedesi dell'Università di Uppsala guidati dal prof. Bo Thidè, con i quali nei prossimi giorni condurrà i test definitivi.
Aggiunge l'Ansa : "Noi usiamo solo l'1% delle possibilità di frequenza della luce – spiega Tamburini – ma i cosiddetti vortici ottici permetteranno di avere fino a 601 canali di trasmissione sulla stessa frequenza e fino a 55 con una semplice modifica di un apparecchio Wi-Fi da 30-40 euro, ulteriormente ampliabili con i multiplex" .
I test sperimentali per trasmettere e ricevere sfruttando i vortici ottici – annuncia Tamburini all'ANSA – saranno condotti a Uppsala nella camera anecoico-elettromagnetica più grande d'Europa e tra le prime del mondo.
Se tutto andrà come l'equipe di scienziati prevede, entro due mesi si svolgeranno le prime prove di trasmissione, esattamente 110 anni dopo la prima trasmissione radio transatlantica di Guglielmo Marconi: "Il resto sarà una sorpresa", sottolinea il nuovo 'Marconi' italiano, che recentemente ha avuto l'onore di essere chiamato a partecipare al simposio "Celsius" dedicato alle nuove idee della fisica quantistica alla presenza dei membri della commissione Premi Nobel.
"Guglielmo Marconi è stato il mio idolo fin da piccolo, lui era genio puro e io non sono certo alla sua altezza", si schermisce di fronte al paragone azzardato Tamburini, che all'Università di Padova ha solo una borsa di studio e, se in tempi brevi non riuscirà a uscire dalla precarietà, è deciso ad abbandonare definitivamente l'Italia: "A Padova mi trovo bene, ma non ci sono concorsi. O la situazione cambia o me ne torno all'estero, vado a Vienna o in Svezia", dice raccontando la sua storia di scienziato approdato agli studi non più giovanissimo: " Prima facevo il collaudatore di auto da corsa e quindi mi sono laureato tardi in Fisica teorica con 110 e lode" .
Fin qui la notizia. Se si prova ad andare a ritroso, su Google, si scopre che di Tamburini hanno parlato il telegiornale scientifico della Rai TGR Leonardo (marzo 2010), il Gazzettino Veneto, il 7 aprile 2010 (titolo: Paga da operaio, idea da Nobel) e la radio del Sole 24 Ore, il 14 maggio 2010. Roberto Galullo, di Radio 24, ha intervistato Fabrizio Tamburini durante la sua rubrica quotidiana "Un abuso al giorno…" . Lo scienziato racconta di essere "alla canna del gas…" .
Marzo, aprile, maggio, novembre. L'allarme, evidentemente, non è stato raccolto da nessuno. Questa vicenda non fa grande notizia. "Come può accadere che un assegnista giunga nel Gotha della fisica mondiale e rimanga ricercatore precario?", si chiedeva Il Gazzettino Veneto ad aprile. Già, come può accadere? Cronaca di una fuga di cervelli annunciata.
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Più che la scoperta (alla fine che cambia? piùcanali? speriamo ci sia qualcosa di valido), mi ha colpito la parte che parla dello scopritore. Poi ci si chiede perchè i ricercatori italiani vadano a lavorare all'estero.
By 4rj0 lunedì 29 novembre 2010 - 13:11 |
Più canali va inteso come maggior quantità d'informazioni con uno spazio minore (quindi un costo più basso e una velocità di trasmissione maggiore). Da vedere quanto sia effettiva questa scoperta. Quanto ai ricercatori, le università italiane fanno schifo quanto alla gestione dei soldi, come il grosso del settore pubblico, in effetti.
By Tommy giovedì 02 dicembre 2010 - 14:51 |
Bollino rosso per Paolo Fox, la Chiesa non vuole gli oroscopi in prima serata
A chi non è mai capitato di dare un'occhiata al proprio oroscopo mentre si reca al lavoro, o di meravigliarsi di come quel Capricorno che conosce sia veramente così testardo o quello Scorpione così vendicativo?
Gli italiani sono un popolo di santi, poeti e anche un po' di creduloni, e le previsioni astrologiche nel Belpaese hanno sempre avuto buona fortuna. Tanto da regalare successo e notorietà agli astrologi televisivi, quelli cioè che spiegano quotidianamente (o quasi) ai telespettatori le sorti delle loro prossime ore, della settimana che li aspetta o addirittura dell'anno in arrivo. Uno di questi è Paolo Fox, vero Reuccio incontrastato delle Stelle: oggi però la sua influenza potrebbe essere abbattuta dagli strali della Chiesa cattolica.
Proprio così: il presidente dell'associazione telespettatori cattolici 'Aiart', Luca Borgomeo, si è rivolto ai vertici Rai chiedendo di evitare la messa in onda in prima serata dello 'Speciale Oroscopo' di Rai2, appuntamento fisso già da qualche anno di Michele Guardì.
"È inopportuno che il servizio pubblico dedichi trasmissioni agli oroscopi. Il rischio è che si sfrutti la superstizione, la credulità o la paura, in particolare delle categorie di utenti psicologicamente più vulnerabili" ha dichiarato Borgomeo, che si è anche appellato alla delibera Agcom del 2005 contro le televendite di maghi e astrologi.
Questo accadeva lo scorso anno, e il direttore Liofreddi promise che avrebbe tenuto in considerazione questi ‘consigli': quest'anno dunque, anticipa 'TvBlog', lo Speciale Oroscopo di Rai2 verrà trasmesso in seconda serata, nonostante gli ottimi ascolti realizzati (3.910.000 telespettatori e il 16,65% a dicembre 2008 e 3.202.000 con il 13,80% il dicembre scorso).
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Premettendo che per me l'oroscopo è ciarlataneria ... Siamo alle comiche. Capirei il motivo se fosse un'altra religione (anche se in teoria lo stato sarebbe alico e ci sarebbe libertà di culto), ma questo è ridicolo. Poi da ateo trovo ironico il motivo: cos'è vogliono l'esclusiva sullo sfruttamento di superstizione, credulità e paura?
Cmq la dice lunga sul potere della Chiesa in questo paese, loro ordinano e gli altri scattano.
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Savona: il sindaco emette un ordinanza e blocca la campagna contro il vescovo.
Il sindaco di Savona ha emesso un'ordinanza per eliminare da tutte le bacheche pubblicitarie cittadine il documento affisso intitolato "Noi accusiamo, lei, vescovo Lupi, ci quereli" e la restituzione delle somme pagate per l'affissione di questi ai promotori dell'iniziativa.
Il sindaco di Savona ha emesso un'ordinanza per eliminare da tutte le bacheche pubblicitarie cittadine il documento affisso intitolato "Noi accusiamo, lei, vescovo Lupi, ci quereli" e la restituzione delle somme pagate per l'affissione di questi ai promotori dell'iniziativa. Il manifesto, creato dall’associazione 'Le vittime di pedofilia nel savonese' coinvolge secondo i promotori "in modo diretto tira in ballo i vertici della Curia Savonese per omissione di sorveglianza e per atteggiamenti omertosi nei confronti dei reati di pedofilia commessi da sacerdoti. L’obiettivo di questo manifesto esplicito-spiega Francesco Zanardi, vittima di un presunto caso di pedofilia commesso da un sacerdote savonese e denunciato alla Procura-e' quello di costringere la Curia ad ammettere tutta una serie di situazioni che per anni hanno interessato ambienti giovanili, in cui centinaia di adolescenti hanno subito abusi sessuali da parte di sacerdoti che , pur se condannati in via definitiva, non hanno scontato un solo giorno di galera, dopo aver seminato sofferenza fra ragazzi a loro affidati"
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Da notare che la campagna era stata regolarmente pagata, quindi legale.
La Curia se l'è fatta sotto, quindi ha dato l'ordine di insabbiamento e il sindaco ha subito obbedito ai suoi capi.
Certo, alla curia nn conviene che i credenti che li mantengono con le offerte conoscano le loro porcate.
By Pokoto giovedì 02 dicembre 2010 - 16:14 |
io vieterei l'oroscopo, e per osmosi anche la messa della domenica
By 4rj0 giovedì 02 dicembre 2010 - 16:55 |
Attenzione: la religione è una cosa, la suoerstizione un'altra. Personalmente mi stanno sulle balle le associazione di persone che non hanno un razzo da fare: MOIGE, associazione telespettatori cattolici, CambiaGioco e cazzingloria vari. D'altra parte, se uno che crede a Paolo Fox o a Wanna Marchi è uno che VUOLE essere preso per culo, ergo potevano lasciare l'oroscopo in prima serata.
Quanto ai manifesti, occhio che la diffamazione è reato ed è preferibile evitare manifesti d'accusa di pedofilia o favoreggiamento della stessa. Esiste la Questura per questo.
By Pokoto giovedì 02 dicembre 2010 - 17:30 |
adesso mi spieghi la differenza fra religione e superstizione..
By Highrise giovedì 02 dicembre 2010 - 20:19 |
Pok, per una risposta del genere ci vuole un buon teologo che sia anche uno storico, è un argomento talmente vasto che ci vorrebbero ore e ore solo per delinearne i punti principali.
La mia opinione, del tutto soggettiva, è che a partire dai primi culti primitivi politeistici e animistici passando per quelli delle antiche civiltà mediorientali e della valle dell'Indo, europee e centroamericane a farla da padroni sono stati solo e solamente il terrore dell'ignoto e il desiderio di vantaggi di ogni tipo. Tutti i rituali dei suddetti culti avevano principalmente due scopi: favorire la fortuna (il bene in tutte le sue forme) e allontanare la sfortuna (il male visto in tutte le sue forme) I rituali prevedevano tutta una serie di gesti apotropaici che nel corso dei millenni sono diventati di uso comune, anche se ormai non se ne conosce quasi più l'origine o addirittura il significato.
Un esempio per tutti, quando uno si sposa è tradizione prendere in braccio la sposa mentre si entra in casa... questo perchè si riteneva, nell'antica Roma, che i manes -gli spiriti dei familiari defunti, protettori del focolare- avrebbero aggredito qualsiasi persona estranea alla famiglia che avesse tentato di entrare in casa. Così si faceva in un certo modo "saltare la soglia" alla sposa e la si presentava come una di casa
Suppongo che siano in molti oggigiorno a praticare il culto politeistico di divinità ctonie o animismo, a parte qualche nerdarello che magari si è lasciato prendere troppo la mano da Dungeons & Dragons o altri GdR fantasy - eppure certe antiche tradizioni permangono insistentemente e rappresentano il cuore e la base di ciò che si chiama superstizione.
Le religioni monoteistiche moderne aborrono letteralmente la superstizione in quanto retaggio diretto degli odiati politeismo, paganesimo, animismo, sacrifici umani ecc ecc e nel medioevo ben si sa come l'Inquisizione si sia scatenata contro gli antichi culti e contro ciò che era percepito come stregoneria, paganesimo e tutto il resto - finendo per sconfinare nel fanatismo religioso che disgraziatamente si manifesta ancora ai giorni nostri. Le religioni monoteistiche hanno sempre combattuto aspramente tutti gli antichi culti (fra i quali i più estremi sfociavano nei sacrifici umani), e già da qui si può fare una netta cesura fra religione e superstizione.
Tuttavia, a livello popolare, molti antichissimi rituali sono stati in qualche modo "sdoganati" col passare dei secoli attribuendo loro un'aura di, chiamiamola, "religiosamente corretto" e hanno finito per essere tacitamente accettati anche da una certa percentuale di sacerdoti e religiosi, cosa che alla Chiesa non credo vada tanto giù. Per questo ancora oggi se la prende acrimoniosamente contro oroscopi, maghi, taroccamenti vari e tutto ciò che ha a che fare con l'occulto... e devo dire che in molti casi ha pure ragione.
By Highrise giovedì 02 dicembre 2010 - 20:26 |
errata corrige: suppongo che NON siano in molti
By Highrise venerdì 10 dicembre 2010 - 18:02 |
Autista usa bus per prendere amante
Roma, l'Atac apre un'inchiesta
Un autista romano innamorato improvvisamente ha fermato il suo bus in pieno centro, ha fatto scendere i passeggeri con una scusa, poi ha deviato la corsa proseguendo verso la sua amata. E' successo martedì a bordo della linea 116 dell'Atac, una delle navette elettriche che percorrono il centro. Lo hanno denunciato i passeggeri che poco prima lo avevano sentito dire al cellulare: "Amore vengo a prenderti con l'autobus" L'Atac apre un'inchiesta.
''Amore vengo a prenderti con l'autobus. Giuro che lo faccio''. E' la follia di un autista romano innamorato, che improvvisamente ha fermato il suo bus in pieno centro, ha fatto scendere i passeggeri con una scusa, per poi deviare la corsa proseguendo verso la sua donna, pronta ad aspettare il suo principe azzurro in arrivo su un mezzo pubblico 'tutto per loro'. A riferire la vicenda e' Cristiana, una passeggera che martedi' scorso era a bordo della linea 116 dell'Atac, una delle navette elettriche che percorrono il centro, ormai battezzato ironicamente la Corriera dell'Amore.
Tutto si è svolto verso le 18,35 di martedì sul mezzo che oramai i pendolari hanno ironicamente battezzato la "Corriera dell'amore" "Sono salita sull'autobus 116 in via del Tritone - racconta Cristiana - eravamo in tutto cinque passeggeri. Alcuni di noi hanno sentito l'autista parlare al cellulare con una donna. Lui le diceva: Si, amore. Incamminati verso via del Corso che ti vengo a prendere li. Giuro che lo faccio. Subito dopo aver concluso la chiamata, all'altezza di piazza Nicosia, l'autista ci ha detto che dovevamo scendere a causa di una deviazione per un barcone incagliato sul Tevere"
Poi, nonostante le proteste dei presenti, l'uomo "ha aperto le porte del bus - racconta ancora Cristiana - ha fatto scendere le persone a bordo ed è ripartito blaterando qualcosa"
La passeggera tuttavia non si è data per vinta. Ha chiamato il numero verde della società dei trasporti pubblici, Atac, e, appreso che non era prevista alcuna deviazione alla linea, ha inviato subito un reclamo.
"Gli avevo detto che non sarebbe finita lì e sarei andata in fondo a questa storia" prosegue la donna che non nasconde tuttavia una certa invidia: "Ero arrabbiata, ma anche un po' invidiosa. Pensavo: magari tutti gli uomini facessero questo per la propria donna"
Dopo la segnalazione, tuttavia, la storia romantica rischia di avere pesanti conseguenze burocratiche. L'azienda dei trasporti ha avviato immediatamente un'indagine interna e si è scusata con i passeggeri.
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Povero cog**one, si è sicuramente giocato il lavoro (ed eventualmente tutti gli impieghi pubblici da ora in avanti)
Ma si sa, quando c'è l'amore c'è tutto... che te ne fai dello stipendio?
By 4rj0 sabato 11 dicembre 2010 - 11:34 |
"Magari tutti gli uomini facessero questo per la propria donna" ... intanto ha inoltrato reclamo
By Highrise sabato 11 dicembre 2010 - 14:19 |
si chiama "dissonanza cognitiva" , ma rendono meglio "invidia" "meschinità" e "ipocrisia"
By Tommy lunedì 13 dicembre 2010 - 12:51 |
Silvio è in campagna elettorale: sessanta milioni a chiese e conventi.
Palazzo Chigi gira una parte dei 144 milioni dell’otto per mille della gestione statale per lavori di restauro alle strutture religiose.
Ne dà notizia Libero in un articolo a firma di Franco Bechis: Silvio Berlusconi ha appena girato sessanta milioni di euro a disposizione dell’otto per mille a gestione statale per il restauro di strutture religiose come chiese e conventi. Una mossa che strizza l’occhio alla chiesa dopo la tempesta di Ruby e del, e che fa pensare che le elezioni siano vicine:
Così con una generosità che non ha grandi precedenti, buona parte dei 144 milioni di euro che aveva a disposizione dell’8 per mille a gestione statale saranno impiegati in lavori di abbellimento e restauro di chiese, conventi, sedi arcivescovili, monasteri, confraternite, basiliche della Conferenza episcopale italiana. In tutto una sessantina di milioni. Dei 262 interventi previsti nel decreto di ripartizione dell’8 per mille statale firmato da palazzo Chigi più della metà sono destinati a questo fine a istituzioni religiose. Più di 50 finanziamenti sono stati assegnati a singole parrocchie seminate su tutto il territorio italiano, ben 17 direttamente a singole diocesi o arcidiocesi, una decina gli stanziamenti che saranno gestiti da singoli conventi, e altrettanti sono destinati a ordini conventuali.
Un’iniziativa contro la quale si è schierato il Partito Democratico, ma Bechis dice nell’articolo che questo non è solo patrimonio religioso, ma anche culturale, e quindi va tutelato. Si vede che invece Pompei non lo è.
Così si è scagliato contro quella proposta di finanziamenti anche il senatore democratico abruzzese Giovanni Legnini: «sia per il 5 per mille che per l’8 per mille le scelte dei cittadini non sono rispettate e le risorse a tale fine destinate vengono spesso distorte dalla finalità originaria». Ma palazzo Chigi ha resistito e non toglierà quei fondi alla Chiesa. Anzi, ha aggiunto quest’anno quel che nel decreto dovrebbe esserci sempre e invece non appare mai: un finanziamento non simbolico (5 milioni di euro) alle associazioni di volontariato che hanno in piedi iniziative per combattere la fame nel mondo. Era da sempre una richiesta dei radicali che però per assenza di fondi nemmeno il governo di Romano Prodi è riuscito ad onorare. Altri 11,2 milioni – anche questa somma record rispetto alla tradizione – sono stati destinati a chi si occupa dell’as – sistenza dei rifugiati che chiedono asilo politico in Italia.
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Cioè, la chiesa si prende la sua fetta dell'8x1000 ma poi lo stato dà a loro più della metà della sua?
Ma allora la voce "Chiesa cattolica" a che serve se poi lo stato li gira a loro? alla fine si prendono quasi tutto.
Che la gente lo sappia, se li dai allo stato per nn darli a loro, alla fine li pigliano loro uguale, quindi dateli ai Valdesi o a chi volete.
By Highrise lunedì 13 dicembre 2010 - 14:27 |
Era da sempre una richiesta dei radicali che però per assenza di fondi nemmeno il governo di Romano Prodi è riuscito ad onorare
...tesoretti a parte, ovviamente
L'8x1000 e il 5x1000 sono in definitiva sempre a disposizione dello Stato che ne fa quel che gli pare, in barba alle scelte personali dei contribuenti. Ecchissenefrega della Costituzione.
By Tommy lunedì 13 dicembre 2010 - 15:24 |
HR, dammi retta, presenta la tua proposta, io ti voto
By Highrise martedì 14 dicembre 2010 - 10:42 |
Tanto troverebbero comunque il modo di bypassare qualsiasi proposta che cambiasse lo stato delle cose, esattamente come il referendum sul finanziamento pubblico ai partiti del 1993... più del 90% dei votanti decise di abrogarlo, tuttavia meno di un anno dopo il finanziamento venne reistituito con la definizione di “contributo per le spese elettorali”
In un'altra nazione un fattaccio del genere avrebbe causato una rivolta, qui niente...
By Tommy venerdì 17 dicembre 2010 - 00:38 |
giovedì 9 dicembre 2010
Da oggi il Sole appartiene a Ángeles Durán; ecco che danni provocano i vuoti legislativi (Lei però è stata un genio)
Lei si chiama Ángeles Durán e da oggi è proprietaria del Sole. Si è recata dal notaio ed ha chiesto che venisse registrata, a suo nome, la proprietà della stella. Come la legge prevede , gli Stati non possono possedere né astri, né pianeti, ma i singoli individui sì per cui il notaio ha dovuto accettare la richiesta della donna che, a partire da oggi, incasserà un canone dai fabbricanti ed utenti d’energia solare. Le sue argomentazioni si basano, come altri in casi del genere, di un vuoto legislativo, sulla possibilità per i singoli e le aziende di comprare pianeti del sistema solare; naturalmente orgogliosa del suo gesto, Ángeles ha dichiarato ai giornalisti: “Sono la proprietaria del Sole, stella di tipo spettrale G2, che si trova al centro del nostro sistema solare, situata ad una distanza media dalla Terra di circa 149.600.000 chilometri..”. Questo non è il primo caso di brevetti e proprietà assolutamente bizzarre o che comunque si fondano sulla mancanza di norme chiare: la Microsoft, per esempio, ha brevettato i tasti per avanzare ed indietreggiare di una pagina. Non è ancora chiara la posizione della nuova proprietaria del Sole e quali saranno i suoi diritti integrali, tuttavia si tratta di una vicenda che dovrebbe allertare sulla mancanza, in settori importanti, di una regolamentazione uniforme e sistematica
By Tommy venerdì 17 dicembre 2010 - 00:59 |
Me l'ha passata un amico,mi era sfuggita, onestamente mi sa di bufala, proprio perchè non ne ho sentito parlare e visto che a quanto pare chiunque usi energia solare le deve pagare qualcosa mi sembra strano.
In più nn si parla di cifre, e non credo che quella sia semplicemente andata lì a dire: "il sole è mio!"
By Rye venerdì 17 dicembre 2010 - 14:47 |
Quindi chi si prende un tumore della pelle per i raggi UV puo' farle causa e chiederle i danni?
By Highrise venerdì 17 dicembre 2010 - 15:05 |
gia`, é vero! Quella donna ha svariati milioni di miliardi di euro
da risarcire al mondo intero, fra danni alla salute, alle colture,
alle telecomunicazioni (flares) e cosi` via.
By Tommy venerdì 17 dicembre 2010 - 15:17 |
Rita milla ha avuto anche un figlio da uno dei sacerdoti
Usa, violentata da sette preti
Una donna di 46 anni vince la causa contro l'arcidiocesi di Los Angeles: sarà "risarcita" con 500 mila dollari
WASHINGTON - Rita Milla, 46 anni, è diventata l'ennesimo tragico caso di uno scandalo che non accenna a placarsi negli Stati Uniti. La donna, che oggi ha 46 anni, ha vinto una clamorosa (e lunga) causa di risarcimento per aver subito violenze sessuali da sette preti a partire dall'età di 16 anni; l'arcidiocesi di Los Angeles, retta dal cardinale Roger Mahony, dovrà pagarle mezzo milione di dollari.
UNA FIGLIA - Non solo: la donna ha una figlia da uno di questi sacerdoti, mentre un altro aveva cercato di farla abortire dandole il denaro per recarsi nelle Filippine dove mettere in atto l'interruzione della gravidanza. La notizia della vittoria giudiziaria di Rita Milla è rimbalzata su tutti i media americani. Per la diocesi di Los Angeles si tratta tuttavia solo dell'ultimo capitolo di una lunga serie di eventi negativi relativi allo scandalo degli abusi sessuali: di recente la Chiesa della metropoli californiana aveva sborsato ingenti risarcimenti per numerosi casi di violenze e molestie sessuali.
Confermo che su questa gentaglia nn è la prima che leggo.
Notare i preti anti-abortisti,pro-life in pubblico, ma poi quando conviene...
dopo ch vi passa la nausea, queste 2 più leggere per farvi 2 risate:
Un vescovo si scaglia contro Babbo Natale
“E’ ora che i bambini sappiano che i regali li portano i loro genitori con l’aiuto di Gesù Bambino” – ha proclamato un arcivescovo argentino – “e non Babbo Natale”.
L'invettiva è arrivata durante una predica contro Babbo Natale con la quale il prelato ha reagito contro le autorità locali che avevano deciso di installare una “Casa di Babbo Natale” nella piazza principale della città.
Il mondo ha girato le spalle alle religioni organizzate, ma il clero non intende rassegnarsi all’idea che la sua epoca è finita. Nell’era del consumismo i bambini non hanno nessuna curiosità per i fantasmi del passato come Gesù, ma si mostrano interessati solo alle loro camerette piene di regali, ai frigoriferi pieni di leccornie e alle feste piene di allegria, come quella di Halloween, quando le streghe e gli zombies riscuotono le stesse simpatie degli omoni con la barca bianca e il vestito rosso.
Ora pure la concorrenza di babbo natale temono...
noto solo io l'ironia di dire "diciamo la verità: non è BABBO NATALE, è GESU' BAMBINO!" ?
se sono giornalisti o maestre a dire che nn siste perdono il posto, scommetto che ora nn succederà.
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Prete ubriaco picchia fedele a funerale
E' accaduto nel Sud della Francia, vicino Tolosa
01 aprile, 22:28
(sì è un po' vecchiotta, nn so perchè l'hanno pubblicata adesso...oddio,la data è un po' sospetta... )
(ANSA) - PARIGI, 1 APR - Un parroco ubriaco che non stava in piedi in pieno funerale si e' scagliato contro un parrocchiano che voleva aiutarlo e lo ha colpito. L'episodio, che ha provocato l'indignazione dei familiari della defunta e dell'arcivescovado, e' accaduto a Saint-Jean de Muret, vicino a Tolosa in Francia. I familiari della defunta hanno chiamato i gendarmi, che hanno fermato il sacerdote, padre Bonaventura, 46 anni, nato in Burkina Faso. Aveva 2,2 grammi di alcol nel sangue. Nessuno ha sporto denuncia.
se è vera, io l'avrei denunciato sì, senza alcun timore reverenziale.
By Highrise mercoledì 22 dicembre 2010 - 22:08 |
Da Enel sollecito per un centesimo
Cagliari, casalinga non l'aveva versato
Una casalinga di Cagliari ha ricevuto dall'Enel un sollecito di pagamento per una bolletta da un centesimo. La donna aveva in effetti ricevuto la bolletta, del giugno 2009, da un centesimo, ma aveva ritenuto opportuno non pagarla. Ma l'Enel ha la memoria lunga. E così, con la bolletta di settembre-novembre 2010 è arrivato l'invito a pagare quel centesimo. A questo punto, la donna è corsa in posta: un centesimo di bolletta più 1,10 euro di bollettino
By Highrise giovedì 23 dicembre 2010 - 20:09 |
«Italia contagiata da Atene», Moody’s sotto inchiesta
ilGiornale.it
Moody’s finisce nel mirino della procura di Trani. L’agenzia di rating è al centro di un’inchiesta, affidata al pm Michele Ruggiero, lo stesso dell’indagine sull’American Express, poi sfociata in quella sulle presunte pressioni di Berlusconi sull’Agcom per far chiudere Annozero.
Al centro del fascicolo d’indagine c’è Ross Abercromby, senior analyst dell’agenzia di rating, che è stato iscritto nel registro degli indagati della procura tranese per concorso in manipolazione del mercato e aggiotaggio. Ipotesi di reato collegate a un report che Moody’s diramò la mattina del 6 maggio scorso, sostenendo che la crisi finanziaria della Grecia rischiava di contagiare il sistema bancario di altri Paesi, tra i quali l’Italia. La Borsa, quel giorno, bruciò 20 miliardi di euro. La procura ricostruisce i fatti così: Abercromby «diffondeva in data 6 maggio 2010, a mercato aperto, verso le ore 11.15, notizie false (anche in parte) sulla tenuta del sistema economico e bancario italiano, concretamente idonee a provocare una alterazione del prezzo di strumenti finanziari».
Ma come ha fatto la regina delle agenzie di rating a finire sotto la lente delle toghe della procura della cittadina pugliese, guidata da Carlo Maria Capristo? Il link è proprio nell’inchiesta sulle carte di credito revolving.
Mentre nella scorsa primavera Trani indagava sull’American Express, infatti, Adusbef e Federconsumatori, che avevano innescato quell’indagine, decisero di presentare nella stessa procura l’esposto sul comportamento di Moody’s. Incardinando nel comune a nord di Bari il fascicolo su Abercromby e sul gigante del rating con sede a New York.
D’altra parte, dalle fattispecie di reato per le quali il senior analyst è stato indagato, deriverebbe anche un’ipotesi di illecito amministrativo per la stessa agenzia di rating. Secondo il pm Ruggiero, i comunicati riassuntivi dei «report» targati Moody’s esprimevano giudizi sull’economia italiana tanto negativi (definendo il sistema «a rischio») quanto «falsi, infondati o imprudenti».
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Che dire, hanno scoperto l'acqua calda dato che è risaputo che le agenzie di rating, lungi dall'essere imparziali, sono schierate a difesa e promozione degli interessi di singoli personaggi della finanza internazionale e di certi singoli Stati che è superfluo nominare.
Ora mi domando, quei 20 miliardi di euro sono stati bruciati a causa di un analista di Moody's, ma certamente Moody's (anche se in linea teorica li avesse, il che è impossibile) non li restituirà. Ed è anche oltremodo probabile, se non certo, che dietro le dichiarazioni dell'analista ci siano intenti speculatori o diretti al danneggiamento del mercato borsistico italiano, dell'economia italiana e, di riflesso, della valuta Euro.
Sarebbe dunque giusto che, data l'enormità del danno causato, i danni venissero risarciti dalla nazione che ha autorizzato Moody's a intraprendere le proprie attività. Indovinate chi è?
By Highrise domenica 26 dicembre 2010 - 07:08 |
India - Impiegati statali corrotti corteggiati come potenziali mariti
Gli impiegati statali in India sono divenuti il bersaglio di famiglie ambiziose che vorrebbero offrir loro in spose le proprie figlie in quanto ritengono che gli introiti derivanti da bustarelle e tangenti offrano notevole stabilità finanziaria.
By Dean Nelson, New Delhi 5:04PM GMT 23 Dec 2010
Gli uffici statali dell'Uttar Pradesh, lo stato più popoloso dell'India, hanno registrato un enorme aumento di visite da parte di famiglie alla ricerca di potenziali mariti per le loro figlie fra i nuovi assunti.
Nonostante la maggior parte degli impiegati statali percepisca stipendi molto modesti, possono sempre racimolare grosse somme da attività illegali a seconda del dipartimento in cui prestano servizio.
Il governo dell'India si trova attualmente in una condizione di paralisi a causa di accuse di corruzione riguardanti i progetti sui Commonwealth Games e sull'assegnazione delle licenze agli operatori di telefonia mobile. Il partito al governo nel Bihar, che promuoveva una politica anti corruzione, è risalito al governo con una travolgente vittoria alle urne.
Un impiegato civile ha rivelato a India Today che la Commissione di Stato per il Servizio Civile è stata visitata da oltre 5000 famiglie alla ricerca di potenziali mariti con potenziali introiti derivanti da corruzione.
L'ex direttore generale della polizia di Stato, IC Dwivedi, ha dichiarato al Daily Telegraph che le famiglie offrivano le proprie figlie come spose agli impiegati perchè sapevano che essi avrebbero potuto procurarsi congrue mazzette esenti da tasse.
"La corruzione è ampiamente accettata a livello sociale. I genitori se ne fregano del salario mensile, tutto ciò che a loro interessa è sapere se lui [il potenziale marito] è in una posizione che gli permetta di riscuotere mazzette"
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Ah, quando si tratta d'amore (per la carta moneta) tutto il mondo è paese... chi l'ha detto che il romanticismo è morto?
By Tommy venerdì 07 gennaio 2011 - 14:50 |
7 gennaio 2011 L’emittente leghista è sbarcata nel tacco d’Italia, ma la rivolta popolare non si è fatta attendere.
Frequenza 105.6, Radio Padania Libera: che c’è di strano? Per esempio il fatto che a questa frequenza la verde radio del Nord libero si captava nel profondo sud, nel tacco d’Italia, in Salento. Terra d’Otranto, per la precisione, luogo nel quale l’emittente del Carroccio era sbarcata nelle settimane scorse, prima di essere, però, miseramente cacciata. La storia la racconta la Stampa di Torino. ”
Melodie celtiche, proclami federalisti, invettive nordiste, rubriche come: ‘Padania, sveglia!’, e ‘Alpini padani’. Un’interferenza? No, semplicemente Radio Padania che sbarca in Puglia su una frequenza che copre una trentina di comuni del capo di Leuca.
TERRA D’OTRANTO – Terra di missione, dunque, per la radio della Padania Libera. Chi ce l’ha portata? La notizia dell’apertura dell’emittente fa furore nella cittadinanza, che si infuria, adisce le istituzioni, chiama il Sindaco chiedendogli di fare qualcosa. Ma il primo cittadino si dice impotente a risolvere il problema.
By Tommy venerdì 07 gennaio 2011 - 15:53 |
7 gennaio 2011
"L'alcol fa bene": secondo uno studio gli astemi muoiono prima
Chi l'ha detto che l'alcol fa male? Secondo uno studio pubblicato su The Time, i bevitori, perfino gli alcolisti, vivrebbero più a lungo di chi invece è astemio. Lo studio ha seguito un campione di 1.824 persone tra i 55 e i 65 anni per oltre 20 anni: in quel lasso di tempo, il 69 per cento degli astemi sono morti, paragonato al 60 per cento tra i bevitori pesanti e il 41 per cento tra quelli moderati.
Dalla ricerca emerge che questi ultimi, persone che bevono tra uno e tre bicchieri al giorno, vivono più a lungo. Se esiste, la base scientifica per spiegare i risultati, rimane un mistero. I benefici di un po' di alcol sono noti: cuore, circolazione sanguigna e socializzazione per citare alcune delle ricadute positive citate più spesso.
Quel che è meno chiaro è perché i bevitori, che sono più propensi a soffrire di cirrosi e cancro, siano più longevi degli astemi.
By 4rj0 venerdì 07 gennaio 2011 - 16:56 |
Mha, per me è ovvio.
Le cose importanti nella vita sono: donne, alcool e motori (non insieme dagli altri due). A 75 anni i auto e moto non le sai guidare più come si deve, la phiga comincia a scarseggiare (e anche tu non sei quello di una volta). Togli pure l'alcool che cacchio vivi a fare?
Oh, comunque io Radio Padania ancora non l'ho trovata
By Tommy venerdì 07 gennaio 2011 - 18:31 |
boh, la frequenza l'ho scritta, ma...non sei contento? perdi pure tempo a cercarla?
By Tommy lunedì 10 gennaio 2011 - 16:08 |
Borghezio contro l'Abruzzo: Un peso morto, fanno sceneggiate
Il leghista: "Una riedizione rivista e corretta dell'Irpinia. Così cresce la disaffezione dei veneti per lo Stato"
Roma, 10 gen. (TMNews) - L'Abruzzo è "un peso morto" al pari del Sud Italia, ha detto l'esponente leghista Mario Borghezio. "Questa parte del Paese - così Borghezio - non cambia mai, l'Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud. C'è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi. E' sano realismo padano" .
Intervistato da Klaus Davi, Borghezio ha commentato la reazione dei veneti e degli abruzzesi di fronte ai drammi dell'alluvione e del terremoto: "Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell'Abruzzo è stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate. E' stata una riedizione rivista e corretta dell'Irpinia" .
"Si attende - ha continuato - sempre che arrivi qualcosa dall'alto, nonostante dall'alto arrivi molto. Mi domando quale sarebbe stata la reazione degli abruzzesi nei confronti di un comportamento risparmioso da parte dello Stato, con l'invio di aiuti a gocce come è per i veneti; questo - ha concluso - fa solo aumentare il senso di disaffezione dei veneti verso lo Stato centralista, credo che siamo ormai giunti ad un punto di rottura" .
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Benedetto XVI durante l'udienza al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede
«Nella Ue l'educazione sessuale
e civile minaccia la libertà religiosa»
Poi l'appello: «Il Medio oriente garantisca la sicurezza dei cristiani, membri a pieno titolo delle società»
CITTÀ DEL VATICANO - L'educazione sessuale e civile impartita nelle scuole di alcuni Paesi europei costituisce una minaccia alla libertà religiosa. È questo il grave allarme lanciato lunedì da Benedetto XVI nel discorso tenuto di fronte al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. «Proseguendo la mia riflessione - ha detto Ratzinger nella sua ampia disamina sulla libertà religiosa - non posso passare sotto silenzio un'altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione».
LE SCUOLE CATTOLICHE - «Esorto tutti i governi a promuovere sistemi educativi che rispettino il diritto primordiale delle famiglie a decidere circa l'educazione dei figli e che si ispirino al principio di sussidiarietà, fondamentale per organizzare una società giusta». Il papa ha chiesto di «garantire che le comunità religiose possano operare liberamente nella società, con iniziative nei settori sociale, caritativo od educativo». «In ogni parte del mondo si può constatare - ha osservato - la fecondità delle opere della Chiesa Cattolica in questi campi». Per questo, ha aggiunto, «è preoccupante che tale servizio che le comunità religiose offrono a tutta la società, in particolare per l'educazione delle giovani generazioni, sia compromesso o ostacolato da progetti di legge che rischiano di creare una sorta di monopolio statale in materia scolastica, come si constata ad esempio in certi Paesi dell'America Latina», proprio «mentre parecchi di essi celebrano il secondo centenario della loro indipendenza, occasione propizia per ricordarsi del contributo della Chiesa Cattolica alla formazione dell'identità nazionale».
BENE UE SU OBIEZIONE COSCIENZA - Nel suo discorso, lo sguardo verso Occidente e alle «minacce» che qui esistono «contro il pieno esercizio della libertà religiosa», il Papa ha fatto riferimento ai «Paesi nei quali si accorda una grande importanza al pluralismo e alla tolleranza, ma dove la religione subisce una crescente emarginazione. Si tende a considerare la religione - ha spiegato -, ogni religione, come un fattore senza importanza, estraneo alla società moderna o addirittura destabilizzante, e si cerca con diversi mezzi di impedirne ogni influenza nella vita sociale». «Si arriva così - ha aggiunto - a pretendere che i cristiani agiscano nell'esercizio della loro professione senza riferimento alle loro convinzioni religiose e morali, e persino in contraddizione con esse, come, per esempio, là dove sono in vigore leggi che limitano il diritto all'obiezione di coscienza degli operatori sanitari o di certi operatori del diritto». «Non si può che rallegrarsi dell'adozione da parte del Consiglio d'Europa, nello scorso mese di ottobre, di una Risoluzione che protegge il diritto del personale medico all'obiezione di coscienza di fronte a certi atti che ledono gravemente il diritto alla vita, come l'aborto» ha aggiunto.
L'APPELLO AL MEDIO ORIENTE - Poi Benedetto XVI ha lanciato un appello ai leader dei Paesi mediorientali: «Apprezzo l'attenzione per i diritti dei più deboli e la lungimiranza politica di cui hanno dato prova alcuni Paesi d'Europa negli ultimi giorni, domandando una risposta concertata dell'Unione europea affinché i cristiani siano difesi nel Medio oriente». «Guardando verso l'Oriente - ha detto il Papa -, gli attentati che hanno seminato morte, dolore e smarrimento tra i cristiani dell'Iraq, al punto da spingerli a lasciare la terra dove i loro padri hanno vissuto lungo i secoli, ci hanno profondamente addolorato». «Rinnovo alle Autorità di quel Paese e ai capi religiosi musulmani - ha proseguito - il mio preoccupato appello ad operare affinché i loro concittadini cristiani possano vivere in sicurezza e continuare ad apportare il loro contributo alla società di cui sono membri a pieno titolo». «Anche in Egitto, ad Alessandria - ha aggiunto il Pontefice -, il terrorismo ha colpito brutalmente dei fedeli in preghiera in una chiesa». Secondo papa Ratzinger, «questa successione di attacchi è un segno ulteriore dell'urgente necessità per i governi della regione di adottare, malgrado le difficoltà e le minacce, misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose».
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By Highrise lunedì 10 gennaio 2011 - 19:52 |
L'educazione sessuale e civile impartita nelle scuole di alcuni Paesi europei costituisce una minaccia alla libertà religiosa.
ipse dixit, e dunque posterei una notizia che la dice tutta su come la religione tratta le questioni concernenti il sesso:
-Preoccupati perché i figli non arrivano, dopo otto anni di matrimonio, due coniugi tedeschi si sono presentati in una clinica per la fertilità. Infatti, dopo otto anni di matrimonio senza neanche l’ombra di una gravidanza, la coppia non riusciva a capire quale fosse il problema. Gli esami clinici, tra l’altro, non hanno evidenziato alcun problema fisico in nessuno dei due sposi.
La sorpresa è arrivata quando il medico alla domanda: “Quanto spesso fate sesso?”, si è sentito rispondere con aria interrogativa: “Cosa intende esattamente?”
Il medico ha così scoperto che la coppia - 36 anni lui, 30 lei - è cresciuta in un ambiente ultra-religioso, dove nessuno ha mai spiegato loro come i bambini vengano al mondo.
I medici sottolineano: “Non stiamo parlando di persone mentalmente ritardate, ma di persone che dopo anni di matrimonio non erano consapevoli dei requisiti fisici per procreare”.
La coppia è stata messa in cura presso un terapista sessuale. Inoltre, la clinica ha avviato una ricerca per scoprire se vi siano altre coppie nelle stesse condizioni.
19/04/2010
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By Pokoto martedì 11 gennaio 2011 - 17:22 |
meglio così, no?
By Tommy mercoledì 12 gennaio 2011 - 15:20 |
HR, vuoi ridere? su fb un tizio ha postato la cazzata detta dal papa taggando un tipo che si chiama "Riconquista Cattolica" e ha come avatar un crocifisso (quindi hai già capito il tipo), che ha ovviamente dato ragione al Papa, e uno ha postato la stessa notizia dei 2 tedeschi per farlo ragionare!
Su fb a leggere i post dei gruppi cattolici c'è da morire, a parte che segnalano regolarmente tutti i gruppi di idee diverse dalle loro per farli chiudere, ma scrivono insulti e minacce da estremisti a tutti!
By Highrise mercoledì 12 gennaio 2011 - 17:37 |
Cambia la religione, ma gli estremisti sono sempre gli stessi.
P.S. - in Egitto c'era una coppia che scatenò un dibattito fra gli imam: è lecito fare sesso fra coniugi nudi, oppure bisogna farlo vestiti? Gran putiferio su questo importantissimo quesito
Mio pensiero personale: se i vari capi religiosi si occupassero un pò meno di sesso, soldi e politica e ricominciassero a badare -come sarebbe logico- alle cose dello spirito forse sarebbe un tantino meglio...
By 4rj0 giovedì 13 gennaio 2011 - 13:03 |
Occhio. Il papa non si è mai schierato contro l'educazione sessuale, anzi scatenò un putiferio quando disse che fare educazione sessuale è più utile che gettare preservativi dall'aereo sull'Africa.
Al liceo il compito di fare educazione sessuale venne espletato invitando per un'oretta una tizia che lavorava in un consultorio e quello che disse faceva mettere le mani nei capelli. Il concetto che ha passato era: "fatelo senza problemi se rimanete incinte chiamate questo numero. Ma sbrigatevi perché la legge purtroppo ha messo un limite di tempo oltre il quale non si può abortire."
Ora, uno può essere pro o contro l'aborto, ma un messaggio del genere in una scuola non dovrebbe proprio passare.
Ricordatevi che le aziende farmaceutiche investono MOLTO, presso i medici, presso i consultori, presso i governi nonché presso gli insegnanti.
By Tommy mercoledì 19 gennaio 2011 - 11:02 |
Il giapponese Masashi Osawa può essere considerato a tutti gli effetti un ladro veramente disastroso. Già perchè quello che ha combinato l’uomo ha risvolti molto comici, degni del miglior sceneggiatore.
All’inizio del mese scorso, il 25enne giapponese ha notato in una automobile, parcheggiata nei pressi di un negozio di elettronica nel quartiere Kagoshima di Tokyo, una PSP e alcuni CD incustoditi. Il ragazzo non ci ha pensato su due volte e ha forzato la serratura della portiera, rubando il bottino. A questo punto il ladro furbacchione, forse prendendo sotto gamba la situazione, è entrato nel vicino negozio di elettronica, intenzionato a rivendere subito la refurtiva.
UN GENIO!
Infatti il ladro da chi poteva andare a farsi valutare la console portatile e i CD rubati, se non dal legittimo proprietario che, guarda caso, lavora come commesso nel negozio?
Chiaramente il commesso, riconosciuta la sua roba, ha chiamato subito la polizia che ha provveduto all’arresto del ladro.
By Tommy venerdì 28 gennaio 2011 - 23:24 |
cazzata, ma magari qualcuno vuol fare una partita...
Si chiama "Queue" ed è il nuovo Monopoli "comunista" .
Nasce per insegnare cosa significò vivere in Polonia con i viveri razionati e i crimini di guerra. Al posto di un hotel di lusso o di un appartamento, il nuovo gioco di società mette in palio una decina di generi di prima necessità o comunque a basso costo: carta igienica, pane, caffè, una frusta elettrica per cucinare, una bambola, e più curiosamente, una guida della Bulgaria. Per accaparrarseli occorre pazientare e mettersi in coda, davanti a uno dei pochi spacci disponibili e riforniti. Con una serie di imprevisti a disturbare il gioco: si rischia di essere puniti e mandati in fondo alla fila, o i beni promessi possono non essere più disponibili all'arrivo alla propria meta. Vince il gioco da tavola chi riesce a comprare i dieci articoli prima degli altri giocatori.
By Tommy giovedì 03 febbraio 2011 - 10:28 |
Prezzi elevati: da 10 a 15 dollari per una bottiglietta
In Usa si beve la CannaCola
In vendita da febbraio in alcune farmacie del Colorado solo su ricetta medica
MILANO - Chi l'ha ideata dichiara di non aver mai fatto uso di droghe, ma di essere certo che sarà un prodotto che conquisterà il mercato. Il prossimo febbraio in diverse farmacie del Colorado si potrà acquistare CannaCola, un soft drink che contiene tetraidrocannabinolo (Thc), il principale componente psicoattivo della marijuana. La bevanda è stata prodotta da Clay Butler, un imprenditore californiano che ha in mente di vendere almeno cinque diverse versione della bibita alla marijuana. La prossima primavera la sua invenzione dovrebbe sbarcare anche in California.
LE BIBITE - I cinque prodotti alla marijuana saranno commercializzati dall'azienda californiana Diavolo Brands di cui Butler è socio e si chiameranno Grape Ape (bevanda al sapore di uva), Orange Kush (sapore all'arancia); Sour Diesel (al sapore di limone), Doc Weed (bevanda al sapor di ciliegia simile alla famosa Dr. Pepper) e infine la CannaCola, che sarà la bibita ammiraglia. Le bevande saranno vendute da quelle farmacie che già offrono marijuana terapeutica ai propri clienti (in Colorado, California e Montana è legale) e potrà essere acquistata solo dalle persone in possesso di ricetta medica. Bevande alla marijuana già esistono nel mondo, ma l'imprenditore californiano vuole trasformare il prodotto in una bibita di successo internazionale. Proprio per questo, come si legge sul sito ufficiale del prodotto, esiste già uno slogan a effetto per promuovere la bevanda: «CannaCola — Just Say Yes» (CannaCola - basta dire sì).
PREZZO E LIVELLO DI THC - Butler conferma al quotidiano Santa Cruz Sentinel che la bottiglietta di 33 cl costerà tra i 10 e i 15 dollari: «Non mi drogo e non l'ho mai fatto», confessa l'imprenditore. «Ho bevuto solo due birre nella mia vita e ancoro ricordo gli effetti. Tuttavia sono fermamente convinto che gli adulti hanno l'inalienabile diritto di pensare, mangiare, fumare, bere, ingerire, decorare, indossare qualsiasi cosa desiderino». Dello stesso avviso il socio di Butler, Scott Riddell, fondatore della Diavolo Brands, che rivela come la bevanda contenga tra i 35 e i 65 milligrammi di Thc, livello molto più basso rispetto a quello presente in altri soft drink alla marijuana presenti sul mercato internazionale: «Il nostro prodotto ha un gusto delicato alla marijuana. I nostri concorrenti invece usano una percentuale di Thc tre volte superiore rendendo il prodotto davvero disgustoso». A preoccupare Riddell non sono i concorrenti, bensì la Brownie Law, un progetto di legge in discussione al Congresso Usa che prevede pene molto più severe per chi realizza prodotti che uniscono la marijuana ad alimenti e bevande zuccherate. Il progetto, promosso dalla senatrice Dianne Feinstein, è stato approvato al Senato la scorsa estate ed è adesso in esame alla Camera dei rappresentanti: «Questa legge», conclude Riddell, «è una minaccia per tutti gli alimenti che contengono Thc».
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Joker, ce ne mandi qualche bottiglia?
guardare profilo per vedere le bottiglie, se nn costassero troppo per una bibita, meriterebbero l'acquisto solo per la grafica.
La foto è in alta risoluzione, ci può volere qualche secondo per caricarla.
By Highrise giovedì 03 febbraio 2011 - 10:38 |
Sta a vedere che poi fa anche il Latte Più
By Tommy domenica 06 febbraio 2011 - 18:42 |
questa mi puzza di bufala, cmq...
Sassano (Sa) – Una storia degna di un film horror e che al momento non trova una spiegazione plausibile. Il fratello di un ragazzo, Loreto Pippa, morto insieme alla fidanzata in un incidente stradale due giorni prima, ha ricevuto una chiamata dal cellulare della vittima, cellulare che insieme ad altri effetti personali, era stato seppellito con il cadavere.
Il fratello, incapace di darsi una spiegazione ed allarmato, temendo forse che il povero fratello fosse stato seppellito vivo, ha avvertito i carabinieri. I militari hanno poi informato il magistrato di turno che per scrupolo ha disposto la riesumazione del cadavere. All’apertura della bara, il telefono era spento. Al momento non ci sono spiegazioni plausibili, potrebbe essere partita una chiamata in automatico? Le ipotesi sono tante, ma nessuna certezza. Il mistero resta.
Vincenzo Borriello
By Highrise domenica 06 febbraio 2011 - 19:22 |
ww w.qsl.net/w5www/phonecalls.html
By Tommy lunedì 07 febbraio 2011 - 11:20 |
Roma, niente asili nido: bimbi affidati alle parrocchie
Si è fatta immediatamente sentire, all’interno della giunta capitolina, la presenza di Gianluigi De Palo, già presidente provinciale delle Acli e di Scienza e Vita, ora neo-assessore alla Scuola e alla Famiglia. Il primo provvedimento è stato l’avvio di un progetto sperimentale, grazie al quale l’accoglienza e la cura dei bambini dai 12 ai 36 mesi sarà affidata alle parrocchie. In tal modo la giunta guidata da Gianni Alemanno conta di far fronte sia alla cronica mancanza di posti negli asili nido, sia alla mancanza di finanziamenti da destinare loro. La FLC-CGIL di Roma e Lazio ed esponenti del PD hanno chiesto l’immediato ritiro dell’atto.
Raffaele Carcano.
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Siamo a porto, evidentemente la gente iniziava a fidarsi meno e hanno visto un calo. Così sono riusciti a farseli servire su un piatto d'argento. spero che l'atto venga ritirato.
By 4rj0 lunedì 07 febbraio 2011 - 12:10 |
Neanche quando fanno una cosa buona ti va bene. Attento che sono come i comunisti: mangiano i bambini!
By Highrise lunedì 07 febbraio 2011 - 14:11 |
4rj0, so che può sembrare un ragionamento paranoico ma di questi tempi forse è meglio diffidare di certe iniziative più o meno "sperimentali"
Personalmente ho molte riserve in merito (che non sto a elencare) e sopratutto, a mio avviso, sarebbe lecito che fossero i genitori romani a decidere direttamente riguardo a tale iniziativa.
By Tommy lunedì 07 febbraio 2011 - 15:25 |
ma aldilà delle "porcate", a me sembra un tentativo di indottrinamento per rinforzare l'esercito, visto che si lamentano del calo delle vocazioni, e già questo non mi piace.
By Tommy martedì 08 febbraio 2011 - 15:48 |
Progetto di legge - L'obbligo di esporlo, se passerà la proposta, sarà esteso a tutti gli immobili gestiti sia direttamente che assegnati in uso dal Pirellone, pena una multa tra i 120 e i 1200 euro.
Renzo Bossi: un crocifisso
in ogni ufficio della Regione
Ogni ufficio, ogni sede, ogni locale della Regione Lombardia abbia un crocifisso o un'altra immagine simbolo (madonna, santi patroni...) della religione cattolica. E' questo il progetto di legge depositato in commissione cultura al Pirellone da Renzo Bossi, il figlio del Senatùr, che è il relatore incaricato di portarne avanti l'iter legislativo.
Come spiega Andrea Senesi sul Corriere della Sera, l'idea del leghista è quella di evidenziare come, in un momento in cui l'identità dei popoli è minacciata da integralismi e globalizzazione, il crocifisso rappresenti un simbolo tradizionale europeo, andando al di là del semplice valore religioso.
L'obbligo di esporlo, se passerà la proposta, sarà esteso a tutti gli immobili gestiti sia direttamente che assegnati in uso dalla Regione Lombardia, pena una multa tra i 120 e i 1200 euro.
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D'altra parte con quello che prende al mese ogni tanto qualcosa deve fare, a parte ruttare e dire cazzate, pretendere che fosse qualcosa di intelligente era troppo. Ovviamente il rischio che questa boiata passi è alto, non ci si può mica schierare contro. La prova della buona fede di queste iniziative è il fatto che ogni volta non mancano di sottolineare che non è solo un simbolo religioso ma di tutti. Certo.
e intanto concetti come laicità dello stato e libertà di culto sono ormai storia.
Mi pareva che la religione di stato non ci fosse più dal 1984 ... a quando il ritorno ufficiale?
D'altronde me lo immagino, Bossi jr tutte le sere inginocchiato sul lettino a dire le sue preghierine... ehi trota, guarda che quelle che dici tu si chiamano bestemmie, non fare confusione...
By 4rj0 martedì 08 febbraio 2011 - 19:14 |
High, sperimentale mica tanto, sono secoli che la CHiesa si occupa di un po' tutte le questioni sociali (indi anche la scuola e gli asili) nel nostro paese. E anzi se non ci fossero loro...
Quanto all'indottrinamento ci penserà la TV. La prossima generazione non sarà nè la X, nè la Y, ma la GF.
By Tommy martedì 08 febbraio 2011 - 19:53 |
Silenzio per i bimbi rom, ma il consigliere non si alza
Lombardia: Cesare Bossetti (Lega Nord) è rimasto seduto quando l'assemblea regionale ha ricordato la tragedia di Roma. Polemica su Facebook dove la notizia è subito rimbalzata. Lui a Sky.it dice: "Non me ne ero accorto. È una tragedia, colpa dei genitori"
“Non l’ho fatto apposta, non mi ero accorto del minuto di silenzio”. Cesare Bossetti, consigliere regionale della Lega Nord in Lombardia, si giustifica così. E’ stato l’unico a rimanere seduto mentre gli altri colleghi del Pirellone, riuniti in giunta, si erano alzati per ricordare in silenzio i quattro fratellini morti nella notte tra domenica e lunedì in un campo nomadi di Roma. A far rimbalzare la notizia all’esterno è stato Pippo Civati, consigliere del Pd, che l'ha postata immediatamente su Facebook e sul suo blog.
“Se avessi voluto protestare sul serio allora sarei uscito dall’aula – spiega Bossetti, amministratore unico di Radio Padania Libera a Sky.it – Io invece sono rimasto seduto, stavo leggendo un articolo di giornale e non mi sono accorto della richiesta di osservare un minuto di silenzio. Dico, sono morti quattro bambini. Non si protesta su queste cose, è una tragedia incredibile”.
Poi aggiunge: "In quello che è successo a Roma vedo sicuramente una colpa gravissima dei genitori. Quei bambini dovevano essere custoditi, invece… Siamo nel 2011 e la gente vive ancora nelle baracche, mi chiedo come sia possibile. Il problema dei rom è un problema enorme che non riguarda solo l’Italia ma l’Europa intera. La Romania deve farsi carico dei loro problemi, noi non possiamo pensarci da soli. Siamo, insieme alla Spagna, uno dei paesi che subiscono maggiormente il fenomeno dell’immigrazione, negli stati più a nord ciò non succede. Che immigrazione possono avere loro, quella dei pinguini? Nel nostro paese invece vanno trovate delle alternative”.
E quali sono queste alternative? “Devono tornare a casa loro perché in tutti i paesi in cui vanno a vivere poi non si trovano bene”. A dar loro una sistemazione più dignitosa non ci pensa proprio il consigliere leghista: “Macché, se uno è nomade è nomade, vuol dire che non vuole stare fermo”.
Intanto, dopo la sua "gaffe" al Pirellone, su Internet sono cominciati a piovere commenti e in poco tempo le polemiche hanno preso il sopravvento. “Facessero e dicessero quello che vogliono, io non ho fatto nulla di male. Come ho già detto se avessi voluto protestare sarei uscito dall’aula, come hanno fatto alcuni miei colleghi. Sì, perché durante il minuto di silenzio c’erano persone fuori dall’aula, e non erano solo della Lega”.
Ma Pippo Civati, il consigliere che ha denunciato sul web il comportamento di Bossetti, smentisce questa ricostruzione: “Noi non ci siamo accorti di nessuno fuori dall’aula. Certo, mi sembra strano che se ne sia accorto proprio Bossetti che dichiara però di non essersi reco conto che in quel momento si stava osservando il minuto di silenzio. Il suo atteggiamento mi è sembrato inequivocabile e, insieme ad altri miei colleghi, lo abbiamo fatto notare al presidente del Consiglio (Davide Boni, Lega Nord, ndr). Che è sembrato dispiaciuto, ma non ha condannato il gesto di Bossetti. In fondo sono dello stesso partito…”.
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Io dico, ma almeno abbia il coraggio delle sue azioni, tanto da un leghista ce lo sia aspetta, potrebbe almeno evitare di fare la scenetta di fingersi dispiaciuto. "non me n'ero accorto, leggevo il giornale..." eh certo, in fondo mica era al lavoro, era sul gabinetto di casa sua; " ...altri sono usciti", se anche fosse sarebbe curioso che non si sia accorto del minuto di silensio ma si sia accorto dell'uscita dei colleghi, e poi è ancora da provare, intanto gli han chiesto di segnalare i nomi e lo voglio vedere, se salta fuori che nn è vero fa pure la figura del bambino delle elementari che viene beccato e dà la colpa ai compagni di classe.
By Tommy mercoledì 09 febbraio 2011 - 23:35 |
Il 9 febbraio 2009 moriva Eluana Englaro.
Il Governo Italiano dopo la disgustosa propaganda clericale di allora ha pensato bene di fissare nel giorno dell'anniversario della sua morte la Giornata degli Stati Vegetativi che per il sottosegretario Eugenia Roccella ricorda una ragazza «la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura».
Risulta dunque evidente la volontà di questa classe politica vigliacca e ipocrita di perpetrare le offese alla dignità di Eluana Englaro e della sua famiglia e di calpestare il diritto di ognuno all'Autodeterminazione (se lil provvedimento clericale in Parlamento sul biotestamento passerà così com'è, non si potrà scegliere se rifiutare o meno nutrizione e idratazione artificiali, proprio per questo il provvedimento viene definito 'tortura').
La decisione della magistratura ha soltanto ribadito il diritto che ognuno di noi ha ad Autodeterminarsi, la magistratura non ha deciso la morte di nessuno.
Non fatevi ingannare dunque da chi mescola le carte, da chi contrappone alla libera scelta personale, le esigenze legittime di chi sceglie di continuare una strada piuttosto che dire basta, esigenze e necessità di esistenze che vanno sostenute e supportate. Ma alla politica, che non sostiene e non supporta queste persone, conviene attribuire le colpe agli altri per nascondere le proprie (è come il Family Day contro i DICO, come se la colpa della crisi delle famiglie e il mancato aiuto dello Stato dipendesse dalle coppie di fatto) come se la scelta di qualcuno a dire STOP implicasse qualcosa su chi ha visioni diverse e prende decisioni diverse. Il punto è questo: le visioni personali non possono ricadere sulla vita degli altri.
Perché non esistono quelli per la vita e quelli per la morte. Esistono piuttosto quelli che si accaniscono per imporre agli altri le proprie idee e quelli che invece si battono per permettere a TUTTI di poter scegliere per sé stessi. Io sto con i secondi, perché ciò che fanno i secondi garantisce la libertà anche dei primi. Non viceversa.
Non delegate il vostro diritto all'Autodeterminazione, non sminuitelo, non trascuratelo. Le esperienze più note di Eluana Englaro e Piergiorgio Welby devono sempre tenere ferma e illuminata la strada da percorrere. Impegnarsi per l'Autodeterminazione vuol dire impegnarsi per la propria esistenza. Non solo per il fine vita, ma in ogni ambito.
Perché le TUE idee devono pesare sulla MIA vita?
Perché le MIE idee devono pesare sulla TUA vita?
E se domani qualcuno ti imponesse come vivere, cosa fare, chi sposare, come realizzarti, ecc?
Forse capiresti quanti danni crei agli altri.
di "Laicità dello stato"
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Non la lasciano in pace neanche da morta, non gli va giù non essere riusciti a tenerla attaccata alle macchine come un vegetale per altri 20 anni.
Rispetto per lei e per il padre zero.
By Tommy venerdì 18 febbraio 2011 - 11:26 |
L'iniziativa: «Togliete lo stemma
della Trinacria dalla nostra bandiera»
Due i motivi: il simbolo è utilizzato anche da altri
e poi è troppo legato a ragioni mitologiche.
PALERMO - È stata illustrata, nella sede dell’assessorato agli Enti locali, una proposta di legge d’iniziativa popolare per la rimozione dello stemma della Trinacria dalla bandiera della Regione siciliana. Due le ragioni principali che hanno spinto i sottoscrittori dell’iniziativa: la non esclusività del simbolo della Trinacria, utilizzato ancora oggi per rappresentare altri paesi e soggetti, tra cui l’isola di Man, nel Mar del Nord; le origini del simbolo, ricollegabili alla mitologia, «in antitesi - dicono i sottoscrittori - con la cultura e l’essenza del cristianesimo, che vogliono assolutamente preservare».
«L’iniziativa - afferma Sandro Oliveri, vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, aderente all'Mpa, in qualità di portavoce del gruppo dei sottoscrittori - vuole sensibilizzare i siciliani che credono profondamente nei valori cristiani ad unirsi in questa prima proposta. Naturalmente, seguiranno numerosi altri appuntamenti, utili a ripristinare e a mettere al centro della vita sociale i principi del cristianesimo, in un epoca dove la secolarizzazione sta determinando un marcato degrado morale, con un decadimento della vita sociale, politica ed economica».
«Nelle prossime settimane - conclude Oliveri - partirà la raccolta delle firme, che ha come obiettivo minimo il raggiungimento di 10 mila sottoscrittori, così come previsto dalla legge». Martedì prossimo, alle 16, è prevista una manifestazione in piazza Indipendenza, davanti al palazzo d’Orleans, «durante la quale - conclude Oliveri - chiederemo al presidente della Regione Raffaele Lombardo di essere tra i primi sostenitori».
17 febbraio 2011(ultima modifica: 18 febbraio 2011)
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Quando si tratta di toccare cose cristiane si dice che si devono mantenere non per motivi religiosi ma per tradizione, ma vedo che qualunque tradizione non cristiana viene calpestata. Siamo ancora ai tempi in cui ogni cosa non pagana, non cristiana veniva cancellata con l'accusa di satanismo, strano non l'abbiano ancora detto. Probabilmente al suo posto un bel crocifisso e via.
By Tommy sabato 19 febbraio 2011 - 15:40 |
Insegnanti di religione: lassù qualcuno li ama
Nelle scuole pubbliche del nostro paese il numero degli studenti che scelgono l’ora di religione sta precipitando: nel corso degli ultimi cinque anni si trattava di un dato tutto sommato quasi impercettibile, qualche decimo di punto in percentuale in meno.
Dallo scorso anno, il tracollo: un punto percentuale col segno meno davanti. Negli istituti superiori quasi due: 1,8 per cento, se vogliamo essere precisi. Parola del “Servizio nazionale della Conferenza episcopale italiana per l’Insegnamento della Religione cattolica”, fresche rilevazioni del 2009/10.
Eppure gli alunni continuano a crescere: dello 0,5% lo scorso anno, che fanno 36 mila presenze in più tonde tonde. In parecchi, evidentemente, “non si avvalgono”.
Ma il dato bizzarro è che nello stesso periodo gli insegnanti di religione sono aumentati: del 14%. Adesso sono in 9.369, rispetto agli 8.232 del 2008/9: un’esplosione.
I conti, però, non tornano. Specialmente se confrontati con le altre cifre relative alla scuola pubblica italiana: meno docenti di ruolo, precari falcidiati, meno bidelli e amministrativi. Per la mancata copertura delle supplenze si sono vaporizzati negli scorsi dodici mesi ben diecimila contratti.
Solo per gli insegnanti nominati dalla curia diocesana, la scure Tremonti-Gelmini continua ad essere spuntata: forse, lassù, qualcuno li ama davvero!
By 4rj0 lunedì 21 febbraio 2011 - 16:42 |
"Quando si tratta di toccare cose cristiane si dice che si devono mantenere non per motivi religiosi ma per tradizione, ma vedo che qualunque tradizione non cristiana viene calpestata. Siamo ancora ai tempi in cui ogni cosa non pagana, non cristiana veniva cancellata con l'accusa di satanismo, strano non l'abbiano ancora detto. Probabilmente al suo posto un bel crocifisso e via."
Cosa che dovrebbe diimostrare ancora una volta che la categorizzazione è stupida. Come ci ono atei che vogliono togliere simboli tradizionali perché cristiani ci sono cristiani che vogliono togliere simboli tradizionali perché pagani. Vogliamo fare a gara a chi è più ignorante?
E comunque più che cancellare le cose pagane, i cristiani le amalgamavano alle loro, vedi la croce celtica: disco solare + croce.
By Tommy lunedì 21 febbraio 2011 - 17:41 |
ah ma quasi tutto del cristianesimo è copiato da altre religioni, basta leggere in giro...solo che le altre son false, mentre il cristianesimo è vero.
By Tommy lunedì 21 febbraio 2011 - 20:41 |
BORGHEZIO: "GARIBALDI ERA UN MAFIOSO,AMICO DEI CAMORRISTI E DI ROMA LADRONA.ANDREI A FUCILARE IL SUO CADAVERE"
ROMA - Garibaldi? Un amico dei mafiosi. E i monumenti che lo ricordano dovrebbero essere distrutti. L'ultima provocazioe targata Lega Nord viene dal solito Mario Borghezio. «Con la retorica impositiva del Risorgimento non vorrei che statue e targhe dedicate a Garibaldi corressero pericoli». Lo ha detto
l'europarlamentare della Lega ospite di KlausCondicio, il talk show di Klaus Davi in onda su You Tube.
«Per la nostra gente l'Unit…à d'Italia ricorda soprattutto le tasse, gli sprechi, le pensioni facili, tutta quella porcheria ha detto Borghezio-. Considerato che stiamo uscendo con difficoltà… da una crisi finanziaria, festeggiare significa non avere senso di responsabilità e dell'interesse generale. Siamo noi i veri patrioti. Quelli che, a cominciare dalla alte cariche dello Stato, si intestardiscono su questa posizione non pensano al bene generale. E forse non si rendono conto della conseguenze negative e pericolose che forse non siamo nemmeno in grado di evitare».
Alla domanda: «A quali conseguenze si riferisce?», Borghezio ha risposto: «Non vorrei che con questa "risorgimentalite" qualcuno dei troppo numerosi monumenti e targhe dedicati in tutto il Paese a Garibaldi subisse qualche pericolo. Se succederà… sar•ò il primo a dire di chi è la colpa: di quelle alte cariche che non hanno pensato alle conseguenze negative di tanta retorica». E alla domanda: «Non teme di essere denunciato per procurato allarme?», Borghezio ha aggiunto: «No, anzi io ho solo segnalato un disagio diffuso».
«Garibaldi - ha ancora detto Borghezio - entrò a Napoli scortato dai mafiosi e dai camorristi. Per questo andrei a fucilarne il cadavere e non certo a celebrarlo, mi si perdoni la provocazione. Questi sono fatti storici, la gente deve sapere che Garibaldi pagò le pensioni alle mogli dei mafiosi. È l'icona di 'Roma ladrona', un alleato della mafia, uno che ha portato i mafiosi nel Palazzo e non ha favorito il popolo e la gente per bene, come numerosi storici hanno inequivocabilmente accertato».
By 4rj0 lunedì 21 febbraio 2011 - 22:18 |
è qui che ti sbaglio Tommy. Comincia a selezionare le religioni monoteiste, poi da queste prendi quelle in cui è dio a sacrificarsi e non a chiedere sacrifici, a queste ancora prendi quelle che hanno dei dettami morali assimilabili a quelli cristiani e vedi che ti rimane solo il cristianesimo. Infine seleziona le tradizioni, gli usi e l'interpretazione delle scritture (che non sono dettagli in una religione) e puoi distinuere anche tra cattolici, protestanti, ortodossi...
By Highrise martedì 22 febbraio 2011 - 02:18 |
Non solo: se il cristianesimo fosse una copia di altre religioni, queste verrebbero viste come assimilabili e/o compatibili al cristianesimo stesso (e viceversa) e non ci sarebbero a tutti gli effetti differenze sostanziali fra loro. Cosa che invece non è.
By Tommy martedì 22 febbraio 2011 - 12:56 |
cercando in giro il cristianesimo ha diverse similitudini con altri culti. ovvio che non è che tutte sono l'una la copia dell'altra dico solo che di roba originale ce n'è poca, han pescato qualcosina qua e là... Anche Luttazzi ci ha fatto un monologo (o qualcuno prima di lui ) dove mette in evidenza le varie similitudini.
Vedere per esempio le similitudini tra Gesù, Horus, Attis, Mitra, Iside e osiride...
By Tommy martedì 22 febbraio 2011 - 13:15 |
che poi non è che dico che è solo il cristianesimo che copia dagli altri diciamo che gli ingredienti base sono sempre quelli che rimbalzano tra un culto e l'altro e ognuno li mixa come meglio crede. Tra i vari culti ci sono similitudini e differenze.
trovo in teressante l'analisi di come il nuovo testamentso sia un allegoria riferita a fenomeni astronomici. il problema nasce quando tutto viene preso alla lettera.
By Pokoto martedì 22 febbraio 2011 - 13:48 |
cosa c'entra tutto ciò con garibaldi mafioso?
By Tommy martedì 22 febbraio 2011 - 14:44 |
quella notizia non se l'è filata nessuno
By Highrise martedì 22 febbraio 2011 - 14:45 |
Garibaldi non era mafioso, bensì era massone
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Si Tommy, le similitudini ci sono... facendo un paragone automobilistico, in tale proporzione ci sono similitudini anche fra una Bugatti Veyron e una Multipla
By Tommy venerdì 04 marzo 2011 - 13:41 |
hai detto niente, hanno gomme, carrozzeria, motore, vetri, fari... praticamente sono la stessa cosa!
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Gran Bretagna: niente bimbi in affido per i cristiani anti-gay
In un paio di decenni si può passare da un ordinamento giudiziario apertamente anti-gay a una democrazia che tutela i diritti civili di tutti, a partire dai più deboli. Lo conferma la Gran Bretagna e la decisione dei giudici della Corte di Giustizia di Londra, che hanno ribadito il no a una coppia cristiana che chiedeva di avere figli in affidamento.
Secondo i giudici - che Berlusconi definirebbe sicuramente comunisti - Eunice e Owen Johns, 62 e 65 anni, non possono essere genitori affidatari perché condannano con fermezza l’omosessualità e dunque non sono adatti ad accogliere bambini nella loro casa, a causa delle loro convinzioni “molto strette”.
Se ci fa un certo effetto pensare a una coppia di anziani cristiani considerati inadatti, pensate a una coppia di musulmani osservanti molto conservatori: sarebbero adatti a fare i genitori affidatari, magari di un ragazzino che si scopre gay? In ogni caso, di fronte alle proteste della coppia e di alcuni gruppi cristiani, la risposta dei giudici è stata lapidaria:
"la Gran Bretagna è uno stato laico, non una teocrazia."
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a quando una frase del genere in Italia?
By Highrise venerdì 04 marzo 2011 - 18:28 |
la Gran Bretagna è tutto meno che uno stato laico, tant'è vero
che i musulmani in UK possono richiedere di venir giudicati da
una corte islamica bypassando così le corti di giustizia
britanniche. La diatriba sulla coppia antigay è sorta
sicuramente perchè attorno alle organizzazioni ricchioparde
c'è un giro di soldi e di interessi politici da paura, as usual.
By Tommy venerdì 04 marzo 2011 - 19:14 |
quella dei musulmani non la sapevo però già in altre cose ho visto meno sudditanza ni confronti della chiesa rispetto all'italia, così come in spagna.
Al di là delle motivazioni comunque condivido, i figli bisogna darli a chi li accetta comunque siano. (poi si può sbagliare lo stesso, non tutti i genitori adottivi si rivelano poi adatti)
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Le formiche trasformate
in zombie dal fungo killerScoperte in Brasile quattro specie di funghi che trasformano le formiche in zombie. Il fungo entra negli insetti e ne "controlla” la mente ai propri fini prima di ucciderli. Poi si trasmette dai cadaveri ad altri insetti sani. Oltre alle formiche anche vespe, mosche e grilli possono essere attaccati.
Una "ramificazione" della nuova specie di fungo Ophiocordyceps camponoti-balzani spunta dalla testa di una formica "zombie" nella foresta pluviale brasiliana.
Considerato all'inizio come una singola specie, Ophiocordyceps unilateralis, questo tipo di fungo in realtà ne conta quattro, e tutte sono in grado di "controllare” la mente delle formiche.
Quando la specie infetta una formica, prende il sopravvento sul suo cervello, poi appena l'insetto si sposta in un luogo ideale per il fungo in cui crescere e disperdere le sue spore, lo uccide.
Le quattro specie di fungo vivono nella foresta pluviale atlantica del Brasile, che, racconta l'entomologo della Penn State University David Hughes, responsabile della ricerca, sta cambiando rapidamente a causa del riscaldamento climatico e della deforestazione.
Hughes e colleghi hanno fatto la scoperta notando l'ampia diversità di crescita fungale che spuntava dagli insetti morti, come racconta lo studio pubblicato sulla rivista PLoS ONE.
"Siamo tentati di ipotizzare che ogni specie di fungo abbia una propria specie di formica a cui si è adattato in modo particolare", dice Hughes.
"Questo significa che esiste la possibilità che nella foreste tropicali di tutto il mondo vi siano decine e decine di specie in attesa di essere scoperte", dice.
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A quando un Horror B-Movie sull'argomento? mi pare un soggetto adatto, è un filone inesauribile
By Tommy domenica 06 marzo 2011 - 12:59 |
Suore violentate da preti e costrette all'aborto, Vaticano ammette
Dopo i casi di pedofilia nella Chiesa, esce un altro scandalo che scuote il Vaticano. Il National Catholic Reporter è in possesso di documenti (non smentiti dalle autorità della Chiesa) che proverebbero come certi preti avrebbero violentato e in certi casi messo incinta delle suore. Suore che poi sarebbero state costrette ad abortire. Nella giornata di ieri, la Chiesa Cattolica Romana ha ammesso di essere stata a conoscenza di abusi sessuali e violenze di suore da parte di preti in almeno 23 paesi. La maggior parte degli abusi sessuali, secondo il Vaticano, si è svolta in paesi africani, in cui dei preti celibi avrebbero abbandonato i servizi delle prostitute per paura di contrarre l’Aids e avrebbero così iniziato a violentare le suore.
By Tommy lunedì 07 marzo 2011 - 11:14 |
Nessuno partecipa all'asta e Haber attacca il pubblico.
Al termine dello spettacolo al Garibaldi l'attore perde la pazienza e annuncia:"qui non tornerò mai più"
"Non so se tornerò a fare uno spettacolo a Carrara, avete fatto proprio una figura di m..."
Con queste parole l'attore Alessandro Haber si è congedato dal pubblico accorso alla sala Garibaldi per assistere allo spettacolo "Art",di cui era interprete insieme ad Alessio Boni e Gigio Alberti. Il motivo risiede nel fatto che al termine della rappresentazione teatrale nessuno del pubblico ha risposto in termini di offerte all'asta della tela dell'opera d'arte astratta protagonista della scena insieme agli attori. Il ricavato della vendita sarebbe andato in beneficenza a una Onlus che si occupa dei malati del morbo di Alzheimer.
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Ovviamente la cosa non mi sorprende, è già tanto che siano andati a vederlo, altri artisti passati di qui non hanno visto un'anima o quasi(esempio recente, "Cirque du soleil" ) .
Ovviamente sottoscrivo il commento di Haber, e credo che non sia l'unico a non mettere più piede qui.
Da notare che il redattore dell'articolo (sulla "Nazione" ), che attaccava Haber ha poi scritto:"l'uscita a dir poco felice" cioè l'esatto opposto di ciò che intendeva. D'altra parte in un paese in cui ci si esprime a grugniti scrivere in italiano è dura.
By Tommy martedì 08 marzo 2011 - 15:33 |
Gheddafi: "Bossi ci chiese aiuto per la secessione"
La secessione in Italia al centro delle ultime dichiarazioni del Colonnello. In un'intervista a una televizione francese Muhammar Gheddafi ha rivelato infatti "di non essere intervenuto in Italia per favorire la secessione, come voleva Bossi, perché era illegale"
Mentre Francia e Italia ingeriscono negli affari interni della Libia, sostiene il raìs, la Libia non ha fatto altrettanto. "Noi non siamo intervenuti in Italia del nord a favore di uno stato della Padania, come voleva Bossi - spiega Gheddafi - perché questo sarebbe stato illegale. Come se noi ci occupassimo nelle questioni della Corsica, della Sardegna, o di altre regioni d’Europa. Le persone armate a Bengasi sono legate ad al-Qaida, non hanno rivendicazioni politiche e nemmeno economiche" .
Le dichiarazioni del Colonnello seguono di poche ore quelle del ministro degli Esteri Frattini, che aveva definito "difficile da immaginare" l’intervento di aerei italiani nelle operazioni in Libia, ma aveva detto che Roma è pronta a "fornire le basi militari e il sostegno logistico" nel caso di un'eventuale azione di forza contro Tripoli.
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beh vivono entrambi sotto il colre verde, fosse vero non mi sorprenderebbe.
Bossi vuol fare una cosa e Gheddafi gli fa notare che è illegale... cioè l'etica di Gheddafi è superiore a quella di Bossi?
By Highrise martedì 08 marzo 2011 - 16:07 |
L'etica di quel primate inferiore di Gheddafi e' come l'erba nel deserto... si fa vedere raramente, non e' mai uniforme e sparisce subito Con le sue solite minchiate rischia davvero un intervento militare NATO e la sua definitiva defenestrazione, la qual cosa sinceramente non mi dispiacerebbe.
By Tommy martedì 08 marzo 2011 - 16:33 |
e a proposito di Lega... ecco che effetti può avere l'ideologia leghista:
“Posso guidare, ho la patente della Repubblica Veneta!”
8 marzo 2011 Un uomo, fermato per sorpasso in provincia di Padova, ha esibito il documento secessionista invece di quello italiano.
La vicenda è avvenuta a Padova, città ad alta concentrazione leghista. Supera un’auto in modo non regolamentare e quando i Carabinieri di Campodarsego gli contestano la multa esibisce una carta di circolazione veneta anziche’ italiana, con tanto di timbri dell’Onu, ottenuta nella sua qualita’ di presidente dello ‘Stato di Padova della Repubblica veneta’. Per tutta risposta i militari, come riportano i giornali locali, portano Gabriele De Pieri, 43 anni, in caserma, per contestargli una serie di verbali di multa, oltre a una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI? ‘Ho esibito la nuova patente veneta – racconta l’uomo – non valida, dicono. Ma io ribatto che a casa nostra è validissima e che qui loro non hanno sovranità’. De Pieri e’ talmente convinto della sua tesi da aver fatto verbalizzare ai Carabinieri di dichiararsi ‘cittadino del popolo veneto e titolare di sovranità originaria’ e in quanto tale non asservito ‘all’autorità dello Stato italiano’. I verbali di multa sono stati scritti, ovviamente, in italiano, lingua che il venetista dichiara di non saper leggere e per questo di aver richiesto una traduzione in veneto. Anche per questo De Pieri, annuncia di volersi rivolgere alla Corte Europea dei diritti umani, che, si spera, darà il giusto rilievo alla faccenda. (AMSA)
By Pokoto giovedì 10 marzo 2011 - 17:30 |
basta aspettare che compia i sessant'anni e dirgli di farsi mandare la pensione dalla repubblica veneta... o meglio, aspettare che abbia bisogno di un ospedale
By Tommy sabato 12 marzo 2011 - 21:51 |
La lungimiranza della politica finlandese. La trasparenza della tv pubblica inglese. E il solito imbroglio italiano dei fondi pubblici europei, che andrebbero semplicemente eliminati.
Tre esempi tre. Tre cose di cui si parla, sì – ma poco e male – in questi giorni di solleone. Ma tre cose molto, molto importanti.
La prima avviene in Finlandia. Dove il governo e il parlamento, insomma “la politica”, hanno deciso che l’accesso a Internet diventerà un diritto costituzionale da subito.
Adombrati perché “soltanto” il 96 per cento della popolazione navigava in Internet, mentre “ben” 4mila famiglie ne erano ancora escluse, i finlandesi hanno eliminato il loro “grave” digital divide garantendo a tutti la possibilità di accedere alla banda larga (1 Megabit) a costi ragionevoli.
Banda larga per tutti, dunque. Una rivoluzione. Per giunta pacifica, e persino più efficace del pur allettante “cchiù pilu pe’ tutti”. Non solo. Dopo il digital divide, i finlandesi sembrano determinati a colmare anche il bandwith divide (divario tra chi naviga in Internet e chi accede alla banda ultra-larga) entro il 2015. Semplicemente garantendo a tutti, quale diritto fondamentale di ognuno, la centuplicazione della velocità di accesso alla rete: da 1 a 100 Megabit.
In Italia invece “la politica” e un po’ tutta la classe dirigente, o digerente (e chissenefrega delle prevedibili critiche di populismo demagogico ecc. ecc.) non amano la rete. La odiano. Infatti quanto a connettività l’Italia, secondo l’Economist Intelligence Unit, è al ventisettesimo posto nel mondo e all’ultimo posto tra i Paesi occidentali.
All’inizio dell’anno, il ministro della Pubblica amministrazione e dell’Innovazione, Renato Brunetta, aveva promesso che “entro il 2010” anche in Italia tutti avrebbero avuto accesso alla banda larga per 2 Megabit. E che con una spesa di 1,5 miliardi di euro il progetto sarebbe stato completato “entro il 2012”.
Delle buone intenzioni di Brunetta si è persa traccia. Per ora, restano gli 8 milioni di italiani letteralmente tagliati fuori dall’accesso alla rete e la dittatura di “Telecom e le sue sorelle”, che fanno ciò che vogliono come vogliono.
Spostiamoci in Inghilterra e cambiamo argomento. Parliamo di tv. La autorevole BBC, la tv pubblica per eccellenza. La BBC, per rispondere alle richieste di trasparenza, ha deciso di rendere pubblici i compensi dei suoi più noti artisti e conduttori. Ha ricevuto solo applausi. Da tutti. A starnazzare come oche del Campidoglio sono rimasti soltanto i soliti “nani e ballerine”, sì, insomma quella categoria là, che esiste un po’ in tutto il mondo, ma che in Italia è sempre molto più attiva e supponente che non altrove.
La BBC incassa il canone, e il 6,5 per cento del canone, cioè circa 260 milioni di euro l’anno, viene speso in contratti, sia quelli delle star, sia quelli dei collaboratori a 1.000 euro al mese. Quindi è quanto meno normale, ovvio, giusto, che chi paga il canone abbia il diritto di sapere quanto guadagna chi. Tra l’altro è stato così che in Inghilterra sono venuti a sapere che il direttore generale della BBC Mark Thompson (735 mila euro l’anno) e altri 27 dirigenti guadagnavano più del primo ministro Gordon Brown (220 mila euro).
In Italia, anche su questo tema, a suo tempo, intervenne Brunetta, che caldeggiava l’idea della pubblicità dei compensi RAI. Personalmente, non mi interessa più di tanto “perché” Brunetta lo abbia fatto. Mi piace che lo abbia fatto e basta. E come me, credo che milioni di persone abbiano gradito.
Sapere quanto guadagna quel tale conduttore tv, aiuta a capire meglio perché faccia o non faccia certe domande. Aiuta a interpretare meglio i suoi furori o i suoi silenzi, le discese ardite e le risalite. E aiuta anche lo stesso conduttore a essere più professionale e soprattutto più leale con il pubblico, tutto il pubblico, al servizio del quale egli è “per definizione”.
Quindi è giusto sapere per chi, o meglio, per quanto suona la campana il “bravo presentatore” Fabio Fazio (2 milioni di euro l’anno), o l’abbondante Antonella Clerici (1,5 milioni), o l’altro “bravo presentatore” Carlo Conti (1,3 milioni), l’immarcescibile Bruno Vespa (1,2 milioni), l’immortale Pippo Baudo (900 mila), l’eterno Piero Angela e il martire Michele Santoro (entrambi 750 mila), l’immacolata Serena Dandini (700 mila), l’insignificante Giovanni Floris(400 mila), il simpatico Pupo (400 mila), i “gemelli diversi” Massimo Giletti e Alberto Angela (figlio di), entrambi 350 mila, fino all’indispensabile Alda D’Eusanio (300 mila), all’oscuro Osvaldo Bevilacqua (250 mila), al maliardo Lamberto Sposini (250 mila) e alla rampante Monica Setta (200 mila). Chiudono Elisa Isoardi e Milena Gabanelli (entrambe 180 mila, ma giudicate voi a chi li dareste e a chi no).
Poi ci sono i direttori. Quello del Tg1 Augusto Minzolini (600 mila euro l’anno), di Rai1 Mauro Mazza(300 mila), più il direttore generale Mauro Masi (715 mila) e il presidente Rai Paolo Garimberti (450 mila). Il direttore Rai Fiction Fabrizio Del Noce (400 mila), quello apposito per il 150° dell’Unità d’Italia Gianni Minoli (560 mila), i vicedirettori Giancarlo Leone (figlio dell’ex presidente della Repubblica, Giovanni) con 470 mila e Gianfranco Comanducci (440 mila), i vicedirettori Antonio Marano e Lorenza Lei, 400 mila ciascuno.
Ne mancano molti altri, più o meno noti. Ma questo è il punto. Avere i dati non è semplicissimo e in ogni caso la trasparenza è soprattutto una predica, quasi mai una pratica quotidiana.
Dalla Finlandia e dall’Inghilterra torniamo a casa, in Italia. Ma continuando a trattare argomenti europei. Come i fondi comunitari, che nel settennio 2007-2013 continueranno a piovere sull’Italia per complessivi 122 miliardi di euro (19,5 miliardi al Centro-Nord e il resto al Sud).
Ora, tutti avete più o meno seguito la polemica tra il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e quei governatori regionali da lui definiti “cialtroni” per non essere stati capaci di spendere i fondi Ue del settennio precedente a loro disposizione. Unica eccezione alla cialtroneria governatoriale, sarebbe la Basilicata, che, ci ha informato il coro quanto meno disinformato di stampa e tv, sarebbe la sola Regione meridionale ad avere speso tutto ciò che poteva e, per questa ragione, meriterebbe d’esser definita “virtuosa”.
Le cose in realtà non stanno così.
Tremonti non ha tutti i torti a prendersela con i governatori del Sud. Anzi, diciamo pure che ha ragione. Ma sbaglia a non completare il discorso, perché è vero che i soldi stanziati vanno spesi, ma è altrettanto vero che non basta spenderli comunque, senza chiedersi “come” vengano impiegati. L’esempio “virtuoso” della Basilicata è quindi fuorviante. Da quella regione si continua a emigrare (quattromila persone all’anno, per lo più giovani) come in passato e, allo stesso modo che nelle altre regioni, i “progetti” finanziati con i soldi pubblici dei fondi comunitari servono per lo più ad arricchire i soliti faccendieri ammanigliati alla politica, quando non gli stessi politici in prima (e per interposta) persona.
Ma andiamo, chi può sostenere, senza che gli si secchi la lingua, che nel Mezzogiorno i fondi comunitari siano serviti “a dare centralità all’obiettivo ultimo, che è migliorare il benessere dei cittadini”, come riportato nella “Nota di sintesi” del ministero dello Sviluppo economico?
In questo documento, vengono minuziosamente descritti “il Quadro strategico nazionale per il 2007-2013 e la Proposta di allocazione dei fondi comunitari europei e del fondo aree sottoutilizzate”. Ma vien da ridere a scorrere l’elenco delle “priorità” – come la realizzazione di “reti e collegamenti per la mobilità”, o gli interventi per “accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori” – e poi guardarsi intorno e scoprire, per esempio, che nelle “aree interne” di almeno quattro regioni meridionali persone e merci viaggiano come cento anni fa.
Ma c’è di più. La “Nota di sintesi” dice che tra gli obiettivi da conseguire con quei 122 miliardi di fondi europei attraverso “una politica regionale unitaria”, c’è anche quello di “prevenzione e contrasto di fenomeni criminali, soprattutto in alcune regioni del Mezzogiorno”. Ecco, qui si apre una contraddizione insanabile: perché se davvero si volesse centrare l’obiettivo di contrastare il crimine, bisognerebbe mettere i criminali nella condizione di non nuocere, e cioè eliminare i fondi Ue. Se la Ue non sganciasse più un euro, “i fenomeni criminali” si ridurrebbero ai soliti, marginali banditi da strada del “pizzo”.
Per esempio, quanti anni sono che parliamo di depuratori delle acque, che non funzionano (nella sola provincia di Caserta, otto) o non esistono nonostante i quattrini destinati a realizzarli? E dopo i depuratori, l’elenco potrebbe continuare, con decine, centinaia di esempi.
L’alternativa è semplice. Eliminare quest’altra cuccagna dei fondi europei, il vero “romanzo criminale” dell’ultimo ventennio, che ha esaltato le peggiori degenerazioni della defunta Cassa del Mezzogiorno. In “Roba Nostra” (il Saggiatore), scrivevo che nel solo periodo 1994-2006 all’Italia meridionale sono arrivati 81 miliardi di euro di fondi europei, cioè il 59 per cento di quanto la Cassa del Mezzogiorno aveva speso in quarant’anni di vita. E adesso che per il Sud i miliardi sono 102? Cosa accadrà secondo voi?
E allora, se la Ue o lo Stato vogliono davvero realizzare un progetto – che so, una nuova ferrovia, di cui il Sud avrebbe tanto bisogno -, lo facciano in prima persona, assumendosene la responsabilità diretta e comunicandone la chiara finalità ai cittadini. Il resto, come dice il Vangelo, viene dal maligno.
fonte: carlovulpio.com
By Highrise sabato 12 marzo 2011 - 23:27 |
qui sono stati utilizzati solo i fondi europei per la viabilità, e
nemmeno tanto bene... sono d'accordo, meglio eliminarli
oppure far si che le infrastrutture vengano realizzate sotto
diretta e continua supervisione della UE.
Per quanto riguarda Internet scommetto che i nostri politici
non sono interessati a promuovere una fonte di informazioni
che non sono in grado di controllare e magari censurare a
piacimento. Sono convinti che sia più conveniente gettar via
soldi pubblici su quotidiani che nessuno legge più, ma in futuro
questa scelta si ritorcerà loro contro.
By Tommy lunedì 21 marzo 2011 - 11:58 |
Radio Maria: “La tragedia del Giappone? E’ il giusto castigo di Dio”
21 marzo 2011 “Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita. Se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo. In secondo luogo, come osserva l’arcivescovo di Rossano Calabro, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni”: dal blog Razio Cigno ascoltiamo il noto studioso, il vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Roberto De Mattei, che ci spiega su Radio Maria quali sono le cause del terremoto in Giappone. Altro che Don Livio Fanzaga…
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Ci credete se vi dico che una cazzata del genere me l'aspettavo? hanno già aspettato troppo mi aspettavo questa uscita nel giro di 24 ore.
e guardate in questo caso non c'entra quello che penso su dIo o sulla chiesa, Radio Maria è una cosa a parte, anche molti credenti sono d'accordo nel dire che semina solo odio e violenza (e chiede soldi, e crea danni...), dovrebbero chiuderla, a volte mi pare Radio Padania per le cazzate che dicono.
By Elyse lunedì 21 marzo 2011 - 17:33 |
.....beh...secondo loro se fai del bene Dio ti premia....se ti comporti male Dio ti purga......Ma scusate non si era detto "perdona 70 volte 7"...
E poi....pensandoci bene sai quante volte l'ho chiamato e mi è stato sempre risposto che era al bar a mangiare un tramezzino?...
By Pokoto lunedì 21 marzo 2011 - 19:06 |
credevo fosse la solita palla e invece a quanto pare lo ha detto
By Highrise lunedì 21 marzo 2011 - 20:32 |
Allucinante... poi si meravigliano se la gente non li ascolta
By Tommy martedì 22 marzo 2011 - 17:24 |
Disabili? No grazie. La provocazione di alcune aziende del Nord
La campagna discriminatoria degli imprenditori ''meritocratici'': ''Nelle nostre aziende non c'è spazio per chi non produce''
“Disabili? No grazie. Siamo aziende, non servizi sociali”. Si tratta della campagna discriminatoria, portata avanti da un gruppo di imprenditori, che lanciano la provocazione, definendosi ‘meritocratici’: “Non vogliamo fare una crociata contro i disabili - spiegano nel loro blog (www.imprenditorimeritocratici.tk) -, ma far emergere un problema, senza nascondersi dietro il buonismo e l’assistenzialismo a tutti i costi. Non siamo mostri, ma onesti professionisti che lottano per la sopravvivenza. Lavoriamo sodo, creiamo occupazione e ricchezza nel territorio. E’ giunto il momento di infrangere ogni tabù buonista, per una reale meritocrazia, per la produttività e l’efficienza”.
Sul blog, gli imprenditori confessano le difficoltà nel lavorare con disabili: “Né io né i miei dipendenti abbiamo la preparazione necessaria per gestire un disabile psichico o fisico - scrive C.p.t., imprenditore -. Nessuno di noi ha la vocazione all’assistenzialismo: la nostra è una richiesta d’aiuto!”. S.b, 66 anni, aggiunge: “La mia azienda è come una casa: non posso permettermi di avere tasselli deboli, altrimenti vien giù tutta la baracca!”.
F, imprenditore, invece, se la prende con i cosiddetti “falsi invalidi”: “Tre anni e quattro mesi fa - scrive - il rappresentante sindacale della mia azienda si è fatto male sul posto di lavoro. E’ caduto da una scala mentre montava una macchina e si è fratturato una gamba. Gli hanno riconosciuto una percentuale d’invalidità (se è disabile lui io sono Napoleone!) ed ora è in una botte di ferro. Disabile, sindacalista e pure scansafatiche”. Per F., l’uomo avrebbe avuto un incidente mentre non era in azienda: “Quel maledetto bugiardo si era fatto male andando a sciare e si è trascinato a lavoro con la gamba rotta per simulare l’accaduto e fregarmi. Me lo troverò sul gobbo, fino alla pensione. Mi viene l’ulcera solo a pensarci”.
J., 25 anni, denuncia “le scarse capacità lavorative” dei disabili: “Ho lavorato - spiega sul blog - come segretaria, ho cambiato quattro impieghi in tre anni perché sono sempre assunta con contratti a termine. L’ultimo posto di lavoro mi piaceva davvero, avevo fatto una sostituzione di maternità, sperando che mi confermassero. Quando mancavano meno di due mesi al rientro del lavoratore di ruolo, hanno assunto una ragazza disabile: non riesce a fare il lavoro come lo faccio io. E’ lenta, non sa usare il computer, al telefono fa disperare tutti e non parla le lingue. Lavorativamente parlando è un disastro”.
Sono solo alcune delle testimonianze presenti sul sito “anti-disabili”. Si tratta di una vera e propria campagna di ‘sensibilizzazione’, con cui i “meritocratici” invitano i visitatori del blog a scaricare l’apposito volantino: “Nelle nostre aziende non c’è spazio per chi non produce” e appenderlo negli uffici, nelle fabbriche o per strada. Cartelli già largamente presenti nella provincia di Milano: “Ho strappato il volantino e me lo sono portato a casa: quello che scrivono è a dir poco delirante”, spiega Ernesto Cirano, pubblicista free-lance, promotore della petizione on line, sul sito www.lacongiuradeipoeti.it. Obiettivo, “invitare la Tavola della Meritocrazia ad un incontro pubblico - spiega Cirano -. Non vogliono i disabili nelle loro aziende? Che glielo dicano in faccia!”.
Lo scorso febbraio il gruppo ‘imprenditorimeritocratici’ è stato bannato da facebook, ma ora è ricomparso con una nuova pagina (quasi 200 contatti). E non si fatica a comprendere le ragioni della precedente censura leggendo questa testimonianza: “Ho un dipendente down e non mi ha dato mai problemi. Noi produciamo blocchetti in carta copiativa, quelli in dotazione alla polizia stradale. Il ragazzo disabile è buono e tutti gli vogliamo bene. Ogni tanto, però, ha la luna storta e te lo fa pesare. Quando vengono i genitori a prenderlo, sembra un bambinone. La madre gli allaccia la giacca e lo trattano come se fosse di vetro. Lo hanno viziato! Ma l’azienda e i miei dipendenti hanno già i loro problemi e non possono assecondare le lune di un handicappato. Hanno bisogno di stabilità e di un ambiente sereno in cui lavorare, cosa c’è di mostruoso in questo?”
fonte: dirittodicritica.com
By Tommy mercoledì 23 marzo 2011 - 14:43 |
“Il sesso orale guarirà la tua omosessualità, grazie alle mie preghiere”
23 marzo 2011 Un sacerdote americano fermato per molestie su giovani vittime anche minorenni
Un giovane sacerdote voleva convincere i ragazzi a liberarsi delle loro tendenze omosessuali con un metodo particolare: molestandoli. Gli abusi sessuali sarebbero serviti per fargli raggiungere la purezza di fronte agli occhi del Signore. Le vittime delle violenze compiute da Brent Girouex sono stata almeno sei. Il pastore trentunenne ha confessato alla polizia i suoi reati e ora rischia una pena molto pesante.
MOLESTIE PER PURIFICARE - Brent Girouex risiede a Council Bluffs, nello Stato dell’Iowa, e lavora come assistente spirituale per i giovani nella chiesa evangelica Victory Fellowship Church. Le accuse nei suoi confronti riguardano in particolare le molestie subite da un ragazzo, che sarebbe stato abusato sessualmente ripetutamente da quando aveva quattordici anni, come riferito dalla televisione locale KETV. In Iowa l’età minima per un rapporto consenziente è di sedici anni. Il caso è stato scoperto un mese fa circa, quando quattro giovani uomini hanno informato la direzione della Chiesa a proposito delle violenze sessuali subite da loro e che coivolgevano Brent Girouex. Il pastore è stato spinto allora a presentarsi alla polizia per autodenunciarsi. Girouex ha amesso di aver compiuto molestie, ma ha spiegato che tramite il sesso orale voleva curare i ragazzi che soffrivano di omosessualità. Secondo l’accusa voleva far raggiungere la purezza sessuale alle sue vittime. Nei verbali è presente questa dichiarazione: “Quando eiaculano, scompaiono anche i cattivi pensieri dalla loro mente”. Ha inoltre messo di aver pregato in continuazione durante gli atti sessuali che praticava sulle sue giovani vittime.
VITTIME NUMEROSE - La cura non è però arrivata la prima volta, e allora le molestie sessuali sono proseguite. La sua prima vittima è stata abusata sessualmente tra le venticinque e le cinquanta volte secondo il sacerdote, mentre il ragazzo, che ora è diventato maggiorenne, ha parlato di un centinaio di incontri. Il giovane pastore avrebbe inoltre affermato che le sue vittime avevano acconsentito agli atti sessuali. I ragazzi molestati sarebbero almeno sei, anche se le autorità sostengono che data la natura del caso le violenze potrebbero essere state molto più numerose. Secondo le carte della procura Girouex avrebbe cercato di curare sessualmente anche gli adulti, per esempio un uomo di ventitre anni che aveva problemi con la propria compagna e si era rivolta al giovane sacerdote per un aiuto. Il pastore gli avrebbe tirato giù i calzoni iniziando a toccargli le parti intime, sempre per raggiungere la purezza sessuale. In questo momento Girouex è stato liberato pagando una cauzione di oltre 30 mila dollari, ma rischia una pena severa dato che potrebbe ricevere cinque anni di prigione per vittima.
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condannano la masturbazione, ma fatta dalle loro mani sante, diventa terapeutica... la cauzione gliel'han pagata i fedeli?
sacerdote o pastore? io nn faccio discriminazioni ma se fosse un pastore perchè nn si sposa visto che può? se evita di fare figli però è meglio...
By Tommy giovedì 24 marzo 2011 - 14:08 |
Il Vaticano: “Essere contro l’omosessualità è un diritto fondamentale”
24 marzo 2011 L’ambasciatore della Santa Sede si oppone alla risoluzione Onu che mira a porre fine alle discriminazione e alle violenze contro la comunità LGBT
85 Paesi hanno sottoscritto alle Nazioni Unite la risoluzione per la fine della discriminazione e degli atti di violenza nei confronti della comunità LGBT. Il Vaticano però si oppone a questo testo dell’Onu, e l’ambasciatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite ha attaccato pesantemente l’iniziative che mira a riconoscere la dignità e l’uguaglianza di chi ama persone dello stesso sesso.
ONU PER I GAY- Alle Nazioni Unite prosegue l’impegno per porre fine alla discriminazione contro l’omosessualità. Dopo la proposta di risoluzione firmata da 68 paesi, ieri a Ginevra alla Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite è stata depositata, da parte della Colombia, un’altra proposta di Risoluzione, che chiede di mettere fine alle violenze e discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere delle persone, sostenuta da 83 Stati”. Nel testo introdotto dal Paese sudamericano si esprime grande preoccupazione per le discriminazione della comunità LGBT in ogni regione del mondo. Le violazioni dei diritti umani nei loro confronti includono omicidi, stupri, torture e persecuzioni penali. La risoluzione riconosce come il tema dell’omosessualità sia visto con diverse sensibilità nelle varie società mondiali, ma evidenzia come la comunità mondiale si debba impegnare per porre fine alle discriminazioni di ogni minoranza. Il documento è stato appoggiato da tutti i grandi Stati europei e Nord e Sudamericani, mentre è stato snobbato dalle potenze con diritto di veto Russia e Cina. Particolarmente entusiasta la nota di Hillary Clinton, che ha fatto del riconoscimento dell’uguaglianza dei gay un obiettivo della politica estera americana. “ I diritti per la comunità di LGBT sono diritti umani, e i diritti umani sono i diritti per la comunità LGBT”.
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In Italia e in Europa possono fare il cazzo che gli pare ma se si mettono contro l'ONU rischiano di pagarle tutte... Ratzinger, guarda che se c'è un onnipotente non sei tu, occhio...
ora gli va bene che tra Libia e Giappone ci sono cose più serie a cui pensare che non i loro deliri razzisti e discriminatori.
By Tommy venerdì 25 marzo 2011 - 17:00 |
“Gentilini, no grazie”: i fedeli boicottano l’invito del parroco al pro-sindaco razzista.
25 marzo 2011 Il sacerdote gli concede una sala per presentare il suo libro. E le famiglie scioperano: niente obolo durante la Messa.
Giancarlo Gentilini è un uomo che divide, anche in Chiesa. Nella parrocchia di Busa di Vigonza, piccolo centro alle porte di Padova, il parroco concede al prosindaco di Treviso una sala per la presentazione della sua autobiografia. Ma la circostanza non va giù a un gruppo di fedeli, che ha distribuito volantini in paese, a firma «famiglie cristiane» invitando i praticanti a non versare il consueto obolo durante la messa. Ne parla Repubblica in un articolo a firma di Filippo Tosatto:
«Le parole e gli atti di Gentilini sono incompatibili con il messaggio evangelico e offendono la sensibilità di chi crede nell’eguaglianza tra gli uomini», dichiara Agostino Zabeo, portavoce della protesta. Quasi una legge del contrappasso per il parroco, che tempo fa, dal pulpito, aveva esortato la comunità a non fare l’elemosina ai mendicanti sul sagrato: «Sono risorse sottratte ai veri poveri e favoriscono solo il racket dell’accattonaggio », aveva ammonito. Tant’è. Ora la contestazione ha colto tutti di sorpresa: «Mi sembra esagerata, anche se avevo avvertito il don che Gentilini porta guai», commenta il giovane volontario Roberto Polin. «Però è stato l’editore a contattarci, noi abbiamo detto di sì a condizione che non si faccia politica, né simboli né bandiere è l’accordo. In cambio riceveremo cento euro per le pulizie e il riscaldamento. Del resto a fine mese arriverà anche Debora Serracchiani, del Pd. Noi non abbiamo preclusioni».
Pareri discordi tra i fedeli:
«La sala non è stata concessa alla Lega — ribadisce Paolo Pinton — e i soldi ci servono per autofinanziare la sistemazione del patronato». «È una situazione particolare — fa eco Nicoletta Bianco — ma noi siamo uno spazio aperto e io sono curiosa di sentire cosa dirà Gentilini. Anni fa abbiamo ospitato anche un gruppo di danza del ventre, quando ci venne chiesta, al parroco vennero i capelli dritti». «Io sono contraria ma siamo in democrazia », sospira Manuela Salloum, del circolo culturale cattolico Noi. E lo sceriffo padano? Non si scompone: «Dicano quello che vogliono, io sono stato invitato e ci sarò. Sono un cattolico praticante io, mica un comunista ».
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Quando i fedeli sono più intelligenti del loro parroco. Dovrebbero fare tutti così, se fanno cazzate, si tirano i cordoni della borsa, così li si tiene al loro posto.
Non commento neanche la frase finale, conferma la mia tesi, la religione è una questione politica.
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La verginità di Daniela Santanché
24 marzo 2011 “Care ragazze, non concedetevi al primo che capita. Rimanete vergini fino al grande amore”. L’inno alla castità non proviene da Radio Maria o dal Papa, ma dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Daniela Santanché. Intervistata dalla Zanzara di Giuseppe Cruciani, la combattiva esponente del governo Berlusconi ha ben pensato di regalare al pubblico radiofonico un inno alla purezza e alla castità.
Certo, un invito alla coerenza sarebbe stato difficile sentirlo sulle sue labbra. Durante la campagna elettorale del 2008 aveva fatto un appello a tutte le donne italiane.”Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali.” Pochi mesi dopo era invece in tutte le trasmissioni televisive per difendere il premier e la sua vita notturna irregolare, ovviamente inventata da quei gran bugiardi della sinistra. Chissà se anche a Silvio avrà consigliato qualche mese di astensione per mantenersi più puro per la sua nuova fidanzata.
Ora, coinvolta in un piccolo scandalo sulla sua formazione, la pasdaran della destra milanese ha lanciato il nuovo motto per le ragazze, consigliando di rimanere illibate fino all’arrivo del vero, grande amore. Anche se forse intendeva un grande conto in banca. Come diceva Veronica Lario, le giovani vergini che si offrono valgono molto di più per il drago.
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By Highrise venerdì 25 marzo 2011 - 23:56 |
Grande Tommy, le dichiarazioni della Santanchè mi erano sfuggite! Rimanete vergini fino al grande amore, dice lei alle altre donne - ma la domanda sorge spontanea... quanto dovrà essere grande quell'amore? Basteranno 30 centimetri, o forse saranno meglio 300000 euro, 3 case e un 3.0 di cilindrata?
IMHO queste dichiarazioni sono ORO MASSICCIO per chi volesse farsi un'idea generale della coerenza e moralità della donna media italiota, in particolar modo delle femministe come la Santanchè che dal '68 fino a oggi hanno promosso ed esaltato la cosiddetta "liberazione sessuale femminile" e oggi in barba ai loro principi incoraggiano le donne a chiudere le cosce in attesa del miglior offerente... che dire, evidentemente la liberazione sessuale non è stata redditizia e soddisfacente dal punto di vista monetario e si cerca di tornare alla vecchia compravendita di carne da letto... siamo arrivati al livello in cui la sensazione di schifo è talmente intensa da condensarsi nel grottesco e nel tragicomico, standing ovation & complimenti vivissimi!
By Tommy sabato 26 marzo 2011 - 11:25 |
Erik, chissà perchè sapevo che avresti apprezzato...
ora.
analizzate queste frasi:
"LE PROTESTE DI LAMPEDUSA NON ESISTONO, SONO UN'INVENZIONE DELLE TELEVISIONI DELLA SINISTRA. GLI IMMIGRATI CHE VENGONO QUA SONO ISTRUITI, ALCUNI PARLANO ADDIRITTURA L'ITALIANO. E' LA DIMOSTRAZIONE CHE VOGLIONO CONQUISTARE E COLONIZZARE L'ITALIA" (ANGELA MARAVENTANO LA LEGHISTA DI LAMPEDUSA)
"Tra gli immigrati sbarcati a Lampedusa ci sono persone che sanno cosa significa il mondo, persone istruite, che hanno studiato. Addirittura alcuni parlano italiano: dimostrazione che è in atto un progetto di conquista e colonizzazione del nostro Paese"
a parte che se la lega è arrivata pure in sicilia siamo messi bene, ma...
Fatemi capire. Se l'immigrato che arriva non è istruito e non sa l'italiano, lo disprezzano e dicono che sanno solo rubare e ammazzare; se invece sanno la lingua e sono istruiti, ne hanno paura e dicono che vogliono colonizzarci.
Dimostrazione che per il leghista lo straniero buono è lo straniero morto.
By Tommy sabato 26 marzo 2011 - 11:47 |
La Germania ride di noi: “Senza media indipendenti si fa la fine dell’Italia”
BERLINO – La Germania deride l’Italia sulla libertà dei media. Una campagna pubblicitaria ideata dall’agenzia Serviceplan e lanciata dalle emittenti pubbliche tedesche ARD e ZDF recita: ”Senza media indipendenti si rischia di fare la fine dell’Italia”.
Lo spot..., lanciato in occasione delle elezioni negli stati del Baden-Würtenberg e della Renania Palatinato e promosso su diversi quotidiani nazionali, presenta in primo piano una foto di Silvio Berlusconi che ride con sotto lo slogan: “Una democrazia è forte quando ha media liberi”.
“La Germania ha un panorama televisivo tra i più ricchi e variegati al mondo – si legge sul cartellone pubblicitario – Siamo noi tutti che lo rendiamo possibile grazie al canone che paghiamo”. Inoltre come si legge sul sito www.wuv.de, rivista che si occupa di media e pubblicità, una democrazia funziona “non solo quando ci sono elezioni libere, ma anche quando i media non sono sottomessi al potere
By Tommy sabato 26 marzo 2011 - 12:04 |
Visita papale a Lamezia Terme (CZ): 700mila euro per tre chiese
Per la prossima visita di Benedetto XVI a Lamezia Terme (CZ), prevista il 9 ottobre (Ultimissima del 19 gennaio 2010), il comune ha siglato un protocollo d’intesa con la diocesi locale. L’obiettivo è il restauro delle chiese della città, riporta il sito Lameziaweb. In particolare per il rifacimento della cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, della chiesa Matrice di Sambiase e della chiesa di San Domenico, che il papa potrebbe visitare durante il suo soggiorno a Lamezia Terme.
Mentre ci si chiede anche su FaceBook quanto costerà la visita papale, una delibera recentemente approvata dalla giunta ha previsto una spesa complessiva di circa 700mila euro: 140mila per la cattedrale, 185mila per San Domenico e circa 365mila per l’altra. Secondo la giunta, la visita di Benedetto XVI “assume un carattere di straordinarietà ed eccezionalità” e “costituisce un avvenimento storico”. L’ultimo arrivo di un papa in Calabria risale al 1984, quando Giovanni Paolo II fece tappa all’aeroporto di Lamezia Terme.
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e alè...ma sempre i nostri si usano, eh... tra un po' noi siamo in ginocchio, loro ne hanno a strafottere, ma li usassero una volta... forse quando ci avranno succhiato tutto andranno altrove...
By Tommy sabato 26 marzo 2011 - 15:37 |
La Mussolini: “Licenziate la modella Tim, ha parlato male di Berlusconi”
26 marzo 2011
La presidente della bicamerale sull’infanzia non prende bene un’intervista a Bianca Balti, nuova testimonial Tim, in cui la giovane attacca il Premier.
“Non ci posso credere che la testimonial della Tim abbia veramente detto una cosa simile. Si e’ dimostrata poco intelligente politicamente. Spero che la Tim la licenzi immediatamente e si riprenda Belen: ha insultato la maggioranza degli italiani che con convinzione ha votato il nostro premier, dimostrandosi poco intelligente.
E lo ha fatto dopo che Berlusconi ha finto anche sul fronte della crisi libica”. Lo ha dichiarato Alessandra Mussolini, presidente della commissione bicamerale dell’Infanzia, in un’intervista rilasciata a Klaus Davi ed on-line sulla pagina Facebook “Porca Italia”, titolo dell’ultimo libro del massmediologo.
OPINIONE - Ragione del contendere una dichiarazione della nuova icona dello spot Tim, la modella Bianca Balti che al settimanale “Vanity Fair” ha dichiarato: “Tutto il mondo ci prende in giro per Berlusconi. All’inizio mi incazzavo e rispondevo a chi ci attaccava: senti chi parla, voi avete Bush. Adesso cerco di ragionare e spiego che l’Italia non e’ solo e tutta Berlusconi”. Frase che Klaus Davi ha raccolto nel suo ultimo libro “Porca Italia, cosa dicono e pensano di noi all’estero” edito da Garzanti, nel capitolo sugli italiani vip che parlano male del proprio Paese. La modella – che ha anche posato nuda per l’edizione francese di Playboy – ha poi spiegato di aver partecipato alla manifestazione delle donne il 13 febbraio “perche’ la mercificazione femminile e’ una sottomissione delle donne agli uomini e ammette di aver provato la droga.”
VIA! - “La signora Balti – ha commentato la parlamentare PDL – dice anche che siamo un popolo gioviale e solare e non si rende conto che queste sono proprio le caratteristiche di Silvio Berlusconi. Si vergogna di essere italiana? Vada in Francia, con la Bruni a suonare la chitarra”. E poi l’affondo: “lo spot e’ brutto, lei sembra un manichino”. Alla domanda di Davi: “sarebbe contenta se la Tim la licenziasse?”, la Mussolini ha risposto: “Si’, anche perche’ non se ne accorgerebbe nessuno: aridateci Belen”.
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Incredibile una fascista che toglierebbe il lavoro a un'italiana per darlo a una straniera (sì, ok, nello specifico il discorso fa ridere, dato che entrambe camperebbero tranquillamente anche senza, d'accordo), pur di difendere il suo capo? E se non sbaglio anche la Mussolini in passato lo ha attaccato... cioè questa donna è la coerenza fatta persona.
E poi che ha detto? solo che all'estero ci sfottono per berlusconi e da italiana le dà fastidio, che ha detto di sbagliato?
Cmq parere personale... non che Belen non fosse un belvedere, ma preferisco la Balti, è più il mio genere. sarà il nome...
By Highrise sabato 26 marzo 2011 - 18:09 |
La Mussolini e la Santanchè non si capisce siano di destra o di sinistra... militano a destra ma si definiscono femministe e il femminismo è tutt'altro che di destra (negli States qualcuno l'ha definito addirittura un movimento di tipo neomarxista)
Una difende Berlusca e l'altra lo attacca, ma presto scommetto che le loro posizioni cambieranno in base alla convenienza politica più prossima e chissenefrega di ideali e quant'altro.
Ovviamente questo vale anche per la Balti, ma chissà qual'è (o meglio, quant'è) il prezzo del suo amore
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Per quanto riguarda i crucchi è meglio, per una volta ancora, che stiano zitti per due motivi:
1 - Anche i neonati sanno che i media pubblici sono da sempre sotto il controllo dei politici di turno e rispondono alle loro direttive, in qualsiasi nazione del mondo e sono quindi per definizione NON liberi e inaffidabili;
2 - La TV pubblica crucca è ancora più sanguisuga a livello di canone della stessa RAI e il canone è ancora più impositivo esattamente come quello RAI... in pratica si è costretti a pagarlo anche se NON SI POSSIEDE un televisore. Bell'esempio di libertà e coerenza, kartoffeln
ww w.tvblog.it/post/20229/germania-ogni-famiglia-obbligata-a-pagare-il-canone-tv
By Highrise sabato 26 marzo 2011 - 18:50 |
Tommy, leggiti questo articolo... ho copincollato l'ottimo commento di uno dei lettori, è da incorniciare in quanto descrive appieno il meccanismo di doppia moralità delle femministe, lo stesso utilizzato dalla Santanchè
La frase "feminism is a sexual trade union" (il femminismo è un sindacato sessuale) mi ha fatto ribaltare dalla sedia dalle risate, è semplicemente geniale!
ww w.the-spearhead.com/2011/03/24/a-feminist-regrets-free-sex-sort-of/
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Snark March 24, 2011 at 10:19
This is a total admission by Wolf that feminism is a sexual trade union. She’s actually come out and said it, practically word for word.
When she was younger and desirable, she was entirely in favour of the free sexual market, because she benefited from things being that way.
Now that she’s older, and can no longer manipulate a room full of men by sending out sexual signals, she takes a hardline stance against any alternative sources of sexual release for men. Now, men must pair up with women in a monogamous arrangement, and must remain faithful to them whether their boobs are supple or saggy …
You know, I think that used to be the case before feminism …
Too bad for aging nags that they opened the box and can’t put everything back in it again.
By Highrise domenica 27 marzo 2011 - 18:42 |
Da "Il Giornale" di oggi
Non solo donne oggetto... E questi cosa vi sembrano?
«Scusi: ma lei non si sente un uomo oggetto?». Fa da colonna alla porta sinistra di Abercrombie&Fitch, Andrea Salerno, 19 anni, veronese. Rimbalza la domanda al suo quasi «gemello» in altezza e forme, che sta al battente destro. Anche lui si chiama Andrea e chiude il triangolo, riponendo il quesito al ragazzo croato - non spiaccica una parola in italiano! - che a petto nudo, al centro del vano d’entrata, si fa fotografare con nugoli di ragazzine che aleggiano verso il suo corpo lucido, quasi oliato, come uno sciame d’api al pistillo.
«Tu ti senti un uomo oggetto?». Rispondono tutti e tre insieme: «No». Con la semplicità che è il sigillo del marchio. La semplicità del muscolo alto e sodo, dallo zigomo al bicipide al lato B. Corpo glabro, la barba rasata. Notare bene che le tre «virili colonne» possono fornire la risposta solo perché le manager del piano terra, due donne, hanno dato loro il permesso. E sono sempre le donne a scattar loro le foto insieme alle piccole ronzanti. Chiedendola anche: «Dai signora, faccia una foto insieme al nostro bell’uomo?». Ma se fosse il contrario? Se al centro-scena ci fosse la pin-up in reggipetto e uno stormo d’uomini la insidiasse, una femminista non griderebbe in difesa dell’oggetto-corpo femminile? Ancora non si capisce se il successo della griffe Usa, che ha i suoi unici punti vendita europei a Londra e Milano, stia nell’allure casual dell’abbigliamento o nel richiamo ormonale degli Adoni. «Facciamo questo lavoro per allegria» continua Salerno, che fra poco cambierà postazione per conquistare il centro del vano a petto nudo, come il suo collega straniero. A Verona studia Scienza della Comunicazione; prende il treno per Milano per esporre la sua avvenenza sotto i portici vicini a piazza San Babila e sulle passerelle della moda.
Non si sente passivo in questo sfruttamento della prestazione? «No. Essere belli è una qualità. Una volta mi hanno chiesto di fare lo gigolò, non qui a Milano ma in un altra città, e se ho capito che l’escort maschile è una professione in ascesa, ho detto comunque di no». La mattina va in palestra, poi all’Università e per venti ore alla settimana è ai battenti di Abercrombie&Fitch. Uno stipite vivente, ben plasmato. Pelle color cuoio, folti occhi nocciola. «E’divertente. Le donne ti fanno i complimenti, anche quelle non più giovanissime. A volte le teenager chiedono il numero del cellulare o l’indirizzo Facebook ma noi in genere lo neghiamo». La retribuzione? «Ottima, soprattutto per quelli che stanno sulla porta: la postazione più pagata di tutto il negozio. E’ una cifra per uno studente che si mantiene senza pesare sui genitori. Ho sognato di fare questo mestiere da quando, molto più giovane, sono andato negli Stati Uniti. Ma nel futuro mi vedo lontano da qui».
Dove? «Vorrei una famiglia, moglie, figli, e fare il giornalista, ma mi dicono che è un mestiere difficile. So che non basta essere abbronzati e sbarbati. Serve la testa. L’intelligenza, nonostante le apparenze, non ci manca. La beltà è un optional in più». Il fatto che ad affermarlo sia un uomo in mostra cambierà un giorno anche il concetto di una donna in mostra?
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Modalità politicamente scorretta: avviata
Che dire, in effetti nessun uomo si è mai lamentato del fatto che esistano modelli, gigolò e quant'altro che vendono il proprio corpo o la propria immagine in cambio di denaro. Non si sono mai visti cortei o manifestazioni di piazza con uomini inferociti urlanti "Se non ora, quando?"
e guarda caso NESSUNA donna si è mai lamentata della messa in mostra di corpi maschili dai muscoli scolpiti e unti d'olio, al contrario, mi risulta che per la festa della donna gli strip tease maschili siano richiestissimi dalle "gentili" signorine le quali oltretutto si spingono anche a palpare e soppesare i suddetti corpi -ma il contatto fisico, se attuato da un uomo verso una ballerina di strip, è molestia sessuale- come mai questa disparità di trattamento? Se questo non è OGGETTIVIZZARE il corpo maschile, cos'è? Eppure nessuno strepita per questo...
Ne consegue che proprio non si capisce come mai le donne italiote starnazzino tanto per il caso Ruby e in misura minore per le copertine hard di riviste destinate a un pubblico maschile che mostrano un corpo nudo di donna e per la pornografia in generale. Dato che le stesse donne oggettivizzano il corpo maschile, perchè gli uomini non dovrebbero fare altrettanto col corpo femminile? Perchè la prostituzione maschile è tollerata e quella femminile è condannata, anzi addirittura illegale?
Questo è un classico caso di doppi standard femminili (e femministi) a scopo cautelativo: promozione di tutti gli aspetti inerenti la libertà sessuale femminile e condanna di tutti gli aspetti inerenti la libertà sessuale maschile.
Come mai questa disparità? E' semplicissimo: la donna media italiota (DMI) non può tollerare la concorrenza di alta qualità (a costi accettabili per l'uomo) in campo sessuale, specialmente se si tratta di ragazze in media più giovani, avvenenti e disinibite in quanto tale concorrenza rende l'uomo medio italiano libero in campo sessuale, non più dipendente dalla DMI che sta iniziando a notare un netto calo di uomini che hanno voglia di impegnarsi e diventare muli da soma e bancomat antropomorfi per soddisfare i capricci e le pretese della principessina di turno
Non solo - le donne italiote se la prendono pure con le straniere che arrivano qui a convivere con gli uomini italiani: qui ad esempio diversi miei conoscenti convivono felicemente con splendide ragazze brasiliane e ucraine e alcuni addirittura hanno la cosiddetta "eterna fidanzata" (friends with benefits) mentre le loro coetanee sarde "pappanta prumoni" - vecchio detto sardo traducibile approssimativamente con "si mangiano il fegato dalla rabbia"
Ecco i motivi di tanti strepiti e richieste di moralità, nientemeno che il solito, vecchio intere$$e personale
By Tommy domenica 27 marzo 2011 - 21:28 |
sempre detto anch'io! non ho mai sentito nessuno lamentarsi per la mercificazione del corpo maschile...
sai come si dice:
"se un uomo parla di sesso a una donna è molestia sessuale.
se una donna parla di sesso a un uomo sono 100 euro al minuto + IVA"
By Highrise domenica 27 marzo 2011 - 23:39 |
By Highrise lunedì 28 marzo 2011 - 07:12 |
spettacoli.tiscali.it/articoli/gossip/11/03/24/ambra-verita-francesco-renga.html
Altro stupendo esempio di doppia moralità femminile
Ambra -paparazzata mentre si trovava in compagnia di un suo collega- si indigna e invoca una non meglio precisata "deontologia professionale" del giornalismo... eppure, mentre criticava goduriosamente Zilvio ad Annozero per il caso Ruby non ha invocato la stessa "deontologia" , guarda un pò che strano!
Certo che cmq questa vicenda ha un lato decisamente istruttivo, sicuramente qualcuno d'ora in avanti -prima di sentirsi autorizzato a pontificare sulla vita privata altrui- ci penserà due volte ricordandosi che a lanciare il siluro si rischia di ritrovarselo in cu7o
By Tommy lunedì 28 marzo 2011 - 14:34 |
Padova. Studenti emiliani intossicati, la
guardia medica: curo solo pazienti veneti.
In 14 si sono sentiti male a Montegrotto e sono stati portati in ambulanza ad Abano. Un altro medico: legge inesistente.
PADOVA - Vittime di un'intossicazione alimentare o provocata dall'acqua di una piscina termale durante una gita scolastica a Montegrotto, nel Padovano, 14 studenti su 21 di una quarta classe del liceo scientifico Zanelli di Reggio Emilia sono finiti all'ospedale di Abano Terme, mentre l'operatore della guardia medica, avvisata per prima, avrebbe risposto alle insegnanti di poter intervenire per visitare solo pazienti veneti, richiamandosi a una legge della Regione.
Gli studenti sono stati così portati all'ospedale con una staffetta di ambulanze. Lo riferisce il "Resto del Carlino", aggiungendo che la scuola presenterà una relazione alla direzione generale dell'Asl 16 di Padova. «Ho chiesto al dirigente del pronto soccorso di Abano - ha spiegato a Carlino Reggio la vicepreside Lorella Chiesi, subito allertata dalle insegnanti presenti alla gita -. Mi ha detto di non essere a conoscenza di alcuna legge di questo tipo, tanto più che la zona di Padova richiama turisti non essere a conoscenza di alcuna legge di questo tipoda tutto il mondo».
Gli studenti erano arrivati in treno a Montegrotto martedì; i pasti erano forniti dall'hotel. A mezzogiorno ai ragazzi veniva dato un cestino da viaggio per il pranzo al sacco, mentre la cena veniva consumata in albergo. Giovedì sera parecchi ragazzi si sono sentiti male e le insegnanti hanno chiamato la guardia medica, sentendosi dare - affermano - questa risposta. Da qui la richiesta di intervento al 118. Dopo alcune ore di visite e cure i giovani sono stati dimessi.
«Il comandante dei carabinieri di Abano - ha aggiunto la vicepreside - mi ha detto che avrebbero fatto accertamenti sia a livello alimentare, sia sulla piscina termale. Interverranno anche i carabinieri del Nas». Venerdì i ragazzi sono rientrati a Reggio, non in treno ma più comodamente con un pullman, e hanno poi commentato l'episodio su Facebook, con un album fotografico intitolato "Che gita... che finale!"
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Spero sia una cazzata, ma in veneto di episodi così ne ho letti a decine, lì l'ideologia leghista sta facendo danni colossali, tra poco i politici veneti si eleggono a razza ariana; prima gli stranieri, poi i meridionali, e tra poco chiunque nn sia veneto non è niente.
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Condannata la Gelmini:
«Discrimina disabile»
Condannato il ministero all'Istruzione guidato Mariastella Gelmini ovvero il ministro stesso: ha discriminato un disabile riducendo le ore di sostegno per uno studente in un istituto superiore di La Spezia. È una sentenza, importante del tribunale di La Spezia che può avere conseguenze in tutto il Paese. In aula non è una settimana proficua, per la titolare del ministero con sede a Trastevere a Roma: il Tribunale del Lavoro di Genova venerdì 25 ha condannato il ministero dell'Istruzione a risarcire con circa 500 mila euro 15 lavoratori precari della scuola che avevano presentato ricorso per la loro mancata stabilizzazione.
Il giudice ha definito 'condotta discriminatoria' quella del ministro per l'istruzione. Lo ha fatto sapere l'avvocato Isabella Benifei che aveva fatto ricorso. Il giudice ha condannato il ministero a ripristinare le ore di sostegno e a pagare le spese processuali. Benifei, incaricata dai genitori del ragazzo, ha contestato il contrasto fra i tagli della Gelmini e il diritto alla tutela delle persone con disabilità. «L'articolo 3 della Costituzione - si legge nel ricorso - promuove la piena attuazione del principio di parità di trattamento» e con il provvedimento ministeriale «viene leso il diritto del disabile all'istruzione».
Per la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, «quella dei precari di Genova è solo l'ultima sentenza in ordine di tempo sulle mancate stabilizzazioni dei lavoratori precari della scuola. Queste cause sono la diretta conseguenza delle scelte politiche della Gelmini e di questo governo che, pur di fare cassa, non ha voluto portare a termine il piano straordinario di immissione in ruolo previsto dal governo Prodi». La parlamentare aggiunge: «Con i risarcimenti di oggi si raggiunge una cifra consistente che ci porta a chiedere pubblicamente al ministro Gelmini di ammettere, una volta per tutte, che per lo Stato sarebbe stato molto meglio investire quelle risorse per la stabilizzazione dei docenti e la qualità della didattica piuttosto che pagare questi giusti risarcimenti».
Tono analogo dall'Idv: «La sentenza del Tribunale del lavoro di Genova – dichiara il portavoce dell'Idv Leoluca Orlando - ha reso giustizia ai lavoratori e ha confermato ciò che l'Italia dei Valori ha sempre denunciato: questo governo è incapace. L'inadeguatezza del ministro Gelmini, che ha calpestato i diritti fondamentali dei lavoratori precari della scuola, è sempre più evidente. Il sistema dell'istruzione è stato distrutto da Berlusconi, Tremonti e dall'ignobile riforma Gelmini. La misura è colma, vadano a casa».
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Dopo l'episodio dei giochi della gioventù anche questa... e c'è stata una condanna, quindi non sono voci... ma cos'è, l'obiettivo è proibire l'istruzione ai disabili?
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A Forum (Canale 5) due finti terremotati dell’Aquila fanno uno spot al governo
Due ignobili figuranti. Per inciso l'accento dei due non è quello tipicamente aquilano.
Prosegue la subdola campagna pro-Berlusconi nelle reti Mediaset. Stavolta ospite a Forum (Canale 5) una coppia di comparse, due finti terremotati aquilani (“Nessuno sta in mezzo alla strada”, dice la donna) fa uno spot a favore del governo che si conclude con gli omaggi di Rita Dalla Chiesa a Bertolaso. Oggi l’assessore dell’Aquila Pezzopane ha scritto a Rita Dalla Chiesa: “Forum ha offeso la nostra dignità”.
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Per la cronaca, stamattina la Dalla Chiesa ha fatto ammenda scusandosi per la porcata, e assicurando la sua buona fede.
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By Highrise lunedì 28 marzo 2011 - 17:57 |
ww w.libero-news.it/news/701447/E__rivolta_a_Lampedusa_Mercoled%C3%AC_l_evacuazione.html
Lampedusa è in rivolta, i pescatori hanno bloccato il porto con dei barconi (precedentemente sequestrati ai clandestini) in modo da ostacolare le operazioni delle motovedette impegnate nei soccorsi.
Al sovraffollamento si uniscono i disordini causati dai clandestini che accampano diritti e pretese, essendosi già scordati che si trovano in terra straniera e dovrebbero solo ringraziare di essere stati accolti.
ww w.lettera43.it/cronaca/11645/lampedusa-emergenza-continua-migranti-in-fuga-centro-di-accoglienza-di-catania_breve.htm
ww w.lettera43.it/video/11706/l-ora-della-rabbia.htm
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DONNE PROTESTANO, INCATENATE AL PORTO «Siete bestie». È la miccia che ha innescato la dura protesta delle donne di Lampedusa, le quali hanno fatto scattare il presidio al porto, coi barconi dei migranti posizionati dai pescatori all'imbocco, per impedire l'ingresso delle motovedette militari che soccorrono i migranti. A pronunciare la frase, rivolto alle donne, è stato Vincenzo D'Ancona, presidente del Consiglio comunale, durante l'assemblea del comitato delle donne, alla presenza del governatore siciliano, Raffaele Lombardo. Nell'aula si è sfiorata la rissa e alcune donne hanno pianto per la rabbia. La frase del presidente del consiglio comunale Vincenzo D'Ancona («Siete bestie») rivolta alla donne di Lampedusa, è stata pronunciata durante una fase concitata del dibattito nell'aula del consiglio comunale. Alcune esponenti del comitato spontaneo, formato sopratutto da mamme dei bambini che frequentano il polo didattico, hanno accusato gli amministratori comunali di non essersi impegnati abbastanza per risolvere l'emergenza. Ad un certo punto le persone presenti hanno cominciato a gridare, sovrapponendo le loro voci e dando vita a violenti alterchi e scambi d'accuse. La frase del presidente del consiglio comunale ha provocato la reazione immediata delle donne presenti, che hanno capeggiato la protesta dirigendosi verso il porto per dare vita al presidio.
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Ho copincollato questa parte di articolo per completezza, in questa vicenda ci sono una serie di meccanismi particolari di cui forse parlerò quando il guaio di Lampedusa farà parte del passato -
By Tommy martedì 29 marzo 2011 - 14:38 |
La Chiesa diffonde uno spot omofobo.
E i finlandesi si sbattezzano in massa.
29 marzo 2011 Migliaia di fedeli lasciano la religione per un obbrobriosa campagna contro l’omosessualità.
Sei organizzazioni luterane affiliate alla chiesa finlandese hanno lanciato la campagna intitolata “Resisti”, per la quale è stato preparato uno spot che è tutto un programma. C’è una giovane donna che si fa chiamare Anni, irriconoscibile, che dice di essere stata bisessuale, ma che, dopo aver conosciuto il vangelo e i Comandamenti, è riuscita abbandonare quella “vita di peccato.” La campagna è piaciuta così tanto ai fedeli che, al ritmo di svariate centinaia al giorno, si sono ritirati dalla chiesa finlandese, riferisce il quotidiano francese Le Monde. Cinquecento subito alla prima messa in onda dello spot, e alcune migliaia al giorno nella settimana successiva. L’arcivescovo Kari Makinen, la più alta autorità religiosa finlandese, ha espresso il suo dispiacere in un comunicato in cui dice di “comprendere il dolore e la collera delle persone che sono state offese dalla campagna Resisti”
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Che dire, in un poaese civile e veramente laico, quando tiri troppo la corda ti si spezza in mano.
By Tommy martedì 29 marzo 2011 - 14:51 |
non avevo visto l'altra parte dell'articolo:
SIRENE DELLA SOCIETÀ - delle sei organizzazioni incriminate fanno parte della chiesa luterana, pur mantenendo una certa indipendenza. In ogni caso sono sostenute finanziariamente dalla chiesa, che ha detto che in futuro sarà più attenta. Lasse Nikkarikoski, direttore dell’associazione evangelica luterana di Finlandia, una delle sei che hanno promosso la campagna in oggetto, non ha voluto scusarsi perché ritiene che lo spot insegni a non “cedere alle sirene della società e a vivere secondo le scritture.
IMBARAZZO – Markku Heikkila, professore di teologia, ha dichiarato che questa faccenda “mostra i limiti di tolleranza della chiesa di Finlandia nei confronti della sua ala più conservatrice.” Lo scorso autunno 40.000 finlandesi avevano abbandonato la chiesa perché un membro del partito cristiano-democratico aveva espresso pareri troppo omofobici in un programma televisivo. Ne era nato un grande imbarazzo, rinnovato oggi da questa campagna pubblicitaria. I finlandesi stanno perdendo sempre più fiducia nei confronti della chiesa ufficiale che sembra loro troppo tradizionalista. Alla fine del 2010 la percentuale di finlandesi appartenenti alla chiesa luterana era il 78,2%.
By Tommy martedì 29 marzo 2011 - 15:00 |
ho appena scoperto che non è il primo episodio del genere:
I fedeli finlandesi puniscono la Chiesa intollerante.
22 ottobre 2010 Durante un dibattito televisivo un membro dei democristiani si lascia andare a commenti omofobi e 30 mila membri abbandonano la congregazione Luterana. Con un click.
Se fossi gay probabilmente me ne andrei in Finlandia. No, marimoni e adozioni non c’entrano niente visto che nella nazione scandinava non sono ancora stati autorizzati per legge. Si tratta di qualcosa di più profondo e di più importante: sto parlando del sostegno e dell’indignazione della gente. Della sua autonomia di pensiero e della certezza che esistano dei diritti che non dipendono dalla religione ma che appartengono a tutti in quanto esseri umani. Uno di questi è sicuramente il diritto a non essere discriminato.
IL PUNTO -Il 12 ottobre il canale finlandese pubblico Network 2 (Yle) manda in onda un dibattito incentrato sui diritti degli omosessuali. I leader nazionali delle organizzazioni LGBT hanno trovato come contraltare (sottolineando altare) Päivi Räsänen (foto), capo dei democristiani e membro attivo della Chiesa Luterana Evangelica. Morale della favola: come testimonia un articolo dell’Huffington Post, i toni sono rimasti sorprendentemente pacati (ma questo dipende molto dalla tempra non proprio sanguigna delle popolazioni scandinave) e l’effetto che il programma ha sortito è stato cento volte più significativo ed efficace di un milione di leggi e leggine.
ESODO – Come si legge sull’Helsinki Times, il dibattito ha dato inizio ad un vero e proprio esodo di massa di fedeli che hanno deciso di appendere il rosario al chiodo e lasciare la congregazione della Räsänen. Finora sono 30.000 i membri della chiesa Luterana ad avere abbandonato la fede sdegnati. Perché? E’ questa la cosa che stupisce: dimenticatevi argomentazioni schock e frasi da neonazi. Le pezze d’appoggio della fazione “anti-gay” del dibattito erano sempre le stesse, fritte e rifritte, che sentiamo in giro per le nostre strade italiane 24 ore su 24 ma che i Finlandia creano scalpore e soprattutto imbarazzo. L’omosessualità è una scelta di vita contro natura. Il matrimonio gay è inaccettabile perché si sa che la sacra famiglia è formata da uomo e donna. Se autorizziamo le coppie gay non ci saranno più bambini e il genere umano si esaurirà. E poi la Bibbia dice che è sbagliato. Beh, considerando che la Bibbia giudicava inaccettabile che la donna indossasse i pantaloni o che si mangiassero i molluschi e accettabile invece la lapidazione o la vendita di schiavi, perché prenderla alla lettera proprio quando parla di omosessualità?
E poi, siamo 6 miliardi sulla Terra, siamo proprio sicuri che l’argomentazione sull’impellente estinzione del genere umano sia pertinente? Infine, il matrimonio come istituzione civile non ha niente a che vedere con sacre coppie e sacre famiglie, perché confondere il sacro col profano (anzi, laico)? Insomma, in Finlandia lasciarsi andare ad uno di questi tormentoni senza tempo corrisponde a perdere credibilità e rispetto vista l’emorragia di fedeli che ha interessato la Chiesa Luterana dopo il dibattito. In Italia invece si fanno le leggi basandosi sui principi ripudiati dai cristiani finlandesi.
IL “DIVERSO IN CHIESA” – E’ interessante come il Ministro finlandese della Cultura, Stefan Wallin, responsabile per le questioni che riguardano il rapporto tra Stato e religione si è rivolto alla Räsänen: “Se il suo obiettivo era quello di far perdere fedeli alla Chiesa riportandola a posizioni arcaiche che lo dica chiaramente senza scappare quando le sue dichiarazioni discriminatorie si ripercuotono sulla reputazione e sulle finanze della Chiesa”. Altra curiosità: per aiutare i fedeli a lasciare in modo più pratico ecco che è nato il sito eroa kirkosta (traducibile più o meno come “accettiamo il diverso nella Chiesa”) che permette ai fedeli di cancellarsi dal registro della congregazione in un solo click.
By Tommy martedì 29 marzo 2011 - 18:10 |
mentre invece in italia la situazione è questa:
In veneto una Bibbia a ogni alunno contro le derive laiciste
Iniziativa dell'assessore all'istruzione e del governatore Zaia per dire no al relativismo, polemiche dell'opposizione
Venezia, 29 mar. (TMNews) - Una copia della Bibbia a ogni alunno delle scuole primarie del Veneto. L'iniziativa, promossa dall'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan e sposata dal governatore Luca Zaia, vuole essere la risposta della regione alla deriva laicista e al relativismo, riscoprendo il cristianesimo come elemento identitario.
Nonostante le polemiche scatenate dall'opposizione Donazzan non si è lasciata intimidire. La Bibbia, secondo l'assessore, si innerva infatti nelle "radici culturali delle nostre comunità" per arrivare "alla centralità della persona ed ai principi fondativi del nostro vivere comune, laico prima ancora che religioso" .
Secondo la responsabile istruzione del Veneto il libro sacro, "oltre ad essere il testo religioso più diffuso al mondo, rappresenta per tutti noi un riferimento indispensabile. E' il riconoscimento, senza pregiudizi ideologici che il nostro stesso vivere civile, il nostro diritto, la nostra morale, i nostri costumi sono intrisi di principi derivanti dal cristianesimo" .
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Qui il laicismo dello stato che dovrebbe essere un diritto è esplicitamente combattuto, e al diavolo la libertà di scelta e i bei discorsi sul fatto che la scuola non deve indottrinare.
Ovviamente sarà contenta la Gelmini, più bibbie e meno disabili, sembra essere il suo programma.
By Highrise martedì 29 marzo 2011 - 19:21 |
Tommy, qui vale lo stesso discorso fatto per la TV pubblica: anche la scuola pubblica (università compresa) è per definizione NON LIBERA e indottrina gli studenti in base al credo politico e/o religioso di turno, via via scadendo verso i soliti particolarismi e i campanilismi provinciali che sono talmente vecchi che hanno fatto la muffa. Prendi ad esempio un qualsiasi testo di storia e vedrai come certi fenomeni storici vengono ampiamente esaltati e altri volontariamente omessi. Prendi la politicizzazione delle facoltà, le lobbies e chi più ne ha più ne fotta... da questa situazione non se ne esce se non facendo tabula rasa, piena e completa, dell'istruzione pubblica.
Ora, a me personalmente non frega un picchio di come andrà a finire la scuola italiana la quale -se non fosse ancora abbastanza evidente- è andata completamente in merd@ decenni fa e non forma più alcun genere di figura professionale adatta a farsi strada efficacemente e dignitosamente nel contemporaneo mondo del lavoro. Quello che mi secca è che sono obbligato a pagare le tasse per mantenere un osceno carrozzone che allo stato attuale non serve e non servirà mai a nulla. Le riforme Gelminiane sono solo dei placebo, c'è poco da fare.
By Highrise mercoledì 30 marzo 2011 - 11:54 |
Stati Uniti verso l'arretratezza tecnologica, avanza la Cina
Secondo il rapporto "Knowledge, Networks and Nations" redatto dallla Royal Society di Londra, basandosi su d'un raffronto fra il numero di pubblicazioni scientifiche effettuate nei vari paesi nel corso degli ultimi decenni, la Cina, se mantenesse l'attuale tasso di crescita, potrebbe superare gli USA nel campo scientifico e tecnologico già nel 2013, e non nel previsto 2020.
Ciò è dovuto, in buona parte, alle politiche adottate dal governo di Pechino, che negli ultimi anni, al contrario di nazioni che sino ad ora si sono sempre trovate nella Top Ten della classifica, ha investito sempre più nel settore della ricerca scientifica, arrivando ad investire, ad oggi, 100 miliardi di dollari l'anno.
Una tendenza, questa, seguita anche da altri paesi che stanno rapidamente risalendo la classifica, paesi come l'Iran, il Brasile, la Corea del Sud, la Turchia e l'India, nei quali gli effetti di questa politica si vedono molto bene con l'enorme aumento del numero di ricercatori occupati e di pubblicazioni scientifiche.
Un altro aspetto che ha molto contribuito all'avanzamento cinese è la struttura del sistema scolastico, che permette un libero accesso anche ai meno abbienti, permettendo anche ai geni potenziali di concretizzarsi, cosa che negli Stati Uniti, con le grandi e famose università private non è possibile. Queste sfornano sì geni, ma impedendo a molti potenziali di sbocciare.
In ultima analisi vi è poi da considerare il fatto della differente cultura cinese, che vede i bambini stessi non come creature deboli, ma come esseri forti, e li tratta di conseguenza, spingendoli al massimo sin da piccoli, crescendo così persone focalizzate sull'obbietti, determinate, e, non da ultimo, preparate. Cose, queste, che non si possono dire per le loro controparti americane, come dimostra il fatto che nei laboratori usa il numero di cervelli importati abbia superato quello di quelli nativi, e che, con a disposizione le stesse tecnologie, strumentazioni e finanziamenti, quelli cinesi producono di più.
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Il fenomeno cinese è certamente unico nel suo genere, è l'unico caso in cui una nazione comunista e iperarretrata (staccatasi dall'allora URSS) ha preso a competere con le nazioni occidentali sul loro stesso terreno arrivando a superarle. La logica conclusione è che anche a livello politico ci sarà un ribaltamento completo delle ideologie e la mia ipotesi personale è che, paradossalmente, il crollo globale del comunismo venga accelerato dalla spinta alla modernizzazione di una delle più grandi nazioni comuniste della storia.
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Per adesso però al MIT gli scienziati si battono ancora bene:
Energie alternative: creata la «foglia» artificiale. «Riscalda da sola una casa»
Sviluppata dagli scienziati del Mit potrebbe rivoluzionare il settore soprattutto nei Paesi in via di sviluppo
l'energia prodotta è ben 10 volte superiore a quella della fotosintesi naturale
Energie alternative: creata la «foglia» artificiale. «Riscalda da sola una casa»
Sviluppata dagli scienziati del Mit potrebbe rivoluzionare il settore soprattutto nei Paesi in via di sviluppo
MILANO - Una foglia artificiale che riscalda un intero appartamento. Alcuni studiosi l'hanno già definita «il Santo Graal della scienza» e affermano che grazie al suo ulteriore sviluppo ogni casa del futuro potrebbe riuscire a produrre autonomamente l'energia elettrica di cui ha bisogno. Questa cella solare, sviluppata da un gruppo di ricerca del Massachusetts Institute of Technology (Mit) guidato dal professor Daniel Nocera e presentata al 241esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society ad Anaheim, in California, è grande più o meno quanto una carta da poker e riproduce il processo di fotosintesi clorofilliana delle piante trasformando la luce del sole e l'acqua in energia. Ma con una sostanziale differenza: l'energia prodotta dalla foglia artificiale è 10 volte superiore a quella creata dalla fotosintesi naturale.
PAESI IN VIA DI SVILUPPO - Come racconta il tabloid britannico Daily Mail non è la prima volta che degli scienziati portano a termine un'invenzione del genere. Circa dieci anni fa John Turner, ricercatore del «U.S. National Renewable Energy Laboratory» di Boulder, in Colorado, aveva creato il primo prototipo di foglia artificiale, ma il suo costo era troppo elevato e l'energia prodotta era scarsa. La cella del Mit invece risulta davvero singolare: piazzata in un recipiente pieno d'acqua ed esposto al sole essa impiega dei materiali relativamente a buon mercato come catalizzatori fatti di nichel e di cobalto che sono in grado di accelerare le reazioni chimiche e di dividere l'acqua nei suoi due componenti principali, idrogeno e ossigeno. Una volta separati, i due elementi vengono inviati in una cella a combustibile e utilizzati per creare energia elettrica. Gli studiosi stimano che oggi con meno di 4 litri d'acqua la foglia artificiale riesca a produrre l'elettricità necessaria per riscaldare una casa in un paese in via di sviluppo. Nei test portati avanti dagli scienziati del Mit la foglia artificiale ha dimostrato di poter funzionare continuamente per almeno 45 ore senza alcun calo di attività.
COMMERCIALIZZAZIONE - L'invenzione è pronta per essere commercializzata. Il gigante automobilistico indiano Tata ha già sottoscritto un accordo con i ricercatori del Mit per costruire nei prossimi 18 mesi una piccola centrale elettrica, grande quanto una cella frigorifera. Per adesso lo sguardo è rivolto principalmente ai paesi in Africa e in Asia, ma ulteriori sviluppi di questa tecnologia la potrebbero rendere efficiente anche in Occidente: «Il nostro scopo è quello di fare in modo che ogni casa abbia la propria centrale elettrica - spiega al sito web Wired Daniel Nocera, professore di chimica al Mit - Si possono immaginare interi villaggi in India e in Africa che riescono a produrre tutta l'energia di cui hanno bisogno utilizzando questa nuova tecnologia».
Francesco Tortora
29 marzo 2011
By Highrise mercoledì 30 marzo 2011 - 15:23 |
Poi dicono che il Sud è senza soldi. Balle. Il Sud è pieno di soldi. Basterebbe che li prendesse. I soldi sono lì, pronti, cash, a disposizione. Bisognerebbe solo compilare l’apposito modulo. Basterebbe averne voglia. Basterebbe un’idea. Non ci credete? Stiamo parlando di 31 miliardi, più di 60mila miliardi delle vecchie lire, tre volte il Pil dell' Islanda, per intenderci, 15 volte il fatturato di un gruppo internazionale come la Benetton. Sono i soldi che l’Europa mette a disposizione di cinque Regioni meridionali. Eppure le Regioni meridionali li snobbano. Li lasciano nel cassetto. Ci sputazzano sopra, insomma. Salvo poi mettersi a piangere che non hanno soldi. Che è un po’ come morire di fame quando si ha la dispensa piena di biscotti al cioccolato.
Per carità, all’università del lamento noi italiani siamo tutti laureati. I governanti del Sud, però, hanno pure il master.Roba da Harvard, docenza specializzata in piagnisteo multiplo e ripetuto, con irrorazione di lacrime comparate. A volte viene da pensare che se gli amministratori meridionali sapessero gestire la cosa pubblica come gestiscono la faccia di circostanza, oggi la Calabria sarebbe una specie di Norvegia felice e la Sicilia la dimostrazione dell’esistenza del Paradiso terrestre. Invece sono in difficoltà. Come la Puglia, come la Campania. Non riescono a gestire non diciamo le emergenze, manemmeno l’ordinario quotidiano. Poi se la prendono con lo Stato che li abbandona. Con l’Europa che li trascura. E con la politica filo leghista del governo. Un modo come un altro per chiedere altri soldi. Altri aiuti. Altri contributi, piccole casse del mezzogiorno d’occasione, gepi&agensud di circostanza e piani straordinari. Si può dire di no? Di fronte a tante lacrime? Di fronte a tante emergenze? Si può essere così egoisti e antisolidali da non mettere mano al portafoglio? Da non far scorrere giorno dopo giorno nuovi fiumi di denaro come nei giorni dell’Iri funesta? Per l’amor del cielo. Si proceda: altri soldi. Altri aiuti. Altri contributi. Che è un po’ come versare metà dello stipendio a uno che ti chiede l’elemosina, salvo poi scoprire che tiene sotto il materasso l’eredità milionaria della zia.
Poi dicono che il Sud è senza soldi. Balle. Il sud è pieno di soldi. Solo che li tiene sotto il materasso come l’eredità della zia. Anzi, no: li tiene nei forzieri di Bruxelles. La quota di fondi del programma 2007-2013 utilizzata dalle cinque Regioni meridionali (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata) ammonta al 9 per cento. Avete letto bene: proprio 9 per cento. Trasformato in voto scolastico non sarebbe nemmeno un «1». Diciamo: «1 meno meno». D’incoraggiamento. Fra l’altro tenete presente che quei soldi, a differenza di quelli che si mettono sotto il materasso, non si conservano. Al contrario: deperiscono. Svaniscono nel nulla come i conigli nel cilindro del mago Alexander. Riflettete: il programma parte nel 2007. Siamo arrivati oltre la metà e siamo al 9 per cento: l'anno scorso l'Europa voleva già decurtare la dotazione. «Tanto non la usate». Ci fu un intervento del governo, il pericolo fu scongiurato. O, per lo meno, rimandato. Ma tutto il denaro che non avremo i ncassato entro il 2013, cioè entro i prossimi due anni, andrà perduto per sempre. Dirottato verso le regioni dell'Est Europa, che piangono uguale. Ma almeno lavorano di più.
A luglio, quando Tremonti rimproverò la «cialtronaggine » dei governatori del Sud, incapaci d i sfruttare i soldi messi a disposizione dall'Europa, ci fu una levata di scudi. «Non si fa, non si dice, ma per carità, il solito filo leghista, il ventriloquo di Bossi, il ragioniere della Valtellina ecc.». Tremonti, invece, aveva ragione. Eccome. Lo dimostrano i numeri che vi stiamo fornendo e che non sono stime, calcoli approssimati, opinioni varie e occasionali: sono dati della Ragioneria dello Stato. Praticamente il vangelo dei conti nazionali. La bocca della verità economica. E allora ripetiamo con Tremonti: questi governanti del Sud sono dei cialtroni. Va bene, diamo pure il beneficio a quelli eletti da un anno di essere ancora non giudicabili, ma per gli altri non ci può essere pietà. Bassolino, Loiero, Vendola, Cuffaro, Lombardo: hanno governato per anni o governano da anni e hanno lasciato per strada tutto questo patrimonio. Capaci soltanto di chiagnere e fottere. Perché non solo hanno peccato d'omissione, non solo si sono rivelati incapaci di sfruttare la ricchezza della loro meravigliosa terra, il talento e l'intelligenza dei loro straordinari cittadini, le bellezze naturali, le risorse storiche e culturali, mancando ogni occasione di crescita e sviluppo. Ma hanno anche fallito nell'azione più semplice del mondo: quella di prendere i soldi (i nostri soldi, si badi bene) offerti come un regalo di Natale da Santa Claus Europa. Perché non l'hanno fatto? Boh. Forse perché si sono persi nei labirinti della burocrazia. Forse perché si sono persi nella mancanza di progetti e di idee. O forse, semplicemente, perché con i soldi in tasca sarebbero finiti gli alibi. Toccava darsi da fare. E smettere di piangere. Che, come è noto, per quanto faticoso, è pur sempre meglio che lavorare.
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Questo articolo è corretto nella descrizione del problema ma inesatto nella sua parte finale: secondo me il denaro non è stato usato semplicemente perchè, data la provenienza, non sarebbe stato possibile per gli amministratori delle suddette regioni smagnacciarselo impunemente a piacimento
By Highrise mercoledì 30 marzo 2011 - 16:01 |
p.s. - il fenomeno cinese è molto positivo, non solo per la Cina
ma per il resto del pianeta. Le nazioni occidentali, la Russia e
l'India si vedranno costrette a modernizzarsi e a tornare o
divenire competitive in campo economico e tecnico-scientifico
(e si spera culturale) se non vorranno finire in secondo piano
rispetto al gigante cinese
By Tommy giovedì 31 marzo 2011 - 00:08 |
sulla situazione politica religiosa economica dell'india ti consiglio il libro che sto leggendo ora: "In India" di William Darlymple (Rizzoli) è di qualche anno fa ma è comunque interessante.
By Highrise giovedì 31 marzo 2011 - 09:35 |
Le immagini sui social network, sui siti e sulle tv nazionali
Lezioni di sesso sul tetto dell'università
Una coppia dà sfogo alla passione in cima a uno storico palazzo del campus dell'Università della California
MILANO - Le istantanee della «lezione» di sesso sul tetto dell'ateneo diventano virali e finiscono in un vortice di polemiche: sabato pomeriggio, in pieno giorno, due giovani studenti hanno dato ampio sfogo ad ardenti istinti sessuali in cima ad uno storico palazzo del campus dell'Università della California del Sud, a Los Angeles. A quanto sembra, inconsapevoli di essere osservati e fotografati da decine di curiosi sotto di loro. Indignati, ovviamente, i responsabili universitari. Nel frattempo è stata aperta un'inchiesta interna, mentre il protagonista, un membro di una nota confraternita, dovrà rispondere del rendez-vous a luci rosse. Insomma, lo scandalo è servito.
CLAMORE - Primavera: il risveglio dei sensi, verrebbe da dire. Già, perché quelli espressi da due studenti della University of Southern California (Usc) hanno un che di plateale. Le immagini che riprendono la giovane coppia intenta a fare sesso (in svariate posizioni da quel che sembra di capire), ci hanno messo poco a fare il giro dei social network e finire ben presto anche sui siti e sulle tv nazionali. Insomma, l'insolita vicenda ha causato grande clamore. Le foto, una decina in tutto, sono state cliccate centinaia di migliaia di volte nelle ultime ore. Il luogo scelto per qualche momento di intimità è stata la Waite Phillips Hall, un palazzo di 12 piani all'interno del campus. L'incontro ha avuto luogo sabato scorso in pieno giorno, sotto gli occhi di un centinaio di studenti che erano arrivati per assistere ad un «evento filantropico». Ma che si sono ritrovati con un'esibizione hot sopra le loro teste: per godere della reciproca compagnia la coppia ha infatti preferito restare sul bordo dell'edificio.
CONFRATERNITA - Il giornale universitario Daily Trojan, che ha lanciato la storia, riferisce che il ragazzo nelle foto appartiene alla confraternita Kappa Sigma della USC, mentre la ragazza non sarebbe una studentessa dell'Università. L'associazione di studenti non ha affatto gradito lo spettacolo a luci rosse sul tetto dell'ateneo e deciso di sospendere il loro membro per «comportamento disdicevole», «non degno della Kappa Sigma e di un gentiluomo». Il giovane, scrive il blog Gawker, già in passato aveva fatto parlare di sé per uno scandalo a sfondo sessista: avrebbe spedito mail nelle quali descriveva le donne come «oggetti» e «obiettivi». Per ora non è chiaro chi abbia scattato le foto, probabilmente da un edificio di fronte, pubblicandole poi su Facebook. L'università ha dichiarato di aver avviato un'inchiesta interna, non escludendo provvedimenti disciplinari.
Elmar Burchia
30 marzo 2011
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dailytrojan.co m/2011/03/27/phc-ifc-to-meet-about-viral-photos/
Clamore! Brivido, terrore, raccapriccio!
Boh, sembra che nella "liberissima e disinibita" America non abbiano mai visto due scopare
Poi mi fa scompisciare il fatto che vogliano sospendere il tizio dalla sua confraternita perchè il suo "non è stato un comportamento da gentleman"
Divertenti i commenti alla notizia dei lettori americani (Hey That’s my daughter getting banged on the roof! You little WHORE honey!)
, molto meno quelli della lettrice femminista di turno che cvd coglie anche questa occasione per sostenere che "si tratta di abuso" - l'invidia è una brutta bestia
By Tommy giovedì 31 marzo 2011 - 15:24 |
oh mica gli è bastata, insistono
Radio Maria torna sul terremoto del Giappone: “Indemoniati quelli che se la prendono con noi”
30 marzo 2011 Don Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, non ha per niente gradito quanto si è detto a proposito dell’intervento di Roberto De Mattei, vicepresidente del CnR sul terremoto come castigo di Dio e segno divino. E, prendendosela in particolare con un articolo della Stampa a firma di Flavia Amabile, risponde nel suo stile inequivocabile alle critiche: “I soliti laicisti o quelli che hanno il numero della bestia tatuato sulla mano hanno chiesto le dimissioni di De Mattei: panzanate che si potevano risparmiare questi anticristi”. Fanzaga cita un articolo del Foglio che lo difende, e parla di atei e agnostici “che spero di salvare dalle urne del Cornuto” che hanno chiesto le dimissoni. “La Stampa di Torino non manca di esalazioni sulfuree, d’altronde si sa che Torino è una città…”, aggiunge il direttore di Radio Maria. Il resto va ascoltato attentamente.
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Certo, loro che dicono che la distruzione di un popolo è cosa buona e giusta sono santi, se uno non è d'accordo è satanista, al solito nn san dire altro... oltre al fatto di usare il termine "laicista" come un insulto, ovvio per loro sono un ostacolo.
By Tommy giovedì 31 marzo 2011 - 22:28 |
31 marzo 2011 Ileana Argentin, deputata Pd impossibilitata ad usare le mani, insultata da un deputato del Carroccio.
L’intervento in Aula del finiano Italo Bocchino su quanto sta accadendo in queste ore alla Camera viene applaudito da tutti i deputati delle opposizioni. Anche dall’assistente della parlamentare Ileana Argentin visto che l’esponente Democratica non puo’ usare le sue mani perche’ disabile.
HANDICAPPATA DEL C..ZO - Cosi’ il deputato del Pdl Osvaldo Napoli si alza dal suo banco e corre verso la parte sinistra dell’emiciclo, dove siede abitualmente l’Argentin, per ammonire con tanto di indice alzato il suo assistente. ‘Tu – avrebbe detto il berlusconiano rivolgendosi al giovane Francesco – non ti devi permettere di battere le mani hai capito?’. Dal Pd si alza un coro di proteste contro Napoli che intanto torna al suo posto. Ma durante la bagarre, dai banchi della Lega, racconta la diretta interessata, proprio quando lei sta per prendere la parola e spiegare al presidente della Camera l’accaduto, parte il grido ‘Falla stare zitta quell’handicappata del cazzo!’.
NON E’ POLLEDRI - A chi le stava accanto e’ sembrato che l’insulto fosse arrivato da Massimo Polledri, tanto che Fini invita il parlamentare del Carroccio a scusarsi con la collega del Pd. Lui smentisce e dice di aver detto solo ‘Ha ragione!’ riferendosi a Osvaldo Napoli. E questa e’ anche la frase che risulta dai verbali dell’Assemblea. Numerosi testimoni oculari del Pd pero’ confermano l’insulto. L’Argentin comunque va avanti e spiega che per colpa della sua malattia deve per forza usare le mani di qualcun altro per applaudire. ‘Se io desidero applaudire qualcuno dell’opposizione – spiega nel suo intervento – lo faccio quando voglio e lo faccio con le mani di chiunque’, afferma. Tutti i parlamentari del centrosinistra le tributano un lungo e caloroso applauso.
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Lega Style...straniero, meridionale, disabile, non importa, se si è diversi da loro, i leghisti hanno solo odio e disprezzo.
By Highrise venerdì 01 aprile 2011 - 06:41 |
ww w.ilgiornale.it/interni/il_prodi_leader_sinistra_prende_3_pensioni_mese/31-03-2011/articolo-id=514670-page=0-comments=1
By Luna venerdì 01 aprile 2011 - 08:42 |
e intanto io rido a vedere l'intervento di la russa...."erano in cento...voi sareste scappati come conigli".."l'ho riconosciuto...era vestito alla stessa maniera"
auahuahuahauhauahuahuahauahuahuahauah
è arrivato medioman
By Tommy venerdì 01 aprile 2011 - 10:06 |
L'inchiesta è di Repubblica: nonostante una riforma fatta solo di (ingenti) tagli, la Gelmini sta per lasciare inutilizzati fondi dell'UE che equivalgono al costo dell'intera Università. Si tratta dei fondi PON (Programma operativo nazionale) sulla Ricerca e competitività, e scadranno tra poco più di un anno, nel 2013. Il governo già riuscì nell'impresa di non spenderli nel periodo 2000-2006, quindi c'è da scommetterci che andrà così anche questa volta. Quattro regioni del Sud rimarranno senza ricerca. Bruxelles non l'ha presa bene e non le manda a dire. Il sottosegretario all’Istruzione Guido Viceconte ammette che i ritardi ci sono e li spiega con la dipendenza dei fondi da due distinti ministeri. Scusa abbastanza deboluccia, visto che quando questo governo vuole farlo sa essere velocissimo (quando si tratta di fare leggi salva-Premier, per esempio). Viene quasi da pensare, malignamente (spesso ci si azzecca a fare così, come si sa), che il tutto faccia parte di un piano ben preciso di distruzione dell'Università, e della scuola pubblica in generale. Ma lasciamo la parola alla Gelmini (fonte ANSA): ”Affermare che l’Italia spende poco per l’università è falso. Il nostro Paese spende molto ma lo fa male, alimentando sprechi e privilegi non più sostenibili“. “L‘attività di ricerca è diventata, in alcuni casi, sempre più autoreferenziale, perdendo di vista gli interessi strategici e le necessità di sviluppo e di crescita del Paese“. In realtà, secondo i dati dell'Eurostat, in Europa per l'Università solo la Bulgaria spende meno dell'Italia. Inoltre, il centrodestra (e anche altri, tipo Renzi) si è spesso lamentato dell'enorme numero di sedi universitarie in Italia. In realtà, secondo dati dello stesso ministero, e dei suoi corrispettivi negli altri Paesi, nazioni come Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna hanno più sedi universitarie statali di noi. Inoltre abbiamo meno professori ordinari di francesi e tedeschi, e ci sono in Italia meno studenti per ogni professore che nel resto dell'Europa (20,4% contro il 15,3%, dati OCSE). Per carità, non si chiede di spendere di più per l'istruzione e la ricerca. Ma visto che si presentano i tagli come "inevitabili e doverosi" e si considera "spreco" qualsiasi cosa apparentemente non corrisponda alla logica e alla concezione del mondo strettamente mercantilistica del governo, perlomeno prima di usare l'accetta si potrebbe aver il buon gusto di utilizzare il più possibile i fondi europei.
By Tommy venerdì 01 aprile 2011 - 10:08 |
MILANO – La Lega, è risaputo, se l’è sempre presa coi baby pensionati. Solo che forse aveva ‘dimenticato’ di controllare in casa sua. Manuela Marrone, la moglie di Umberto Bossi, riceve un vitalizio da quando ha 39 anni, ovvero dal 1992. A tirare fuori la scomoda realtà è Mario Giordano nel suo libro ‘Sanguisughe’ e Luca Telese gli fa eco sul Fatto Quotidiano. E’ infatti Telese, approfondendo il discorso di Giordano a scrivere: “La moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, riceve un trattamento previdenziale dal lontano 1992, da quando, cioè, alla tenera età di 39 anni, decideva di ritirarsi dall’insegnamento. Liberissima di farlo, ovviamente, dal punto di vista legale: un po’ meno da quello dell’opportunità politica, se è vero che suo marito tuona un giorno sì e l’altro pure contro i parassiti di Roma. E si sarebbe tentati quasi di non crederci, a questa storia, a questo ennesimo simbolo di incoerenza tra vizi privati e pubbliche virtù, se a raccontarcela non fosse un giornalista a cui tutto si può rimproverare ma non certo l’ostilità preconcetta alla Lega Nord e al suo leader”.
By Tommy venerdì 01 aprile 2011 - 19:53 |
Pdl Choc: via dalla Costituzione la norma antifascista
1 aprile 2011 La proposta del Senatore Cristiano De Eccher. Non è un pesce d’aprile.
C’è un rigurgito fascista? Così sembrerebbe a leggere il disegno di legge costituzionale presentato in questi giorni in Senato da Cristiano De Eccher del Pdl, secondo cui sarebbe giunta (finalmente?) l’ora di eliminare quell’obsoleta norma costituzionale che vieta la ricostituzione del partito fascista. Quando si dice il governo del fare, eh?
FATTI - Dunque via dalla Costituzione la dodicesima disposizione transitoria e finale che vieta la riorganizzazione del partito fascista. A chiederlo è appunto il disegno di legge costituzionale presentato in Senato da Cristiano De Eccher con cofirmatari tre senatori del Pdl Fabrizio di Stefano, Francesco Bevilacqua e Achille Totaro, e il collega di Futuro e liberta’ Egidio Digilio. Il testo, dal titolo ‘Abrogazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione’, e’ stato depositato a Palazzo Madama il 29 marzo e annunciato in Aula il giorno seguente, ma non e’ ancora stato assegnato a una commissione per l’inizio dell’esame. “Sono passati 65 anni e che ‘transitoria’ e’?”, spiega Bevilacqua contattato telefonicamente, “da transitoria sta diventando definitiva”. Beh, e allora? Facciamola diventare definitiva no? Con tanti problemi che ci sono, proprio la pulce nella Costituzione bisogna andare a trovare? E la crisi? E l’evasione? E l’immigrazione? Ma soprattutto, e i processi del Premier? Niente, secondo i senatori, l’esigenza di cancellare la norma è perentoria: potere dell’etimologia della parola, vieni a me. Il comma di cui si chiede l’abrogazione e’ il primo. “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, si legge. I padri costituenti aggiunsero poi un secondo comma, nel quale si stabilirono per un massimo di cinque anni dall’entrata in vigore della Costituzione “limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilita’ per i capi responsabili del regime fascista”. Sulla base del primo comma, nel 1952 fu approvata la ‘legge Scelba’ che sanci’ il reato di ‘apologia del fascismo’. Che attentato alla libertà di pensiero! Che vile atto immondo! Adesso che torniamo, vi spacchiamo le reni a suon di manganellate, vili vermi senza spina dorsale.
WHO ARE YOU? - Ma chi è questo prode paladino della logica che si batte solo in nome del fatto che una cosa o è “transitoria” o è “definitiva”? Intensa attività politica dentro Avanguardia Nazionale, “un’organizzazione politica della destra estremista ed eversiva italiana, fondata nel 1960 da Stefano Delle Chiaie e disciolta, legalmente, nel 1976″, di cui è stato responsabile per il Triveneto. Ruolo di coprotagonista nell’inchiesta sulla bomba di Piazza Fontana a Milano, che il 12 dicembre 1969 provocò la morte di 17 persone (e il volo da un davanzale della questura di un innocente, Pino Pinelli): ecco chi è Cristiano De Eccher.
By Tommy venerdì 01 aprile 2011 - 19:58 |
Tagli agli insegnanti di sostegno, fioccano condanne sul ministero dell’Istruzione.
Alla sentenza del tribunale di Milano si aggiunge quella del tribunale di La Spezia: "Discriminazioni contro i disabili" Dopo aver negato più volte di aver perso le cause, ora la Gelmini sceglie il silenzio. E il ministero prova a rivalersi sulle scuole.
Insegnanti di sostegno insufficienti, continuità didattica compromessa, famiglie in difficoltà. Gli effetti della riforma voluta da Mariastella Gelmini si moltiplicano, colpendo la parte più vulnerabile del mondo della scuola. Ma i genitori non ci stanno, e portano in tribunale il ministero dell’Istruzione, che a seguito di due condanne per discriminazione invia un comunicato alle scuole e corre ai ripari. Il ministro Gelmini non rilascia commenti. E secondo i legali delle famiglie coinvolte la battaglia è appena iniziata.
La scarsità delle risorse, quando parliamo di disabilità e diritto all’istruzione, non può mai giustificare il disservizio, si trattasse anche di una sola ora di lezione. E’ scritto in alcune recenti sentenze, che danno ragione alle famiglie degli studenti disabili ai quali le ore di sostegno per l’anno scolastico 2010/2011 erano state drasticamente ridotte in seguito ai tagli operati dalla riforma Gelmini. La più recente viene da La Spezia, dove il tribunale, nel condannare il ministero all’immediato ripristino delle ore negate – lo studente era passato da 18 a 9 ore – giudica il taglio alla didattica una “discriminazione inaccettabile” che viola l’articolo 3 della Costituzione, dove è sancito l’impegno della Repubblica al pieno sviluppo della persona.
Il caso di La Spezia si aggiunge a quelli di Milano. “Qui il ministero ha presentato un ricorso, incurante dell’obbligo di immediata esecuzione della sentenza emessa a gennaio. Ma il 19 di marzo il tribunale ha ribadito la condanna”, spiega Livio Neri, il legale che ha assistito diciassette famiglie nella prima azione collettiva contro il ministero dell’Istruzione, gli uffici scolastici e i singoli istituti. Nel fare ricorso, il ministero si è difeso dall’accusa di discriminazione sottolineando come “le riduzioni degli stanziamenti abbiano inciso su tutte le voci di spesa, diminuendo le risorse destinate sia agli alunni diversamente abili che a quelli privi di disabilità”, e che “non può configurarsi una riduzione della dotazione di sostegno, semmai una diversa assegnazione sulla base dei criteri di riferimento”. Il ministero si è poi aggrappato a quelle che sono “le risorse effettivamente spendibili”. Ma secondo il tribunale di Milano le cose stanno diversamente. Il ricorso viene bocciato e la condanna confermata: “azione discriminatoria”. Adesso al ministero rimangono solo trenta giorni per attuare il ripristino di tutte le ore tagliate. Altrimenti? “Altrimenti rischia un processo penale – spiega l’avvocato Neri – che in caso di discriminazione di disabile prevede una pena che può arrivare fino a tre anni di reclusione”.
Il rischio è reale, la legge parla chiaro. Così ieri il ministero ha cercato di correre ai ripari, inviando una comunicazione alle tre scuole milanesi interessate dall’azione collettiva dei genitori. “Siete invitati a presentare una motivata richiesta di eventuali risorse di sostegno aggiuntive nella misura assolutamente indispensabile per dare applicazione all’ordinanza”, si legge nella comunicato del Miur. “Curioso che il ministero si ostini a chiedere motivazioni alle scuola – dice ancora Neri – la motivazione è quella contenuta nelle sentenze, non c’è bisogno di altro”. La conferma arriva da Francesca Altomare Lavizzari, preside dell’istituto Cavalieri di Milano, coinvolto nella vicenda insieme allo Stainer e al Ferrante Aporti. “Non sussistono discordanze tra quanto stabilito da Tribunale a seguito del ricorso prodotto dai genitori e le necessità della scuola”, scrive la preside nella sua risposta al ministero, e precisa: “L’Ufficio scolastico regionale e quello territoriale sono in possesso di tutta la documentazione necessaria per stabilire quali risorse attribuire all’Istituto per un proficuo inserimento dei suoi alunni diversamente abili”. Insomma, le scuole non intendono diventare il capro espiatorio del ministero. A Roma dovranno prendersi le proprie responsabilità.
Secondo i legali delle famiglie coinvolte le condanne al ministero costituiscono un precedente importante, che darà coraggio e strumenti a quanti fino ad ora non potevano o non sapevano trovare il modo di far valere i diritti dei propri figli. In questi mesi, al lavoro dei tribunali civili si aggiunge quello di molte sezioni del Tar. Ultimo in ordine di tempo, il tribunale amministrativo della Puglia ha accolto il ricorso di sessanta famiglie contro l’eliminazione di una trentina di posti per insegnanti di sostegno.
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ormai mi sembra chiaro, questa donna non vuole disabili nelle scuole... non può neanche dire che mancano i soldi(leggere 3 notizie sopra).
By Tommy venerdì 01 aprile 2011 - 23:52 |
Il Vaticano scomunica Francesca Cipiriani:
"E' blasfema, solo DIo può dare le vite"
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Pesce d'aprile!
(ma onestamente da loro nn mi sorprenderebbe troppo)
By Highrise lunedì 04 aprile 2011 - 19:06 |
Fisco, la Cassazione: "E' lecito mettere online liste di sospetti evasori"
Roma - Non è reato pubblicare su internet i nomi e i relativi conti svizzeri di cittadini italiani sospettati di evasione fiscale. Infatti, non esiste il divieto di pubblicazione di documenti di origine extraprocessuale acquisiti a un procedimento, perché non sono coperti da segreto. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha annullato la condanna di una giornalista di una agenzia di stampa italiana che aveva pubblicato i nomi di potenziali evasori delle imposte, intestatari di conti in Svizzera.
Le liste dei sospetti evasori Due le conclusioni raggiunte dalla prima sezione penale. "E' sanzionata dall'articolo 684 del codice penale la pubblicazione sia di atti che documenti inerenti un procedimento penale di cui per legge sia vietata la pubblicazione" Non solo. Per i giudici è vietata per legge la pubblicazione, come testualmente recita l'articolo 114 del codice di procedura penale, degli atti coperti da segreto o anche solo del loro contenuto. Dunque, riporta il sito Cassazione.net (leggi qui), nel formalizzare l`assoluzione piena della giornalista perché il fatto non sussiste, la Cassazione ha affermato un nuovo principio secondo cui "i documenti di origine extraprocessuale acquisiti ad un procedimento, non compiuti dal pubblico ministero o dalla polizia giudiziaria, non sono coperti da segreto dall'articolo 329 del codice di procedura penale; per essi non vige dunque il divieto di pubblicazione di cui all’articolo 114 del codice di procedura penale la cui violazione possa costituire il reato di cui all’articolo 684 del codice penale"
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A questa notizia sono stati postati 3 commenti, li copincollo qui sotto:
#1 CiccioCha (83) - lettore
il 04.04.11 alle ore 17:47 scrive:
Spero di aver capito male: Se qualcuno è solo sospettato, può essere messo alla gogna; Una volta che si accerta il malfatto c'è il segreto istruttorio ?
#2 canarino (245) - lettore
il 04.04.11 alle ore 18:16 scrive:
Mio Dio, con questa sentenza la Cassazione ha cancellato la privacy!! Quindi, visto che vengono pubblicate anche le notizie che "sfuggono" alle Procure e ai Gip (reato per il quale nessuno paga!), si può pubblicare di tutto e di più! Siamo proprio alla frutta!!
#3 cleomartone (210) - lettore
il 04.04.11 alle ore 18:37 scrive:
Caro Ciccio, hai colto nel segno! La Cassazione ha stabilito un principio pericoloso: la presunzione di colpevolezza, sino a prova del contrario! Ebbene sì! Chi restituirà la dignità ad un cittadino contro cui taluni "fabbricassero" documenti, tesi a dimostrare sia un evasore, al solo scopo demolirlo? Una volta additato e svergognato, per la pubblica opinione risulterebba evasore! E basta! Anche perchè le assoluzioni, o vengono relegate in trafiletti di stampa e neanche citate in tv, o sono ignorate!
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Il mio commento è: Degno dell'Unione Sovietica.
By Tommy martedì 05 aprile 2011 - 13:25 |
Radio Maria colpisce ancora: “L’impero romano è finito perché c’erano troppi gay"
4 aprile 2011 Finalmente De Mattei, lo storico che tutti noi paghiamo 100mila euro l’anno come vicepresidente del CNR , ci svela l’inghippo che ha fatto crollare i nostri padri sotto il peso delle loro colpe.
L’esimio storico su Radio Maria ci toglie un dubbio che avevamo da circa 16 secoli: ma non è che Roma è crollata sotto il peso di un qualche “scandalo esecrando”? Sì, certo. E quale? L’omosessualità, è ovvio. Come avevamo fatto a non pensarci prima? Per spiegarci com’è andata veramente il Nostro tira fuori dal dimenticatoio (dove giustamente era finito) Salviano di Marsiglia. Che sicuramente è una pietra miliare, anche se da Wikipedia non abbiamo scoperto molto su di lui, accidenti. Diciamo che Salviano non è proprio Virgilio, ma di Virgilio non parliamo perché non sappiamo bene che rapporti avesse con quel Mecenate.
CENERE – Comunque de Mattei cita Salviano quando dice che fu fatta “cenere del prestigio di Roma grazie alla macchia infamante di quella perversione contro natura.” Che è l’omosessualità, lo ricordiamo. Insomma, il nostro vicepresidente fa una ricostruzione che ci fa capire che i Cartaginesi finiscono male per via dell’omosessualità, poi anche i romani si infettano per “l’abominevole presenza di pochi invertiti” che sono una “vergogna per tutto l’impero.” Meno male che arrivano i barbari, che “sono uno strumento del giudizio di Dio”, sempre secondo Salviano (e de Mattei).
GULP – Insomma i barbari, che non sono gay, fanno fuori i romani, che nel frattempo, dopo essere stati strumento del giudizio di Dio quando non erano gay, essendo diventati gay diventano vittime designate. Tutto chiaro quello che dice Salviano? Mattei è veramente seccato che anche noi siamo diventati come i romani di un tempo, cioè gay, e che, siccome siamo dei pervertiti, abbiamo iscritto “i vizi nelle leggi come diritti umani.”
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Quella radio andrebbe chiusa all'istante per l'enorme mole di cazzate immani che diffonde,ma mi accontenterei che togliessero la parola a quell'idiota di De Mattei, quello che ha già giustificato lo tsunami in Giappone.
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Udine, leghisti contro funerale islamico
Alcuni giorni fa è morta ad Udine, presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia, una neonata figlia di una coppia musulmana. La famiglia ha deciso quindi di procedere alla tumulazione nel cimitero di Paderno, seguendo il rito islamico. Gli attivisti della Lega Nord della zona hanno contestato la scelta del rito non cattolico per presunte irregolarità, organizzando una raccolta firme e una mobilitazione per sabato. L’anno scorso la giunta di centrosinistra di Furio Honsell aveva deliberato la costruzione di un piccolo cimitero islamico, con 200 fosse orientate verso la Mecca, suscitando le proteste dei leghisti e il disappunto del parroco che avrebbe dichiarato a Il Giornale, riferendosi ai musulmani locali: “Questa gente dovrebbe laicizzarsi un po’…”.
In particolare, il capogruppo del Pdl Loris Michelini ha detto al Gazzettino che intende “verificare se, come mi è stato riferito, nella sepoltura siano state commesse delle irregolarità, come il lavaggio di un luogo improprio di alcune parti della salma. Dal punto di vista cristiano ci sconvolge questo modo di iniziare un’epoca all’insegna dell’integrazione”. Il leghista Dordolo aggiunge che “la giunta ha chinato la testa di fronte ad una richiesta degli islamici irrispettosa dei sentimenti più intimi della maggioranza della popolazione”.
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Ma sti leghisti sono almeno capaci di rispettare il dolore di una famiglia per la pedita di una bambina? o non li riconoscono come esseri umani fino a questo punto?
Il prete che dice che i musulmani dovrebbero laicizzarsi è come il bue che da del cornuto all'asino...
e la storia che iti non cristiani offendono al sensibilità non la commento neanche.
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Brasile, missionario difende il preservativo contro l’Aids: richiamato in Italia.
SAN PAOLO – I fedeli di una chiesa cattolica di San Paolo del Brasile sono ‘in rivolta’, dopo l’annunciato richiamo in Italia di padre Valeriano Paitoni, un missionario italiano che da 33 anni in Brasile assiste bambini e adolescenti contagiati dall’Aids, e che ha sempre difeso strenuamente, contro i dettami del Vaticano, l’uso del preservativo. ”Per me il preservativo non è un male minore – ha ripetuto il padre italiano di 61 anni, già in passato ammonito dal Vaticano ma finora mai rimosso dal suo incarico -. Fra i beni – ha affermato – il profilattico è il bene maggiore”.
Il religioso ha appreso all’inizio dell’anno dalla sua congregazione, l’Istituto Missioni della Consolata, di dover rientrare in Italia. Il suo trasferimento minaccia ora la continuità di tre strutture mantenute da padre Valeriano, tutti asili per giovani contagiati dal virus Hiv. I parocchiani brasiliani della chiesa ”Nossa Senhora de Fatima” di Imirim, un quartiere periferico di San Paolo, sono insorti contro la decisione. Ma, intanto, anche l’arcidiocesi paulista, proprietaria di un edificio che ospita uno degli asili, la Casa Siloè, ha dato l’avviso di sfratto al sacerdote italiano.
”Non mi hanno fornito alcun motivo valido perché l’asilo venga trasferito in un altro immobile – si è lamentato padre Paitoni al quotidiano Folha de S.Paulo -. Se loro avessero altre finalità per quella sede sarei io il primo ad andarmene”. Ma l’impressione diffusa, a San Paolo, è che il suo rientro e lo sfratto abbiamo un solo motivo: la sua difesa dell’uso del preservativo per prevenire la diffusione dell’Aids.
3 aprile 2011 | 20:12
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E certo, quando ce n'è uno che fa cose positive, che veramente si impegna in azioni concrete, lo fanno fuori... viene da chiedersi quali sono le priorità della chiesa, e mi sembra chiaro che aiutare e fare del bene non sono tra queste.
Sarò paranoico, ma queste azioni non fanno che conffermare la mia tesi che sulle malattie e sulla paura della morte la chiesa ci marci per avere potere.
Debellare le malattie o frenarne la diffusione non è nel suo interesse.
CHE SCHIFO
By Tommy martedì 05 aprile 2011 - 19:00 |
GIORDANIA - Lo studio sui 70 libri ritrovati in una grotta in Giordania potrebbe portare una rivoluzione nella fede cattolica. Le testimonianze, i racconti, le parabole contenute nelle pagine rilegate ad anelli sono le prime dopo la morte di Gesù, anteriori anche ai rotoli del Mar morto, che già avevano provocato un forte terremoto. Dalle prime traduzioni dall'ebraico antico e dai codici presenti, la figura di Gesù appare totalmente diversa da come ci è sempre stato raccontato, fino al punto di affermare che era dichiaratamente gay. I discepoli sarebbero stati un circolo di ragazzi omosessuali (dice il Guardian), che non si nascondevano ma affermavano la loro libertà contro le rigide regole della religione ebraica. C'è anche una parabola che parla di due ragazzi la cui anima era legata indissolubilmente, così come il loro cuore e le loro vite. Per il resto è confermato il messaggio di amore e fede di Gesù, la sua morte in croce. Ci sono dettagli che combaciano perfettamente con le ricostruzioni storiche e che fanno guardare ai libri di Giordania come la più grande scoperta archeologica della Cristianità. Gay o non gay.
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No, è il colmo!
Ora che fanno? concedono ai gay il diritto di esistere (magari condannando gli etero) o cambiano dio? naaa è più facile dire che sono menzogne scritte da Satana
By Highrise mercoledì 06 aprile 2011 - 01:23 |
Ho letto l'articolo e mi sono informato anche sull'autore dello stesso: in primis l'autore non fornisce alcuna fonte chiara e incontrovertibile sulle traduzioni effettuate sui rotoli (peraltro in codice) - dove si trovano i testi e le traduzioni? Sono stati tradotti da persone competenti? nessun dato a disposizione. Se fosse una persona intellettualmente onesta li avrebbe pubblicati, come mai invece nulla?
Punto secondo, l'autore è un filosofo ateo dichiaratamente contrario alla maggior parte dei concetti di fede. La sua imparzialità su tali argomenti è dunque come minimo discutibile e se tanto mi da tanto ha semplicemente preso dei passi del Vangelo e li ha reinterpretati a modo suo. Anche io nel mio piccolo ci riesco, piglio la Bibbia e ci leggo sopra della discesa dei dischi volanti sulla Terra e di un attacco atomico a Sodoma e Gomorra - tanto per fare un paio di esempi.
Come i ragazzini di paese Ruse (nomen omen, Ruse tradotto in italiano significa "inganno" ) dà del gay a Gesù Cristo per tentarne il discredito. Il vecchio Freud però ha già risolto questi casi con la teoria della proiezione psicologica:
it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_%28psicologia%29
in parole povere, probabilmente il ricchiopardo è proprio Ruse, e non c'è neanche bisogno di disseppellire antichi testi e reinterpretarli ad hoc per pensarlo
By Highrise mercoledì 06 aprile 2011 - 01:38 |
P.S. - quasi dimenticavo: fino a poco tempo fa qualcuno sosteneva che, secondo i vangeli apocrifi, Gesù andava con la Maddalena... non si decidono neanche su come screditarlo.
By Highrise mercoledì 06 aprile 2011 - 01:59 |
ops. ho scritto "rotoli" , in realtà si tratta di libri ad anelli in piombo
By Tommy mercoledì 06 aprile 2011 - 10:19 |
sempre detto anch'io che chi ostenta avversione ai gay molto spesso nasconde qualcosa... chissà Silvio cosa nasconde
Ma sai, io non sto neanche a chiedermi se c'è del vero no in scritti relativi a qualcosa in cui non credo... però mi faceva ridere l'idea, vista l'avversità della chiesa all'omosessualità, di vedere come reagirebbero se questi dati dovessero essre confermati.
Poi è vero che un ateo può essere di parte, ma questo può valere anche per un credente... non se ne esce
Sul reinterpretare la bibbia a proprio piacimento... per quanto mi riguarda l'han sempre fatto tutti, da ambo le parti.
Però seriamente, se ci dovesse essere conferma forse la chiesa la pianterebbe con la sua omofobia e questo può solo essere positivo.
Per la Maddalena... ecco appunto se quello fosse vero almeno avrebbero le prove che andava con una donna, altrimenti il dubbio resta
By Tommy mercoledì 06 aprile 2011 - 13:21 |
Vaticano: l’acqua continuerà ad essere gratuita
Lo Stato papalino si può permettere il lusso di consumare ettolitri di “oro blu” senza temere di ricevere bollette a sei zeri. Un privilegio che dura da quasi un secolo.
Il primo comma dell’articolo 6 del Concordato del 1929 recita infatti che: “l’Italia provvederà a mezzo degli accordi occorrenti con gli Enti interessati che alla Città del Vaticano sia assicurata un’adeguata quantità di acqua in proprietà”, una norma che non è stata rivisitata dal successivo accordo tra la Repubblica italiana e la Santa Sede del 18 febbraio 1984.
Nel corso dell’ultima seduta del Senato, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Augello ha avuto modo di precisare alcuni aspetti di questa vicenda poco “cristallina”. I senatori Marco Perduca e Donatella Poretti avevano infatti presentato una interrogazione al Governo chiedendo che venisse fatta chiarezza, una volta per tutte, su questa prebenda. “La questione concernente il regime idrico dello Stato Città del Vaticano – ha dichiarato il rappresentante di Palazzo Chigi – è stata esaminata da un’apposita Commissione bilaterale istituita nel 2001 che ha approfondito tutti gli aspetti connessi con tale regime sulla base della lettera e dello spirito del Trattato Lateranense dell’11 febbraio 1929”. “A conclusione di tali approfondimenti – ha continuato Augello – la questione è stata definitivamente risolta nel 2004 e con completa soddisfazione reciproca, attraverso lo scambio di lettere tra il Presidente del Consiglio dei ministri e il Cardinale Segretario di Stato, costituente un’Intesa chiarificatrice dell’interpretazione e dell’attuazione dell’articolo 6 del Trattato Lateranense”.
I più felici sono sicuramente i porporati. Il regime di gratuità per la fornitura idrica continuerà a sussistere fino a quando non si raggiungerà un nuovo accordo bilaterale. La gratuità riguarda anche diversi Enti ecclesiastici indicati in una lista fornita dalla Chiesa. Un elenco sul quale l’Esecutivo non ha fatto chiarezza; nonostante i due interroganti avessero chiesto di conoscere i nomi di questi fortunati beneficiari.
Sino ad oggi l’unica somma uscita dai forzieri della Santa Sede è stata quella relativa alla costruzione di un depuratore, un pagamento una tantum pari a circa un milione di euro. La Finanziaria 2004 ha introdotto una norma che prevede che sia il bilancio dello Stato ad onorare i debiti che l’Acea vanta nei confronti della Santa Sede. Un onere che ci costa circa quattro milioni di euro all’anno. La somma comprende anche i costi di depurazione dei reflui prodotti entro le Mura Leonine; anche se l’articolo dell’articolato del 1929 non menziona nulla relativamente alle infrastrutture fognarie. Un’interpretazione a maglie larghe che va contro l’interesse pubblico, si potrebbe infatti rivedere la questione sulla depurazione delle acque senza la necessità di adire le prassi previste dal diritto internazionale.
In attesa che il Governo “razionalizzi” queste spese, Oltretevere continuano a giovarsi di diversi privilegi. La Santa Sede è ben consapevole di avere buon gioco con una classe politica timorosa di perdere i voti del mondo cattolico. Una paura che troppo spesso ingenera storture non più tollerabili.
L’ultima in ordine di tempo potrebbe addirittura integrare il reato di abuso edilizio. Il senatore Marco Perduca ha infatti denunciato in Aula che “il Vaticano sta costruendo un palazzo accanto a San Paolo, con tanto di auditorium, e sta ingrandendo i padiglioni dell’ospedale Bambin Gesù”. Un’opera che, nonostante sia stata iniziata senza nessuna autorizzazione, non può essere fermata dall’autorità preposta. I vigili urbani della Capitale non possono intervenire perché gli Enti coinvolti si fanno schermo dietro l’immunità diplomatica riconosciuta dal Concordato. Una prerogativa che va evidentemente limitata. Così come necessiterebbe di una lettura più aderente all’articolo 6 del testo del 1929 tutta la vicenda relativa alla fornitura di acqua potabile. La situazione attuale fa insorgere il dubbio che si vogliano erogare dei finanziamenti senza curarsi troppo di come questi vengano impiegati.
di Matteo Mascia - rinascita.eu
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Uno dei motivi per cui l'acqua ci costa un botto: quella che loro consumano aggratis qualcuno la deve pur pagare...
By Highrise mercoledì 06 aprile 2011 - 13:49 |
Tommy, mettiamo che ci sia una conferma -reale o fittizia- sull'autenticità nella datazione di quei testi e sul loro contenuto: embè? Non cambia proprio nulla!
E' l'attendibilità storica che va accertata, con altre fonti che confermino quella che viene attualmente esaminata.
I documenti nati per screditare qualcuno (che magari proprio in quel periodo stava acquisendo TROPPO potere agli occhi dell'establishment politico affermato) o reinterpretare certi eventi anche nell'antichità non si contano. Le cronache sugli eventi storici venivano scritte quasi subito dopo i suddetti eventi, in modo da darne un'interpretazione il più possibile utile alle necessità politiche di turno. Oltretutto la padronanza della scrittura era esclusivo appannaggio delle classi più abbienti e quindi politicamente forti nelle epoche passate. L'alfabetizzazione fra la gente comune era quasi inesistente.
L'esempio più lampante è la cronaca della Battaglia di Kadesh, dove il faraone Sarcazzete I (non ricordo come si chiama ) fece una figura barbina davanti ai carri pesanti hittiti e tutto si risolse con un nulla di fatto. Tornato in patria tutto cazzuto fece erigere delle stele che celebravano la sua vittoria (inesistente) in modo da non perdere la faccia davanti al popolo.
Un archeologo che avesse avuto oggi a disposizione solo i testi di quelle stele e non quelli hittiti penserebbe che la suddetta battaglia sia stata vinta dal faraone, cosa che invece non è.
Tornando alla questione di Cristo, a chi stava sulle palle lui in primis? Guarda caso ai sacerdoti che vedendo minacciato lo status quo sono riusciti a farlo crocifiggere usando ad hoc un'accusa di blasfemìa, peraltro anch'essa inesistente.
Prima di arrivare a questo estremo tentarono di screditarlo usando altre tattiche (parla con le prostitute! parla con i pubblicani! parla con i romani!) e sicuramente là in mezzo ci cascava pure la classica accusa da bambini di omosessualità. D'altronde anche oggi se non si può screditare qualcuno di ricco/bello/potente in altro modo, basta inventarsi che è gay (es. George Clooney) vedi i vari articoli di gossip tanto amati dalla crema della feccia della società
Inoltre c'è anche da considerare che
1 - chiunque abbia scritto quei testi era necessariamente di alta estrazione sociale (nobile o religioso/politico) oppure uno scriba addestrato agli ordini di una persona altolocata dato che l'alfabetizzazione non era certo molto diffusa allora e i libri non erano esattamente alla portata di chiunque;
2 - la forma più comune di testo scritto utilizzato ai tempi di Cristo era il rotolo, il libro ad anelli sembra quasi anacronistico;
3 - punto in assoluto più importante: l'omosessualità era pesantemente condannata dalla società ebraica dell'epoca, era ritenuta abominio e comportava condanna a morte
Da Wikipedia - I rapporti sessuali tra due uomini sono vietati dalla Torah e sono ritenuti un crimine capitale:
« Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro»
(Levitico, 20:13)
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Dato che Cristo è stato messo in croce con un'accusa di blasfemìa e non di omosessualità (accusa che, come dimostrato, era sufficiente a far mettere a morte chiunque) è palese che si tratti di un falso e non solo, qualora gli alti sacerdoti lo avessero accusato di abominio avrebbero dovuto convincere il popolo della plausibilità dell'accusa e se la stessa fosse stata vera il popolo stesso avrebbe pensato ad AMPLIFICARLA A DISMISURA (ovvove! ovvove! scandalo!), esattamente come si usa fare oggi
Resta solo da stabilire se i testi di cui sopra siano falsi storici oppure se tutto questo casino sia stata un'iniziativa di Ruse.
By Tommy mercoledì 06 aprile 2011 - 15:38 |
IN caso sia stata una sua iniziativa, e in caso lui sia davvero gay, quasi sicuro che l'ha fatto come reazione all'odiosa omofobia della Chiesa, che contribuisce non poco al perdurare di certi pregiudizi.
Poi quanto hai scritto è la dimostrazione che religione e politica sono legate praticamente da sempre.
cmq devi ammettere che se ti parlano di 13 uomini sempre insieme e senza una donna, il dubbio viene.
anzi, stavo quasi per dare una nuova interpretazione al "tradimento" di Giuda
Sì, cmq io questa l'avevo postata perchè mi ha fatto fare 2 risate, mica voglio scatenare un'altra "guerra santa"
By Tommy mercoledì 06 aprile 2011 - 15:56 |
ecco i lettori del "Giornale"
“Sono morti? Chi se ne frega”: i lettori del Giornale contro gli annegati a Lampedusa"
6 aprile 2011 “Peccato, troppi sono vivi”: sul sito del quotidiano di Paolo Berlusconi compaiono una serie di commenti “originali” dopo l’incidente di ieri notte"
“Si vide il Piave rigonfiar le sponde e come i fanti combattevan l’onde. Rosso del sangue del nemico altero, il Piave comandò: “Indietro va’, o straniero”. La citazione da “Il Piave mormorava” è uno dei commenti dei lettori del Giornale che racconta della tragedia di ieri notte nelle acque di Lampedusa: un barcone che si è ribaltato e solo 48 superstiti sui 300 a bordo. Ma non è l’unico.
VARIA UMANITA’ - Tra i lettori del Giornale c’è chi ci va giù duro: “Si è ribaltato un barcone……e chi se ne frega!!! Dovrebbero ribaltarsi tutti i barconi che vengono sulle nostre coste, così avremmo finito di fare patti con i paesi nord africani che poi non rispettano, senza bisogno di sborsare un’Euro”, dice ad esempio Giluca, mentre c’è chi scherza ma neanche tanto: “ho detto una battutaccia : chi se ne frega. come dice pascariello , perchè dobbiamo andare sempre noi a riprenderli . se facessimo come malta , e puntassimo contro i loro barconi i cannoni , vuoi vedere che andrebbe la bocassini a riprenderli !!”. C’è chi si rammarica di dover aspettare “l’intervento della natura”, mentre qualcuno è ancora più esplicito: “NON ME NE FREGA NULLA. Se fossero restati al paesello, sarebbero vivi.Pesino, come macigni, sulla coscienza (non l’hanno) di chi li vuole”. Il refrain è comunque quello di prendersela con “quelli che vogliono l’accoglienza” e con l’Onu e l’Unione Europea, che vanno denunciati. Ma c’è chi va oltre: “Voglio dare un’applauso al mare e al vento che sono i veri italiani. Però 48 superstiti. Troppi. Bisogna fare meglio la prossima volta se tentano ancora. Per tutti i buonisti io dico: E immorale dare aiuto e conforto al nemico!!”.
IL NEMICO - Stesso tono per Bukoski: “Sono veramente demoralizzato per il numero così alto di superstiti. Speriamo non se ne trovino altri in vita”. Mentre sotto accusa vanno anche i mass media: “no, altri 3 salvati: è l’ultima bella notizia che ci ha dato il TG5 delle tredici in chiusura…Allegria! Ci sarà Maroni che li ha di cartoni, ma che dire di queste molto buone giornaliste che approfittano del loro megafono per incitrullire ancora più la gente ??? E allora ancora allegria!”. Qualche frase viene commentata ma non sembra che il commento sia pubblicato, quindi probabilmente la redazione ha cancellato qualcosa. Meglio così, ma anche quello che c’è fa paura lo stesso.
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Certo, purtroppo commenti del genere non si leggono solo su quelle pagine, basta vedere i gruppi su fb, anche sulla tragedia in Giappone...
By Highrise mercoledì 06 aprile 2011 - 18:53 |
Denuncia l'auto-completamento di Google. Il giudice gli da ragione.
Un utente italiano ha presentato una denuncia contro il servizio Google Suggest, il noto tool per l'auto-completamento delle query presentava infatti dei risultati inattesi, e particolarmente spiacevoli, quando si digitavano il suo nome e il suo cognome nel box di ricerca.
In pratica, l'algoritmo di Google Suggest aggiungeva automaticamente le parole "truffa" e "truffatore" alla combinazione di parole chiave "nome" e "cognome", è immaginabile il disappunto dell'utente che ha deciso di ricorrere al tribunale di Milano per difendere le proprie ragioni.
Il giudice ha deciso di pronunciarsi in favore del denunciante, Google dovrà quindi predisporre dei filtri per evitare che fatti del genere possano ripetersi; inutile la difesa di Mountain View fondata sul fatto che Suggest funziona in base ai calcoli di un algoritmo.
La sentenza in favore dell'utente italiano non è la prima espressa da un tribunale contro l'auto-completamento di Google, esiste infatti un precedente in Francia dove il giudice ha dovuto decidere riguardo al caso di un uomo che vedeva associate le parole "stupratore" e "satanista" al proprio nome.
By Highrise mercoledì 06 aprile 2011 - 19:10 |
alcuni hanno pagato con il licenziamento i «peccati» di gioventù
Usa: il Wikileaks del porno
sconvolge il mondo dell'hard
Su un sito i nomi di oltre 23mila attori e attrici del settore
MILANO - Non è solo una goliardata. O uno scherzo di cattivo gusto. Anche il mondo del porno ha trovato infatti il suo Julian Assange virtuale. È il sito Porn Wikileaks che parafrasando il suo ben più celebre predecessore (con cui ovviamente non ha niente a che fare) si è assunto il compito di rivelare i veri nomi di chi lavora come attore o attrice nell'industria dell'hard: superando nelle ultime ore quota 23.000 nomi.
EFFETTI DEVASTANTI - Ciò che potrebbe essere liquidato come una trovata pubblicitaria sta però producendo effetti devastanti sulla vita reale di alcune persone. Bisogna pensare infatti che tranne alcune star del settore difficilmente chi fa l'attore o l'attrice porno lo fa a tempo pieno o per lungo tempo. Il più delle volte cambia occupazione e si dedica a un mestiere più tradizionale. Come l'insegnante per esempio: e il quotidiano britannico The Indipendent spiega che sono almeno due gli insegnanti licenziati negli Stati Uniti dopo che l'amministrazione scolastica ha appreso, proprio tramite Porn Wikileaks, che due loro stimati docenti avevano recitato in film hard da giovani. Del resto al sito che imita quello di Assange è bastato mettere le mani sul database della più celebre clinica californiana che si occupa di test Hiv per gli attori hard, vale a dire la Adult Industry Medical Healthcare Foundation di Los Angeles, per entrare in possesso di alcuni dati sensibili. Non solo i nomi, ma anche gli indirizzi e le copie dei documenti, oltre a i risultati dei test clinici e perfino, in alcuni casi, le foto delle loro case tratte da Google maps. Non tutto è stato reso pubblico nel sito. Ma non c'è alcuna certezza che non diventi di pubblico dominio in futuro.
INTERROGATIVO - L'interrogativo principale rimane però ancora irrisolto: perché compiere un'operazione di questo tipo? C'è il sospetto che l'intento degli autori del sito (ancora anonimi, si sa solo che il sito è stato registrato in Olanda) abbiano voluto lanciare una specie di crociata moralizzatrice. In particolare contro i gay, come si evince anche visitando la home page. In cui si può leggere: «Non siamo abbastanza gay per Twitter e per questo siamo stati cancellati».
Corriere.it
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By Tommy giovedì 07 aprile 2011 - 18:38 |
Storici e associazioni contro De Mattei
"Non può restare vicepresidente del Cnr"Si allarga il fronte che chiede le dimissioni dello studioso dopo le sue crociate contro gay e Islam. Dal Pd interrogazione alla Gelmini, diecimila firme a una petizione online. E gli accademici attaccano: "Roma caduta per colpa dei gay? Baggianate"
LE CROCIATE del vicepresidente del Cnr Roberto De Mattei contro omosessuali e darwiniani e gli attacchi verso l'Europa multietnica, scuotono il mondo accademico, che chiede con forza le dimissioni dello storico ultracattolico o, in alternativa, la sua rimozione da quell'incarico. Della vicenda sarà anche investito il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, che lo ha confermato nel suo ruolo all'interno del Cnr (la sua, infatti, è una nomina politica): la deputata del Pd, Paola Concia, presenta in queste ore un'interrogazione parlamentare. Unanime il giudizio degli storici: "La tesi secondo cui l'impero romano sarebbe caduto per colpa dei gay 1, non merita neanche di essere discussa" .
Il malumore tra i ricercatori del Cnr è palpabile. Sono in tanti a vivere con imbarazzo le bizzarre (e antistoriche) affermazioni di De Mattei, che da anni si è fatto notare dalla comunità scientifica per le sue tesi. Ma c'è anche frustrazione, perché la nomina dei vertici del primo ente scientifico italiano, è decisa dalla politica: De Mattei deve il suo incarico a ministri dell'Istruzione scelti da Silvio Berlusoni (dalla Moratti alla Gelmini). Del resto, il rapporto con i governi di centrodestra guidati da Berlusconi risale a diversi anni fa, se è vero che, come scrive sul suo sito, dal 2002 al 2006 De Mattei fu consigliere per le questioni internazionali del governo.
Vi fu una sola parentesi, nel corso della quale venne "rimosso" dall'incarico di vicepresidente, come ricordano i ricercatori riuniti nell'associazione "Articolo 33" . "Nel 2007, l'allora ministro dell'Università, Fabio Mussi, riuscì a sostituirlo con un altro docente. Rimase nel cda dell'ente, ma non era più vicepresidente", spiega il portavoce dell'associazione, Vito Mocella. Nel 2008, col ritorno del governo Berlusconi, De Mattei poté tornare ad occupare la sua poltrona. I ricercatori di "Articolo 33" chiedono ora con un appello online 3 che, qualora De Mattei non si dovesse dimettere, "il cda adotti un provvedimento analogo a quello del 2007, quando venne sostituito" . E lanciano anche una provocazione: " Potremmo chiedere ad un giudice tutelare di nominare un amministratore di sostegno per De Mattei, visto che ha dimostrato di non saper svolgere alcune sue funzioni" .
"Una vergogna", attacca Fabio Mussi, oggi presidente dell'Assemblea di Sinistra e Libertà, che ricorda il suo intervento nel 2007: "De Mattei era ed è un rappresentante della superstizione nella comunità scientifica. Da ministro, pensavo che la questione andasse risolta. La sua presenza appartiene agli aspetti burleschi della società contemporanea. Per questo promossi un atto che avrebbe favorito la sua sostituzione" . Il problema, per l'ex ministro dell'Università e ricerca scientifica, è che "il governo in carica non sa che il Cnr è uno dei pezzi pregiati del Paese. Questo governo, infatti, preferisce come scuole di pensiero le madrasse televisive del premier piuttosto che le istituzioni scientifiche" . Per De Mattei, Mussi suggerisce una delle "tante trasmissioni televisive che parlano di alieni e fantasmi: sarebbe un ottimo conduttore" .
Ma anche le associazioni che si battono per i diritti degli omosessuali sono sul piede di guerra. Le frasi omofobe di De Mattei, fanno notare, sarebbero state oggetto di denuncia, se solo esistesse nel nostro Paese il reato di omofobia. "De Mattei ci ha abituati alle sue grottesche affermazioni, ispirate alle più ridicole e becere superstizioni, e se fosse un attore di avanspettacolo o un aspirante stregone o un superstite delle glaciazioni tutto sommato si potrebbe pure provare a riderci sopra", sottolinea il presidente di Arcigay, Paolo Patanè. "Tale però non è, e poiché le sue non sono barzellette e lui non è un druido ma il vicepresidente del Cnr, dovrebbe possedere nel suo stesso pensare il rigore scientifico che il suo ruolo richiede. L'unica cosa seria che il Cnr può fare a questo punto è imporgli di dimettersi, ovvero cacciarlo con la stessa risolutezza con cui ha disprezzato la vita e la morte di migliaia di persone vittime del terremoto in Giappone, e con cui addita, con profonda e pericolosa ignoranza, la natura di milioni di omosessuali e transessuali. Il professore possiede una mente antistorica, antiscientifica e persino anticristiana, perché le sue parole offendono il rispetto a cui si ispira la quotidianità dei veri credenti . Se ha così tanti problemi fustighi se stesso e si ritiri in un eremo" .
Non meno duro il giudizio di Aurelio Mancuso, presidente di "Equality Italia", che vede, nella presenza di De Mattei, una precisa operazione politica: "C'è un'alleanza all'interno del governo, con una parte delle gerarchie cattoliche che hanno tutto l'interesse ad orientare istituti di questo tipo. Pur di avere un appoggio della Chiesa, il governo concede questo tipo di spazi" . Per Mancuso, De Mattei rappresenta "il ritorno del cattolicesimo della superstizione: si leggono i fenomeni sociali e storici con una interpretazione non scientifica, ma ideologica" . Della vicenda sarà presto investita la Gelmini, attraverso un'interrogazione parlamentare presentata da Paola Concia: "Questa persone non è in grado di ricoprire quel ruolo", attacca la deputata del Pd. "Non possiede i requisiti per essere il vicepresidente del Cnr. Andrebbe denunciato, perché sta offendendo la dignità delle persone" .
Unanime il giudizio degli accademici. Emilio Gabba, storico dell'antichità italiana, studioso di Storia romana e socio dei Lincei, non accetta neanche di discutere la tesi secondo cui l'impero romano sarebbe caduto per colpa degli omosessuali: "E' una cosa assolutamente improbabile, e non ha alcun senso parlarne" . Lellia Cracco Ruggini, professore emerito, già ordinario di Storia romana all'Università di Torino e accademica dei Lincei, spiega che De Mattei si richiama a tesi di fine Ottocento: "Non ci sono prove che a Roma ci sarebbero stati molti omosessuali. E, comunque, l'impero romano non è caduto per questo, direi che la cosa è certa. Ci furono cause interne ed esterne, ma certamente non basta contrapporre i barbari da una parte e i popoli civilizzati dall'altra" . Un altro professore universitario, chiede l'anonimato: "Conosco De Mattei, e non vorrei attaccarlo frontalmente. Ma quando lo incontrerò, gli dirò di piantarla con queste baggianate" . Intanto, la petizione online 4 con la quale si chiedono le sue dimissioni dal Cnr sta sfiorando le diecimila adesioni.
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Troppe cazzate in pochi giorni in più insiste... quando si tira troppo la corda, prima o poi si spezza... ma dai, suor Maria Stella lo ha cponfermato? com'è che non mi sosprende?
tra l'altro sta collezionando figure di m..da da guinness, se tutto va bene dura poco anche lei.
By Highrise giovedì 07 aprile 2011 - 20:20 |
L'impero romano è crollato per una serie di motivi che concatenati fra loro hanno creato un "effetto domino" disastroso. In primis, per poter costituire o ricostituire le legioni non c'era sufficiente ricambio generazionale (la gente, come oggi, non faceva abbastanza figli), inoltre la società romana era andata via via rilassandosi e appiattendosi e il servizio militare veniva perlopiù evitato (ci furono casi di ragazzi che pur di non venire reclutati nelle legioni si automutilavano) inoltre gli sprechi e la corruzione erano a livelli incredibili e tutto ciò non contribuiva certo ad aiutare la gestione delle difese imperiali o a ispirare patriottismo negli animi dei cittadini romani. Per tentare di compensare questi problemi si ammettevano migliaia di barbari nelle legioni i quali pian piano si "romanizzavano" ottenendo la cittadinanza ma le loro radici culturali rimanevano quasi sempre le stesse.
Risultato prevedibile: barbari su Roma in fiamme. Vae Victis.
By Highrise venerdì 08 aprile 2011 - 01:33 |
p.s. - in passato mi pare di aver letto su un libro di Gibbon che
l'omosessualità nella Roma antica era decisamente malvista,
era tollerata a stento solo negli istitutori greci (ritenuti quasi
tutti ricchiopardi) perchè erano gli unici letterati decenti
dell'epoca. Venivano di conseguenza tenuti costantemente
d'occhio in modo da impedir loro di comunicare ai loro giovani
allievi romani, oltre la conoscenza dei grandi classici, altri
aspetti meno convenzionali della loro cul-tura...
By Highrise venerdì 08 aprile 2011 - 06:58 |
Francia, il ministro della Salute: «Niente sangue né organi dai gay»
Nora Berra: «Sono le prime vittime dell'Hiv, con un numero di nuove infezioni 200 volte superiore a quello della popolazione. Non lo dico io ma le statistiche». L'ira della gauche francese
Dopo le polemiche anti-islam, il governo francese apre un altro fronte con le dichiarazioni-choc del segretario alla Salute, Nora Berra, che oggi ha confermato la proposta di escludere gli omosessuali dalle donazioni di sangue e di organi. Berra aveva già lanciato l'idea una settimana fa, sollevando lo sdegno della gauche e delle associazioni omosessuali. Durante la discussione al Senato della legge sulla bioetica, il segretario ha respinto le accuse di omofobia, sostenendo di aver voluto semplicemente focalizzare la nozione di comportamento a rischio. «Mi dispiace se le mie parole possono aver ferito», ha spiegato, ma è un dato di fatto che «uomini gay siano le prime vittime dell'Hiv, con un numero di nuove infezioni 200 volte superiore a quello della popolazione» non omosessuale. «Si tratta di dati statistici dell'Istituto per la vigilanza sulla salute pubblica», ha insistito, sottolineando come vada presa in considerazione «la nozione di comportamento a rischio e non l'essere gay». Lunedì il ministro dell'Interno francese, Claude Gueant, era finito nella bufera per aver detto che il numero dei musulmani che vivono in Francia «rappresenta un problema».
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Che dire, quel che sostiene il segretario francese alla sanità è vero e sia i dati storici che quelli contemporanei lo provano. Il problema sta sia nella sinistra che nelle associazioni omosessuali le quali non accettano la realtà delle cose o meglio la accettano solo in parte (quando fa comodo a loro)... anche qui si tratta di palese disonestà intellettuale.
Per quanto riguarda i musulmani invece, si pensi ad esempio ai casini di Grenoble e si traggano le dovute conclusioni.
By Tommy venerdì 08 aprile 2011 - 10:23 |
i dati sono veri, però ho qualche dubbio sull'applicazione pratica: cioè, come funziona il sistema delle donazioni? a un potenziale donatore non vengono sempre fatti esami per stabilirne l'idoneità? se parliamo di comportamento a rischio anche un etero promiscuo può essere a rischio se si diverte in giro, o anche un tossicodipendente(immagino che l'sclusione valga anche per i tossici), quindi non sapendo mai chi hai davanti degli esami van sempre fatti.
Oppure in tutti quei casi chiedono e si fidano delle risposte? uno può anche negare, essere sottoposto ai test e risultare idoneo o meno, ma non è che poi scoporono le inclinazioni sessuali o altre abitudini e ti denunciano.
A meno che non controllano solo la prima volta e una volta che sei iscritto come donatore (anche per il sangue) poi nn fanno più controlli, ma se sei puoi a posto la prima volta non è detto che tu lo sia sempre, e anche questo vale per tutti per un motivo o per l'altro, la garanzia non c'è mai.
By Tyler venerdì 08 aprile 2011 - 11:22 |
Chissa' in Italia che chaos, come minimo si sarebbe urlato al nazismo
By Highrise venerdì 08 aprile 2011 - 13:47 |
C'è un punto scomodo, Tommy, è una cosa che le autorità sanitarie esitano ad ammettere per non destare preoccupazioni nell'opinione pubblica: le analisi non sono mai attendibili al 100% e non solo, spesso chi le fa non ha le necessarie competenze. Casi del genere si contano a centinaia e spesso sono state distrutte vite innocenti.
Per quanto riguarda i comportamenti, e non le inclinazioni in se, è noto che la quasi totalità degli omosessuali è promiscua e quindi si espone al contagio di ogni genere di patologia sessualmente trasmissibile. Anche quelli non promiscui, venendo a contatto con gli altri.
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Verissimo Tyler, lo stavo per scrivere hehe
By Tommy venerdì 08 aprile 2011 - 14:07 |
Stuprata e messa incinta? Niente aborto: “E’ la mano dell’Onnipotente”
8 aprile 2011 Ondata di legislazione anti-abortista in Usa. Neanche per la violenza sessuale c’è rimedio, secondo la destra religiosa.
Idaho, Nebraska, Kansas. Sono già tre gli stati d’America che mettono in cantiere e approvano legislazioni molto restrittive sul tema dell’aborto, l’interruzione volontaria di gravidanza.
Guidati dalla destra religiosa, che si appoggia per i suoi proclami a ricerche tutte da valutare, i legislatori interni di questi stati hanno firmato, alla fine, provvedimenti che impediscono alle donne di abortire dopo le 20 settimane, per qualsiasi motivo.
DESTRA RELIGIOSA – Nemmeno, dunque, per ragioni di urgenza o di superiore necessità di tutela della salute mentale della madre.
Muovendo un passo oltre nella guerra nazionale del Partito Repubblicano sul diritto di scelta della donna, il parlamento dell’Idaho ha dato l’approvazione finale ad un provvedimento che metterà fuorilegge l’aborto oltre le 20 settimane. Modellato sulla legge del Nebraska prima nel suo genere – la legge, come quella approvata in Kansas la scorsa settimana, è basata sulla altamente controversa ricerca medica che sostiene che un feto può sentire dolore a 20 settimane dal concepimento. La legge dell’Idaho, però, non menziona nemmeno eccezioni possibili per la violenza sessuale, per l’incesto, per anomalie gravi del feto o per la salute mentale o psicologica della madre: “Sono quando la gravidanza mette a rischio la vita o la salute fisica della madre un aborto può essere praticato dopo le 20 settimane”.
Una legge insomma ben più dura delle analoghe legislazioni europee, anche solo quella italiana, con la 194, che ben prevede la possibilità di aborto dopo i canonici 3 mesi per malformazioni del feto, per stupro o per gravi condizioni della madre che ritiene di non poter portare avanti la gravidanza.
NEANCHE PER INCESTO – Ma se già la legge è molto pesante, le motivazioni che vengono addotte per tenerla in piedi sono quasi peggiori. Think Progress, uno dei tanti gruppi progressisti della sinistra americana, che rilancia la notizia di questa legge, raccoglie anche le dichiarazioni dell’esponente repubblicano che la promuove: adducendo, come abbiamo detto, motivazioni al limite dell’inaccettabile per giustificare il divieto di interruzione volontaria post-20 settimane dal concepimento. I
l deputato Shannon McMillian afferma che le donne che sono state messe incinta in “circostanze violente” non dovrebbero aver scelta perchè non è colpa del feto. Il deputato Brent Crane, sponsor della legge, fa un pèasso ulteriore. Credendo che “i tragici e orribili” atti di stupro o incesto siano “la mano dell’Onnipotente”, Crane afferma che le donne dovrebbero aver fede in Dio e trasformare le conseguenze del loro assalto sessuale in “meravigliosi esempi”: “Non è il bambino figlio di quello stupro una vittima a sua volta? Non ha chiesto di essere lì. E’ lì per colpa di una violenza, forse, ma non per colpa sua”. E Brent Crane, appunto, afferma: “Le vie dell’Onnipotente sono più alte delle nostre. Ha l’abilità di prendere circostanze difficili, tragiche e orribili e cambiarle in meravigliosi esempi”.
Insomma, i legislatori repubblicani si appellano alla forza delle donne stuprate, che dovrebbero essere in grado di sopportare praticamente da sole un tale peso, con il sorriso per di più e accogliendo questa vita non voluta. Se succedesse sarebbe di certo una storia molto bella: ma imporla per legge, davvero è troppo. In Usa, però, è quello che la destra dimostra di voler fare.
REATO – Mettendoci, peraltro, il carico sopra. Non solo non è possibile abortire dopo le 20 settimane; non solo il motivo è che la donna dovrebbe essere forte e accettare col sorriso la volontà di Dio, diventando un esempio per tutti gli altri e sacrificando così il suo inalienabile diritto ad una maternità libera e consapevole: non solo tutto questo, ma anche la beffa. Se per caso qualcuno si azzarda ad effettuare un aborto fuori tempo, finisce in galera.
La legge dispone più dell’obbligo per le vittime di violenza sessuale di portare la gravidanza a termine, rende un crimine praticare questi aborti e permette ai coniugi e ai parenti di citare in giudizio i medici che rompono il divieto. Il provvedimento predispone anche un fondo che accetta donazioni per difendere la legge – un’aggiunta ben necessaria visto che l’avvocato generale dell’Idaho ha già sollevato due cause per dichiarare la legge incostituzionale per violazione degli standard definiti dalla Roe contro Wade.
La Roe vs. Wade è la causa turning point della giurisprudenza Usa che ha disposto l’entrata nell’ordinamento americano dell’interruzione volontaria di gravidanza.
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Partorisce a 12 anni. Non sapeva di essere incinta
30 marzo 2011 Una studentessa olandese ha dato alla luce una bimba durante una gita scolasticaMagari la storia non è inedita, nel senso che storicamente ha qualche illustre predecessore. In ogni caso, scrive il Telegraph, “né la ragazza né la sua famiglia si erano resi conto che era incinta, e non ci sono segni esterni di mostrarlo”. E per questo ha partorito a 12 anni durante una gita scolastica.
Un portavoce dei servizi sanitari olandese ha raccontato che non è ancora possibile sapere da quanti mesi fosse incinta. La ragazza, che vive a Groningen, nel nord dei Paesi Bassi , era in gita dalla scorsa settimana con i compagni di classe, quando ha iniziato a sentire dolori allo stomaco violento, ha detto il portavoce. Un professore si è allarmato per i dolori sospetti e ha allertato i servizi di soccorso. Quando il personale dell’ambulanza è arrivato ha visto che la ragazza era sul punto di partorire e si è precipitato a portarla in ospedale dove la ragazza ha avuto il bambino.
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6 aprile 2011 Il Collettivo Anarchico dell’Internazionale pasticciera colpisce il cardinale, criticato su Aids e aborto.
Quattro torte, piene di crema che colava da tutte le parti, tirate in faccia al primate della Chiesa cattolica belga, l’arcivescovo Andre’-Joseph Leonard, molto criticato in patria per le sue posizioni su aids, aborto e scandali di pedofilia che hanno toccato la comunità belga, riferisce Adnkronos. A compiere l’azione di ‘intortamento’ il collettivo anarchico dell’Internazionale pasticciera, il cui padre spirituale è il celebre “entarteur” belga Noel Godin, che tra le sue vittime piu’ note conta il presidente francese Nicolas Sarkozy, il fondatore di Microsoft Bill Gates e il filosofo francese Bernard-Henry Levy, colpiti al grido di “intortiamo, intortiamo i pomposi cetrioloni”.
INTORTATO – Il cardinal Leonard e’ stato a sua volta “intortato” ieri sera a Louvain-la-Neuve, cittadina universitaria dove il primate della Chiesa belga si era recato per partecipare a un dibatto su come conciliare fede e scienza. Al suo ingresso all’università, una prima torta alla crema è piombata sull’alto prelato che, senza scomporsi più di tanto, si è ripulito ed ha proseguito verso la sala della conferenza. Dove, però, in tre riprese successive, è stato colpito di nuovo da altrettante torte, lanciate ad arte da un gruppo di quattro ragazzi dell’Internazionale Pasticciera che nei mesi scorsi avevano già fatto altre due vittime eccellenti, il Segretario di Stato belga Melchior Wathelet e il noto giornalista francese Eric Zemmour.
OMOFOBO PRETONE – Le ragioni che hanno spinto gli ‘intortatori’ anarchici a colpire il primate della Chiesa belga al grido di “Intortiamo, intortiamo l’omofobo pretone”, spiegano in un comunicato, fanno riferimento in particolare alle polemiche scatenate da alcune sue affermazioni sull’Aids, paragonato alla “giustizia divina”, sull’omosessualità, sull’aborto e sullo scandalo dei preti pedofili che ha colpito la Chiesa belga (Adnkronos).
By Tommy venerdì 08 aprile 2011 - 23:58 |
Meglio puttanieri che bestemmiatori: parola di parroco
Don Giovanni Bellò, parroco di Semonzo del Grappa (Treviso), rilascia un'intervista su Berlusconi comunicandoci che andare con le prostitute è meno grave che lasciarsi scappare una bestemmia.
Non che la cosa mi meravigli, ci mancherebbe: però, come dire, da un uomo di chiesa, che dovrebbe grondare carità cristiana, sarebbe lecito aspettarsi un'analisi un tantino più articolata: la prostituta in questione è pienamente consenziente, oppure si tratta di una schiava del sesso brutalizzata e costretta a vendere il proprio corpo da chissà quale banda di delinquenti? E' maggiorenne o minorenne?
Invece niente. Passino le puttane, senza farsi troppe domande: ma bestemmiare no, è più grave e tanto basta, ragion per cui Berlusconi -testuale- non è che "una vittima di questo sistema, è un povero diavolo e anche sfortunato"
La curia, naturalmente, si dissocia, ma c'è una domandina che mi rimane in testa.
Quanti sono i sacerdoti che sotto sotto la pensano come Don Bellò?
Quanti di loro, parlando con i fedeli, contribuiscono a diffondere simili convinzioni?
Quanta parte della propaganda berlusconiana, insomma, viene diffusa in modo strisciante attraverso le parrocchie?
No, perché sapete com'è: quelle sono quasi più diffuse delle televisioni.
E non hanno manco uno straccio di garante.
By Tommy sabato 09 aprile 2011 - 01:33 |
Russia: servizi segreti vogliono chiudere skype, hotmail e gmail.
Mosca, 8 apr – I servizi segreti russi propongono las messa al bando di Skype, Hotmail e Gmail perche’ il loro ”utilizzo incontrollato” minaccia la sicurezza del paese. Il responsabile per le comunicazioni dell’FSB, Alexander Andreyechkin, ha detto all’agenzia RIA Novosti che il controllo su questi servizi viene effettuato al di fuori dei confini russi e che pertanto vengono spesso utilizzati dalle organizzazioni estremiste. Le affermazioni di Andreyechkin sono state pero’ sconfessate da fonti del Cremlino che ai media locali hanno sottolineato che ”si tratta della sua opinione non riflette la politica del governo sullo sviluppo di Internet”.
By Tommy sabato 09 aprile 2011 - 21:54 |
Ex vescovo pedofilo chiede asilo al Vaticano per sfuggire alla rabbia della gente.
9 aprile 2011 Impaurito dalla reazione dei cittadini che sono andati a cercarlo, il prete ha riparato nel’ambasciata della santa sede a Bruxelles.
Inseguito dall’indignazione popolare per gli atti di pedofilia dei quali fu protagonista, l’ex vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, ha chiesto asilo diplomatico riparando nell’ambasciata della Santa Sede a Bruxelles.
CHI E’ - Il suo nome non era stato dimenticato dall’opinione pubblica, che si attendeva di vederlo processato per quanto compiuto sui bambini circa trent’anni fa e svelato ad aprile dello scorso anno. Quando si e’ saputo che i reati sono stati prescritti, la voce della rabbia popolare si e’ fatta sentire fin dentro le stanze della remota abbazia nelle Fiandre in cui l’anziano prete, 74 anni, si era ritirato dopo aver confessato almeno un abuso ed essersi dimesso dall’incarico. Il caso di Vangheluwe fu uno di quelli sollevati dalla commissione d’inchiesta voluta dal Vaticano e presieduta dallo psichiatra per l’infanzia Peter Adriaenssens. Il rapporto della Commissione fa luce su almeno 450 casi di pedofilia nella chiesa, avvenuti tra il 1960 e il 1985. Tredici delle vittime degli atti sessuali, sottolinea il rapporto, si suicidarono. L’ex vescovo avrebbe poi lasciato il Belgio su ordine della Congregazione vaticana per la dottrina della fede. Lo rende noto la nunziatura vaticana a Bruxelles in un comunicato. ‘La Congregazione – si legge in un comunicato – ha deciso che, anche se gli abusi sessuali commessi su suo nipote sono prescritti secondo il Diritto canonico, mons. Vangheluwe deve lasciare il Belgio e iniziare un periodo di cura spirituale e psicologica’. Il vescovo, dopo le sue dimissioni, ha vissuto in vari luoghi, senza un indirizzo fisso, e – informa il comunicato – ‘ha gia’ lasciato il Paese’.
CONFESSIONE - L’ex Vescovo aveva confessato i suoi abusi anche in una lettera pubblica:
Quando ero ancora un semplice sacerdote e per un certo tempo all’inizio del mio episcopato, ho abusato sessualmente di un giovane dell’ambiente a me vicino. La vittima ne è ancora segnata. Nel corso degli ultimi decenni, ho più volte riconosciuto la mia colpa nei suoi confronti, come nei confronti della sua famiglia, e ho domandato perdono. Ma questo non lo ha pacificato.
E neppure io lo sono..
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Oh povero, non ci dorem la notte, vero? allora che faccia come le sue vittime... ah noh il suicidio è peccato (quindi alla fine scommetto che i veri peccatori sono loro, giusto?)
E intanto questi non pagano mai, anzi, troveranno sempre qualche collega pronto a proteggerli.
By Tommy lunedì 11 aprile 2011 - 12:38 |
Quest'uomo ormai ha vinto il nobel per il ridicolo.
De Mattei il fondamentalista
"Il Paradiso terrestre è esistito davvero"Intervista al discusso vicepresidente del Cnr che suscita nuove polemiche con le sue tesi antiscientifiche. "La fede religiosa è lontana dall'essere un fatto privato e va testimoniata pubblicamente"
di ANTONIO GNOLI
CONFESSO una certa curiosità mentale mentre mi avvio all'appuntamento col professor Roberto De Mattei, l'uomo che con le sue idee 1 - professate in varie sedi e occasioni - ha vinto l'Oscar del ridicolo 2. Che linea tenere, che domande rivolgergli, in una parola che cosa ci si aspetta da un signore che, con tutti i distinguo, ha sostenuto tesi balzane e in ogni caso antiscientifiche, come il creazionismo, l'immutabilità delle specie, la datazione della Terra a soli 15-20 milioni di anni fa? Se insieme al taccuino avessi con me un bel "tapirone d'oro", la questione potrebbe risolversi in pochi attimi. Ma in fondo, De Mattei non è un caso umano, è un affare più complicato: un uomo solo (o quasi) che sostiene certe idee. Non basta questo per farne un eroe della resistenza ottusa?
Il problema è che De Mattei non è un signore qualunque: egli è vicepresidente del Cnr, un incarico che lo pone ai vertici della struttura che in teoria dovrebbe guidare la ricerca scientifica in Italia. Ma al tempo stesso egli ha una rubrica su Radio
Maria, dirige il periodico Le radici cristiane, insegna alla Nuova Università Europea che appartiene ai Legionari di Dio. Il suo ultimo libro (pubblicato da Lindau) è una rilettura molto polemica del Concilio Vaticano II. Sguazziamo in un bel pasticcio ideologico.
Da dove nascono le sue provocazioni?
"Dalla mia coerenza. E dai miei studi. Sono stato allievo di Augusto Del Noce e Armando Saitta. Ho insegnato come associato all'Università di Cassino. Oggi ho un incarico alla Nuova Università Europea dove insegno storia moderna e storia del cristianesimo. Purtroppo sono spesso dipinto in maniera caricaturale" .
Lei è vicepresidente del Cnr, un grande ente scientifico, diciamo il corrispettivo del Max Planck. Come è avvenuta la sua nomina?
"Fu la Moratti, nel 2004 Ministro dell'Istruzione, a nominarmi" .
Perché scelse lei?
"Il Cnr ha anche un settore minoritario dedicato alle scienze umane. Al cui interno cadono le mie competenze" .
Si è mai chiesto se ci fossero studiosi più preparati di lei, più legittimati sotto il profilo dei titoli e delle idee?
"Ho scritto centinaia di articoli, decine di libri, partecipato a convegni internazionali" .
Non ci sono echi significativi dei suoi lavori nella comunità scientifica.
"Non è questo il punto. La contestazione alla mia nomina, una vera e propria levata di scudi, si basava sul fatto che la mia cultura cattolica era negatrice di alcuni valori fondanti della democrazia occidentale. Non ho mai nascosto che la fede religiosa non sia solo una questione privata, ma vada testimoniata pubblicamente" .
Ho di fronte un missionario e un martire.
" Penso che il cristianesimo non possa ridursi a una religione intimistica e individuale, ma debba proiettarsi nella vita pubblica" .
E questo l'autorizza a dichiarare che lo tsunami in Giappone è stato un castigo divino?
" Parlavo a titolo personale da una radio cattolica e non in qualità di vicepresidente del Cnr. Ho svolto una riflessione sul grande mistero del male e ho detto che tutto ciò che accade ha un significato. Non si muove foglia che Dio non voglia, verità antica e perenne. Coloro che credono in Dio sanno che esiste una remunerazione, che per i cattolici sia chiama inferno. E come si legge nella dottrina di Sant'Agostino e Bossuet anche i popoli possono peccare e per questo essere puniti" .
Terremoto in Giappone e all'Aquila, devastazioni, guerre, catastrofi, crisi. Per lei Dio è molto occupato in questo momento?
"Non direttamente. Se Egli permette questo male non intendo dire che sia l'autore del male, perché altrimenti cadremmo in una visione manichea. Non esiste un Dio del male. Egli è il sommo bene capace di trarre il bene dal male. Anche dalla catastrofe giapponese" .
Il Giappone è a prevalenza scintoista.
"Non ho la pretesa di conoscere la ragione per cui Dio ha permesso che ciò accadesse. Ma so che una ragione c'è" .
Un'affermazione così perentoria e ilare la mette in totale contrasto con la comunità scientifica.
"Mi mette in contrasto con lo scientismo. A cominciare da Galileo, lo stesso Newton, ma poi Spallanzani, Mercalli, Pasteur, Mendel, fino a Max Planck, sono stati grandi scienziati che hanno creduto all'esistenza di Dio e non hanno trovato un contrasto tra la loro fede e la scienza" .
Ma nessuno di loro si è piegato ai metodi biblici per spiegare il mondo. Per lei la Bibbia è il testo di riferimento?
" Per un cattolico non può che essere così. Lei sa che fin dal Concilio di Trento..." .
Non vada troppo indietro. Contro l'evoluzionismo lei è un assertore del disegno divino. E le prove le ricava tutte dalla Bibbia. Un po' poco, no?
" Per un cattolico la Sacra Scrittura va letta non come libero esame razionalista, ma alla luce della tradizione e del magistero della Chiesa" .
Con quali conseguenze?
"Che un cattolico deve credere, per esempio, nella storicità di quel passo della Genesi in cui si afferma che Adamo ed Eva sono la coppia originaria da cui è nato il genere umano" .
Uno scienziato inorridirebbe.
"Respingo il poligenismo evoluzionista. Se un cattolico lo accettasse verrebbe a cadere l'idea di un peccato originale trasmesso da una coppia di progenitori a tutta l'umanità. La mia battaglia culturale non è solo contro il laicismo, ma si svolge soprattutto all'interno del mondo cattolico sottomesso al clima intellettuale dominante" .
Insomma lei sostiene che Adamo ed Eva non sono figure simboliche ma reali?
"Il paradiso terrestre è una realtà storica non una metafora" .
Non le viene il dubbio che la storia della Terra, la sua origine, si possa raccontare in maniera diversa?
"Io ripropongo una cosmologia cristiana che fa capo alla stessa visione di Benedetto XVI" .
Lei sa che la grande rivoluzione scientifica del Seicento cambia nel profondo anche la cosmologia cristiana, come può non tenerne conto?
"Mi pare più grave voler interdire la possibilità a un cattolico di esporre pubblicamente le proprie visioni cosmologiche e metafisiche" .
Fino al punto di affermare che la caduta dell'Impero Romano avvenne principalmente per colpa dei gay?
"In realtà in quell'occasione io feci mio il discorso del Papa che paragonava la crisi del mondo attuale alla decadenza dell'Impero Romano. La cui caduta, secondo me, più che alle invasioni barbariche va fatta risalire al relativismo morale e culturale che lo minavano dall'interno" .
E i gay?
"Un ragionamento che ho ripreso da Salviano di Marsiglia. Coevo di Sant'Agostino" .
Come è stata la sua infanzia?
"Tranquilla. Sono nato e vissuto a Roma. Provengo da una famiglia cattolica. Mio padre e mio nonno erano professori universitari. Sono sposato e ho cinque figli ormai grandi" .
Come reagiscono alle sue intemerate?
"Sono tutti dei buoni cattolici. Ho il loro sostegno. Certo, ricevo da fuori molti insulti, ma anche gente che mi sostiene e mi incita ad andare avanti" .
Ha mai immaginato di farsi prete?
"Non ho mai avuto questa vocazione, né crisi mistiche. Sono un'eco del XXI secolo di una tradizione che viene da lontano e che è radicata nel senso comune. Quelle che espongo non sono idee originali o particolari, perché se tali fossero vivrebbero lo spazio di una bufera mediatica. Al di là della mia persona queste idee affondano nelle radici della coscienza stessa dell'Occidente" .
Lei è un cattolico integralista?
"Mi piacerebbe definirmi un cattolico tout court. Ma oggi è insufficiente. Sono un cattolico senza compromessi" .
(11 aprile 2011)
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By Tommy lunedì 11 aprile 2011 - 13:20 |
Tornando al discorso di "gay e donazioni", la reazione è comprensibile finchè succederanno cose come questa:
Gli tolgono la patente perché è gay
10 aprile 2011 Condannati il ministero della Difesa e dei trasporti per il caso di Danilo Giuffrida
I ministeri della Difesa e dei Trasporti sono stati condannati anche in appello a risarcire Danilo Giuffrida, a cui fu sospesa la patente di guida dopo che la visita di leva aveva rivelato essere omosessuale.
VENTI MILA EURO - I ministeri dovranno pagare a Giuffrida 20 mila euro. E’ quanto si legge in una nota di “Gay Center”. “Quando sara’ dibattuto il ricorso in Cassazione saremo presenti e organizzeremo iniziative per tenere alta l’attenzione su questo incredibile caso”, dice il portavoce Fabrizio Marrazzo. “Sicuramente – continua Marrazzo – verrebbe da ridere, se non fosse per il fatto che Giuffrida ha subito con questa incresciosa vicenda gravi danni morali, una buona ragione perche’ il risarcimento sia quantificato adeguatamente”. ‘Quando sara’ dibattuto il ricorso di Danilo Giuffrida in Cassazione saremo presenti e organizzeremo iniziative per tenere alta l’attenzione su questo incredibile caso’. Lo afferma Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay center commentando la notizia di condanna anche in appello dei Ministeri di Difesa e Trasporti che dovranno versare 20mila euro di danni a Danilo Giuffrida a cui fu sospesa la patente di guida dopo che alla visita di leva aveva rivelato di essere omosessuale. ‘In Italia – aggiunge Marrazzo – c’e’ bisogno di una sentenza per stabilire che anche i gay possono guidare. Sicuramente verrebbe da ridere, se non fosse per il fatto che Giuffrida ha subito con questa incresciosa vicenda gravi danni morali, una buona ragione perche’ il risarcimento sia quantificato adeguatamente’. (ANSA)
By Tommy lunedì 11 aprile 2011 - 13:30 |
In corsia mancano gli infermieri
"Lasciateci assumere immigrati"Nelle corsie mancano settemila operatori, ma per legge ai concorsi non è ammesso chi non ha
la cittadinanza italiana: tante le condanne per la discriminazione degli staranieri. E ora l'appello.
di ZITA DAZZI
La Cassazione ha condannato per «comportamento discriminatorio» l’ospedale San Paolo che non voleva assumere a tempo indeterminato — perché privi della cittadinanza italiana — 31 infermieri extracomunitari, precari da anni. È la terza volta che la magistratura si pronuncia a favore degli infermieri stranieri del San Paolo, dando ragione all’avvocato Alberto Guariso, incaricato da Cgil e Cisl di patrocinare la causa. La suprema Corte, con l’ordinanza dell’altroieri, ha sconfessato anche il prefetto Gian Valerio Lombardi, che dopo i giudizi in primo grado e in appello aveva sollevato «il difetto di giurisdizione del giudice ordinario» sulla vicenda infermieri.
E dopo l’ennesimo pronunciamento concorde su questa materia — l’ultima due giorni fa all’Istituto Tumori, prima casi analoghi al Niguarda, all’Asl 1 e al Sacco — interviene Carlo Lucchina, direttore generale della sanità lombarda, che rilancia la palla al governo: «Non si può andare avanti a colpi di sentenze per risolvere la questione degli infermieri negli ospedali. Il problema effettivamente esiste e prima che i continui interventi della magistratura paralizzino concorsi e assunzioni, sottoporremo la questione all’attenzione della conferenza Stato-Regioni e del governo per modificare la normativa nazionale che li regola».
Da anni, Milano e la Lombardia fanno infatti i conti con un’emergenza infermieristica sempre più drammatica: in regione mancano 7mila addetti, 2 mila nella sola Milano, la città con la più alta concentrazione di ospedali con tutte le specialità medicochirurgiche. E siccome la legge nazionale vieta agli enti pubblici di assumere immigrati che hanno i titoli di studio, ma non la cittadinanza, per colmare i vuoti d’organico si appaltano i servizi a cooperative private che assumono a termine infermieri stranieri. E quando questi ultimi si presentano ai concorsi, la sequenza regolarmente è: esclusione, ricorso, sentenza a favore.
Il sindacato ora mira alla modifica della legge: «La pubblica amministrazione — spiega Maria Grazia Bove, segretaria della Cisl di Milano —dovrebbe smetterla con atteggiamenti discriminatori e anacronistici. Deve essere garantita una reale parità di accesso a qualsiasi professione, indipendentemente dalla nazionalità, senza per questo dover ogni volta ricorrere ai giudici».
By Tommy lunedì 11 aprile 2011 - 14:31 |
La Lega Ticinese alla prova del voto
con uno slogan chiaro: "Via gli italiani"Domenica il Canton Ticino va alle urne. Il partito di Giuliano Bignasca, il "Bossi di Lugano", si presenta chiedendo di ricacciare indietro i frontalieri "padani"
di PAOLO CASICCI
Nord che vai, Lega che trovi. E la Lega dei Ticinesi, omologo svizzero del Carroccio, non ammette sconti per i padani, "cugini" ma anche un po' "terroni" . Domenica, il Canton Ticino andrà alle urne per rinnovare il parlamento e l'esecutivo locali, e il partito di Giuliano Bignasca, il pittoresco "Bossi di Lugano", si presenta agli elettori con slogan che sembrano rubati al Senatur: "Via gli italiani dalla Svizzera", per esempio. Da settimane, nel mirino di Bignasca, e del suo rappresentante nel parlamento di Berna, Norman Gobbi, ci sono i 45 mila frontalieri, quegli italiani di Sondrio, Como, Varese e Verbania con un impiego nel Ticino, accusati di rubare il lavoro agli autoctoni e di costare decine di milioni l'anno in rimborsi di tasse diretti a Roma. Così, mentre Bossi chiede di mandare "föra da i ball" i tunisini, non lontano da Gemonio c'è chi vorrebbe ricacciare indietro proprio i "padani" .
I malumori dei ticinesi risalgono a oltre trent'anni fa. Era il 1974, quando un accordo bilaterale tra il governo svizzero e quello italiano regolava per la prima volta i cosiddetti "ristorni", la percentuale di tasse, versate in Svizzera dai lavoratori italiani, che i tre cantoni di confine (Ticino, Grigioni e Vallone) da allora restituiscono a Roma perché questa giri la somma a Comuni, Province e Comunità montane di frontiera. Tocca poi agli enti locali destinare questo tesoretto ai servizi pubblici, dalla sanità ai trasporti. Ora, contro la quota - il 38,8
per cento - dei ristorni fissata in quell'accordo lontano, si sono scagliati sia il leghista ticinese Gobbi, sia - a sorpresa - i moderati del Partito popolare democratico. Segno che le istanze leghiste hanno fatto breccia anche al centro.
A marzo, il Ppd ha fatto approvare all'unanimità dal Gran Consiglio uscente un impegno affinché il parlamento cantonale chieda a Berna di abbassare i ristorni al 12,5 per cento, equiparandoli a quelli destinati all'Austria, e di introdurre il principio di reciprocità: anche l'Italia, cioè, dovrebbe rimborsare parte delle tasse incassate dai frontalieri svizzeri (una pattuglia ben più esigua degli italiani). La stessa proposta è stata presentata da Gobbi al parlamento centrale, ma, per ora, è stata bocciata dai vertici del Dipartimento delle finanze federali. Il dibattito, però, è ormai aperto, e difficilmente sarà archiviato in breve. Il che allarma gli amministratori italiani di frontiera. Dice Mario Della Peruta, da trentadue anni sindaco di Cremenaga, 810 anime in provincia di Varese: "Qui otto abitanti su dieci lavorano in Svizzera. Dopo la soppressione dell'Ici sulla prima casa, il nostro bilancio si regge quasi esclusivamente sui ristorni: non possiamo permetterci di perdere quelle somme" .
Neanche Marco Zacchera, primo cittadino di Verbania e deputato Pdl, sottovaluta la questione. Anzi, il parlamentare ha chiesto pochi giorni fa ai ministri Tremonti e Frattini di "avviare immediatamente contatti con i vertici della Confederazione elvetica per evitare che ciascun cantone si attivi in ordine sparso penalizzando ulteriormente i lavoratori italiani" .
Intanto, gli slogan e i manifesti anti-frontalieri, in Ticino, restano al livello di guardia. La Lega è passata nel 2007 dal 16 al 25 per cento, diventando il secondo partito locale dietro al Partito liberale radicale. E il leghista Marco Borradori è stato il candidato più votato di tutto il Cantone. Ad alimentare l'astio contro gli italiani pensano, però, anche gli estremisti dell'Udc (niente a che vedere con i centristi italiani). Di recente, il loro leader Pierre Rusconi, ideatore della campagna pubblicitaria che a ottobre raffigurava gli italiani come ratti 1 (le foto 2), ha commentato uno studio dell'Istituto ricerche economiche (Ire) dell'Università svizzera, che dimostrerebbe come gli italiani non rubino il lavoro ai ticinesi, con queste parole: "Mi piacerebbe sapere quanti frontalieri lavorano all'Ire. Magari sono gli stessi che hanno fatto la statistica" . Rusconi ha poi aggiunto che la piazza finanziaria ticinese starebbe diventando troppo "brianzola" .
Insomma, hai voglia a fare il leghista duro e puro: ci sarà sempre qualcuno più a nord di te...
(07 aprile 2011)
By Tommy lunedì 11 aprile 2011 - 14:54 |
questa mi sa di presa per il culo (appunto)
il governo ha deciso di modificare l'attuale norma che le proibiva del tutto
Aids: anche i gay potranno donare
il sangue, dopo 10 anni senza sesso
Per gli esperti è la soglia limite che assicura che non siano portatori di virus Hiv
il governo ha deciso di modificare l'attuale norma che le proibiva del tutto
Aids: anche i gay potranno donare
il sangue, dopo 10 anni senza sesso
Per gli esperti è la soglia limite che assicura che non siano portatori di virus Hiv
MILANO - Astinenza sessuale decennale per gli omosessuali inglesi che intendono donare il sangue. Dopo anni di polemiche e di dibattiti il governo britannico ha deciso di modificare l'attuale norma che proibisce a tutti i gay e a tutte le lesbiche di donare il sangue. Nelle prossime settimane il ministro della Salute Anne Milton assieme a Lynne Featherstone, responsabile del dicastero delle Pari opportunità, presenterà un progetto di legge che modificherà parzialmente il divieto. Finalmente anche gli omosessuali potranno donare il sangue, ma solo quelli che da dieci anni non hanno rapporti sessuali.
SOGLIA LIMITE - In Inghilterra ci sono circa 86.500 cittadini con il virus Hiv e un quarto di questi non sa nemmeno di essere infetto. Secondo le stime della Terrence Higgings Trust, un'associazione che lotta contro l'Aids, il 42% delle persone che nel 2009 ha contratto il virus è omosessuale. Con la nuova norma i gay che hanno una vita sessuale attiva continueranno a non poter donare il sangue. Secondo gli esperti la soglia limite di 10 anni assicura che gli omosessuali che si presentano nelle strutture mediche non sono portatori di virus HIV e non hanno contratto malattie veneree. Il governo ha deciso di modificare la vecchia legge perché quest'ultima è considerata discriminatoria e contrasta la norma sull'eguaglianza dei cittadini. Tuttavia il SaBTO, comitato consultivo britannico sulla sicurezza del sangue, dei tessuti e degli organi, ha bocciato la proposta di fissare a cinque anni la soglia di astinenza sessuale per i donatori omosessuali: un limite simile - ha sentenziato il comitato - avrebbe aumentato del 5% la possibilità di contrarre l'HIV attraverso una trasfusione di sangue.
POLEMICHE - Gli attivisti gay hanno accolto con favore la nuova norma, anche se speravano in una legge più radicale. Secondo i portavoce dei movimenti omosessuali britannici si poteva fare molto di più poiché in Inghilterra vi sono molte coppie omosessuali monogame che fanno sesso sicuro e che conoscono i pericoli della malattie veneree. Dall'altra parte invece gli avversari della proposta affermano che già oggi circa il 7% degli omosessuali attivi sessualmente si reca nelle strutture ospedaliere per donare il sangue mentendo sul proprio orientamento sessuale e aggirando la legge. La nuova norma - concludono gli oppositori - non farà altro che accrescere questo trend. Per adesso il governo sembra voler tirare dritto e conferma che questa è la proposta più giusta che potesse essere ideata: «Il divieto totale è ingiusto e discriminatorio - ha commentato una fonte molto vicina al governo - ma noi abbiamo il dovere di proteggere la salute dei cittadini. La soglia limite di 10 anni è sicuramente necessaria».
By Tommy lunedì 11 aprile 2011 - 21:57 |
Staminali, quando la Chiesa spegne la speranza
Qualche giorno fa la rivista Nature ha riportato i dati di una ricerca giapponese secondo la quale è possibile generare una retina perfettamente funzionante utilizzando le cellule staminali embrionali. La ricerca, condotta presso il Riken Center di Kobe dal dottor Yoshiki Sasai, ha dimostrato che cellule staminali embrionali messe in un brodo di cultura particolare si sono organizzate autonomamente generando i tessuti della retina e i terminali nervosi dell’occhio. Nel leggere quell’articolo non ho potuto non pensare a quali grandi rivoluzioni questa scoperta potrà provocare e quali miglioramenti della vita dei ciechi potrà apportare. Significherebbe che uomini e donne oggi costretti alla cecità da malattie attualmente incurabili, come la retinite pigmentosa, potranno tornare a vedere, a vivere autonomamente, a godere della luce, dei colori e delle forme.
Ho pensato a quanti bambini potranno leggere i fumetti, a quante persone potranno leggere un giornale o libro, guidare una macchina, scrivere con una penna biro. Ho pensato a quanti Paesi potranno utilizzare le risorse della spesa pubblica in investimenti, posti di lavoro, istruzione pubblica, sanità anziché pagare pensioni di accompagno, ausili tiflotecnici o video ingranditori, dattilobraille ecc. Ho immaginato un mondo dove la cecità era un antico ricordo, una condizione dell’altro secolo, qualcosa di superato, estinto. La sensazione che ho provato è stata di entusiasmo, di liberazione da un limite che affligge oggi milioni di persone in tutto il mondo e che per molti è motivo di grave peggioramento delle condizioni di vita. Ho pensato alle persone che vivono nel terzo mondo alle quali la cecità non permette la sopravvivenza, laddove le condizioni di vita sono proibitive. I risultati di questa ricerca, che ancora è tale va ricordato, sono il primo passo verso un miglioramento della vita di tutti gli esseri umani.
A spegnere il mio entusiasmo ha però provveduto il cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della pontificia Accademia della Vita che ha dichiarato: “La ricerca non deve usare le cellule staminali embrionali perché ciò comporta la distruzione dell’embrione”. Non mi è ben chiaro come si possa paragonare la vita di un uovo fecondato con l’esistenza di milioni di essere umani che oggi sono costretti alla cecità, né per quale motivo chi si erge ad interprete della parola di Gesù dimentichi che proprio Lui, secondo il Vangelo, ha ridato la vista ad un cieco e sanato uno storpio. Non capisco perché non si possa considerare la capacità dell’uomo di utilizzare il proprio ingegno per migliorare la vita degli altri come un disegno che qualcuno ha fatto per noi esseri umani. Ciò che ancora di meno capisco è per quale motivo si imponga una morale cattolica alla ricerca scientifica che vincola anche chi cattolico non è. Qualche anno fa il referendum sulla fecondazione assistita (che coinvolgeva anche la ricerca sulle staminali embrionali) ha visto una discesa in campo della Chiesa piuttosto determinante ai fini dei risultato, che ha vincolato tutta la comunità scientifica italiana e quindi la possibilità di accedere a quei risultati a tutti noi, cattolici e non.
Ricordo infatti che in Italia la sperimentazione sulle staminali embrionali è vietata. Credo che la soluzione migliore come sempre sia la libertà di scelta. Nessuno obbliga un cieco cattolico a sottoporsi all’impianto di cellule staminali embrionali, non vedo perché la cosa debba essere vietata a chi cattolico non è. Qualche anno fa ho conosciuto un prete che era diventato cieco in età avanzata. Era in contatto con alcuni medici americani per essere sottoposto ad intervento chirurgico. Gli chiesi cosa ne pensasse della posizione della Chiesa sul referendum, mi rispose “a volte la Chiesa farebbe meglio ad occuparsi di altro”.
Io credo che ogni tanto la Chiesa potrebbe tacere, lasciando agli uomini la possibilità di scegliere e attingere al proprio libero arbitrio. Per fortuna in Giappone il Vaticano non fa le leggi e dall’Italia ogni giorno partono molti aerei per Tokyo.
il fatto quotidiano.it
By Tommy martedì 12 aprile 2011 - 13:39 |
Prete pedofilo in America protetto dal Vaticano
Proteggere il Vaticano: per questo motivo il futuro Papa Benedetto XVI e il cardinal Bertone occultarono gli abusi di un prete americano, sospettato di aver violentato circa 200 bambini sordi di una scuola del Wisconsin. Lo scrive il New York Times, sulla base di alcuni documenti ecclesiastici di cui è venuto in possesso.
link al rapporto di 86 pagine (in inglese)
dal sito del NY Times
ht tp:/ /documents.nytimes.com/reverend-lawrence-c-murphy-abuse-case
By Tommy martedì 12 aprile 2011 - 17:44 |
Cambiamo decisamente tono con una barzelletta fresca fresca:
"Abbiamo trovato i chiodi della croce di Gesù"
Annuncio di un investigatore israeliano: "Erano nella tomba del gran sacerdote Caifa"
11:35 - Non è ancora stato pubblicato, e già ha scatenato un acceso dibattito in Terra Santa. Perché l'autore del documentario "I chiodi della croce", un investigatore israeliano, sostiene di aver ritrovato i chiodi con i quali Cristo venne inchiodato al legno sul Golgota. I due pezzetti di ferro sono stati ritrovati nel 1990 in una tomba a Gerusalemme, ma finora nessuno li aveva collegati alla morte di Gesù.
Lo ha fatto l'investigatore Simcha Jacobovici con un film che, dopo tre anni di ricerche, presenta le sue asserzioni. La cui pecca è però quella di non avere basi scientifiche, benché la ricostruzione possa apparire decisamente verosimile anche se scienziati e storici l'hanno immaediatamente bollata come una semplice trovata pubblicitaria.
Jacobovici sostiene di aver ritrovato il sepolcro di Gesù, e spiega che è differente da tutte le altre nella zona per il suo contesto storico e archeologico. Anche se, ammette lui stesso, "posso dire con una certezza del 100% che questi sono i chiodi con i quali è stato crocifisso Cristo? No, non posso" .
Il film inizia con una panoramica sulla tomba scoperta nel 1990, che molti archeologi hanno immediatamente identificato come il sepolcro del gran sacerdote Caifa, colui che - stando al nuovo testamento - ha presieduto il "processo" contro Gesù. Nella tomba sono stati scoperti due chiodi di ferro, uno a terra e uno all'interno di un ossario; secondo il documentario, entrambi sono misteriosamente spariti subito dopo il ritrovamento. Jacobovici sostiene di averli rintracciati, dopo vent'anni, nel laboratorio di Tel Aviv di un antropologo esperto in ossa antiche.
Secondo Jacobovici, questi due chiodi "sono stati indiscutibilmente impiegati per una crocifissione, e siccome Caifa è stato coinvolto solo ed esclusivamente nella crocifissione di Gesù, è ovvio che quei chiodi siano quelli che hanno trafitto Cristo" . Una conclusione, questa, che non convince né gli storici né gli archeologi, e tantomeno l'autorità archeologica israeliana, secondo la quale l'identificazione non viene provata oltre ogni ragionevole dubbio. Dubbio che quindi resta: saranno davvero i chiodi della crocifissione di Gesù?
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Ma che ci vuole? si preleva il DNA dai chiodi, lo si confronta con quello della sindone e si vede se coincide, è tanto semplice
By Tommy mercoledì 13 aprile 2011 - 01:11 |
post di un blog su una notizia che gira da ieri:
La grande cazzata di Gabriella Carlucci
L'Onorevole Gabriella Carlucci, a capo di altri 18 firmatari (Pdl) chiede la formazione di una commissione parlamentare d'inchiesta per verificare l'imparzialità dei libri di testo scolastici, colpevoli, a suo dire (e anche della Gelmini) di "indottrinare i giovani fino a plagiarli a fini elettorali" Ovvero gli attuali libri spingerebbero gli studenti, futuri elettori, ad abbracciare gli ideali del centrosinistra e della sinistra radicale.
A parte l'enorme puttanata millantata.
A parte che questi vedono comunisti ovunque.
A parte Gabriella Carlucci.
A parte la Costituzione.
A parte che questi giovani plagiati dove cazzo sono dato che al governo ci sono loro.
A parte l'ennesimo tentativo, credo riuscito, di togliere l'attenzione dal problema più grosso, ovvero l'affossamento della cultura italiana.
Voglio conoscere uno per uno gli elettori della XXI circoscrizione Puglia che hanno dato modo a questa soubrette di sedere in parlamento. Prenderli a sberle. Uno per uno, davvero.
Giusto per non farsi mancare nulla, la Carlucci accusa gli autori di libri di storia italiana di infondere odio nei confronti di Silvio Berlusconi.
Ma la Carlucci ci è mai stata a scuola? (eppure nel curriculum del sito della Camera - ma guarda te chi cazzo c'è in parlamento - figurano due lauree, una in lingue e l'altra in storia) I libri di storia arrivano a mala pena agli anni '90, quando Berlusconi ancora non c'era.
E non credo sia necessaria una laurea in logica applicata per ribaltare la tesi della Carlucci.
I libri di testo sono comunisti.
I libri di testo infondono l'odio per Berlusconi.
Gli studenti diventano elettori.
Si vota.
Lei siede in Parlamento.
Lei è nella maggioranza.
Berlusconi è a capo della maggioranza.
C'è qualcosa che non quadra.
Viva gli italiani, che permettono a pagliacci e clown con trascorsi televisivi di rappresentarci all'interno del Parlamento italiano, lasciandogli la libertà di parlare a vanvera vivendo ogni giorno con la coscienza a posto.
fonte: nonsoparlared'altro.com
By Highrise mercoledì 13 aprile 2011 - 13:39 |
gli investigatori lo chiamano «dexter», come l'agente assassino della tv
Mistero a Long Island,
il serial killer copia la serie tv
Rinvenuti i cadaveri di 9 giovani donne, uccise a partire dal 2007: ma l'assassino non lascia tracce
Poliziotti alla ricerca dei cadaveri a Long Island (Afp)
MILANO - Siamo arrivati a nove, forse dieci. Tante si ritiene al momento siano le vittime del serial killer di Long Island, località a una cinquantina di km da New York, in cui finora sono stati trovati i cadaveri di 9 giovani donne. L'assassino seriale è in azione almeno dal 2007, anno in cui è scomparsa una delle vittime tra quelle identificate. Ma di lui non si è saputo nulla fino al dicembre dello scorso anno, data in cui sono state ritrovati i primi corpi, tutti sepolti fra le sterpaglie della zona adiacente la Ocean Parkway, la superstrada newyorkese che collega Manhattan a Long Island.
LA STORIA - Tutto è cominciato però alcuni mesi prima, esattamente il primo maggio del 2010, in seguito alla denuncia della scomparsa di una prostituta di 24 anni, Shannan Gilbert. Indagando infatti sulla sua sparizione, la polizia della Contea di Suffolk ha trovato, proprio in dicembre, i corpi di quattro altre donne, identificate poi come prostitute che - come la Gilbert - erano solite mettere annunci sul sito Craiglist. Poi, una settimana fa, sono stati rinvenuti i resti di altri quattro cadaveri, non ancora identificati. Lunedì sera l'ultimo macabro ritrovamento: un torso e un teschio, sempre femminili. La nona vittima dell'elenco stilato finora, elenco a cui la polizia aggiunge anche la Gilbert, visto che non ritiene plausibile la possibilità di trovarla ancora viva.
COME IN UNA SERIE TV - Ma la cosa che preoccupa di più la polizia non è tanto il numero delle vittime o il fatto che per anni non ci si sia resi conti dell'esistenza di un assassino seriale. Ciò che preoccupa gli investigatori piuttosto è che questo assassino è «diverso dagli altri». Questo killer infatti sembra conoscere metodologia e tecniche delle indagini di polizia come il più accanito dei fan delle serie tv che popolano il panorama della fiction Usa, da «Csi» in avanti. Non commette errori e non lascia tracce immediatamente evidenti. Conosce la metodologia d'indagine della polizia, tanto che come ha riferito alla Abc uno degli investigatori, alcuni ipotizzano addirittura possa trattarsi di un poliziotto o di un ex poliziotto. Sembra che la tecnica sia quella di attirare una persona, ucciderla in un luogo e poi portare il suo corpo da un'altra parte, ma con un'attenzione ai dettagli che svela un identikit da addetto ai lavori. Tanto che qualcuno lo ha cominciato a chiamare «Dexter», proprio come il protagonista dell'omonima serie tv in cui un poliziotto della scientifica veste i panni di un serial killer. Guarda caso un altro riferimento al mondo della fiction. Che però, questa volta, diventa terrificante realtà.
Marco Letizia
12 aprile 2011
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By Tommy mercoledì 13 aprile 2011 - 14:47 |
“La pedofilia? E’ colpa dell’omosessualità”
13 aprile 2011 Bill Donohue, presidente della Catholic League, minimizza sullo scandalo che ha colpito la Chiesa
Lo scandalo pedofilia che ha coinvolto dei sacerdoti è stato oltremisura ingigantito, tutta colpa dei nemici della Chiesa, coloro che sono schierati a favore dell’aborto, del matrimonio gay del clero femminile. Lo ha scritto in un editoriale apparso lunedì sul New York Times Bill Donohue, presidente della Lega Cattolica per diritti civili e religiosi (la Catholic League for Religious and Civil Rights), influente lobby, non finanziato dalla Chiesa Cattolica ma sostenuta da conservatori e clero cattolico.
“OMOSESSUALITA’, NON PEDOFILIA” – Nel suo articolo Donohue non spiega il meccanismo col qualesarebbe stato montato l’attacco alle istituzioni ecllesiastiche, ma si dice convinto che se la Chiesa avesse posizioni più liberali lo scandalo non avrebbe ricevuto grande risonanza. “Il ritornello che gli abusi ai danni dei bambini sono una realtà nella Chiesa è due volta sbagliato – ha scritto Donohue – Non erano bambini e non sono stati violentati. Sappiamo dello studio di John Jay (condotto nel 2004 dal John Jay College of Criminal Justice, nda) che rivela che la maggior parte delle vittime sono adolescenti che sarebbero stati inopportunamente tastati. E ciò non è uno stupro”. “Il Boston Globe – ha aggiunto il cattolico conservatore a sostegno della sua tesi – ha parlato della relazione di John Jay sottolineando che ‘oltre tre quarti delle vittime erano in età postpuberale, e che quindi non veniva soddisfatta la definizione clinica di pedofilia’. In altre parole, il problema è l’omosessualità, non la pedofilia”.
LA ”PEDOFILIA CLINICA” - Nel suo intervento Donohue – fa notare Jon Carroll sul San Francisco Gate – non ricorda che il 30 percento delle vittime di abusi sono di sesso femminile, un dato che smonta l’affermazione secondo la quale sarebbe più opportuno parlare di preti gay piuttosto che pedofili. Non solo. Purtroppo per Donohue “l’adolescenza” non è un termine giuridico, e nemmeno un termine medico. I contorni per definire l’eta adolescenziale non sono ben definiti, per questo non è possibile parlare nè di definizione clinica di pedofilia. “Ci sono ragazzi che sono maturi fisicamente ma emotivamente sono molto bambini”, scrive Carroll. Ciò cui si può far riferimento, invece, è la definizione legale di abuso sui minori.
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Se la pedofilia è colpa dell'omosessualità, allora vuol dire che parecchi preti sono gay, quindi con che coraggio parlano contro i gay? hanno perso un'altra ottima occasione per stare zitti.
By Tommy venerdì 15 aprile 2011 - 20:53 |
Il teologo David Berger: “Papa Ratzinger è gay”. Indignati i cattolici: “E’ diffamazione”
" Uno scherzo? Una provocazione ? Tutto è possibile,tutto è menzogna salvo la verità ed essa è sotto gli occhi di tutti,una pura banale constatazione ad osservare le pulsioni contronatura di cui si fà promotore il capo della cristianità con la sua inveterata sessuofobia ! "
ROMA – Nel novembre scorso – al giornale tedesco Der Spiegel – il teologo David Berger aveva fatto coming out e aveva lanciato input pruriginosi sull’omosessualità di molti preti nella Chiesa cattolica.
A distanza di pochi mesi torna con una dichiarazione choc: “Papa Ratzinger è gay”. Il teologo ha rilasciato un’intervista al mensile gay “Fresh” in cui svela i pettegolezzi che circolerebbero nel mondo degli studiosi su Benedetto XVI.
“Quando si parla con i teologi in privato, tutti concordano sull’inclinazione omosessuale di Ratzinger”, sostiene Berger, secondo cui il papa avrebbe reazioni considerate omofobe da molti proprio a causa della mancata accettazione della sua omosessualità.
“Lui viene da una cultura clericale nella quale il tema dell’amore per persone dello stesso sesso era totalmente tabù. Quello che odia in sé lo proietta sugli altri e lo disprezza”, aggiunge.
Nel suo libro “Der heilige Schein. Als schwuler Theologe in der katholischen Kirche” (Una sola illusione: un teologo gay nella Chiesa cattolica) ci sarebbero anche le dichiarazioni della giornalista Valeska von Roques, la quale sostiene che Papa Ratzinger durante la sua attività di cardinale avrebbe avuto storie omosessuali con alcune guardie svizzere.
David Berger ha 42 anni e insegna ed è docente all’Accademia Pontificia San Tommaso Aquino, secondo i dati biografici riferiti dallo Spiegel. Dopo le dichiarazioni del vescovo Overbeck, che aveva detto che l’omosessualità è un peccato, Berger si è dato da fare e ha deciso di pubblicare il suo libro contro quelli che -a detta sua- sono misfatti della chiesa.
“Il Papa è costantemente preoccupato dell’omosessualità, la prima cosa che ha fatto nel 2005 è stato un documento contro i preti gay: per lui sono pericolosi. Secondo Berger Benedetto XVI ha anche avuto regolari contatti con cardinali omosessuali. Anzi, continua ancora il teologo, in realtà il capo del Vaticano non ha mai aperto al preservativo: “E’ improbabile che una prostituta vada al Vaticano e chieda:’Ho un cliente, posso usare il preservativo?’”.
LA REAZIONE DEL MONDO CATTOLICO Mentre sul web la notizia rimbalza da un portale all’altro, il mondo cattolico si indigna davanti a simili dichiarazioni.
Il sito cattolico kath.net sostiene che quella di Berger sia pura diffamazione di un uomo potente come papa Ratzinger. Anzi alcuni sono molto taglienti e ribattono che la tesi di Berger dimostrerebbe come l’omosessualità spenga il cervello.
Kreuz.net definisce Berger una “latrina omosessuale”, in quanto “avrebbe insultato il Papa nello squallido mensile omosessuale descrivendolo come un sodomita.
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Sarà un'altra provocazione come quella su gesù, ma hai visto mai... è vero che molti di quelli che ostentano omofobia, lo fanno per nascondere la loro, e sicuramente anche nel clero ce n'è, che a messa ne parlan male e poi... ma se fosse una regola lo sarebbero TUTTI
e pensare che se davvero lo si volesse diffamare ci sarebbero accuse più concrete e ben peggiori... (v. NY Times)
By Tommy venerdì 15 aprile 2011 - 21:11 |
I cottimisti dell'8 per mille
Per ottenere più firme sui Cud, i vescovi si inventano un concorso: invitano i giovani ad andare dai vecchietti per convincerli a versare i loro soldi al Vaticano. In palio, un un bel viaggio a Madrid.
Cosa hanno in comune giovani, anziani, l'8xmille e Madrid? E' ifeelCUD.it, il concorso al quale possono partecipare i ragazzi e le ragazze delle parrocchie di tutta Italia. Ora anche i giovani possono fare tanto per sostenere l'8xmille, aiutando gli anziani a compilare e consegnare la scheda allegata ai loro modelli CUD, per esempio. Così i fondi dell'8xmille arriveranno ai tanti progetti che la Chiesa cattolica porta avanti in tutto il mondo, donando a chi ha più bisogno la speranza di una vita migliore. Partecipa con la tua squadra, scopriti regista con i Video Bonus, e prepara le valigie! Raccogliendo il maggior numero di schede allegate al modello CUD, e girando i video, potrai partecipare insieme ai tuoi amici alla Giornata Mondiale della Gioventù 2011 a Madrid.
Il disclaimer che leggete qua sopra non è uno scherzo: potete verificarlo di persona, parola per parola, andando a visitare il sito www.ifeelcud.it. In sostanza si tratta di questo: quelli della CEI regalano un viaggio a Madrid alla Giornata Mondiale della Gioventù, più un premio in denaro da destinare alla comunità degli anziani, ai ragazzi delle parrocchie che riusciranno a portare a casa più quote di otto per mille dei pensionati.
Chi percepisce soltanto il reddito da pensione, infatti, non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi: perciò se vuole destinare a qualcuno l'8 per mille dell'IRPEF, non potendolo fare nel 730 o nel modello Unico, deve usare l'apposita scheda allegata al CUD (il modello che certifica l'erogazione della pensione), barrarla, firmarla e consegnarla a un CAF.
Siccome si tratta di un adempimento facoltativo, evidentemente vi provvedono in pochi, e allora ecco trovata la soluzione: mettere in movimento i giovani, magari incentivandoli con un bel concorso a premi, affinché provvedano loro a raccogliere i moduli degli anziani (dopo averli fatti firmare per la Chiesa Cattolica, ça va sans dire) e li consegnino di corsa al CAF Acli più vicino.
Sul sito c'è anche una splendida classifica online in tempo reale, un avvincente conto alla rovescia che indica quanto manca alla fine del concorso e alcuni illuminanti consigli strategici: "Usate la simpatia, l'inventiva e il buon senso: chi si impegna di più vince!" (...) "iù schede avrete consegnato più alte saranno le probabilità per te e la tua squadra di vincere un viaggio di gruppo a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù del 2011." (...)
Ecco perché l'aiuto dei giovani è fondamentale: possono incoraggiare e sostenere gli anziani, informandoli sull'opportunità di devolvere l'8 per mille e offrendosi di portare i CUD nei centri di raccolta al loro posto, evitando così file e spostamenti. Per incrementare il punteggio, aumentando in tal modo le possibilità di vittoria, si possono anche girare dei 'video bonus' sulla comunità parrocchiale, ma il regolamento parla chiaro: per poter concorrere occorrerà aver raccolto almeno 30 schede dell'8 per mille.
Non basta, insomma, il meccanismo della seconda ripartizione (quello in base al quale la Chiesa e gli altri beneficiari si prendono anche l'otto per mille dei contribuenti che non lo hanno destinato ad alcuno), né i gentili omaggi concessi dallo Stato con i denari (pochi) delle quote che gli vengono erogate, e nemmeno la perdurante esclusione dal beneficio di alcune confessioni religiose (Islam in testa); ora siamo all'otto per mille porta a porta, o se preferite a cottimo: più ne raccogli, più possibilità hai di passare una bella settimana in Spagna (comprensiva di trasporto, alloggio e pasti).
Dite la verità: dopo aver letto il regolamento non vi sentite un po' CUD anche voi?
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Oh quando si tratta di succhiare soldi la fantasia npon gli manca, ora organizzano pure le gare per spingere i giovani a portargli più finanziatori...pardon, fedeli
mi immagino i ragazzetti andare dagli anziani, e guidargli la manina a mettere la X nella casella giusta. soprattutto se da soli nn ce la fanno e devono aiutarli...
siamo sicuri che non ci sia il reato di corruzione ("se me ne porti tatni ti regalo il viaggio" e di circonvenzione d'incapace("aspetta, ti aiuto, metti qui la X"?
By Tommy sabato 16 aprile 2011 - 00:13 |
i lettori del "Giornale" colpiscono ancora
La feccia è su Il Giornale
Ieri tornata a casa ho saputo del rapimento di Arrigoni. Ero preoccupata, ma sono andata a leggermi come al solito anche la versione de Il Giornale. L'articolo era in secondo piano, riportava esclusivamente la notizia. I commenti dei lettori invece come al solito erano abominevoli. C'era chi diceva che se lo meritava, invitava il governo italiano a non fare niente, a non spendere un euro (quanto sono importanti i soldi eh?), chi sperava venisse ucciso e anche quando questo sarebbe successo non avrebbe dovuto ricevere l'onore che aveva ricevuto Quattrocchi. La solita feccia umana. Mi chiedo perché non chiudano i commenti per alcuni tipi di notizie.
Ne riporto alcuni:
...per non andare troppo contro il lerciume che legge il Manifesto, La Defunta (l'Unità) o il Foglio o Repubblica, mi limito ad un commento lapidario: BEN GLI STA.
Il comunista filopastenise Arrigoni ha fatto la fine che si meritava. Uno in meno.
ATTIVISTA DI DRITTI UMANI IN PAESE MUSULMANO !!!!!!!. Si tratta di un italiano per cui e' nostro dovere il tentare di salvarlo. Tutte le spese in cui incorriamo dovranno essere addebitate a LUI. saluti
Chi va al mulino s'infarina.
Vanno a fare gli eroi...lo siano sino in fondo, si arrangino, oppure preghi Hamas di intercedere per lui. Ho sentito di accostamenti a Quattrocchi, per carità, orrore, l'italiano ucciso alcuni anni or sono, ha tenuto in comportamento eroico fino all'ultimo...onore a lui! Costui mi pare un nullafacente comunista da 4 soldi.
E' un pacifista? Bene, li convinva con "le buone", con "il dialogo".. Cercava il martirio? Bene, l'ha trovato (forse)... Lasciamoglielo!!
non vedo il problema, se ne occupi il governo di Hamas e buona fortuna! L'importante è che l'Italia ne stia fuori, perchè se spendiamo anche solo un centesimo (e non oso pensare...se mettiamo a rischio DI NUOVO la vita di qualcuno) x liberare questo imbecille allora giuro che espatrio x sempre.
Rapito e pestato dagli stessi che vuol difendere contro l'occidente. Non riesco a dispiacermi per lui. Come ha detto qualcuno qui, ci pensi Gino Strada, Vendola, D'alema e sinistrume vario.
Che palle!!!! Altri soldi buttati per un idiota.
Non si potrebbe barattare con 20000 immigrati mussulmani? Se ne occupi gino strada e non ci rompano più i maroni
Mi sveglio stamani e leggo che Vittorio è morto. Immagino che qualcuno di quelli che hanno passato la notte a scrivere quelle schifezze sia contento. Mi dispiace soprattutto per la loro ignoranza. La maggior parte di loro non sapeva né chi fosse né cosa stesse facendo lì. Lo hanno bollato come comunista e tanto gli basta per sperarne la morte.
Vittorio Arrigoni è morto facendo qualcosa in cui credeva, questi moriranno sulle loro poltrone, con le piaghe da decubito sotto il culo sputando mer.da su cose che neanche conoscono.
Tutto questo però oggi passa in secondo piano
By Tommy sabato 16 aprile 2011 - 00:47 |
Tar: "illegittimi" i tagli al personale
Battaglia sulle graduatorie dei precariIl Tribunale amministrativo del Lazio boccia le circolari della Gelmini che hanno "eliminato" 67 mila cattedre in due anni: al momento nessuno può prevedere le conseguenze. L'Avvocatura dello Stato: impossibile impedire lo spostamento di provincia senza una legge ad hoc.
I tagli agli organici del personale scolastico sono illegittimi: lo ha stabilito una sentenza del Tar del Lazio. Intanto, la partita dell'aggiornamento delle graduatorie dei precari potrebbe trasformarsi in una battaglia politica dagli esiti imprevedibili. Quella del Tar Lazio di ieri, per il ministero dell'Istruzione, è l'ennesima bocciatura da parte della giustizia amministrativa, dopo quelle relative alle graduatorie ad esaurimento, alle classi sovraffollate e quella sulle riduzioni di orario per gli istituti tecnici e professionali, solo per citare le ultime in ordine di tempo. Questa volta, a ricorrere contro i provvedimenti del ministero sono stati un Comune (quello di Fiesole), la Flc Cgil e diversi genitori.
Secondo i giudici, sono due i motivi che hanno determinato l'annullamento delle circolari ministeriali sul taglio di 67 mila cattedre negli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011. Il primo, riguarda lo strumento utilizzato da viale Trastevere per alleggerire gli organici del personale docente: una semplice circolare ministeriale che si appoggiava su una bozza di decreto interministeriale. Per sforbiciare 42 mila posti l'anno scorso e 25 mila quest'anno "l'amministrazione ha diramato la circolare", la numero 38/09, "allegando un mero 'schema' di decreto interministeriale, non ancora formalmente in vigore", scrivono i giudici.
Il secondo motivo attiene alla procedura seguita. "In particolare - si legge nel dispositivo - lo schema di decreto, non solo sarebbe da ritenersi atto privo di attuale efficacia
giuridica, ma sarebbe altresì approvato senza il 'previo parere delle Commissioni parlamentari competenti' invece espressamente prescritto dalla norma" Insomma, ancora una volta, come più volte lamentato dalle opposizioni, sarebbe stato esautorato il Parlamento. Al momento nessuno è in grado di prevedere gli effetti del provvedimento del Tar.
Una cosa è certa, per effetto del taglio di 87 mila cattedre in tre anni, migliaia di supplenti hanno perso posto e stipendio e milioni di bambini e studenti italiani hanno perso decine di ore di lezione in classe. Per non parlare delle migliaia di docenti di ruolo costretti a fare le valigie, magari dopo anni di servizio nella stessa scuola, perché con la riforma Gelmini la loro materia è stata falcidiata. Ricominciando, in qualità di docente "sovranumerario", a fare il pendolare e, non più giovanissimo, a percorrere decine di chilometri per recarsi a scuola.
In queste ore si fanno sempre più insistenti le voci di un prossimo decreto sull'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento dei precari con la possibilità per gli stessi di cambiare provincia. Dopo la recente sentenza della Corte costituzionale, che ha dichiarato illegittime le graduatorie "di coda" inventate dalla Gelmini, arriva il parere dell'Avvocatura dello Stato richiesto da viale Trastevere, secondo il quale non è possibile impedire lo spostamento di provincia senza una norma di legge ad hoc.
A questo proposito, il ministero starebbe per emanare, quindi, un decreto di aggiornamento delle graduatorie con il quale consentirà l'inserimento "a pettine" - cioè con il proprio punteggio - ma in una sola provincia. Una notizia che è attesissima da migliaia di precari meridionali, pronti a fare le valigie alla volta delle regioni del Nord, dove le cattedre a disposizione sono tantissime e le probabilità di lavorare aumentano in modo esponenziale.
Ma, da tempo, l'ipotesi non piace alla Lega, che col senatore Mario Pittoni si è fatto promotore di una proposta di legge che prevede liste regionali suddivise in due sezioni: A e B. Questa volta, però, il ministero è tra l'incudine e il martello: qualche giorno fa 61 deputati, quasi tutti meridionali, hanno chiesto al ministro Gelmini di portare la questione in Parlamento. Un chiaro avvertimento al governo: con i tempi che corrono un provvedimento di legge pro-Lega potrebbe riservare brutte sorprese.
(15 aprile 2011)
fonte: repubblica.it
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Ultimamente sulla Gelmini ne sento una a settimana, quando va bene... quanto durerà ancora?
By Tommy sabato 16 aprile 2011 - 12:50 |
la bestia ha pure il coraggio di giustificarsi...
“Non c’è stata penetrazione, non sono un pedofilo”, choc in Belgio e in Vaticano.
15 aprile 2011 Il portavoce della Santa Sede padre Lombardi: “Stupore e preoccupazione” per le affermazioni dell’ex vescovo di Bruges
“Sentimenti di stupore e preoccupazione” sono suscitati in Vaticano dall’intervista rilasciata dall’ex vescovo di Bruges, monsignor R. Vangheluwe. Lo afferma il portavoce padre Federico Lombardi che rinvia in proposito alla dichiarazione dei vescovi del Belgio. Per parte sua, aggiunge, “la Santa Sede segue attentamente la situazione, consapevole della sua gravita’, e raccoglie gli elementi necessari per una sua valutazione approfondita”.
IL PREMIER BELGA - Del resto non è il primo a criticare le affermazioni dell’ex vescovo; così il il premier belga Yves Leterme ha censurato i contenuti dell’intervista in cui Vangheluwe, con apparente noncuranza, ha confessato davanti alle telecamere di aver abusato di due suoi nipoti e di non aver ‘percepito’ la gravita’ di quanto stava facendo.Con le sue dichiarazioni in tv l’ex vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, ‘ha superato il limite di cio’ che e’ accettabile: ha detto delle cose terribili’. Cosi’ il premier belga Yves Leterme ha censurato i contenuti dell’intervista in cui Vangheluwe, con apparente noncuranza, ha confessato davanti alle telecamere di aver abusato di due suoi nipoti e di non aver ‘percepito’ la gravita’ di quanto stava facendo. ’La Chiesa deve assumersi le sue responsabilita’ – ha rincarato la dose il ministro dell’economia Vincent Van Quinkenborne – cosi’ non si puo’ piu’ andare avanti. Siamo arrivati all’inverosimile. Spero che Roma reagisca perche’ tutto cio’ rappresenta un danno non solo per le vittime ma anche per l’istituzione in quanto tale’. La vice primo ministro Joelle Milquet ha giudicato le dichiarazioni dell’ex vescovo di Bruges ‘desolanti e scioccanti’
I VESCOVI – I vescovi belgi si dicono “stupiti” ed “estremamente scioccati” dall`intervista televisiva rilasciata a un`emittente belga dall`ex vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, nel corso della quale il presule ha ammesso di aver abusato sessualmente di due nipoti minorenni. A colpire, scrivono in una nota i vescovi del Belgio, è stato il modo usato da Vangheluwe “di minimizzare e giustificare i crimini commessi, le conseguenze nei riguardi delle vittime, delle loro famiglie, dei credenti e più in generale di tutta la società. Questo è inaccettabile”. Roger Vangheluwe, affermano i presuli, “ancora non sembra misurare l’estrema gravità delle sue azioni. Questa intervista non corrisponde a ciò che è stato chiesto da Roma”, anzi – calcano i presuli – è estremamente offensiva per le vittime, per le loro famiglie e per tutti coloro che devono affrontare il problema degli abusi sessuali. Anche per i fedeli, è uno schiaffo”. Come noi, riconoscono, “sono certamente disperati e confusi”. Inoltre, sottolineano, il tono dell`intervista è in “totale contraddizione con gli sforzi intrapresi negli ultimi mesi che mirano a prendere con serietà il problema degli abusi sessuali, l`ascolto delle vittime e la definizione delle misure appropriate”. Confidiamo, concludono i vescovi, in un “suo ritiro nel silenzio all’estero per riflettere sulle sue azioni” e sottoporsi alle cure psicologiche e spirituali richieste da Roma.
INUDIBILE - Del resto quali potrebbero essere le reazioni a parole del genere? “Non ho affatto l’impressione di essere un pedofilo. Era come una storiella. Non avevo l’impressione che mio nipote si opponesse, al contrario”, ha detto il presule intervistato dalla televisione fiamminga ‘Vt4′ E ancora:” Non è mai stata una questione di abuso o di violenza fisica. Non mi ha mai visto nudo e non c’è stata penetrazione“.
By Tommy domenica 17 aprile 2011 - 13:23 |
Il vescovo cattolico: “Ricky Martin, smetti di essere gay”
16 aprile 2011 Il popolare cantante pop entra nel mirino dei religiosi per la sua omosessualità
Ricky Martin è un bravissimo cantante, ma dovrebbe smettere di far propaganda allo stile di vita gay, e pure piantarla di essere omosessuale. Il consiglio, o sbroccata omofoba, arriva da un suo importante connazionale, il cardinale Luis Aponte Martinez di San Juan di Portorico. Le dichiarazioni del prelato arrivano da una intervista concessa ad un giornale locale dell’isola centramericana, Primera Hora
“RICKY CANTI BENE MA…” - Il Cardinale Martinez, il punto di riferimento della comunità cattolica della capitale del Puerto Rico, ha rimarcato di apprezzare il cantante icona dell’isola, però proprio di non sopportare la sua omosessualità.
“Io ammiro Ricky per i doni artistici che il Signore gli ha donato. Ma lo prego, per il bene dei suoi figli che presumo siano quanto di più prezioso lui abbia, di cercare di essere un esempio per i giovani e per i valori che tutti noi abbiamo, al di là della sessualità. La Chiesa Cattolica non condanna gli omosessuali, ma i loro comportamenti e le loro azioni immorali. E promuovere l’omosessualità e la promiscuità sessuale tra i giovani ragazzi è immorale, non importa chi lo fa”
PROTESTE CONTRO IL NUOVO DISCO – In questo momento Ricky Martin si trova in tour per promuovere il suo nuovo disco „Musica Alma Sexo“ che è stato abbreviato in Mas, più in spagnolo. Il fatto che il cantante, da tempo dichiaratosi gay, abbia utilizzato la parola sesso nel titolo del suo nuovo album ha provocato molte critiche alla popstar da parte delle autorità religiose, cattoliche ma anche protestanti. La pastore Wanda Wanda Rolón della First Christian Church ha detto che il cantante vuole portare tutti all’inferno. Secondo la religiosa evangelica Ricky Martin vuole confondere i giovani portandoli alla perversione dell’omosessualità. Come il cardinale, anche lei reputa che essere gay non sia un comportamento normale, ma deviato.
DA POCO GAY DICHIARATO – Ricky Martin ha fatto il suo coming out a marzo 2010, da poco più di un anno quindi, anche se le voci sulla sua presunta omosessualità si rincorrevano da molto tempo. Lo stesso cantante ha dichiarato di essere dispiaciuto di non aver espresso prima pubblicamente il suo orientamento sessuale, perché ha trovato molto positivo il suo coming out. Dal 2008 il cantante è anche padre di due bambini che sono nati grazie ad una madre in prestito.
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Già la frase "smetti di essere gay è di una tale idiozia che non merita commenti
Però capito che bravi? non condannano l'omosessualità, ma SOLO il fatto di viverla e non nasconderla; cioè chiedono solo di passare una vita a nascondersi agli altri e mentire a sé stessi...
"i valori che tutti noi avviamo, al di là della sessualità", certo i loro valori sono di tutti... e poi mi risulta che è proprio sulla sessuaolità che lo sta criticando...
poi notare l'accostamento tra omosessualità e promisquità come se essere etero è una garanzia di monogamia.
poi anche il pastore protestante che dice che "vuole portare tutti all'inferno" e "confondere i giovani portandoli alla perversione dell'omosessualità" sorvolando sull'uso della parola "perversione", è risaputo che molri fan di ricky martin siano diventati gay per moda, vero?
By Tommy lunedì 18 aprile 2011 - 14:23 |
aggiornamenti sulla Mussolini:
1) le reazioni della stampa estera alla sua sparata pro-silvio contro la Balti:
La sparata della vajassa Mussolini sulla Balti fa parlare anche oltremanica.
30 marzo 2011 Il Telegraph si accorge delle belle riflessioni della nipote del duce sulla modella imbarazzata di essere italiana. Che vergogna.
Alessandra Mussolini, nota nell’orbe delle terre emerse per essere due volte nipote, una del dittatore fascista Benito Mussolini e l’altra della diva Sophia Loren, se l’è presa con la modella italiana Bianca Balti, rea di lesa maestà per aver dichiarato che Silvio Berlusconi è diventato motivo di imbarazzo internazionale. Il Telegraph lo racconta così ai suoi lettori.
NIENTE DI CHE - Bianca Balti, modella di 27 anni che ha posato per Playboy, Victoria’s Secret e per il calendario Pirelli e ora testimonial di Tim, la quale aveva partecipato alle manifestazioni antiberlusconiane del mese scorso, l’altro giorno ha detto in un’intervista a Vanity Fair che tutto il mondo prende in giro l’Italia per la faccenda del Bunga Bunga. “All’inizio la cosa mi infastidiva e dicevo a chi mi criticava che loro prima avevano avuto George Bush. Ora invece cerco di ragionare con loro e di spiegare che l’Italia non è solo Berlusconi.” Tutto sommato non aveva detto niente di che.
SUONARE CON CARLA - Invece la Mussolini, che in comune con la Balti ha il fatto di aver posato anni fa per Playboy, si arrabbia e ribatte: “Si vergogna di essere italiana? Allora dovrebbe andarsene in Francia a suonare la chitarra con Carla Bruni.” Anche la Bruni peraltro si era detta imbarazzata per le vicende scabrose in cui è coinvolto Berlusconi. “Ha insultato la maggioranza degli italiani, che hanno votato il nostro primo ministro con convinzione.” Ha aggiunto la Mussolini, che ha anche detto che la Balti dovrebbe essere licenziata in tronco dalla Tim per le sue affermazioni. L’articolo finisce con questa frase: “Ha dimostrato di non essere politicamente molto intelligente.” Francamente non si capisce se l’ha detta la Mussolini o la Balti.
2) non contenta, altra sparata della Mussolini in difesa del suo capo:
La Mussolini e la velina anti-Silvio: “Boicottatela, mandiamola in Tunisia”
18 aprile 2011 I consueti toni forti dall’esponente PdL.
Alessandra Mussolini scende in campo in difesa di Silvio Berlusconi, definito da Caterina Murino "lo zimbello del mondo”. E invita a boicottare i film della bella star nata in Sardegna, ma ormai francese d’adozione. “L’ex letterina di Passaparola si preoccupa per l’immagine delle donne rovinata dal premier e da Ruby e dichiara che Berlusconi e’ un imbarazzante zimbello nel mondo? Bene, mi auguro che gli italiani e le italiane offese dalla signora non vadano piu’ a vedere i suoi film”, ha detto la deputata del Pdl a Klaus Davi per il libro ‘Porca Italia – Cosa dicono (e pensano) di noi nel mondo’. Anzi, ha aggiunto, “faccio un appello a tutti i produttori italiani: spedite la signora Murino in Tunisia a fare film con produzioni franco-tunisino-romene, magari finanziate da Carla Bruni, e auspico che Sarkozy se la prenda in casa in Francia con i tunisini”. ”Gli italiani – aveva dichiarato la Murino a Max – prendano coscienza che Berlusconi e’ lo zimbello del mondo. Forse e’ perso in un circolo vizioso di cui e’ la prima ‘vittima’”. E aveva anche confessato i suoi dubbi sulla possibilita’ di tornare a vivere in Italia dove “l’immagine delle donne e’ a terra”.
“E se ne stia in Francia”, la replica della Mussolini.
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"mandatela in mezzo a tunisini e romeni" eh già, visto che si trovava a dire cazzate perchè non sputare mer.da su un paio di etnie, anche se totalmente fuori contesto, giusto per ricordare quanto schifo fa come persona?
almeno potrà farsi prendere per il culo un altra volta dalla stampa francese
By Tommy martedì 19 aprile 2011 - 23:16 |
Habemus Papam: Pontifex denuncia Moretti
Continua la saga del dinamico duo di Pontifex, il sito di apologetica cattolica che si è fatto conoscere per le deliranti interviste ai peggiori vescovi in pensione, le sparate omofobe e altre uscite becere, che gli hanno meritato un'attenzione ben superiore al valore che può avere come contenitore del trash cattolico tendente al medioevo. Alla spasmodica ricerca di visibilità, nell'ultimo "editoriale" annunciano di aver denunciato Nanni Moretti, Domenico Procacci, il presidente della Rai (che non nominano) e Fabio Fazio. Estiqatsi si è salvato per un pelo. I primi tre per aver fatto il film Habemus Papam e Fazio per aver mandato in onda l'intervista al regista, "abusando del servizio pubblico" . Spettacoli che avrebbero leso nientemeno che i Patti Lateranensi e recato offesa punibile penalmente al Papa. Questa volta, per avvalorare quello che sarà il centesimo annuncio di una denuncia (ai quali va aggiunto un numero multiplo di minacce di denuncia), nessuna delle quali poi formalizzata davvero, Bruno Volpe allega la copia di una denuncia vergata di suo pugno e dotata di un timbro che reca le scritte: Questura di Bari - Sezione di Polizia Giudiziaria - Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Questa
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Con il che si può supporre che voglia far intendere che la denuncia non è la solita sparata da puffaroli, ma un "atto di denuncia" presentato davvero alle autorità. Bruno Volpe non deve essere molto pratico di denunce vere, altrimenti ci avrebbe messo almeno la data e il luogo, requisiti formali indispensabili per fare passare l'opera per una denuncia ricevuta dall'autorità e per qualsiasi documento che abbia valore legale o procedurale. Difficile credere che alla Questura di Bari mettano timbri a ricevuta di una denuncia senza apporvi almeno la data. Sorvoliamo sulla forma complessiva del documento perché quella è libera e non ci sarebbe niente di sbagliato, quello che non torna è il timbro. Che pone un problema alla Volpe, perché se quei timbri sono stati apposti e sono mostrati abusivamente, viene il dubbio che Volpe, più che una denuncia, abbia pubblicato su Internet la prova di un reato, ad esempio quello previsto dall' articolo. 471 del Codice Penale: Uso abusivo di sigilli e strumenti veri Chiunque, essendosi procurati i veri sigilli o i veri strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione, ne fa uso a danno altrui, o a profitto di sé o degli altri, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire seicentomila. Se invece dell'utilizzo abusivo di timbri originali, si trattasse di timbri fatti con strumenti falsi o con Photoshop, si rischierebbe il 468: Contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione e uso di tali sigilli o strumenti contraffatti Chiunque contraffà il sigillo di un ente pubblico o di un pubblico ufficio, ovvero, non essendo concorso nella contraffazione, fa uso di tale sigillo contraffatto, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire duecentomila a due milioni. La stessa pena si applica a chi contraffà altri strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione, ovvero, senza essere concorso nella contraffazione, fa uso di tali strumenti. Articoli che esistono perché i timbri delle amministrazioni servono a certificare la realtà, a produrre atti con caratteristiche formali tali da renderli riconoscibili come autentici o autenticati da pubblici ufficiali, non certo per conferire credibilità alle buffonate.
By Tommy giovedì 21 aprile 2011 - 10:49 |
Lega ladrona: 18 milioni di euro da Roma.
Non se la passa male, la Lega Nord. Dal bilancio 2010, anzi, appare un partito in grandissima salute. Grazie soprattutto ai soldi di Roma Ladrona, come scrive Paolo Bracalini sul Giornale:
La Lega Nord ha chiuso l’ultimo anno con un utile netto di oltre 7,5 milioni di euro, e mentre le segreterie territoriali sono alle prese con la chiusura dei rendiconti dell’anno fiscale in corso, le previsioni sembrano già confermare il trend molto fruttuoso per il partito di Bossi.
18 sono i milioni che arrivano dai contributi pubblici:
La spesa per il parco auto è cresciuta nell’ultimo anno censito, il 2009, di ben 848.500 euro, arrivando a quota 1.315.928 versati per trasportare i leghisti in giro per l’Italia (anzi, per la Padania). Questo perché aumenta il numero delle sezioni, soprattutto nelle terre vergini del leghismo, l’Emilia Romagna, e le spese lievitano. Ma con l’aumentare delle uscite, radicandosi il partito, crescono anche le entrate, che per buona parte sono costituite dai rimborsi elettorali, proporzionali ai voti. La Lega è riuscita a portare in cassa, tra politiche e amministrative, circa 18 milioni di euro di contributi pubblici, essenziali per fa funzionare la macchina. E nel prossimo bilancio, quello 2011, i leghisti si leccheranno i baffi perché rientreranno i contributi delle elezioni di maggio, dove si prevede un bel botto (elettorale e quindi economico) per Bossi e commilitoni.
A foraggiare il Carroccio anche i suoi parlamentari:
«L’ultimo partito leninista» lo definisce Maroni, e in verità il bilancio racconta quanto il partito chieda ed ottenga dalle tasche dei suoi eletti. Uno sforzo economico non paragonabile ai 1.000-1.500 euro che le altre segreterie pretendono dai loro parlamentari. Per deputati e senatori della Lega si parla di circa 3-4mila euro mensili passati al partito, per un conto totale di 8.129.705 euro all’anno, parecchio di più degli 857.817 euro raccolto dalle donazioni dei simpatizzanti. Valori variabili però, quelli dei versamenti onorevoli, perché c’è una classifica dei parlamentari più generosi col partito. Il primo è Matteo Brigandì, avvocato, consigliere (decaduto) del Csm, che ha girato 103mila euro alla Lega. Molto più dei 29mila euro di Rosy Mauro, fedelissima di Bossi, o dei 36mila del capogruppo al Senato Federico Bricolo.
I quali, però, danno ma prendono pure. Il totale dei rimborsi spese chiesti dagli uomini della Lega alla Lega è stato di 1.137.997 euro, più altri 570mila euro di «collaborazioni» e altri rimborsi, con in più il costo degli affitti, in aumento di 500mila euro. Costa anche mantenere il variegato mondo dell’associazionismo padano, le realtà tipo l’Automobil club padano, la Padania calcio (quella gestita dal Trota), i Volontari verdi, i Musicisti padani, i Padani nel mondo. Tra tutti si bevono 3.633.271 euro del partito, ma senza nessun rimpianto. Alcuni di loro hanno finanziamenti ulteriori, come è successo per la scuola Bosina, cara a ladyBossi (che la dirige), e che nel 2010 ha preso 800mila euro dallo Stato.
La parte finanziaria è, come sempre, la più misteriosa:
la Fin Group, cassaforte del leghismo insieme alla Pontida Fin, che gestisce le proprietà immobiliari del partito, valutate in 12 milioni di euro. La Fin Group (di cui ha quote Bossi in persona) ha come oggetto sociale l’assunzione di «partecipazioni a scopo di stabile investimento». Ma nell’ultimo anno censito le partecipazioni sono calate 128mila a 85mila euro. Due delle società partecipate e finite maluccio sono la Padania Viaggi, cancellata nel 2010 dal registro imprese, e la Check-up, società di sondaggi leghisti, cancellata l’anno scorso. Vanno male le cose anche per un’altra controllata, la Media Padana Srl, mentre risultano attive la Bicicletta padana (promozione del ciclismo e vendita on line della «bici padana» a 250 euro) e la Celticon Srl, proiezioni di film e programmi tv (che però ha chiuso il 2009 con un debito verso Equitalia di 270mila euro). Si spende anche in promozione: un milione in manifesti e propaganda, 2.445.431 euro in pubblicità. Con un mistero nel bilancio. Aumentano i depositi bancari ma diminuiscono i proventi finanziari. Cambiare banca, magari? Visto che quando si è trattato di farsene una, padana, non è andata benissimo.
anche in rete qualcuno se lo chiede e nelle risposte ci sono dati interessanti:
ht tp:/ /genio.virgilio.it/questions/7359201969130
e c'è pure questo dossier:
ht tp:/ /w ww.antoniodipietro.com/LEGA%20NORD%20-%20Le%20Contraddizioni_idv.pdf
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Al di là del fatto che non ne condivido le idee xenofobe e razziste e li consideri una massa di ignoranti, ho sempre avuto il sospetto che la loro politica sia puntare il dito contro qualcun altro (meridionale o straniero) e quando ti giri a guardare, ti fregano con l'altra mano; ti spingono a guardare altrove per non farti vedere quello che fanno loro.
Ma tra gli irriducibili di destra che accettano alla cieca le azioni di chiunque lavori con berlusconi, e per questo ai loro occhi brilla di luce riflessa, e gli elettori leghisti a cui basta gridare contro il meridionale e lo straniero per farli contenti, molti non lo vedono.
By Tommy giovedì 21 aprile 2011 - 15:01 |
ma la figuraccia della Gelmini l'altra sera a Ballarò ve la siete vista?
La ministra Gelmini non sa cosa firma
E non ha studiato la manovra.
Tremonti, armati di santa pazienza e spiegaglielo che nell’ultima manovra, nero su bianco, ha firmato tagli per 4 miliardi l’anno per tre anni successivi nel settore dell’istruzione e della ricerca. (!!!!!) da lei pessimamente amministrato.
Ancora una volta ci distinguiamo dal resto dei paesi, e invece di tagliare tutto e investire sulla scuola, noi tagliamo la scuola e spendiamo su tutto il resto.
La poveretta continua a negare e a ripetere il disco rotto dell’assenza di tagli (!!!!!) perchè "Tremonti me lo avrebbe detto!!"e nessuno l’ha avvertita. Il peggio è che lo fa davanti agli italiani tutti. Chissà se entrerà mai nei libri di storia questa frase: in quelli di storia della televisione sì.
Ma dico io..fosse solo per evitarle la figuraccia epocale in cui è inciampata ieri sera a Ballarò, porella: avvertitela.
Ha firmato qualcosa di cui non ha capito una cippa lippa? Si trattava della trecentesima puntata del programma e Floris commentava e incalzava divertito "Ministro... però... è vero" Epocale..
Ho visto un insolito Enrico Letta, generalmente pacato e fermo, alzarsi in un colpo di teatro epocale (e tre!) , col librone della manovra in mano, come un moderno solerte contabile sadico, per spiaccicarlo, con estrema goduria, sotto gli occhi a dir poco incompetenti della pora stella. ( ht tp:/ /w ww.youtube.com/watch?v=U2snzFQkkm0 )
Verrebbe da riderci su. Di fronte all’affannosa difesa, all’arrampicamento sugli specchi, alla grottesca distinzione proposta tra “tagli” e “minori spese” (veramente da avanspettacolo). La totalità dello studio infatti rideva.
Chi come me, come i miei colleghi, precari e non, come i nostri ragazzi vive l’effetto devastante di quelle minori spese, alla notizia delle ulteriori minori spese previste , oltre agli 8 già tolti, (ancora????? Altre?????!!!!!!!!!!!! 4x3=12!!!!!!!!!!!!! 12 miliardi…) abbiamo strabuzzato gli occhi per distinguere le minuscole cifre che trapelavano dal librone in mano a Letta. Ripetendoci in cuor nostro: non può essere vero. Quasi a dar forza alla ministra.
Non può essere vero.
E invece parrebbe la cruda verità. 12 miliardi.
Come è verità la vergogna inammissibile di un ministro che si fa togliere una somma di tale consistenza senza averne sentore e che ripete come Pierino la Peste “me lo avrebbe detto”. Me lo avrebbe detto.
Ma nemmeno il mio alunno più scarso e ingenuotto si rivela così privo di mezzi difensivi quando accampa scuse improbabili per l’ennesima impreparazione. Mi aspettavo quasi che dicesse “Perché, prof. Letta, si doveva studiare?”oppure “Manovra? No, non mi pare di averla segnata sul diario, quali pagine prof?”
Se fosse stata una "prof di sinistra" (demagogia per demagogia) una figuraccia simile l'avrebbe scampata. In genere sono proprio i prof di sinistra quelli più bravi e preparati (demagogia per demagogia), mentre lei, rigorosamente a destra, a scuola non era proprio brillante, è dovuta andar dalle suore per diplomarsi, a Reggio Calabria per abilitarsi e nemmeno nel contraddittorio, ci par di arguire, sia una gran cima.
Mentre insuperabile è nella difesa d'ufficio. Come Pierino la Peste.
E allora si aprono le scommesse: la Gelmini ci fa o ci è?
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l'altra scommessa è: quanto dura ancora?
By Tommy giovedì 21 aprile 2011 - 15:40 |
Imprecare e bestemmiare riduce il dolore di una ferita.
ROMA - Bestemmiare e imprecare dopo essersi feriti o infortunati riduce il dolore. Lo rivela una ricerca della Keele University di cui parla l'Independent. Per verificare la loro teoria, i ricercatori hanno fatto mettere nelle mani di alcuni studenti dei cubetti di ghiaccio, mentre imprecavano. Poi gli hanno chiesto di ripetere l'esercizio ripetendo una frase non offensiva. Così hanno visto che i giovani erano capaci di tenere in mano i cubetti gelati più a lungo quando ripetevano bestemmie e imprecazioni, e che c'è un legame tra la tolleranza al dolore e insulti.
Secondo i ricercatori questo effetto analgesico si verifica perchè le imprecazioni scatenano la risposta "combatti o combatti" Il tasso dei battiti cardiaci accelerati degli studenti che ripetevano le bestemmie può indicare un aumento dell'aggressitivtà per i ricercatori.
Lo studio prova che l'imprecare innesca non solo una risposta emozionale, ma anche fisica, che può spiegare la pratica secolare di imprecare, che persiste ancora oggi. «Per secoli - spiega Richard Stephens, uno dei ricercatori - si è pensato che bestemmie e imprecazioni fossero un fenomeno linguistico umano quasi universale. Invece quest'azione si inserisce nei centri emotivi del cervello e si presenta nell'area destra del cervello, mentre il linguaggio è nell'emisfero sinistro».
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Beh nonostante sia ateo non bestemmio mai, ma per il resto... d'ora in poi quando mi faccio male, moccolo libero!
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per finire, una goccia di speranza per le generazioni future:
Le religioni sono condannate all'estinzione: il futuro dell'umanità potrebbe essere caratterizzato dal predominio dell'ateismo.
È quanto emerge da uno studio presentato il 21 marzo da Richard Wiener, ricercatore dell'Università dell'Arizona di Tucson (Usa).
La tendenza a far parte dei gruppi più numerosi, spiega Wiener, e il continuo aumentare dei non credenti comporterà una maggioranza di popolazione atea.
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Sarei curioso di sapere in quanto tempo è previsto questo cambiamento, dubito che faremo in tempo a goderne, ma è bello sapere che una generazione futura (chissà quale) ne sarà libera
By Highrise giovedì 21 aprile 2011 - 20:05 |
Dimenticatelo Tommy, spunteranno sicuramente centinaia di sette e settarelle che faranno rimpiangere i nostri giorni a tutti gli atei del pianeta... finirete per versare l'8 per mille alla Chiesa della Fyga Madre, agli adepti del Grande Fratello e anche al Tempio delle Veline Sacre - sarà molto umiliante
By Tommy giovedì 21 aprile 2011 - 22:37 |
la Fyga è da sempre il culto con più adepti in assoluto, la cui venerazione è già molto dispendiosa... ma almeno lì puoi sperare di ricevere qualcosa in cambio!
in ogni caso comunque vada sarò già morto da un pezzo... sì, ma uffa, che ti costava lasciarmi nella mia illusione?
By Highrise venerdì 22 aprile 2011 - 14:12 |
Avrei potuto, poi però ho pensato che se secondo voi atei seguire una religione significa seguire un'illusione, magari lasciandoti nella tua illusione avresti potuto diventare il fondatore di una nuova religione (che so, il Movimento dell'Ateismo Globale) e di conseguenza non più ateo pur essendolo... pensa che contraddizione
By Highrise venerdì 22 aprile 2011 - 18:48 |
Fra diserzioni, minacce e battaglie perse Gheddafi è arrivato davvero alla frutta - si dice che ieri notte alcuni radioamatori lo abbiano sentito cantare alla radio su varie frequenze:
No, non verrai: quella bomba a guida laser sai - cade solo per me.
So dove è: sta volando proprio qui da me, l'hai sganciata tu.
I traccianti nella notte sembrano accesi per me
E' tutta mia la cirenaica
Tutta mia la cirenaica, un deserto che conosco
Tutta mia la cirenaica, questa notte un rais piangerà
No, non verrai: fumo un'altra sigaretta e poi me ne andrò senza te
Silvio che fai: ma non eri un amico mio
Mi tradisci proprio tu
Da un carro armato che passa qualcuno grida "Va a casa"
È tutta mia la cirenaica
Tutta mia la cirenaica, un deserto che conosco
Tutta mia la cirenaica, questa notte un rais piangerà
Porto con me un'immagine che io non vedrò: tu che corri da me
Tu non ci sei: io mi sono rassegnato ormai, tu non eri per me -con Sarkozy mi hai tradito una notte così, senza pietà
Ma cosa importa, io non soffro più: forse è meglio così
È tutta mia la cirenaica
Tutta mia la cirenaica, un deserto che conosco
Tutta mia la cirenaica, questa notte un rais piangerà
By Tommy martedì 26 aprile 2011 - 11:23 |
Erik, certo che a te l'alcool...
Movimento Ateismo globale? Beh se non altro sarebbe d'accordo tutto il mondo e non ci sarebbero più guerre di religione; la morale sarebbe quella dei singoli esseri umani e non deriverebbe da libri scritti chissà quando da chissà chi, e non si ostacolerebbe la scienza. Per quanto riguarda imporre leggi e chiedere soldi... beh qui la natura umana potrebbe fare danni allo stesso modo, ma se non altro non si userebbe una qualche divinità come scusa.
By Highrise martedì 26 aprile 2011 - 13:28 |
L'alcool aiuta le mie naturali facoltà ESP a esprimersi al meglio
Nota bene, la notizia che parla della partecipazione italiana ai bombardamenti è del 25 e la canzone da me rivisitata l'ho postata il 22... premonizione? No, semplice deduzione, e l'alcool era buono.
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Se ipotizziamo un movimento a base atea che imponesse leggi e scroccasse soldi, l'unica differenza sarebbe appunto la mancanza di una divinità ma i risultati sarebbero identici. Come dici tu è appunto la natura umana che fa danni- l'innato desiderio di fregare il prossimo direttamente o indirettamente- e a questo non c'è soluzione.
By Highrise martedì 26 aprile 2011 - 13:54 |
ww w.fermiamoilnucleare.it/
Vota SI per fermare il nucleare
Ebbene si, anche il sottoscritto è contrario alla costruzione di centrali sul territorio italiano, ma non per motivazioni di tipo ideologico (vi piacerebbe, eh? ) bensì per motivi concreti.
Qui in Sardegna in particolare ne abbiamo già le OO piene per via dei guai al Poligono Interforze di Perdas de Fogu che sarebbe contaminato da uranio impoverito (inchiesta in corso, sono state riesumate alcune salme pochi giorni fa) e per i trascorsi dell' ex base navale per sottomarini nucleari di Santo Stefano che certamente non è stata un toccasana per l'ambiente.
Ci manca solo una centrale, e in molti sostengono che la Sardegna sia il posto più adatto in quanto totalmente asismico: certamente -qui niente terremoti- ma c'è un piccolo particolare che non è stato preso in considerazione, cioè che la Sardegna si trova in una zona del Mediterraneo caratterizzata da forti venti. In caso di incidente con fuoriusciuta di materiale radioattivo nell'atmosfera si può dare tanto di bacio d'addio all'Europa, al Nordafrica e probabilmente anche a parte del Medioriente.
Passando alle motivazioni di tipo economico:
1 - La Sardegna vive principalmente di turismo, una centrale non sarebbe certo un fiore all'occhiello;
2 - Esportiamo energia, ne produciamo più di quella che consumiamo e pare sia un trend destinato ad aumentare - stanno spuntando qua e la distese di pannelli fotovoltaici;
3 - La fissione nucleare consente il recupero delle spese sostenute per le centrali solo dopo decenni e se si prendono in considerazione le spese di smaltimento per le scorie radioattive e i danni ambientali a medio e lungo termine non so proprio dove stia il guadagno.
IMHO sarebbe il caso di darci dentro con ricerca e sviluppo sulla fusione (che per inciso è già a buon punto) e nel frattempo cercare di ottimizzare i consumi e valutare la possibilità di realizzare centrali di piccole e medie dimensioni in modo da produrre biodiesel e biogas a partire da rifiuti e liquami. Napoli in tal senso sarebbe una miniera d'oro, con tutte le schifezze accumulate nei dintorni.
By Tommy martedì 26 aprile 2011 - 19:12 |
in effetti avevo letto dell'uranio in sardegna e volevo appunto sentire la tua.
Poi la sardegna è a rischio incendi, ma forse le zone sono diverse da quelle dove verrebbero costruite le centrali quindi il rischio in tal senso non c'è.
vabbè, ma tanto per ora il referendum è "stranamente" saltato e sembra che quello sull'acqua farà la stessa fine. spero che questo non vuol dire che per entrambi i prolemi il governo non farà quello che ha già deciso senza interpellare i cittadini.
By Highrise martedì 26 aprile 2011 - 19:40 |
Hanno già deciso di rimandare tutto di un paio d'anni, dichiaratamente per dribblare il referendum - tant'è vero che i contratti fra Enel e i francesi sono ancora in vigore. L'opinione pubblica però non si illuda, anche salisse al governo la sinistra la costruzione delle centrali verrebbe comunque portata avanti in quanto ci sono una marea di soldi in ballo. Veronesi ad esempio è schierato col PD ma è a favore delle centrali e grande amico di Silvio.
By 4rj0 martedì 26 aprile 2011 - 21:24 |
Non sono del tutto d'accordo, High. L'Italia ha famissima di energia, e qua costa un sacco. I pannelli fotovoltaici non sono una risposta, le distese nei campi, in particolare sono un vero e proprio controsenso: brutti da vedere, tolgono terreni produttivi e deforestano la Bolivia (ma tanto che ci frega, no?). In Sardegna, inoltre, non la vedrei bene la centrale nucleare: troppo distante dai punto d'utilizzo, si butteranno sui vecchi siti: Caorso e co.
Come nota al margine: di solo turismo non si può campare.
By Highrise mercoledì 27 aprile 2011 - 00:21 |
4ri0, se qui l'Enel sta installando pannelli fotovoltaici e offre
fino a 5000 euro a ettaro all'anno per l'affitto forse la
produzione di
energia non è poi così trascurabile. Per quanto riguarda il
turismo purtroppo ci tocca accontentarci, l'agricoltura e
l'allevamento sono ormai marginali per l'economia e
l'industria è in crisi totale. Non è con una centrale che si uscirà
da questa situazione.
By Highrise mercoledì 27 aprile 2011 - 01:35 |
p.s. - gli impianti fotovoltaici non possono essere posizionati
ovunque: sono necessari terreni privi di vincoli paesaggistici e
vicini a una linea ad alta tensione.
By 4rj0 mercoledì 27 aprile 2011 - 22:15 |
che è molto più di quanto succede qui, dove interi campi sono passati dall'agricoltura ai pannelli solari. E non perché siano economicamente convenienti i pannelli ma perché sono economicamente convenienti gli incentivi, che ENEL paga producendo energia col carbone.
By Highrise giovedì 28 aprile 2011 - 13:44 |
Cambiando argomento, indovinate chi fa il grande passo (verso il baratro)? Esatto, lo sapete già: William & Kate (ecchissenefregaaa)!!!
L'unico aspetto interessante dei monarchici, romantici et aristocratici sponsali è che i novelli sposi dovranno firmare un molto poco romantico et aristocratico "prenuptial agreement" più noto come contratto di matrimonio. La stampa italiana ha deciso di tradurlo letteralmente come "patto prenuziale" che suona meglio del più squallido ma concreto "contratto di matrimonio", ma se devo essere come al solito politicamente scorretto, ecco... anche se la comprimi in barrette e la rivesti di stagnola, non è che la cacca la puoi poi chiamare "cioccolato fondente"
By Tommy giovedì 28 aprile 2011 - 14:23 |
William ha scelto bene, Kate è una bella ragazza; in più è borghese, quindi i genitori si fregheranno le mani sapendo che la figlia ha fatto bingo (mentre l'altra è scoppiata ).
Ovviamente si deve beccare il paragone con Diana (come bellezza nn c'è confronto), che porta sfiga un po' come quello di Obama con Kennedy.
By Highrise giovedì 28 aprile 2011 - 14:26 |
Sarà, ma secondo me come da copione sfornano un paio di eredi e poi finisce tutto in "cioccolato fondente"
By Tommy giovedì 28 aprile 2011 - 18:56 |
forse ne basta anche uno, sembra sia partito il procedimento per eliminare entro 10 anni la legge vecchia 300 anni che consente solo agli eredi maschi di salire al trono, quindi il primo che esce, Maschio o femmina, ne avrà diritto. Certo, anche Diana ne ha fatti 2 pur avendo avuto il maschio al primo colpo.
Se poi il matrimonio si dovesse interrompere, Kate sicuramente non ne esce a mani vuote. Poi diciamolo, se lei non dovesse più reggere la rigidissima etichetta non le darei torto, tutti i soldi che vuoi, ma non dev'essere facile, soprattutto per una borghese.
Poi lei bella com'è, e con le tasche piene, si risistemerebbe in 5 minuti.
By Highrise giovedì 28 aprile 2011 - 19:31 |
Non credo che quella legge verrà abolita, c'è sempre il rischio che qualche futura "allegra comare di Windsor" possa sposarsi con qualche principe proveniente dal medioriente o dal subcontinente indiano e così permettergli di ficcarsi per benino all'interno della Casa Reale britannica...
By Tommy giovedì 28 aprile 2011 - 19:48 |
o magari qualche guardia del corpo o simili, su modello di stephanie di monaco
By Tommy sabato 30 aprile 2011 - 13:33 |
Berlusconi: "Mai fare leggi
contro la tradizione cristiana"Il premier: "La politica può introdurre nel proprio ordinamento giuridico norme che non siano in contrasto con i principi cristiani: ed è quello che stiamo facendo adesso in Parlamento con la legge sulla bioetica" . Il Pd: "Mercanteggia per fini elettorali"
ROMA - "La politica può introdurre nel proprio ordinamento giuridico norme che non siano in contrasto con tradizione cristiana: ed è quello che stiamo facendo adesso in Parlamento con la legge sulla bioetica" . Lo ha detto Silvio Berlusconi, intervistato dal Gr1 sulla figura di Giovanni Paolo II che domenica sarà beatificato. Secondo Berlusconi il Parlamento non dovrebbe mai varare "nessuna legge contraria e negativa di questi valori" . Per Berlusconi, inoltre, Giovanni Paolo II diede "una delle prime e decisive spallate al comunismo" .
Polemica la prima replica dell'opposizione. "Le parole di Berlusconi dimostrano il cinismo di chi non esita a mercanteggiare e strumentalizzare i temi etici per finalità elettorali" dichiara la deputata del Pd, Donata Lenzi.
Il premier ricorda un incontro "toccante" con il Pontefice, nel corso di una visita in Vaticano che fece insieme alla madre: "Aveva una personalità rara unica, era un uomo dall'intelligenza acuta. L'incontro più toccante fu quello con mia madre, egli ebbe la disponibilità di ascoltarla mentre gli raccontava di me e alla fine lei gli chiese di prendermi sotto la sua protezione" .
I ricordi continuano: "Che il Papa fosse un Papa speciale, un Papa 'Santo' era qualcosa che si avvertiva in ogni incontro con lui. Anche negli ultimi tempi quando lui aveva difficolta' a comunicare, lui che era un grande comunicatore, non faceva preoccupare per la sua salute e nessuno
gli chiedeva come stesse perche' era lui che sempre infondeva coraggio negli altri" .
Infine la stima per le celebrazioni di domenica: " Avremo una grande manifestazione, credo che i pellegrini saranno più di 5 milioni e sono sicuro che tutto avverrà nel modo più ordinato e composto possibile" .
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i miei peggiori timori si stanno concretizzando, stato laico solo sulla carta.
By Tommy sabato 30 aprile 2011 - 13:41 |
Il dittatore alla beatificazione di Wojtyla.
Che dovevamo fare, dice Padre Lombardi: non dovevamo invitarlo?
CRIMINI CONTRO L’UMANITA’ – Fatto sta che in Unione Europea Robert Mugabe non può mettere piede. E dunque – per la seconda volta consecutiva – in virtù dei Patti Lateranensi firmati da Benito Mussolini nel 1929, l’Italia è costretta a comunicare alle istituzioni europee che sarà costretta a concedere il transito a Mugabe sul suolo italiano per permettergli di raggiungere la Città del Vaticano.
Per consentire a Robert Mugabe di assistere alla cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, l’Italia ha dovuto richiedere all’Ue una deroga al “travel ban” contenuto nelle sanzioni del 2002 che vieta ai Paesi membri di rilasciare visti d’ingresso all’uomo forte dello Zimbabwe e alla sua famiglia. Lo rendono noto fonti comunitarie, spiegando che in assenza di obiezioni da parte di uno o piu’ Paesi Ue, la richiesta di deroga si considera automaticamente accolta.
Da Bruxelles si apprende inoltre che, nel caso specifico, la richiesta italiana trova fondamento giuridico nei Patti Lateranensi del 1929, in base ai quali il governo di Roma si impegna a far transitare sul proprio territorio chiunque venga invitato in visita nello Stato Pontificio.
Non male per un soggetto che l’Unione Europea aveva definito come “ostacolo” – fra le tante altre cose - alla consegna di aiuti umanitari nel paese da lui governato; per un soggetto accusato da tutte le organizzazioni non governative del mondo di crimini contro l’Umanità. Al funerale del Papa lui ci sarà: non poteva non essere invitato. Tutto a posto, dicono dal Vaticano.
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Se per legge non può mettere piede in Europa, ma loro lo vogliono perchè è amico loro ( questo dovrebbe far riflettere sui rapporti della chiesa con i dittatori, esempio lo stesso JPII con Pinochet), che gli mandassero un elicottero a spese loro per paracadutarlo a casa loro, in Italia non deve entrare, punto. E invvece ennesima figuraccia a livello europeo e non solo. Begli amici che hanno, complimenti.
By Tommy sabato 30 aprile 2011 - 13:50 |
“La Regione paga la beatificazione di Giovanni Paolo II (con i soldi nostri)?”
Lo denunciano i Radicali, che hanno presentato un’interrogazione sul tema alla presidentessa Polverini. Lei smentisce, eppure…
“In vista del rito di Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II previsto il primo maggio nella Capitale, i Consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta Renata Polverini per sapere come la Regione Lazio intende affrontare un evento di tale portata.” Inizia così una nota con la quale i Radicali hanno reso noto di aver chiesto conto alla Polverini delle spese previste per la cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.
UN ALTRO GIUBILEO – Non si tratta certo di un piccolo evento senza importanza. Anche se le cifre previste dalla curia non superano le 400 mila unità, si parla di qualcosa cosa 1 milione e mezzo di pellgegrini previsti a Roma il 1° maggio e non solo, dato che la cerimonia vera e propria durerà tre giorni. E se anche il cuore dell’evento sarà il Vaticano, tutta la regione sarà messa a dura prova da un flusso umano molto sostenuto. Proprio per questo da qualche tempo sono sorte molte polemiche su chi dovrà sostenere il costo di tutta questa imponente macchina organizzativa. Una polemica a cui la Polverini risponde affermando che l’apporto regionale “si esplicherà nella preparazione e nella gestione del grande evento, attraverso la predisposizione di due campi accoglienza posizionati uno al porto di Civitavecchia e l’altro al porto di Fiumicino, avvalendosi del supporto di 2.200 unità della Protezione civile, non comportando alcun costo aggiuntivo per l’Amministrazione”. Addirittura il Vicariato ha precisato di non aver chiesto al Governo di inserire la beatificazione di Giovanni Paolo II tra i ‘grandi eventi’. “Vista la situazione economica non abbiamo voluto gravare sull’erario”, ha detto monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp), nella conferenza stampa di presentazione degli aspetti tecnici della beatificazione. Bene.
UH – Eppure la stessa Regione Lazio ci ricorda, non senza vanto, come la “Polverini abbia ricordato la mostra fotografica “La vita Apostolica e i percorsi Religiosi nel Lazio di Giovanni Paolo II”, realizzata dalla Regione Lazio”. Realizzata e pagata? Va bene, è solo una mostra, quanto vuoi che sarà costata al contribuente laziale. Ma nello stesso comunicato si legge anche il seguente virgolettato: “Allestiremo i campi nei quali daremo un’accoglienza gioiosa e ci occuperemo del loro trasferimento a Roma”. A dirlo è la Presidentessa Polverini in persona. E chi accompagnerà i giovani a Roma dalle due “tendopoli” di Civitavecchia e Fiumicino? La Protezione Civile non può, poiché la Beatificazione non è stata classificata come Grande Evento. Quindi chi sarà? L’Atac? Si noleggeranno abutobus? Chi pagherà queste spese? E se non è la Regione Lazio, perché si assume meriti che non ha? Proponiamo soluzione volontaristica che non sbugiardi chi predicava “zero aggravi per il contribuente” sull’evento: fai qualcosa per la beatificazione. Accompagna anche tu un pellegrino con la tua auto!
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Sarà, ma io della Polverini non mi sono mai fidato.
Se è davvero così mi incazzo:ma con tutti i soldi che beccano sia dallo stato che dai fedeli, li usassero per pagarrsi queste cose; niente, paghiano sempre noi.
Visto che l'italia sembra condannata a svuotarsi le tasche per riempire le loro, decidiamoci: o gli si paga le cose sul momento o gli si da soldi che poi usano per queste cose, tutt'e due le cose mi sembra troppo.
By Tommy sabato 30 aprile 2011 - 13:54 |
prima parte dell'articolo precedente, era su 2 pagine e ho fatto casino.
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29 aprile 2011
Robert Mugabe, autocrate dello Zimbabwe, sarà ospite a San Pietro.
“Lo Zimbabwe è uno stato con cui la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici”, afferma Padre Federico Lombardi, e dunque non c’è niente di strano se il presidente Robert Mugabe sarà invitato alla cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II come tanti altri capi di Stato e di Governo. Nulla di strano, dunque, per il portavoce della Sala Stampa Vaticana. Il problema è che Robert Mugabe, al di fuori della città leonina del Vaticano, è un’altra persona.
INVITATO – Come la definisce El Mundo, per la precisione, “persona non grata”, ovvero non gradita in tutto lo spazio dell’Unione Europea. Secondo le istituzioni dell’Unione Europea, dunque, e così secondo gli Stati che la compongono, Robert Mugabe è uno spietato dittatore. Che sarà ospite però delle autorità vaticane come tante altre autorità mondiali.
Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe partecipera’ domenica prossima alla cerimonia di beatificazione di papa Giovanni Paolo II. Lo ha confermato il portavoce vaticano, p. Federico Lombardi, ad un briefing di preparazione dell’evento. Mugabe e’ colpito da sanzioni europee dal 2002 e non puo’ viaggiare nei Paesi dell’Ue. (…) ‘Lo Zimbabwe – ha spiegato p. Lombardi – e’ uno Stato con cui la Santa Sede ha relazioni diplometiche. Quindi non c’e’ nulla da nascondere’.
By Tommy sabato 30 aprile 2011 - 14:00 |
l'ennesimo esempio di amore e carità della chiesa:
“Sei paralitico? Niente comunione"
27 aprile 2011
Cacciato da una Chiesa cattolica in America il bambino di 8 anni affetto da una grave patologia.
Nuove frontiere della discriminazione in quello che dovrebbe essere il luogo accogliente per definizione. Parliamo di una Chiesa cattolica, in America, che ha messo in piedi quello che davvero potrebbe sembrare un devastante episodio di, appunto, discriminazione, ai danni di una persona che certo meritava accoglienza ed ascolto più di molti altri. Si tratta di un ragazzo affetto da una grave patologia, ovvero da paralisi celebrale infantile.
SACRAMENTI – E dire che il ragazzo non aveva nulla da chiedere in particolare. Voleva solo accedere al sacramento della comunione, voleva solo prendere l’Eucarestia. Ma il sacerdote gliel’ha negata.
Quando il reverendo Phil Henning della chiesa cattolica del Sacro Cuore ha negato a Kevin la Prima Comunione, lo ha fatto dicendo che il ragazzo avrebbe la “capacità mentale di un bambino di 6 mesi” e non aveva “conoscenza sufficiente di Cristo” per partecipare al rito religioso, anche se la dottrina cattolica non specifica affatto quale livello di conoscenza è adeguato. La nonna di Kevin, dice che il ragazzo si era preparato per mesi per “la pietra miliare religiosa”, e gli hanno offerto invece un rito per i malati. “E’ l’unzione che ti fanno prima della morte”, ha detto la nonna. “E’ stato molto offensivo”.
Insomma, la rigida applicazione delle regole della Chiesa stabilisce che se una persona non è in grado di capire bene l’atto che sta facendo nel momento dell’assunzione dell’Eucarestia, probabilmente non è ammissibile a riceverlo. E così, nemmeno con la speranza di un percorso tarato ad hoc sul ragazzo in questione, secondo la locale parrocchia c’era la possibilità di garantire l’accesso del disabile al sacramento.
QUESTIONE DI DISABILITA’ – E dire che secondo gli esperti la Paralisi Celebrale Infantile non è una disabilità del tutto inabilitante per chi l’ha contratta, o comunque non corrisponde automaticamente ad un ritardo mentale vero e proprio .
La
paralisi celebrale, in ogni caso, non è comunque associata alla disabilità intellettiva. “Non è la stessa cosa, e non causa disabilità intellettiva”, afferma Chris Thomson, consigliere generale per l’associazione che riunisce i pazienti. “Gli individui che hanno la paralisi celebrale possono anche avere una disabilità intellettiva. Ma una cosa non causa l’altra e sono condizioni separate.
Ma la Chiesa locale, per bocca di un portavoce della diocesi, rinuncia a qualsiasi commento.
Il diacono Pat Rodgers, della diocesi di San Antonio, ha detto all’Abc che la decisione di dare o meno il sacramento sta al prete locale, ma ha enfatizzato: “Non desideriamo né speriamo di negare un sacramento da qualcuno che lo vuole o che ne ha bisogno.
Al ragazzo,in ogni caso, è stato negato.
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non ho parole. ci vorrebbe che ad ogni azione del genere, i fedeli disertino la messa e soprattutto chiudano i rubinetti. il loro unico cuore è il portafoglio, l'unica è colpirli lì, del resto non gliene frega niente.
By Tommy sabato 30 aprile 2011 - 14:04 |
Non che comunque la politica abbia cojn i disabili maggiore considerazione, come insegna la Gelmini, ma non è l'unica.
28 aprile 2011
Succede nel napoletano: una spiaggia e un peschereccio sequestrati alla mafia vengono bloccati dall’amministrazione.
La storia la racconta Vincenzo Iurillo sul Fatto Quotidiano: una spiaggia e un peschereccio sequestrati alla mafia l’anno scorso vennero prestati a una Onlus che si occupa di bambini disabili. Quest’anno però l’amministrazione ha detto no. Per un cantiere che, non ancora messo su, potrebbe impedire l’accesso al mare.
Da mesi a Bacoli, Comune sul litorale domizio della provincia di Napoli, due associazioni onlus combattono una difficile battaglia
contro un’am – ministrazione comunale che appare sorda ai loro appelli a rinnovare il “progetto Napolitano”, chiamato così perché sostenuto dal capo dello Stato, e si trincera dietro a un problema legato all’imminente avvio di un cantiere che, a loro dire, impedirà di accedere in sicurezza al mare. Cantiere che al momento non c’è e di cui non sono chiari i tempi della sua apertura. Nel frattempo che fine farà il peschereccio Santa Rita? Veniva utilizzato dalla criminalità pugliese per il trasporto della droga. Grazie all’Asgam, costituita da cittadini e militari della Guardia di Finanza e presieduta dalla fiamma gialla Fabio Grasso, era diventata la barca delle mini-crociere dei bimbi in carrozzella, accolti a gruppi di quattro per escursioni organizzate da “Tutti a scuola”, associazione di genitori nata per sostenere i minori disabili. La barca veniva attraccata al molo di Villa Ferretti, a pochi metri dalla spiaggia dove i ragazzini giocavano con gli animatori.
Tutto il complesso è stato ristrutturato con soldi pubblici:
La spiaggia e il molo sono una pertinenza dell’immo – bile ai piedi del Castello di Baia, ristrutturato grazie a circa 2 milioni e mezzo di euro di investimenti. Villa Ferretti fu sequestrata nel 1995 al braccio destro del boss camorristico Rosario Pariante, in seguito capo del gruppo di fuoco del clan Di Lauro a Scampia. Pareva un modello ideale di riutilizzo sociale di beni strappati alle mafie più sanguinarie del paese. E i genitori di “Tutti a scuola”, presieduta da Toni Nocchetti, erano pronti a finanziare 7000 euro per allargare il progetto ad oltre 600 bambini. Ma tutto si è fermato di fronte alla lettera di diniego del sindaco Ermanno Schiano (Pdl). Riassumibile così: entro maggio si aggiudicheranno i lavori del parco di Villa Ferretti, che inizieranno “presumibil – mente” entro il 1 luglio. Questi lavori, funzionali alla realizzazione di un Museo Archeologico del castello di Baia, col quale il Comune conta di riqualificare Villa Ferretti (al momento inutilizzata e oggetto di furti e atti vandalici), renderebbero inaccessibili le pertinenze dell’immobile, tra le quali la spiaggia e l’at – tracco. Schiano quindi suggerisce all’Asgam l’utilizzo di un’altra spiaggia in località Miseno.
Ma le sue spiegazioni non convincono Grasso, che in una lettera al consiglio e alla giunta comunale definisce “v a go ” il progetto museale del Comune e accusa il sindaco:
“di arrampicarsi sugli specchi, parlando di gare d’appalto che andavano bandite ed espletate da oltre un anno. Non sarebbe più serio – so – stiene – dire che questi lavori rappresentano una utilissima scusa per evitare che i nostri figli possano godere di Villa Ferretti? Non pensa che sarebbe più leale affermare che i disabili e i finanzieri a Villa Ferretti disturbano o sono scomodi?”. Parole assai dure. Alle quali l’amministrazione ha reagito con un manifesto firmato da quattro partiti di maggioranza: Pdl, Forza del Sud e due liste civiche. “I concittadini devono sapere che sull’argomento si insiste con attività di disinformazione, carica di prevenzione e malafede. L’amministrazio – ne non intende lasciarsi intimidire”. “Questa è una storia a cui manca il lieto fine – conc lude Nocchetti di ‘Tutti a scuola’ – perché non si riesce a comprendere che per questi bambini e per i loro familiari questa opportunità è ‘la’ opportunità. Quale migliore utilizzo potrebbe essere riservato a Villa Ferretti e alla sua spiaggia se non quello dello scorso anno? Ma a queste domande non ci sono risposte razionali”.
By Tommy lunedì 02 maggio 2011 - 11:21 |
di solito quando posto qui sono sempre cose che mi fanno incazzare (Gelmini, lega, chiesa...)
per una volta invece sono contento di scrivere una notizia:
Obama, bin Laden ucciso da commando Usa
(ANSA) - NEW YORK - Osama Bin Laden e' stato ucciso da un commando americano in Pakistan: il presidente Usa Barack Obama lo ha annunciato in un discorso in diretta alla nazione. Il terrorista è stato ucciso ieri in una località vicino ad Islamabad, dopo uno scontro a fuoco. Il corpo è stato recuperato ed è in mano alle forze Usa. "Giustizia è stata fatta", ha commentato Obama.
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Un altro stronzo di meno! Sicuro con questa azione Obama si è assicurato il secondo mandato, così come Bush con Hussein. Lo dicevo che via il texano (che si è diplomaticamente (ipocritamente) congratulato subito) era solo questione di tempo.
In realtà ai Bush non avrà fatto piacere, rischiano di rimetterci negli affari con la famiglia Bin Laden
Se devo cercare il pelo nell'uovo avrei preferito che lo beccassero vivo per poi finirlo come Hussein ma non è il caso di sottilizzare.
spero solo che il tizio che l'ha eliminato gli abbia detto:"dov'è il tuo dio adesso? Salutami Allah...BANG!"
Ovviamente le 77 vergini se le scorda, non credo proprio sia finito in paradiso
Ok, sotto a chi tocca, il prossimo? Geddafi? Barack, se ora non hai niente da fare non è che verresti a levarcelo dalle palle?
solo che per il calcolo delle probabilità la vedo difficile beccarne 2 in poco tempo...
By Highrise lunedì 02 maggio 2011 - 11:52 |
copincollo
Alcuni siti jihadisti che non credono alla notizia della morte del terrorista saudita, hanno inoltre messo in dubbio l'autenticità della foto del volto tumefatto di Bin Laden mostrata dalla tv pakistana sostenendo che si tratta di un'immagine già diffusa da alcuni siti arabi lo scorso dicembre e che il volto raffigurato non sia quello del leader di al-Qaeda. In particolare sostengono che il 10 dicembre del 2010 un sito di informazione iraniano, Tabnak.ir, avrebbe già mostrato quella foto nel quale si vede Bin Laden, con una barba sorprendentemente molto nera e con la parte superiore della faccia lacerata dalle ferite.
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Mi fa anche pensare la sepoltura in mare, ottima per far sparire un cadavere che non si vuole sia esaminato e la barba che cambia colore diventando da nera grigia e poi di nuovo nera - a meno che non se la tingesse . E questo lussuoso compound da milioni di dollari in un povero villaggio sperduto del Pakistan... ci sono voluti quattro anni ai servizi segreti per sincerarsi che ci abitasse davvero lui? Troppi aspetti della faccenda non convincono, mi sa tanto di manovra elettorale di Obama.
By Tommy lunedì 02 maggio 2011 - 15:28 |
ci ho pensato, però se fosse così Bin Laden salterebbe presto fuori per sbugiardarlo e Obama sarebbe politicamente finito (e tutto il governo usa sarebbe sputtanato), il rischio mi pare troppo grosso.
By Highrise lunedì 02 maggio 2011 - 16:34 |
Non se è morto qualche anno fa per problemi di salute e non si è mai saputo dove sia stato seppellito il corpo. Probabilmente la sua inutile polverosa carcassa giace rosicchiata dai topi e ricoperta dalle ragnatele in qualche pertugio di Tora Bora e i suoi fedelissimi (che ne smentiscono la morte ma non producono alcuna prova a sostegno delle loro affermazioni) ne hanno portato avanti il mito fino a oggi. Oppure è ancora più o meno vivo ma conciato malissimo per via dei problemi renali di cui era noto soffrire e in ogni caso non potrebbe parlare o mostrarsi alle telecamere, altrimenti l'avrebbe già fatto.
P.S. - la foto girava già da qualche tempo online, è un fotomontaggio e pure fatto male e inoltre chi l'ha realizzato non ha tenuto conto che gli ultimi filmati trasmessi in TV lo mostravano dimagrito, incanutito e in generale invecchiato precocemente - basta guardare il colore della barba e della pelle e le guance non incavate del cadavere ripreso nella foto "ufficiale" per rendersene conto. A meno che nel frattempo non abbia trovato la lampada col genio dentro che gli ha restituito la giovinezza
IMO è seccato a Tora Bora, la fuga rocambolesca e solitaria del Mullah Omar (il suo telespalla Bob) in moto è un indizio in tal senso... perchè Osama non fuggì con lui? Semplicemente perchè non era in grado di farlo, era stecchito. E se Omar avesse "disertato" con Osama ancora vivo, sicuramente quest'ultimo l'avrebbe fatto disossare dai suoi tirapiedi nel giro di qualche settimana o meno.
By Tommy lunedì 02 maggio 2011 - 19:24 |
mmm guarda se è così va benissimo, l'importante è che sia fuori dalle balle... quindi pensi che il governo USA lo sapesse da tempo, ma che abbia aspettato a giocarsi il jolly? Diffondere la notizia della morte secondo me sega moralmente le gambe ad al Quaeda, quindi prima lo si diceva meglio era.
Dici addirittura anni fa? il suo ultimo video a quando risale? vabbè che magari Al Quaeda usa sosia o altri mezzi per confondere le acque...
By Tommy lunedì 02 maggio 2011 - 20:28 |
Update:
Bin Laden ucciso in un blitz. Dal test del Dna la conferma: E' lui.
L'esame eseguito confrontando il codice genetico prelevato dal corpo della sorella, morta anni fa negli Usa. Il corpo sepolto in mare e trattato secondo rito islamico. Obama: ora il mondo è un luogo migliore.
Washington, 2 mag. (TMNews) - Osama bin Laden è morto. E ora il test del Dna conferma: E' proprio lui. Il leader di al Qaida è stato ucciso in un blitz delle forze speciali americane, in collaborazione con la Cia, ad a Abbottabad, una città a soli 75 chilometri dalla capitale Islamabad. Il ricercato numero uno al mondo si trovava in una residenza ad alta sicurezza, circondato da una recinzione e protetto da una doppia cancellata. La prova del Dna condotta in Afghanistan confrontando con il codice genetico prelevato dal corpo della sorella, morta negli Usa anni fa, ha dato la prova: il cadavere riportato dalle forze speciali da Abbottabad era Osama Bin Laden.
Dopo l'annuncio al mondo il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è tornato a parlare: " Penso che possiamo essere tutti d'accordo che oggi è una buona giornata per l'America. Il nostro paese ha mantenuto l'impegno a che giustizia sia fatta. Il mondo è un luogo migliore e più sicuro per via della morte di Osama Bin Laden" .
Le diplomazie internazionali e le autorità di sicurezza, intanto, hanno messo in guardia su possibili ritorsioni a seguito dell'uccisione di Bin Laden. Il capo della Cia, Leon Panetta, che a breve prenderà le redini del Pentagono, ha chiarito che "è quasi certo che al Qaida tenterà di vendicarsi" . L'Interpol ha già diffuso un'allerta per il "rischio massimo di terrorismo" . Anche il Viminale ha confermato che la notizia potrebbe portare anche a una "reazione immediata" da parte dei terroristi vicini al leader di al Qaida. L'allarme è stato diffuso in particolare per la rete diplomatica statunitense. Gli Stati Uniti hanno immediatamente rafforzato i controlli sulle moschee in America e hanno richiamato dal Giappone la squadra speciale per prevenire attacchi chimici sul suolo nazionale.
Nel frattempo fonti del governo americano hanno indicato che è già in corso la prova del Dna su alcuni campioni di tessuti del corpo del leader di Al Qaida, che sempre secondo le informazioni diffuse dal governo di Washington, sarebbe stato sepolto in mare. Le fonti parlano di un corpo colpito da un colpo nella parte laterale della testa, il cui volto non è riconoscibile. Non sono ancora state prese decisioni, come riferisce Cnn, sull'opportunità di diffondere le immagini e con che modalità. Sempre secondo fonti governative citate dalla Cnn, l'operazione delle forze speciali americane autorizzata dal presidente Barack Obama era pensata per uccidere lo sceicco del terrore, non per catturarlo vivo. Ma le ricostruzioni delle fonti appaiono spesso contraddittorie, e il giallo sembra destinato a restare tale a lungo: secondo quanto riporta la televisione americana Abc, il presidente Obama già lo scorso marzo aveva autorizzato la Cia a mettere a punto un piano per bombardare il compound di Osama bin Laden in Pakistan, ma quando apprese che la struttura sarebbe stata ridotta in cenere e che gli Usa non avrebbero avuto la prova della morte del leader di al Qaida da mostrare al mondo, decise di non autorizzarlo. Nella struttura ci sarebbero state oltre 22 persone, tra cui donne e bambini.
Intanto la tv pachistana ha ammesso che la foto diffusa nella notte che ritraeva un'immagine del cadavere è in realtà un falso, come denunciato da diversi siti giornalistici. Il fotomontaggio, che ha fatto in pochi minuti il giro del mondo, risalirebbe al 2006. Nel frattempo resta il giallo sulla sepoltura del cadavere: in un primo momento era stato riferito che il cadavere si trovava in una base Usa in Afghanistan ma successivamente la Cnn ha dichiarato che sarebbe già stato sepolto in mare dopo essere stato trattato "secondo la tradizione islamica" . Sono comunque ancora in corso le analisi sul Dna per completare l'identificazione. Bin Laden è stato infatti colpito da un proiettile alla testa e il viso non sarebbe riconoscibile.
Il blitz di 14 uomini della Navy Seals, sarebbe stato preparato da mesi, ed è durato una quindicina di minuti. Bin Laden ha risposto al fuoco dei militari ed è stato colpito alla testa. Con lui hanno perso la vita altre cinque persone, fra cui una donna utilizzata come scudo umano. Subito dopo la notizia una folla in festa è scesa per le strade di New York e davanti alla Casa Bianca.
Gli Stati Uniti non avevano avvisato le autorità pachistane dell'imminente operazione contro Osama bin Laden e giustificano la violazione della sovranità pachistana con "l'obbligo legale e morale di agire" . "Questa sera sono in grado di annunciare agli americani e al mondo che gli Stati Uniti hanno condotto un'operazione che ha ucciso Osama Bin Laden, il leader di al Qaida, un terrorista responsabile della morte di innocenti", ha dichiarato Barack Obama in un discorso solenne pronunciato dalla Casa Bianca aggiungendo che "giustizia è stata fatta" . Il presidente Usa ha anche messo in guardia contro possibili ritorsioni contro interessi americani nel mondo. "Non ci sono dubbi sul fatto che al Qaida continuerà ad attaccarci. Dobbiamo rimanere vigili, e lo saremo, negli Stati Uniti e all'estero", ha detto. Il primo a congratularsi con Obama è stato George W. Bush.
LA CERIMONIA FUNEBRE
Nel corso dell'operazioni le forze speciali "non hanno fatto prigionieri", hanno spiegato fonti americane, secondo le quali la cerimonia funebre di Bin Laden si è tenuta sul ponte della portaerei Uss "Carl Vinson", nel rispetto delle tradizioni islamiche, prima che il suo corpo venisse gettato nel Mar dell'Oman.
LE REAZIONI
La notizia della morte di Bin Laden è stata salutata con soddisfazione dai principali attori internazionali. Per la cancelliera tedesca Angela Merkel è "una vittoria delle forze di pace", per il presidente francese Nicolas Sarkozy un "avvenimento epocale nella lotta mondiale contro il terrorismo" . Anche il Cremlino si è congratulato per il "successo" Usa. E il premier Silvio Berlusconi ha commentato: "è un grande risultato nella lotta contro il male ma non bisogna abbassare la guardia perché c'è il rischio di reazioni" . David Cameron, primo minitsro inglese, ha parlato di un "grande sollievo per il mondo" . "E' una vittoria della giustizia, della libertà e dei valori comuni dei Paesi democratici che hanno combattuto fianco a fianco contro il terrorismo", ha dichiarato invece il premier israeliano Benjamin Netanyahu associandosi alla gioia del popolo americano. La Santa Sede invece ha voluto precisare che "davanti alla morte di un uomo non ci si rallegra mai ma si riflette sulle sue responsabilità" .
foto fake:
ht tp:/ /notizie.virgilio.it/gallery/bin-laden-sceicco-terrore.html,zoom=414975.html
Sangue e stanze a soqquadro, le immagini dal rifugio in Pakistan
La rete tv americana ABC ha trasmesso un video in esclusiva realizzato nella villa di Abbottabad, dove è stato ucciso Bin Laden
New York, 2 mag. - Letti disfatti, materassi, chiazze di sangue sul pavimento. Sono le prime immagini uscite dalla villa di Abbottabad in Pakistan dove Osama Bin Laden è stato ucciso dalle forze speciali della marina statunitense.
Il video girato e diffuso in esclusiva dalla rete tv americana Abc mostra, in poco più di un minuto, alcune stanze completamente a soqquadro con letti disfatti, materassi per terra, e numerose, vaste chiazze di sangue sul pavimento. La telecamera rimane puntata per terra per gran parte del video, mostrando oggetti della vita di tutti i giorni come sveglie elettroniche e lenzuola e uno scaffale con bottigliette di medicinali.
L'inviato dell'Abc ad Abbottabad ha fornito una breve descrizione della villa, con una "prima stanza appena entrati piena di sangue, dove sono state uccise diverse persone" e muri alti cinque metri. Il sonoro è limitato all'abbaiare di uno o più cani e ad alcune parole di voci fuori campo, forse in lingua urdu. I morti nel raid compreso bin Laden sono cinque, secondo fonti della difesa Usa citate da Cnn.
Mahzar Ahmad, un uomo di 40 anni, assicura che la villa di bin Laden è circondata da muri con filo spinato elettrificato. Altri abitanti della zona descrivono un tetto pieno di antenne satelliti e videocamere lungo tutto il perimetro. Dodici ore dopo l'attacco, si possono ancora vedere i militari impegnati a spegnere le fiamme all'interno della struttura. Un giornalista della France presse ha visto cinque autocarri dell'esercito pachistano portare via i resti di un elicottero che Washington ha fatto sapere di aver perso nell'operazione per un guasto.
foto: ht tp:/ /notizie.virgilio.it/gallery/dentro-casa-di-osama-bin-laden.html,zoom=415012.html
By Tommy martedì 10 maggio 2011 - 19:06 |
ennesimo esempio di tolleranza
ht tp:/ /ww w.notiziegay.com/?p=74812
dopo queste uscite ci vorrebbero reazioni come in nord europa, disertare la messa, non dargli più una lira e sbattezzo in massa.
By Tommy martedì 10 maggio 2011 - 23:12 |
Pedofilia, gli Usa ficcano il naso in Vaticano
10 maggio 2011
Una corte degli Stati Uniti: “La Chiesa è il datore di lavoro del sacerdote che commette gli abusi”
Per la prima volta il Vaticano dovrà fornire documenti interni alla giustizia degli Stati Uniti, che sta facendo luce sulla natura del rapporto di “lavoro” tra un prete pedofilo e la Santa Sede.
MOMENTO STORICO – La richiesta è stata avanzata da un tribunale civile dell’Oregon, nel nord ovest degli Usa, che ha deciso di citare in giudizio la Santa Sede in qualità di testimone in questa vicenda degli Anni ’60. “Si tratta di una decisione storica”, ha dichiarato Jeff Anderson, avvocato della vittima che sostiene di aver subito aggressioni sessuali da parte di Andrew Ronan, un sacerdote che era stato coinvolto in vicende di pedofilia in Irlanda e poi a Chicago. “La decisione cambia il panorama giuridico”, ha spiegato Anderson. “Una breccia è stata aperta: il Vaticano potrebbe essere ritenuto responsabile e dovrà rendere conto come mai prima”.
NIENTE IMMUNITA’ - La vittima ha accusato il Vaticano di non aver costretto il sacerdote a lasciare l’abito talare e di non averlo punito dopo le prime aggressioni. Un primo giudice di Portland, nell’Oregon, incaricato del caso, ha stabilito che la Santa Sede deve essere considerata responsabile, in qualità di “datore di lavoro”, per il trasferimento del sacerdote, deciso dalla diocesi. Il Vaticano ha presentato appello alla Corte Suprema contro questa decisione. Ma nel giugno scorso, la più alta istanza americana, ha dato ragione al giudice di Portland non riconoscendo l’immunità diplomatica del Vaticano e dando il via libera a un eventuale processo contro la Santa Sede.
LA DECISIONE – In forza del pronunciamento della Corte suprema, il giudice Michael Mosman ha chiesto alla Santa Sede di produrre entro il 20 giugno un certo numero di documenti sulle regole interne della Chiesa relative alla gestione del clero, la loro nomina, i loro trasferimenti, le loro responsabilità, le loro scomuniche in caso di denunce per violenze sessuali. Secondo il legale del Vaticano, l’avvocato statunitense Jeffrey Lena, “la questione principale di questa vicenda è di capire se la Chiesa deve essere considerata come datore di lavoro dell’uomo: per noi non è questo il caso”.(Tmnews)
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Era ora, ci voleva tanto? spero che questo rappresenti un precedente d'ora in avanti. Ovviamente specificando il fatto che se salta fuori che qualcuno sa e copre (foss'anche il PAPA) paga molto di più, vediamo se così almeno non scaricano subito le mele marce... col serio rischio di riempire carceri e rimanere con pochissimi dipendenti Ovviamente pagare come? soldi, l'unica cosa che interessa alla chiesa, vediamo se i vari paesi (italia in primis) riescono a rientrare di un po' di grana.
By Highrise mercoledì 11 maggio 2011 - 11:23 |
«Le nostre donne? Mai brutte quanto quelle di sinistra». Oltremodo volgarizzato, il dilemma con cui il ministro Ignazio La Russa ha intrattenuto ieri la cena elettorale de «Le mille donne per Moratti», richiama uno degli argomenti più abusati nei bar e negli spogliatoi maschili. E cioè se siano «'meglio' quelle di destra o quelle di sinistra». Ovvio, quindi, che il tema raccolga oggi un certo seguito anche tra i 'tavolini' virtuali del web, già elettrizzati dalla lunga scia del Bunga bunga.
Sulla rete, tuttavia, a dare corpo alla discussione non sono i maschietti, ma blog e forum 'rosa', protagonisti di un'impetuosa protesta che costringe in difesa La Russa e il suo singolare bipolarismo. Le internaute di ogni colore politico sono concordi: «Senti chi parla di bellezza, proprio lui che è un cesso», dicono in coro al ministro.
Sul portale Diredonna, ad esempio, il dibattito prende il via da un post fin troppo esplicito: «Possibile che siano sempre dei maschi cessi inguardabili a fare questi apprezzamenti sulle donne, come se il diritto di essere dei cessi inguardabili sui quali cagare in faccia sia una prerogativa esclusivamente maschile?». E il 'là, a cui segue una sinfonia di critiche dello stesso segno. La butta a ridere, invece, Spinoza.it, blog della «satira più tagliente della rete». Sul forum alcuni ricordano che in effetti sì, «quelle dell'opposizione sono brutte perchè hanno le palle», altri ribadiscono il giudizio estetico sul ministro ('ha parlato mister Universo'). Ma c'è anche chi invita a focalizzare su ben altre virtù: «In compenso a destra sono molto più zoc...», spiegano.
A parte le prevedibili reazioni a sinistra (Anna Paola Concia sintetizza: «da La Russa una battuta da vecchio zozzone»), non va bene al ministro neppure sul sito del Giornale, quotidiano di riferimento del Pdl. I commenti all'articolo che invita a sorvolare su quella che è solo una battuta, rivelano invece una scarsa propensione al riso. «Bisognerebbe fargli un test ematico», è l'invito lapidario di un lettore. Sulla rete, peraltro, circola anche il video di un La Russa 'diverso', quello che nell'ottobre dello scorso anno, a Le Invasioni barbariche, sosteneva che la parità tra i sessi sarà raggiunta quando una donna brutta e anche poco intelligente ricoprirà alte cariche, così come capita a tanti uomini brutti e anche poco intelligenti. E La Russa indicava come esempio se stesso.
Inutile dire che se il titolare della Difesa scende nel gradimento online, sale invece Rosy Bindi, l'eroina della sinistra considerata (dal premier, a Porta a Porta) «più bella che intelligente». Oggi la presidente del Pd ha glissato su La Russa con un laconico «parla proprio lui». Ma sul web la sua vicenda resta emblematica. Così nel sito di forumisti, chatta.it, la giovane Rae75 risponde a La Russa con una 'storica' pagina dell'Unità. Si vede il presidente del consiglio, a lato del titolo cubitale: «Più bello, che innocente».
L'Unità - 7 maggio 2011
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Dai, in questo caso il vecchio zozzone ha decisamente sbagliato - non ha tenuto conto che le radici storiche e politiche della sinistra devono ovviamente esercitare delle influenze anche fisiche e fisiologiche nei suoi rappresentanti contemporanei. Ad esempio la figura tozza e nerboruta, l'irsutismo, i baffoni e i lineamenti da macho di staliniana memoria si manifestano notoriamente nelle donne di sinistra e ciò è dovuto sicuramente all'inconscio storico-politico delle suddette che inconsciamente somatizzano, per così dire, le antiche origini della loro fede politica mentre a destra, per par condicio, abbiamo tanti calendari viventi (ma almeno guardabili)
By Highrise mercoledì 11 maggio 2011 - 11:29 |
Matrimonio Terminato(r)!
Anche Arnold Schwarzenegger si aggiunge alla lunga lista dei vip che scrivono la parola fine al loro matrimonio. Un matrimonio durato ben venticinque anni quello tra Arnold Schwarzenegger e Maria Shriver, che tramite un comunicato stampa congiunto hanno dato la notizia della loro separazione. «Dopo un lungo periodo di riflessioni e discussioni, siamo giunti insieme a questa decisione finale e viviamo già separatamente», dichiarano i due futuri ex coniugi. La coppia fa inoltre sapere che al primo posto verrà l’educazione dei figli.
«Rimaniamo uniti dal compito di crescere i nostri figli, che sono la luce e il centro delle nostre vite. Consideriamo tutto questo un affare privato e non riceverete ulteriori aggiornamenti a riguardo, né da noi, né dai nostri cari».
Tanto per cambiare un altro amore vip giunge al capolinea.
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Chissà quanti soldini gli ha spillato, povero Schwarzy fa bene Clooney a restarsene single IMHO
By Tommy mercoledì 11 maggio 2011 - 22:59 |
mi ha sorpreso, cosa cerca, la 30enne? non ha neanche la scusa che la moglie si è lasciata andare, anzi...
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Radio Maria sotto accusa per razzismo
11 maggio 2011
L’emittente radiofonica cattolica indagata per dichiarazioni discriminatorie ed antisemite in Polonia
Il Consiglio nazionale delle comunicazioni, una sorta di Agcom della Polonia, ha aperto un’inchiesta su Radio Maryia, l’emittente radiofonica cattolica. Sotto esame sono finite due trasmissioni della radio ultraconservatrice nel quale sono stati attaccate alcune persone in modo razzista e discriminatorio.
RADIO MARIA NEL MIRINO – Ancora una volta Radio Marya, edizione polacca, finisce nel mirino per la sua linea editoriale di estrema destra. Il Krajowa Rada Radiofonii i Telewizj, abbreviato in KRRiT, un’istituzione pubblica che supervisiona le trasmissioni televisive e radiofoniche della Polonia, ha inviato una lettera di richiamo al direttore di Radio Maria, padre Tadeusz Rydzyk. Sotto accusa sono due dichiarazioni esplicitamente razziste e antisemite. Il primo si è verificato con un’intervista ad un uomo d’affari Jan Kobylanski, emigrato in Sudamerica, dove presiede l’organizzazione dei polacchi in America latina (USOPAL), e da tempo sponsor chiave dell’emittente cattolica. Secondo Jan Kobylanski, al governo e al Parlamento polacchi non ci sarebbe neppure il 30% di polacchi veri. L’imprenditore, notoriamente schierato all’estrema destra, ha rimarcato che polacchi con origini di altre nazionalità non sarebbero dei veri cittadini, come quelli che hanno radici ebraiche.
CONTRO GLI EBREI – In’un’altra trasmissione contestata dalla KRRiT l’editore del più influente quotidiano polacco, Gazeta Wyborcza, è finito nel mirino delle critiche di Radio Maria per motivazioni razziste. Stanislaw Michalkiewicz, un avvocato e giornalista noto per i suoi commenti antiebraici, ha attaccato Adam Michnik proprio per le sue origini. Secondo il commentatore di ultradestra l’editore del Gazeta Wyborcza avrebbe criticato Kobylanski per la solidarietà razziale nei confronti degli altri ebrei, un comportamento tipico, ha aggiunto, del suo giornale.
VATICANO IN DIFFICOLTA’- Il Il Krajowa Rada Radiofonii i Telewizj ha richiesto che simili dichiarazioni razziste vengano vietate nelle future trasmissioni. Non è la prima volta che Radio Maria polacca finisce nella critica per i suoi commenti razzisti, antisemiti e di estrema destra. Negli anni passati l’emittente televisiva era diventata la portavoce de facto dei gemelli Kaczyński e del loro partito ultrareazionario. Il Vaticano ha cercato più volte di prendere le distanze dalle dichiarazioni della radio cattolica, che però rimane estremamente popolare nel Paese originario di Giovanni Paolo II, tanto che conta su un pubblico abituale di oltre un milione di ascoltatori.
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Ma in quanti pesi infesta l'etere questo cancro? Anche quella italiana non scherza mica, solo che qui una reazione così, no, eh? qui nn si può...
By Tommy venerdì 01 luglio 2011 - 21:08 |
Pdl-Lega è scontro sulla carne di orso
Il Carroccio vuole offrire un banchetto in Trentino
Brambilla e Frattini: «Bossi deve intervenire»
interviene anche il wwf: questa è una proposta indecente
Pdl-Lega è scontro sulla carne di orso
Il Carroccio vuole offrire un banchetto in Trentino
Brambilla e Frattini: «Bossi deve intervenire»
MILANO- Un banchetto a base di carne di orso in occasione della prima festa estiva della Lega Nord Primiero a Imer in Trentino. Il tutto per «riconquistare il territorio». La proposta è del deputato leghista Maurizio Fugatti che la descrive come «un'occasione per stare insieme all`aperto e rivivere antiche tradizioni gustando prelibati piatti tipici trentini». Ma i ministri Michela Brambilla e Franco Frattini prendono subito le distanze. E chiedono l'intervento del leader del Carroccio Umberto Bossi. Anche il Wwf la descrive come «una proposta indecente».
LA FESTA- L' obiettivo della manifestazione, protestare contro il programma Life Ursus, che prevede l'insediamento dei plantigradi nelle montagne trentine. Così hanno organizzato un banchetto previsto per domenica. «Questa iniziativa - spiega Fugatti - vuole essere un segnale chiaro ai cittadini, che hanno tutto il diritto di riconquistare il loro territorio e di girare liberi senza mettere a rischio la propria incolumità. Il fallimento del progetto Life Ursus, che prevede l'insediamento degli orsi nelle montagne trentine, è ormai sotto gli occhi di tutti. Per difendere e tutelare le popolazioni nelle zone di montagna del Trentino dalle continue visite degli orsi, noi preferiamo consumarli in questo modo».
LA PROTESTA- Ma il Pdl non ci sta. Prima il ministro degli Esteri Frattini interviene sul suo blog per manifestare tutto il suo sdegno (« Leggo con sconcerto che un parlamentare italiano eletto in Trentino, l'onorevole Maurizio Fugatti, intende organizzare un banchetto all'aperto con carne di orso»). Poi la collega del Turismo Brambilla rincara la dose. E in una nota congiunta dimostrano tutto lo sdegno. «A nome di tutti gli esponenti del Pdl che, come noi, provano profonda indignazione nell'apprendere che in una festa leghista del Trentino verrà servita carne di orso - dicono - chiediamo al segretario del partito, nostro alleato, di intervenire per fermare questa scandalosa iniziativa».
LE ASSOCIAZIONI- Anche il Wwf interviene sulla vicenda. E invita «le autorità competenti a controllare responsabilmente l'origine e la provenienza della carne, dal momento che siamo comunque in presenza di una vera e propria "segnalazione" pubblica da parte degli organizzatori che dichiarano di voler consumare una specie protetta». Secondo gli ambientalisti, «si continua a strumentalizzare la gestione dell'orso bruno e non se ne discute invece in termini scientifici per favorirne la conservazione». Anche la Lav, Lega antivivisezione, si scaglia contro il deputato leghista. «In Trentino Alto Adige gli orsi non possono più stare tranquilli: qualcuno li ha cucinati a spezzatino, qualcun altro ha proposto di abbatterli, altri li imprigionano, ora il deputato Maurizio Fugatti, segretario della Lega Nord Trentino, annuncia un banchetto a base di carne d'orso». Prova «orrore» invece l'Enpa e chiede ha chiesto a carabinieri del Nas e Corpo Forestale di «intervenire per verificare il rispetto di tutte le norme nazionali e internazionali a tutela della fauna protetta».
LA REPLICA- Fugatti, però, rimanda al mittente le accuse. «Non siamo noi della Lega a uccidere l'orso del banchetto. Compriamo la carne in Slovenia dove è legale e tracciata». Alle associazioni animaliste e ai ministri Frattini e Brambilla, preoccupati perché l'orso è una specie protetta, risponde: «Posso capire che così su due piedi può sembrare una cosa che indigna, ma noi non vogliamo incentivare o sponsorizzare il consumo di carne d'orso». Poi aggiunge: «La nostra è una provocazione perchè nessuno ci ascolta. La situazione è davvero pericolosa: ci sono orsi che vanno in giro nei paesi, mettono a repentaglio l'incolumità delle persone e del bestiame. È già successo che rincorressero della gente. Immagini- conclude parlando al cronista- di andare a fare una passeggiata con la sua famiglia in montagna e di ritrovarsi davanti un orso affamato»
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Se gli orsi sono un problema non è certo questo il modo per risolverlo.
ah ovviamente mio padre l'ha presa per l'ennesima intelligentissima provocazione leghista. tutte le cazzate che fanno le legittima definendole "provocazioni", definendole simboli per altri problemi neanche citati nel discorso: ha tirato in ballo nomadi (si tutelano loro e non gli italiani), gay(si tutelano loro e non i "normali"... se voi vedete il collegamento spiegatemelo perchè mi sfugge.
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Un comma nella manovra che sta per essere approvata stabilisce l'invio di ispettori nelle scuole per certificare l'handicap dei bambini disabili (altrimenti niente insegnante di sostegno). Colpisce la scarsa umanità (e la poca utilità) di una norma del genere, un po' nazista e umiliante oltretutto per i ragazzi e per i loro genitori. Dubito fortemente che il comma numero 6 del capitolo sulla razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica serva a far risparmiare soldi (casomai se ne spenderanno per organizzare le "gite" degli ispettori, dato che non è certo nelle scuole che si annidano i falsi invalidi, al contrario di quello che sostiene la Gelmini). Invece di finanziare queste assurde commissioni non sarebbe meglio evitare di tagliare gli insegnanti di sostegno? Esistono già dei certificati medici per provare le condizioni di invalidità dei ragazzi. Inoltre avere un insegnante di sostegno non è certo qualcosa di piacevole, ma segna terribilmente gli alunni che evidentemente vorrebbero essere come tutti gli altri e svolgere le normali attività insieme ai loro compagni. Non certo fingersi invalidi per ottenere chissà quali vantaggi. Possibile che questa gente manchi completamente di tatto, sensibilità umana, ragionevolezza? Possibile che non capiscano che è altrove che vanno cercati gli sprechi (province, enti inutili, privilegi della casta) e non accanendosi contro i più deboli? E dire che con la norma anti-SUV per un attimo sembravano aver imbroccato la strada giusta, ma si vede che era un'allucinazione.
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A quella donna, ormai è chiaro, i disabili fanno senso e li vuole fuori dalla "Sua" scuola.
ogni norma che fa è per colpire loro.
io la condannerei a un anno di servizi sociali in mezzo ai disabili senza stipendio, poi vediamo.
alla peggio le si possono sempre spezzare le gambe, certa gente si sesibilizza a certe problematiche solo se ne vengono toccati personalmente.
By Tommy venerdì 01 luglio 2011 - 22:51 |
messo nel topic vecchio, copio nel nuovo.
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