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...il sito di girlpower ha riaperto?? andiamo a fare loro un pò di scherzi?? ho letto che apprezzavate molto questo sito!! dai dai mi voglio divertire!!
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Io gli ho già lasciato un messaggino...guardate sotto la lettera del caso umano se riuscite a capire chi sono!
Lord Lancillotto
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Cazzarola! Ma quanti uomini vanno a leggere seriamente quella marea di stronz@te?!?!?! Tutto ciò è tristissimo...
Lord Lancillotto
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Questo e' un tarocco commerciale fatto da una S.p.A. per piazzare banner della CEPU, niente a che vedere con lo storico e ruspante girlpoweritaly.com
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"Lancy! Che fine avevi fatto?"
"Ho assunto temporaneamente un'altra identità su un altro sito!"
"Uuuhhhmmmm...forse girlpower?"
"ih ih ih..."
"Dalla tua risata sardonica arguisco che la risposta sia positiva...e che hai combinato di bello?"
"Niente di così eclatante a essere sinceri...ma prova a dare un'occhiata ai commenti alle lettere delle ultime 2-3 settimane...quella pazza di Trish ha dispensato consigli a suo modo! uh uh uh..."
"..non mancherò..."
"bella!"
"bella!"
Lord Lancillotto
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mi pare che ci fosse un topic che riportava alcune perle del fu girlpower, consiglio a tutti di andarlo a cercare, veramente straooordinerio
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Essi', quelli si' che erano tempi d'oro
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Yuppie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Finalmente una buona notizia!!!
ARIA PULITA L’idrogeno? Come no. Emissioni zero, energia pulita, nessun problema di approvvigionamento: belle parole, ma nei fatti… E invece, quando nessuno se l’aspettava ecco l’affondo Honda: una vettura a idrogeno addirittura in vendita. A noleggio per ora, ma a disposizione di qualsiasi comune mortale e utilizzabile come l’utilitaria di casa. Ottenute tutte le omologazioni del caso la Honda FCX è infatti diventata la prima auto ad idrogeno a listino per clienti privati. L’auto, che può ospitare 4 passeggeri, ha una buon autonomia e può spingersi persino a velocità da ritiro patente.
PRIMI ALLA META Caratteristiche che devono aver incantato Sandy Spallino, tranquillo padre di famiglia di Redondo Beach - California, probabilmente di origini italiane, che per questo passerà alla storia come il primo cliente privato dell’auto del futuro più discussa. Essere puliti e rispettare l’ambiente dà soddisfazione, ma se gli Spallino già oggi possono usare la loro Honda per muoversi in città, fare la spesa, andare al cinema o al drive in, difficilmente potranno andarci in vacanza. Almeno non subito. L’autonomia, per quanto non disprezzabile (tra i 200 e i 300 km), è infatti piuttosto ridotta. Il vero problema sono le stazioni di rifornimento: più rare di oasi nel deserto. Al momento, qualche difficoltà per la gita fuoriporta della domenica potrebbero ancora incontrarla....
MOBILITA’ SOSTENIBILE Ma non è finita qui: a breve gli Spallino, e tutti quelli che seguiranno il buon esempio, avranno a disposizione in esclusiva addirittura un’ autostrada. Il governatore della California, il mitico Schwarzeneger, ha dato il via ad un progetto che porterà alla realizzazione, entro il 2010, della prima autostrada riservata alle auto a idrogeno. Insomma, il futuro in grado di conciliare mobilità e ambiente è alle porte e Honda, è in pole position. La FCX è infatti certificata ZEV (Zero Emission Vehicle).
PILLOLE DI IDROGENO Auto all’idrogeno, come la FCX, sono infatti dotate di motore elettrico e tecnologia Fuel Cell. Si tratta, in poche parole, di batterie che ricavano dall’idrogeno, tramite reazione chimica con l’ossigeno, l’energia elettrica che va ad alimentare il motore. BMW, che deve sempre distinguersi, propone un’alternativa alla strada maestra: auto equipaggiate con tradizionale motore a ciclo 8 alimentate ad idrogeno liquido. Poi ci sono le ibride, che uniscono motore elettrico e a scoppio, come la Toyota Prius. Le soluzioni ecologiche sul tappeto sono molteplici, certo è che l’idrogeno sembra avere una marcia in più.
UNDERSTATEMENT Quanto al look, invece, la FCX sembra quasi voglia nascondere le proprie virtù e si mimetizza dietro linee convenzionali e lineari che sembrano tirate con il righello. Le dimensioni sono più o meno quelle di una nostra utilitaria, tipo la Punto per intenderci. E già questa per gli americani, abituati ad enormi SUV, è una bella novità. Se non fosse per gli adesivi chiassosi dell’esemplare fotografato, sarebbe difficile individuare le differenze con una qualsiasi utilitaria.
BOCCA AGGRESSIVA Gli occhi più attenti e curiosi non potranno comunque non notare una bocca spalancata e aggressiva sul paraurti anteriore, un po’ fuori posto su una piccola utilitaria. In realtà le aperture sul frontale servono a dare aria ai tre radiatori (il più ingombrante è dedicato al mantenimento della temperatura ottimale delle Fuel Cell). La linea di fiancata leggermente alta contribuisce invece a dissimulare le batterie e i serbatoi di idrogeno, posizionati sul pianale sotto l’abitacolo.
ULTRACAPACITOR Il bagagliaio risulta invece penalizzato, in particolare dalla presenza dell’ultra capacitor, un condensatore che rende la FCX più brillante nello spunto. La massa è elevata, handicap tipico della FCX e di tutte le auto ad idrogeno in generale. La Honda per quanto continui a dimagrire (rispetto alla prima versione del 1999 il peso è diminuito del 50%) dichiara sulla bilancia un peso da ammiraglia, ben 1700 kg. Non c’è da stupirsi, basti pensare che il peso del solo gruppo motore è tre volte superiore a quello di uno tradizionale. E poi ci sono le Fuel Cell e tutti gli accessori ad esse legati. Fortunatamente il peso c’è ma non si sente più di tanto poiche è distribuito bene, quasi equamente sui due assi, cosa rara per un’utilitaria a trazione anteriore. Roba da supersportiva a motore centrale....
ALL INCLUSIVE Avere lo spirito verde non vuol dire necessariamente dover soffrire. A bordo della FCX c’è tutto ciò che serve in una moderna utilitaria e anche di più: dai vetri elettrici al servosterzo, dal climatizzatore allo stereo con lettore CD. Senza dimenticare cruise control e cerchi in lega. Come dire, confort e sportività nel rispetto dell’ambiente. Insomma si viaggia nel lusso più sfrenato con un’unica e dolorosa rinuncia: la ruota di scorta.
GTI E se quelli della Honda la chiamassero GTI Gran Turismo Idrogeno? La sigla è abusata e la FCX non è certo un fulmine (160 kmh e 0-100 in 12 sec). Ma complice una coppia niente male e la distribuzione dei pesi ottimale, promette sensazioni di guida non molto lontane da quelle di una piccola sportiva. Se poi consideriamo che a 5 anni dal debutto della prima versione (un prototipo) è riuscita a incrementare del 50% le prestazioni si intuiscono grandi margini di crescita. Anche il reparto freni non lascia spazio a rimpianti: dischi autoventilanti davanti e dietro, con in più un sistema di recupero dell’energia.
SILENZIO ASSORDANTE Al di la del gioco di parole, chi ha provato la FCX, Spallino compresi che si dicono letteralmente entusiasti, parla di un auto in tutto e per tutto paragonabile a quelle tradizionali, con una differenza sostanziale: silenziosissima. Ad acceleratore spalancato non si superano i 70 decibel con un rumore più simile a quello di un aliante, per via dei fruscii d’aria, che di un mezzo a motore. Siamo a livelli delle più raffinate Top Car e sulla Honda difficilmente vi troverete ad alzare il volume dello stereo. Ma come sempre c’è una controindicazione, se portate la suocera in vena di confidenze non potrete far finta di non sentire…..
PAGHERETE CARO Gli Spallino non devono passarsela male considerando che, come per tutti gli oggetti innovativi ed esclusivi, il vero limite della FCX risiede nel prezzo. Per stessa ammissione della casa nipponica produrre un’auto alimentata ad idrogeno è cento volte più dispendioso rispetto ad un’auto equivalente dotata di propulsione a scoppio. Con un listino stimato di 200.000 dollari la FCX, salvo impreviste e collettive vincite al superenalotto, difficilmente potrà scatenare grande ressa nei concessionari. Meno male che quelli della Honda sono generosi, e la rendono disponibile anche con una sorta di noleggio a lungo termine da circa 500 dollari al mese...
TECNOLOGIA MATURA Rimangono alcuni problemi da risolvere: ridurre il prezzo e il peso, aumentare l’autonomia e l’affidabilità in tutte le condizioni d’uso (le auto all’idrogeno soffrono il freddo e il caldo estremi). E soprattutto deve essere colmato il vuoto della rete distributiva di idrogeno. Se tali condizioni si verificheranno, gli amanti del vecchio ma pur sempre valido motore a scoppio dovranno dare l’addio alle vecchie abitudini. Odore di benzina, centraline taroccate, cambi di marmitte per guadagnare qualche cv… presto saranno argomenti da preistoria dell’automobile.
LA SCHEDA TECNICA
Massa a vuoto: 1700 kg
Motore: elettrico asincrono AC
Potenza: 78 kW
Coppia max: 238 Nm
Velocità max: 150 km/h
Autonomia: fino a 300 km
Carburante: idrogeno gassoso
Capacità serbatoio: 150 litri
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Figosaaaaaaaaa
a me è arrivata una e-mail di questo tipo:
Guy NEGRE, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato
alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di
Bologna
una macchina rivoluzionaria: la "EOLO" (questo il nome originario dato al
modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita
interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima
ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva
raggiungere
una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive
nell'uso urbano. Dallo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di
circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di
condizionamento. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel
giro
di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le
bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo
funzionamento.Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche
o
meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella
di
una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni
delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in TV? Al Motorshow fece un grande scalpore,
tanto
che il sito www.eoloauto.it <http://www.eoloauto.it venne subissato di
richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in
lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva
partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi
per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari
continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di
manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione
di tutti per il profitto di pochi. Insomma l'attesa era grande, tutto
sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non
si hanno più notizie. Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo
www.eoloauto.it <http://www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa
vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che
costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse
compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza
lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia
è
nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,
hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant'è che anche
oggi,
se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati
trovate diversi riferimenti a questa strana storia.Come stanno oggi le
cose, previsioni ed approfondimenti: Il progettista di questo motore
rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il
perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia
dallo
stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver
mai costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano
l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si
parla, forse della prima metà del 2006...
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda?
Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio
non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi,
l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio,
che
sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica,
non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta
insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo
tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della
Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa
grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case
costruttrici,
senza che l'"informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a
scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo...
... invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste
informazioni!!! LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!
Link utili:
vvv.eoloenergie.i t/ht ml/ita.ht ml
vvv.eoloenergie.i t/ht ml/ita.ht ml
vvv.eoloenergie.i t/ht ml/multimedia.ht ml
vvv.eoloenergie.i t/ht ml/multimedia.ht ml
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Mi piacerebbe avere un'auto ZEV con prestazioni paragonabili a quelle della mia Corsa, peccato che dovrò aspettare almeno 20 anni per vederne una ad un prezzo ragionevole...
Per quanto riguarda la Eolo: Credo che il problemi stiano nel fatto che la macchina era un bidone e per farla funzionare alla bella e meglio abbiano fatto debiti enormi. Se non sbaglio Quattroruote aveva provato una preserie (non un prototipo, ma quella serie che serve per verificare che la catena funzioni) e l'aveva stroncata visto le prestazioni da Ciao e un autonomia da tagliaerbe.
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si ma quanto costa l'idrogeno??
non esiste pure in natura e costa estrarlo dall'acqua, cosi ha detto piero angela.
ma e' vero che se si riempie troppo il serbatoio l'auto vola via come un dirigibile?
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Jok
Grazie Pakka, non sapevo di questa evoluzione
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costerà 1,207 al litro
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me coglioni, economico.
nahhh noi americani stiamo cercando di creare un organismo capace di produrre idrogeno dall'acqua come fanno le piante per l'ossigeno.
Allora si che costera' poco, forse.
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Se serve io produco metano
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Guarda che la "Eolo" andava ad aria compressa, e poi se anche l'idrogeno costasse come la benzina c'è di buono che non inquina (fa pure rima)
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e soprattutto di acqua ne abbiamo molta di più che petrolio,cosi' l'italia inizierà a vendere idrogeno alla svizzera!
eolo invece era una figata totale...peccato!
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ehm... e con la crisi idrica mondiale come la mettiamo però?
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was...l'acqua di mare come la vedi?!
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Da Milano? Con il cannocchiale...
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e lo squalo come vive allora?! poverino...
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in effetti...
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...la sigla del cartone animato di "Shaman king" la canta Masini? Porca zozza che tristezza...
Lord Lancillotto
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allora i miei dubbi erano fondati..
rovinare così un cartone animato
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ma daiii povero Marco,sempre a sfotterlo
cioè,bisogna farlo di più
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ma vuoi mettere Nico Fidenco?? O Castellina Pasi??????
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Castellina Pasi ha fatto una delle + belle canzoni per cartoni (secondo me).
Insieme a Planet O (sempre di Lupin).
Wasabi:bello il tuo profilo.
Ma che cos'è?
A me ricorda il leopardo nebuloso delle montagne tibetane o cinesi.
Bello.
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i migliori erano i Cavalieri del re,poche balle
sigle come quelle dell'Uomo tigre,Devilman o Yattaman ancora campeggiano nel mio cuore
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NOn è Hokusai, Was?
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è una vera-simil-stampa giapponese ricevuta in premio nell'ultimo ristorante giapu dove la nostra was ha consumato 18 porzioni di sushi stabilendo il record del locale.
il suo accompagnatore quella sera ha dovuto subire l'amputazione del mignolo, non avendo di che pagare il mostruoso conto. e questo grazie all'intercessione della stessa was, poichè originariamente per tale offesa è prevista l'amputazione di ben altra escrescenza...ma piu che le implorazioni del malcapitato,le immediate rimostranze di was seccata per la prospettiva di un piatto fine serata hanno ottenuto clemenza
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Weasel, fosse vero, per 18 sushi come dico io gli amputo il mignolo di persona!!!! Il MIGNOLO, eh???
Comunque vince Fede, è il mitico Hokusai! e questa stampa non riesco a trovarla in formato adeguato da appendere nel mio salotto...
Aussie, sono contenta ti piaccia, se lo vedessi dal vivo capiresti ancor meglio la poesia e la leggerezza che emana
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non ho fatto in tempo a scriverlo che l'ho trovatoooooo
yuppiiiiiiiiii
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