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By Tyler sabato 22 agosto 2009 - 17:17 |
Qualcuno sbagliò ad Atlanta, altro che hacker. E così una coppia del New Jersey sarà la prima a potersi godere un weekend a Venezia al costo di un centesimo. Come la loro, ci sono altre 1400 camere del «Crowne» di Quarto D’Altino (Venezia) prenotate alla stessa cifra. Due notti in hotel a 4 stelle in pratica «regalate» ad oltre duemila persone che domenica scorsa, mentre in Italia tutti dormivano, hanno prenotato le camere online ad una speciale promozione. Arriveranno da Usa, Canada, Estonia, Norvegia e Arabia Saudita. L’hotel, che ha 151 stanze, resterà «full» almeno fino a luglio 2010. All’inizio la catena «International hotel group» che gestisce il «Crowne», aveva diffuso che i server di Atlanta erano diventati bersaglio di un hacker, capace di mettere on line una promozione fasulla. Lunedì invece, è arrivata la smentita che è rimbalzata su tutti i media mondiali. Sul sito della Bbc, ad esempio, si può leggere che migliaia di persone avevano prenotato il loro weekend romantico a 25 chilometri da Venezia ad un prezzo ridicolo. Ed era tutto un errore della catena d’alberghi che comprende oltre al «Crowne», l’«Holiday inn» e l’«Express», dislocati in tutto il mondo. All’Associated Press, Monica Smith, manager della Ihg, ha dichiarato: «Si sarebbe trattato di un errore, Ihg si impegna a onorare le prenotazioni dei clienti a un centesimo». Salvo aggiungere: «Che non sono trasferibili».
La promozione (quella corretta) prevedeva di mettere on line due notti a metà prezzo in alcuni hotel del gruppo. Non certo a 1 cent per notte. Invece qualcuno, nel programmare il server, ha «toppato», dice l’azienda, e adesso le prenotazioni sono a tutti gli effetti valide. All’hotel «Crowne» di Quarto D’Altino lunedì, appena saputo della nuova versione, hanno tirato un sospiro di sollievo. Pensavano di dover rimborsare tutte le camere di tasca loro e avevano passato una settimana incollati alle poltrone, per far capire alla clientela che c’era un «mistake». L’errore. E visto che l’errore lo hanno fatto al server della casa madre, sarà lei a pagare. «Per noi è una bella notizia, abbiamo scongiurato un acceso illegale al server qui — dice il direttore del «Crowne», Davide Bellamoli —. E poi non toccherà a noi pagare la differenza ma ad Ihg, che ha preso l’impegno». Il «Crowne» ha 151 stanze, che di media prenota a 85 euro. Con 1400 camere prenotate a 1 cent avrebbe perso 120 mila euro, ma con l’hotel pieno per quasi un anno. Ora non dovranno rimetterci. «La prima coppia arriverà dal New Jersey il 4 ottobre, gli ultimi verranno il 31 luglio 2010 — aggiunge Bellamoli — la casa madre ci pagherà la differenza tra 1 cent e gli 85 euro del prezzo delle camere. In fondo l’abbiamo presa come una sorta di pubblicità globale». Il direttore dell’hotel di Quarto d’Altino, quando circolava ancora la versione del pirata informatico, voleva mettere on line una promozione dal nome «Hacker», per fare un regalo almeno a una delle coppie che avevano prenotato a un centesimo, visto che dovevano disdire le altre. Adesso non serve più.
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