By Caccola venerdì 30 maggio 2003 - 10:03

Sono un miracolato.

Ebbene sì sono un miracolato, tutto è cominciato ieri. Partiamo dall’inizio, sono dovuto andare a prendere il mio amico Ciro (avete presente il Mammut dell film L’era glaciale…)al lavoro e portarlo dal meccanico a ritirare la macchina. Arrivato al puntello carica in macchina il suo zaino,e un pezzo de fèro appena verniciato di un tranquillissimo giallo fluorescente e per non tenerlo in mano lo attacca allo specchietto. Tutti ci attaccano i peluches, io i pezzi di ferro ad asciugare! Al di là della puzza e delle lacrime di vernice sul cruscotto niente di strano, così ci avviamo tra una pirlata e un’altra dal suo meccanico.
Arrivato dal soggetto in questione Ciro, scende chiede quant’è e va via senza pagare…meglio così aveva più soldi da investire in birra per un’aperitivo da lì a poco.

Saltiamo sui nostri catafalchi e ci dirigiamo verso l’agognato pub dove finalmente avremmo consumato il nostro aperitivo!
Arrivati al bar parcheggio lì vicino io, lui un po’ meno, e nel frattempo che lui ritorna indietro tiro su i finestrini prendo il mio zaino prendo le sigarette il telefonino e spengo la radio…
In quel momento, quel preciso istante sento in lontananza una musica di pianoforte, ma era una melodia che avevo già sentito ma molto molto tempo fa.
Allora riguardo la radio, spenta. Penso sarà qualcuno che si esercita al pianoforte ed esco, fuori dalla macchina riascolto e non sento niente…prima gocciolina di sudori freddi…
Rientro al volo in macchina e risento la stessa melodia guardo se per caso mi è partita una telefonata e qualcuno più fuori di me abbia messo sta musica per l’attesa, niente il telefono era spento.
Allora salto giù e vado sui sedili dietro metto l’orecchio vicino lo zaino di Ciro niente, la musica non esce da lì.
Azz comincio ad innervosirmi, non mi trovavo a mio agio a sentire le voci. Ciro si sta avvicinado vedo che mi guarda strano ma non realizzo. Alzando un’attimo la voce per farmi sentire e con un punto interrogativo gigante stampato in faccia gli chiedo se sente una musica di pianoforte, ma niente lui non la sente, però mi prende per scemo.
Mentre Ciro si avvicinava l’illuminazione, sono un miracolato.
Ho valutato i fattori, tutte le sorgenti possibili erano spente, ero l’unico a sentire questa musica (nonostante fossi ancora sobrio), fuori dall’abitacolo non si sentiva.
OK D I O voleva parlarmi voleva dirmi qualcosa, cominciavo ad agitarmi non sapevo che dire però consapevole che qualcosa sarebbe successo.
Infatti… qualcosa successe, arrivò Ciro.
A quel punto ho raccontato anche a lui quello che mi era appena successo, e con una naturalezza quasi irritante visto il mio stato d’animo se n’è uscito con un: speriamo che non si sia scaricato.
Alchè con il solito punto interrgotivo stampato in faccia gli chiedo cosa non si doveva essere scaricato.
Ciro un fare tutto suo tira fuori da dietro il mio sedile un sacchetto di plastica, e indovinate un po’…suonava, e suona proprio quella musica. Era uno di quei bacarozzi che si mettono sui lettini dei bambini appena nati con le apine che girano……solo che una volta erano dei carillon adesso si sono evoluti ed hanno imparato a suonare il piano!
Dopo dieci minuti di convulsioni dal ridere siamo andati a farci il nostro agognatissimo aperitivo.

By Lolita venerdì 30 maggio 2003 - 10:27

ossignur....a prima mattina non ci si fanno le canne

By Brubkr42 venerdì 30 maggio 2003 - 10:53

D_io pianista mi mancava Sei un bravo narratore, pensa che fino all'ultimo pensavo che il pezzo de fèro celasse in realtà un home theater miniaturizzato

By Geo sabato 11 settembre 2004 - 01:23

Squeft

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