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Artico, altro iceberg gigante si stacca
22 maggio 2002
Articolo messo in Rete alle 09:41 ora italiana
(07:41 GMT)
AMBIENTE, Washington (CNN) --
Il progressivo riscaldamento del pianeta (si
dice dovuto all'effetto serra) continua a
provocare lo "scioglimento" della calotta
polare: un iceberg lungo 55 chilometri e largo
11 si è staccato dalla piattaforma glaciale
'Lazarev'.
E' un'enorme - potenzialmente
pericolosissima - massa di ghiaccio che si
estende dal continente antartico fino al Mar di
Weddell nel sudest.
L'iceberg, denominato D-17 (il 17.o pezzo di
ghiaccio staccatosi dal quadrante 'D'
dell'Antartide dal 1976, da quando cioè viene
seguito e registrato il fenomeno), è stato
osservato su un'immagine raccolta dal
programma del Satellite meteorologico per la
difesa.
La settimana scorso un gigantesco iceberg
lungo poco meno di 200 chilometri si è
staccato dalla 'Ross Ice Shelf', una porzione
della piattaforma continentale, riportando il
'continente bianco' alle dimensioni rilevate nel
1911 dall'esploratore Robert Scott.
Anche la settimana prima un iceberg di circa
70 chilometri si era staccato dalla 'Ross'. Il
mese scorso un altro iceberg di circa 80
chilometri per 6 si era separato dall'Antartide.
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Porca! Avevo chiesto solo 2 cubetti di ghiaccio
nel whisky, qui si esagera!
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Toh, una buona notizia...
Ozono, il buco si sta chiudendo
19 settembre 2002
Articolo messo in Rete alle 11:58 ora italiana (09:58 GMT)
AMBIENTE (CNN) -- Il buco nello strato di ozono sopra l'Antartide si potrebbe chiudere in cinquant'anni. Il processo sembra avviato e potrebbe concludersi entro il 2050, grazie alla diminuzione della presenza di clorofluorocarburi (Cfc) nell'atmosfera.
A indicare il positivo sviluppo sono gli scienziati dell'ente australiano di ricerca scientifica Csiro, secondo cui dal 2000 è in calo il livello nell'atmosfera dei Cfc. I clorofluorocarburi, fermandosi negli strati alti dell'atmosfera, distruggono lo strato di ozono, privando la Terra di un prezioso schermo protettivo contro le radiazioni dannose del sole.
Il monitoraggio condotto dalla stazione congiunta del Csiro e dell'Ufficio meteorologico australiano a Capo Grim, in Tasmania, mostra che il livello dei Cfc si è stabilizzato due anni fa ed è in diminuzione per la prima volta da quando sono iniziate le misurazioni.
Benché la porzione rarefatta dello stato di ozono - il cosiddetto buco - si sia allargata e contratta da un anno all'altro a causa di fattori climatici, le rilevazioni indicano che dovrebbe cominciare a ridursi in modo progressivo dall' inizio del 2005, per chiudersi del tutto verso metà secolo.
Secondo il responsabile del progetto Paul Fraser, capo della divisione ricerca atmosferica del Csiro, i dati dimostrano che la messa al bando dei Cfc, largamente impiegati un tempo nelle bombolette di prodotti in aerosol, nei fluidi refrigeranti e nei solventi per lavaggio a secco, ha portato buoni frutti. "E' la prova che il protocollo di Montreal sulla riduzione dei gas serra, funziona", ha detto Fraser.
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che bello che bello
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siamone fieri,umani
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