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By robin (194.184.0.2) martedì 12 dicembre 2000 - 18:34 |
comunisti del ...solo bravi a sparare cazzate!mucchio di drogati del !siete come gli albanesi!!!!!!!!!!!
By volpe (193.207.112.254) mercoledì 13 dicembre 2000 - 09:38 |
E per giunta invidiosi: predicano l'uguaglianza
ma in realtà vogliono togliere a chi ha più di
loro.
By volpe (193.207.112.254) mercoledì 13 dicembre 2000 - 12:54 |
Aggiungo inoltre che predicano tante belle cose.
Insistono per far entrare tutti gli immigrati
possibili nascondendosi dietro nobilissime parole
quali "fratellanza", "accoglienza", "sostegno"
quando in realtà vogliono legalizzarli al più
presto possibile per fargli avere il voto e
guadagnare nuovi zombi-elettori.
Comunisti... bella razza dimmmerda, siete il lato
peggiore della razza umana, siete la vergogna del
pianeta.
By bart (207.203.85.243) mercoledì 13 dicembre 2000 - 16:30 |
e poi vorrei far notare che la futura abolizione del militare non e` certo per mano dei comunisti.
By Kit (213.167.208.209) mercoledì 13 dicembre 2000 - 23:22 |
Volpe e company che ce l'avete tanto coi comunisti invece di insultare potreste argomentare i veri motivi nel topic "Massacro:politica"....ma forse veri motivi non li avete, siete cresciuti con l'idea di odiare i comunisti....perchè? mah....la storia dei bambini mangiati può sempre funzionare.
Saluti da Kit che tiene a precisare è contro tutti gli estremismi.
By volpe (193.207.112.254) giovedì 14 dicembre 2000 - 09:40 |
Kit, io non sono estremista, sono di destra ma
non estremista.
Odio i comunisti per la loro falsità, la loro
ipocrisia, per il loro contraddirsi e per
sopratutto per il fatto che si proclamano
paladini della libertà quando il loro movimento é
la negazione di ogni spirito libero.
Comunque hai ragione, per queste cose c'é il
forum politico
Bye
By Highrise (62.10.244.146 - 62.10.244.146) sabato 03 maggio 2008 - 18:11 |
Questa sta bene qui, non c'è dubbio
A Chianciano Terme
Prodi si promuove: «Ho salvato il Paese era lo zimbello della Ue»
Ormai è una sua prerogativa. Ogni volta che Romano Prodi torna in pubblico, si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Ieri il presidente del Consiglio si è presentato all'«Assemblea dei mille» organizzata a Chianciano Terme dai Radicali di Emma Bonino e non ha fatto eccezione.
Anzitutto ha lodato il partito di Marco Pannella (gli «ultimi giapponesi») per averlo sempre appoggiato con lealtà. Poi si è lanciato all'attacco. «Il programma proposto due anni fa - ha iniziato - è stato anche il momento dell'affiatamento e della condivisione: fare quindi una campagna politica per dire che i programmi non contano nulla, è un passaggio indietro sicuramente rilevante e grosso».
E ancora, rivolto al centrodestra e a Silvio Berlusconi che lui, Romano Prodi, ha battuto due volte alle elezioni politiche, ha evidenziato come «il centrodestra ha moltiplicato le paure del Paese il quale però, nonostante sia pieno di paura, non solo per la sfida globale ma anche per quello che avviene nel nostro cortile, ha un export quale punto di forza della nostra economia».
E, come se non bastasse, Prodi manda a dire a tutti: «Abbiamo salvato il Paese, era lo zimbello dell'Ue. La politica economica severa del governo è stata moralmente necessaria senza di essa si sarebbe sfasciato il bilancio e si sarebbe messo a rischio il Paese stesso».
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Dal titolo del topic: solamente un infame comunista potrebbe cercare di distorcere a tal punto i dati di fatto della realtà per tentare (arrampicandosi sugli specchi) di salvare la propria insalvabile faccia. Se c'è qualcuno che ha moltiplicato le paure del Paese è proprio la sinistra, con diecimila artigli che si affannavano a disossare il pollo dell'economia italiana e a fottere il denaro dalle buste paga, che stia zitto una buona volta.
Grande capo HighRise dice: Mortazza, sua lingua abbonda di sterco come sempre.
By Tyler (85.18.136.110 - 85.18.136.110) domenica 04 maggio 2008 - 15:18 |
Per fortuna siamo prossimi all'estinzione.. anche qui PARE che stia cambiando un po' l'aria e che la gente abbia apertio un po' gli occhi..
By Highrise (62.10.218.53 - 62.10.218.53) venerdì 09 maggio 2008 - 13:24 |
È cominciata la dittatura
di Filippo Facci
ilGiornale.it
I giornali di opposizione non hanno ancora niente a cui opporsi: e allora, per ingannare il tempo, sparano balle. Non è un’opinione che Giorgia Meloni sia il ministro più giovane della storia della Repubblica, non lo è che ci siano ben quattro ministri sotto i quarant’anni, non lo è che l’età media del nuovo governo sia eguale a quella del famoso governo Zapatero. Ma ecco l’editoriale del Manifesto: «Il vecchio che avanza», dove peraltro non si argomenta in alcun modo e ci si limita a ripetere che il governo «sarebbe potuto andar bene vent’anni fa».
Perché?
Perché sì.
I ministri, poi, sono 21, e anche comprendendo i vice e i sottosegretari non ci saranno più di 60 persone. Non è un’opinione. Il governo Prodi annoverava 103 persone: non è un’opinione. Ma ecco i titoli dell’Unità: «Governo, troppe poltrone», «Il governo c’è ed è abbondante».
Basta scriverlo.
Per quanto riguarda gli attacchi ad personam, si stanno scaldando. Alla sorvegliatissima Giustizia è andato quell’Angelino Alfano che pare inattaccabile, maledizione: è avvocato, è un cattedratico, è giovanissimo pure lui e ha pubblicamente recitato quel genere di mantra antimafia che piace tanto a sinistra. In mancanza d’altro, hanno scritto che «solidarizzò con Dell’Utri». In mancanza d’altro, Di Pietro ha detto che è solo una marionetta di Berlusconi. E che in Italia vige «una dittatura dolce».
Perché?
Perché sì.
By Tyler (85.18.136.110 - 85.18.136.110) sabato 10 maggio 2008 - 09:55 |
Sono alla canna del gas, se D1ò vuole
By Highrise (62.10.218.53 - 62.10.218.53) sabato 17 maggio 2008 - 12:43 |
Ecco l’eredità di Visco: il commercialista-spia
Poveri italiani. Dopo i 740 online, che hanno scatenato odi tra parenti e vicini di casa, ora bisognerà guardarsi anche da commercialisti, ragionieri, notai e avvocati.
Dal 30 aprile, infatti, gli ultimi «consiglieri» di fiducia delle famiglie saranno costretti a diventare spie del fisco.
Lo stabiliscono i diversi articoli della nuova normativa antiriciclaggio, l’ennesima bomba a scoppio ritardato del governo Prodi innescata dal viceministro dell’Economia Vincenzo Visco.
Che esentano dalla mannaia della delazione solo i preti. Risparmiati dal dover spifferare al Fisco regali lucrosi ad amanti esigenti sussurrati in segreto dietro la grata del confessionale.
Per ora.
Commercialista, ragioniere?
No. Sbirri, che dovranno acquisire informazioni su tutte le operazioni che comportano movimenti di denaro superiori ai 5mila euro.
Della stangata sugli assegni sappiamo già tutto. Sopra quest’importo è obbligatorio apporre la frase «non trasferibile» e codice fiscale del beneficiario sull’assegno, pena una multa fino al 40% dell’importo. A carico di chi lo emette, e di chi (incautamente, sic!) cerca di incassarlo.
Chi vorrà fare diversamente dovrà pagare una tassa di 1,50 euro ad assegno.
Ma il problema riguarda soprattutto l’uso del contante per le società: se il professionista ha notizia di assegni staccati senza la clausola «non trasferibile», di prelievi frequenti e ravvicinati che superino anche complessivamente la soglia di 5mila euro dovrà spifferare tutto all’Unità di informazione finanziaria.
Da amico a spina nel fianco. Anche perché quelli troppo «teneri» rischiano una sanzione dal 3 al 30% dell’importo non segnalato che venga poi accertato dalle autorità trattarsi di «soldi in nero». Stessa logica vale anche per le (ex?) società fiduciarie: secondo l’articolo 11 della stessa normativa, scatta la regola della «soffiata» a banche e intermediari finanziari qualificati sul nome del beneficiario per il quale svolgono l’operazione. «È un problema enorme - dice Eugenio Fallani, professionista toscano - come faccio ad avere il sospetto? Chi sono, un poliziotto? Per non parlare dell’enorme mole di adempimenti, tra documenti, identificazioni e registri. Tutto lavoro in più». E qualcuno già pensa di rivolgersi a detective privati.
Le stesse regole valgono anche per «i professionisti legali» (così dice la legge) nelle attività di assistenza e rappresentanza dei clienti. Avvocati e notai sono chiamati dalla legge a «schedare» per 10 anni e registrarli in un archivio cartaceo o digitale tutti i movimenti finanziari e no dei propri clienti. Quando scatta la segnalazione? Quando il professionista «sa, sospetta o ha motivi ragionevoli» per pensare che siano in corso o siano compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo» sulla base di «caratteristiche, entità o natura dell’operazione».
«Siamo alla follia - dice il legale milanese Alberto Fraccari - il segreto professionale è un limite invalicabile, è un diritto-dovere al quale siamo vincolati, per la doppia fedeltà all’ordinamento e al nostro cliente che già ad oggi impedisce collusioni o illeciti. Come se non bastasse, il solo «leggerissimo sospetto» fantozziano è sufficiente a far alzare il telefono, chiamare il Fisco e far scattare la delazione. Perché, e questo è l’aspetto più inquietante della legge, «le segnalazioni di operazioni sospette - recita l’articolo 41.6 - non costituiscono violazione degli obblighi di segretezza o del segreto professionale».
Non basta: «Se poste in essere per le finalità ivi previste e in buona fede (le segnalazioni, ndr) non comportano responsabilità di alcun tipo».
Delatore, ma non per la legge. Se dunque un professionista insinua il dubbio che un suo assistito abbia compiuto un’azione illecita e lo segnala al Fisco, che magari dopo anni non reputa illecita l’operazione, il malcapitato non può neanche contro-denunciare il suo legale (a quel punto, probabilmente ex).
Tempi duri si annunciano per la compravendita di case, con il rischio che i prezzi aumentino nonostante il flop del mattone. Perché sarà sempre più difficile bluffare sul prezzo di acquisto degli immobili, con banche, erario e notai. Per Paolo Piccoli, presidente del Consiglio nazionale del notariato, i professionisti «sono disponibili a effettuare un controllo di legalità, anche sostanziale, e a dare un contributo nella lotta al riciclaggio, ma non possono trasformarsi in poliziotti». E che fare nel caso di un testamento? In linea teorica, se un notaio scoprisse che un defunto ha deciso di lasciare a un erede ingenti quantità di denaro, la cui natura fosse di difficile identificazione, la longa manus del Fisco potrebbe inseguirci anche all’altro mondo. Col rischio di vedersi bloccata l’eredità.
E magari pignorata anche la bara.
felice.manti@ilgiornale.it
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Speriamo che chi di dovere rimedi ai "provvedimenti" del nostro ex-governo sovietico
By Highrise (62.10.218.53 - 62.10.218.53) sabato 17 maggio 2008 - 13:29 |
Cmq il momento è propizio, le scimmie urlatrici della sinistra che tanto hanno lanciato cacca verso chi giustamente si lamentava dello stato vergognoso delle cose in Italia, si stanno vedendo riversare addosso la stessa cacca da loro lanciata.
Basta dare un'occhiata ai giornali di sinistra in questo periodo, non sanno più cosa inventarsi: bollano di neonazismo i provvedimenti anticlandestini e antirom -ma la popolazione non sta ad ascoltarli per via dei recenti e meno recenti gravi fatti di cronaca- , Di Pietro strilla contro il governo senza motivo apparente: d'altronde basta solo dare aria alla bocca per avere un minimo di attenzione, anche se non si ha un ca77 da dire, giusto?
E i cari giornalisti sovietici hanno avuto anche la beata faccia tosta di andare ai cancelli delle fabbriche a chiedere agli operai perchè mai avessero preferito evitare il voto a sinistra. L'eloquente e logica risposta è stata: la sinistra si occupa sempre di zingari e froci, invece di pensare a noi. E la voce dell'operaio va ascoltata, eh si.
Loro si spaccano la schiena per mandare avanti la famiglia, mica stanno a cazzeggiare su DICO, PACS e altre fregnacce di nulla utilità.
Rimangono dunque i poveri rimasugli di una tragicomica, grottesca sinistra autoreferenziale a cui non resta altro che lanciare menzogne e piccole ignobili vendette fiscali agli italiani che non l'hanno rieletta, come una bambina dispettosa che pesta i piedi a terra strillando e sbuffando (ROSSA in viso ) perchè le sono stati negati i suoi capricci.
E quel che è peggio è che non si rende conto che, mentre gli italiani crescono e maturano, lei resterà sempre piccola illogica immatura e presto, si spera, verrà dimenticata.
By Highrise (78.15.100.201 - 78.15.100.201) venerdì 21 novembre 2008 - 14:16 |
NUCLEARE: RUTELLI, NON DICO DI NO
(ASCA) - Roma, 21 nov - ''Non dico no al nucleare del XXI secolo, voglio pero' misurarmi con un programma razionale e conveniente''. Lo dice Francesco Rutelli in una lunga intervista pubblicata sul nuovo numero del mensile free press Pocket.
''Non c'e' niente di piu' sbagliato sul nucleare -aggiunge Rutelli- di un approccio ideologico. Quanto ci costa il vecchio nucleare? E' piu' facile avere efficienza energetica dalle fonti rinnovabili, dalle nuove energie e dalle nuove generazioni del nucleare, piuttosto che dal nucleare di terza generazione (per il quale l'Italia e' ferma da vent'anni e non e' ancora risolto il problema delle scorie, anche se e' piu' sicuro di ieri)? Discutiamo sulle risposte concrete, non in modo ideologizzato, fastidioso e inutile. Su una cosa non c'e' dubbio: non possiamo piu' introdurre nell'atmosfera, come sta avvenendo, centinaia di milioni di tonnellate di Co2, perche' questo sta cambiando il clima e sta lasciando ai nostri figli un futuro invivibile''.
Rutelli torna anche sulle polemiche tra governo italiano e Unione Europea sul pacchetto clima: ''Ben venga un negoziato europeo legato a fatti e impegni misurabili. E forte deve essere l'impegno a difesa delle piccole imprese italiane. Il problema, pero', e' che non si capisce cosa voglia fare il Governo: francamente l'idea di fare la corsa sui paesi che hanno uno sviluppo industriale antiquato e altamente inquinante, e non su Francia, Germania, Spagna o Gran Bretagna non e' certo una soluzione credibile. Ed e' un messaggio sbagliato''.
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Nota bene: quando erano al governo Rutello e altri sinistri personaggi erano adamantinamente contrari alla produzione e utilizzo di qualsiasi tipo di energia nucleare e in molti casi persino all'eolico... ora che c'è il berlusca al governo hanno scelto di cambiare idea, magari per eventualmente spartirsi una fetta della torta. Che bravi.
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