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By Tyler giovedì 23 settembre 2010 - 13:42 |
Credo che abbia pescato anche da me
By Tommy giovedì 23 settembre 2010 - 15:20 |
vabbè, vediamola così, pesca da comici che in italia nn si ha l'occasione di ascoltare, facendoteli conoscere
By Tommy (80.180.221.107 - 80.180.221.107) sabato 10 marzo 2012 - 13:56 |
Daniele Luttazzi vince con La7 per Decameron
9 marzo 2012
Al comico un risarcimento di 1,2 milioni di euro
Lo segnala lo stesso Daniele Luttazzi sul suo blog: il comico ha vinto la causa con La7 per la cancellazione del programma Decameron:
Caso “Decameron”: La7 ha perso la causa contro di me.
La sentenza: 1. La7 chiuse Decameron in modo arbitrario e illegittimo. 2. La battuta su Giuliano Ferrara non fu insulto, ma satira. 3. La battuta su Giuliano Ferrara non fu plagio.
Il giudice ha condannato La7 a un pagamento che, fra penali e mancati versamenti, ammonta a 1 milione e 200 mila euro lordi, più interessi e spese legali.
Il tribunale di Roma ha tutelato il diritto di fare satira sancito dalla Costituzione.
Ringrazio i miei bravissimi avvocati, Roberto Minutillo Turtur e Andrea Parlatore.
LA STORIA – Il programma di Luttazzi venne sospeso dopo la reazione a una battuta su Giuliano Ferrara:
«La direzione de La 7 – si legge in una nota dell’emittente – ha deciso di sospendere la messa in onda dello spettacolo di satira Decameron di cui è protagonista Daniele Luttazzi. Con Daniele Luttazzi – spiega la nota – è stato stipulato un contratto che garantiva la sua più totale libertà creativa, come dimostrato dalle puntate fin qui andate in onda. Di questa libertà – rileva la nota – era necessario fare un uso responsabile, cosa che non è avvenuta. Infatti nella puntata di sabato scorso, replicata giovedì, Daniele Luttazzi ha gravemente insultato e offeso Giuliano Ferrara, che con la stessa La 7 collabora da anni come co-conduttore di Otto e mezzo».
By Tommy (80.180.221.107 - 80.180.221.107) sabato 10 marzo 2012 - 14:00 |
Il non-caso Luttazzi
Il non-caso Luttazzi è un modello esemplare di diffamazione. E' il caso di replicare agli argomenti disinformati che continuano a circolare in rete. Riassumo, riprendendo anche argomenti altrui che mi sembrano giusti:
1) “Luttazzi è un ladro!” Falso. Si dà per scontato che si tratti di plagi, mentre si tratta di calchi, riscritture e citazioni. Legittimi. Luttazzi ha spiegato tecnicamente perché (cfr. danieleluttazzi.blogspot.com). Nessuno invece ha ancora spiegato perché siano plagi. Infatti non lo sono.
I suoi calchi usano materiale della tradizione satirica per riscriverlo e ricontestualizzarlo. Creano nuovi significati comici. Come quando una battuta misogina di Chris Rock viene trasformata in una battuta femminista, semplicemente cambiando la premessa. Geniale. Ma il video diffamatorio che fa? Taglia la premessa! E la gente ingenua crede al plagio, come il diffamatore voleva. 

Altro esempio: Il filmato di Steve Martin, che gli valse la candidatura all'Oscar, talmente celebre che utilizzarlo è sempre una citazione. L'originale dura 7 minuti. Luttazzi aggiunge battute nuove e lo riduce a 2 minuti, aumentando di molto, con questa riscrittura, la forza comica della citazione.
Altro esempio: la battuta di Emo Philips che viene trasformata, con una modifica minima, da insulto al comico a insulto al pubblico.
Se estrapoli battute dal contesto, perdi il lavoro di riscrittura, che invece è molto divertente e trasforma il materiale di partenza. Infatti Luttazzi scrive: “Terenzio, per difendersi da chi lo accusava di plagio, diceva: 'Non c’è persona più ingiusta dell’ignorante'… L’ignorante crede che il senso di una frase sia solo nella frase. Un’idiozia come quella di credere che due scatole, siccome sono uguali, hanno di conseguenza lo stesso contenuto.”
2) “Ha plagiato più di 5000 battute. Il 30% del suo repertorio. Il 50%.” Falso. I calchi di Luttazzi sono una % minima rispetto alla sua produzione vastissima: 16 libri di 200-380 pagine. I calchi arrivano a malapena all’1%. E non sono plagi. Ma capire la differenza fra calco e plagio richiede una competenza che i più, purtroppo, non hanno. Anche su questo contavano i diffamatori.
3) “E’ stato smascherato.” Falso. Luttazzi raccontò apertamente l’uso dei calchi sul suo blog, in un post del 2005. Ben 5 anni prima che qualcuno fingesse di “smascherarlo”. Il falso “smascheramento” è servito a diffamarlo.
4) “La caccia al tesoro è una scusa”. Falso. E’ invece la prova che Luttazzi dice la verità e che non è stato “smascherato” da nessuno.
5) “La caccia al tesoro gli serve per difendersi dall'accusa di plagio”. Falso. Quelli di Luttazzi sono calchi legittimi, non plagi, per motivi testuali. La "caccia al tesoro" serve a smascherare chi lo attacca con pretesti (proprio come è successo col caso "Luttazzi copia" raccontato in modo incompleto). Luttazzi poteva anche non fare la caccia al tesoro. Non sono plagi comunque.
6) “Luttazzi è disonesto”. Falso. "La Rete smaschera Luttazzi" scrissero i giornali nel giugno 2010 riferendosi a un video anonimo sui presunti plagi di Luttazzi. Peccato fosse una balla: quel video non smascherò nulla che Luttazzi non avesse già scritto apertamente sul suo blog nel 2005. Ma il video e i giornali non lo dissero, per creare lo scoop. Di chi fu la disonestà? Non certo di Luttazzi.
Dire la mezza verità è la forma più subdola di diffamazione. E i giornalisti lo sapevano bene, infatti, paraculi, hanno sempre attribuito l'accusa di plagio alla rete, che è anonima, senza mai assumersene la responsabilità.
7) “Luttazzi non ammette il fatto. Cerca di nasconderlo. Dovrebbe chiedere scusa.” Falso. Luttazzi non ha mai nascosto nulla. Ed è assurdo chiedere a Luttazzi di "ammettere il fatto" visto che l'ha già fatto apertamente cinque anni prima che fingessero di "scoprirlo" Deve ammettere una cosa che ha raccontato per primo? Dovrebbe chiedere scusa di cosa? Di riscritture, citazioni e calchi legittimi?
8) “Luttazzi si è lamentato che Bonolis gli avesse copiato una battuta, che poi non era neanche sua.” Falso. Luttazzi non si lamentò del fatto che Bonolis gli avesse copiato una battuta, ma che gliela avesse “bruciata”: Bonolis la disse a “Striscia” due giorni dopo averla sentita in teatro da Luttazzi (ammissione di Bonolis).
Infatti quella detta da Bonolis non era la battuta di Carlin, ma la versione luttazziana di quella battuta, usata da Luttazzi come esempio di battuta irrilevante che la tv manderebbe tranquillamente in onda invece della satira politica. Con una premessa e una conclusione che il video diffamatorio guarda caso taglia via.
9) “Le citazioni vanno sempre dichiarate.” Falso. Nell'arte, le citazioni sono una strizzatina d’occhio ai fan, specie quando sono di autori celebri e inserite in un altro contesto che le reinterpreta. Guardare qui per farsi una cultura sull’arte della citazione:
www.youtube.com/watch?v=8TwtRS7RtcY&feature=fvst
Come Tarantino, Luttazzi lo fa apposta. Non nasconde le citazioni: le esibisce perché vengano trovate. Cfr. il celebre brano “Gesù e i dinosauri” di Izzard. Luttazzi ci gioca a monologo finito, dopo due ore e mezzo, nel bis. Lo riscrive asciugandolo, aggiungendoci battute formidabili, e trasformandolo, da pezzo surreale, in un brano di satira sociale. E lo pubblica nel libro in corpo più piccolo, a parte, dopo un asterisco.
10) “Perché allora i comici stranieri si sono infuriati?” Falso. L’unico ad averne parlato è Emo Philips, ma chi lo ha “informato” si è guardato bene dal dirgli che la notizia delle citazioni l’aveva data Luttazzi apertamente 5 anni prima, che era un gioco coi fan, e che sul suo blog c’era la lista degli autori ripresi, fra cui Emo Philips. In seguito qualcun altro è intervenuto a dire la sua, disinformato dalla diffamazione già avvenuta.
11) “Ma i comici si infuriano se gli rubano le battute.” Falso. Si infuriano se gliele “bruci”, cioè se copi il repertorio che loro stanno usando. Bill Hicks si infuriò con Denis Leary perché Leary diceva in tour parti del monologo che Hicks stava portando in tour. Invece, fare calchi e riscritture di materiale classico, di comici celebri, è una tradizione comica da sempre, è vitale per l’arte comica, ed è legittimo, solo che i più non lo sanno.
Ecco un esempio di Bill Hicks che rifà una battuta di Lenny Bruce:
"If Jesus had been killed twenty years ago, Catholic school children would be wearing little electric chairs around their necks instead of crosses." --Lenny Bruce
"A lot of Christians wear crosses around their necks. You think when Jesus comes back he ever wants to see a fucking cross? It's kinda like going up to Jackie Onassis with a little sniper rifle pendant. "Hey, Jackie, just thinking of John."" --Bill Hicks
12) “Ma Luttazzi si infuria se gli rubano le battute.” Falso. Si infuria se gliele “bruciano”, cioè se gliele dicono in tv al posto suo. Quando Benigni e la Littizzetto gli copiarono la battuta "Bindi Bondi" (su Rai1 e su Rai3), Luttazzi commentò: "L'avranno considerata degna del loro genio." Luttazzi l’aveva detta due settimane prima a “Decameron”, ormai era conosciuta. Luttazzi non brucia battute ai colleghi, come invece fanno in molti con lui (Rossi, Littizzetto, le Iene eccetera).
By Tommy (80.180.221.107 - 80.180.221.107) sabato 10 marzo 2012 - 14:02 |
13) “Luttazzi si è inventato una lettera al Late Night”. Falso. Luttazzi ha detto di aver scritto a Bill Scheft del Late Night, non di aver ricevuto risposte da Bill Scheft. Gli rispose la redazione. Luttazzi, accortosi della cosa, ha tolto quindi il riferimento a Scheft dal post dove ne parlava, per evitare ogni equivoco in proposito.
14) “Luttazzi si è inventato mail a Comedy Central/HBO”. Falso. Come risulta dalle mail pubblicate dal blog ntvox, Luttazzi si riferiva a scambi di mail con autori di serie tv USA. Fatto mai smentito.
15) “Luttazzi fa tanto il moralista, poi ruba battute.” Falso. Non ruba battute: fa calchi legittimi e citazioni. E non ha mai fatto il moralista. Luttazzi cita al riguardo Lenny Bruce, il satirico puttaniere drogato: "Sono corrotto come il cardinal Spellman. Ma è lui a voler fare il cardinale." E' chi gli imputa una contraddizione, quindi, a fare il moralista, non Luttazzi, che in contraddizione non è.
16) “Però è stato vago nelle spiegazioni. Prima ‘sono io che le scrivo agli altri’, poi ‘sono io che spesso vengo copiato’, poi ‘ma no, sono citazioni.’ “ Falso. Non ha mai detto che le scrive agli altri, ma che era in corrispondenza con autori di serie tv USA, fatto mai smentito. Le altre due risposte sono vere entrambe. Lui viene spesso copiato e le sue sono anche citazioni. Né aveva bisogno di spiegare nulla: c’era già tutto nel suo post del 2005.
17) “Non siamo cretini. La spiegazione sul contesto e la semiotica è una stronzata, una supercazzola" Falso. Non è nè una "stronzata", nè una"supercazzola" Quella di Luttazzi è una spiegazione corretta e fa parte della sua ricerca sui meccanismi del comico, di cui è uno dei teorici più competenti in Italia (leggi i suoi libri). Davvero credi che il contesto non conti? Dimostralo. Luttazzi ha dimostrato il contrario. Non si tratta di essere cretini, ma di essere competenti. Se non hai gli strumenti, lascia perdere. Non incolpare Luttazzi della tua ignoranza.
18) “Il giornalista Keith Olbermann accusa Luttazzi di aver copiato più di 500 battute.” Falso. Olbermann riferisce il dato attribuendolo al quotidiano Repubblica. A sua volta, Repubblica scriveva che “in rete c’è chi parla di più di 500 battute copiate” come se il dato fosse verificato! E dando per scontato che fossero semplici copiature.
19) “Luttazzi è un ipocrita.” Falso. Luttazzi è un artista che conosce profondamente la tradizione della propria arte, e contribuisce a rinnovarla secondo i canoni. Lo fa raccontando apertamente il processo creativo e diffondendone il sapere.
L’ipocrisia è di chi lo accusa di plagio dopo avergli copiato battute a dozzine (Davide Parenti, capo delle Iene: “Luttazzi è un’intelligenza formidabile. Però ha una serie di difettucci, per esempio se tu gli copi una battuta, il giorno dopo fa l’inferno…” Luttazzi: ”Gli mando ogni volta un sms per ringraziarlo del fatto che i suoi autori usano in tv le mie battute, visto che io ormai non posso più farlo per colpa del suo padrone.” –blog Luttazzi, dicembre 2006).
L’ipocrisia è dei giornali che hanno partecipato alla campagna diffamatoria contro Luttazzi "copione" pur sapendo benissimo che i propri corrispondenti esteri e commentatori di costume riciclano di continuo articoli e idee presi da giornali e periodici stranieri, o da siti come Dagospia. Da che pulpito!
20) “Perché allora Luttazzi è scappato dalle Iene?” Falso. Non è "scappato", ha rifiutato un abuso. Innanzitutto le Iene, accusandolo ingiustamente, pretendevano spiegazioni che Luttazzi aveva già dato: nel 2005, e in un’intervista al Fatto e a GQ due mesi prima. Rispondendo, Luttazzi avrebbe accettato il frame imposto: “ti hanno smascherato, adesso difenditi”. Un frame falso, diffamatorio.
Ma soprattutto: le interviste vanno chieste, non imposte. Un'intervista imposta è un interrogatorio. Le Iene però non sono una forza di polizia o un giudice: a che titolo impongono interrogatori alla gente? Luttazzi ha fatto bene a rifiutare l'abuso delle Iene: era violenza privata, un reato.
21) “Molti fan hanno scritto di essere delusi.” Ovvio. Molti sono stati tratti in inganno, e a questo mirava la diffamazione. Ma è successo anche un fatto inquietante: nei giorni dello “scoop” contro Luttazzi, alcuni diffamatori si sono finti “ex-fan delusi” per alimentare la polemica e hanno invaso i blog che parlavano della vicenda, anche i blog più piccoli, usando Google Search (dati Analytics). I fan che seguivano il suo blog, invece, sapevano dei calchi da anni e si sono indignati per la diffamazione ai danni di Luttazzi.
22) “Luttazzi però si è messo su un piedistallo.” Falso. Luttazzi ha scritto più volte che il pubblico, quando cerca un guru senza macchia, sbaglia. Non è Grillo, per fortuna. E’ un artista, uno dei migliori fra i satirici italiani (cfr. il suo monologo stellare a Raiperunanotte ht tp:/ /w ww.youtube.com/watch?v=hKys3jTuvZo ).
23) “Se è diffamazione, perché allora Luttazzi non querela?” Può averlo fatto, a quanto ne sappiamo, ma solo contro ignoti, visto che le accuse web sono tutte anonime. Però perché nascondersi nell’anonimato, se sei certo dell’accusa? Guarda caso, i giornali non scrissero "Noi accusiamo" (querela) ma "La Rete accusa", in modo vigliacco, per evitare la querela di Luttazzi. Chi lo ha accusato non aveva né la competenza, né i titoli per farlo.
Così è stato diffamato impunemente uno dei pochi artisti liberi che in questi anni abbia attaccato con ferocia Berlusconi, la Chiesa, il PD, Confindustria, il potere finanziario e altri poteri forti, compreso quello giornalistico, facendo nomi e cognomi, senza compromessi. Luttazzi non ha mai leccato il culo ai potenti: è uno dei pochi ad averne avuto le palle e a pagarne le conseguenze, in questo Paese di paraculi.
24) “Perché chi ha accusato Luttazzi di plagio ha sbagliato?” A parte le falsità, chi ha accusato Luttazzi di plagio ha commesso un errore di ragionamento piuttosto diffuso: la petizione di principio. Nella petizione di principio, il ragionamento non dimostra nulla, ma si limita a ripetere la premessa. Il modello di questo ragionamento errato (fallacia argomentativa, paralogismo, sofisma) è:
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (Luttazzi ha retrodatato il post del 2005).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
Ma, qualunque comportamento di Luttazzi venga usato come termine B, il plagio non è dimostrato.
Altri esempi di petizione di principio:
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (Luttazzi è stato smascherato).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (Luttazzi ha copiato più di 5000 battute).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (Luttazzi è disonesto).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (la caccia al tesoro è una scusa).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (Luttazzi si è lamentato di Bonolis per una battuta che era di Carlin).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (i comici stranieri si sono infuriati).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
A) Quello di Luttazzi è plagio.
B) Infatti (Luttazzi è scappato dalle Iene).
C) Quindi quello di Luttazzi è plagio.
Eccetera.
Il plagio non è sufficiente affermarlo: va dimostrato. Per questo serve competenza. Per questo Luttazzi ha spiegato tecnicamente (con argomenti di linguistica e di semantica del testo) perché non si tratti di plagio. Dire che quello di Luttazzi è plagio perché tale spiegazione è una supercazzola, è, ancora una volta, una petizione di principio.
By 4rj0 (151.45.156.134 - 151.45.156.134) lunedì 12 marzo 2012 - 11:20 |
Più che nel plagio lo schifo sta in una persona che con la tonaca della satira in TV fa e dice qualunque porcheria.
ma è cultura, come no.
By Luna (82.84.64.145 - 82.84.64.145) lunedì 12 marzo 2012 - 22:18 |
tyler...se mi leggi batti un colpo.il 24 marzo organizziamo cena a parma.ci siamo noi storici, minnie, pokoto bachanale e compagnia cantando.che ne pensi di venire?contattami sul gruppo facebook "maidirenet" tanto lo so che lo gestisci te.e smettila di tirartelaa daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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