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MAI DIRE NET Forum: ::= STORIE DI SFIGA =::: Formula Uno .... che passione!
   By Bill Evans (195.96.192.202) martedì 27 giugno 2000 - 18:24

A questo punto del campionato si impone un'analisi pacata ed obbiettiva delle forze in gioco e delle prospettive reali per le gare rimanenti: forza Ferrari, abbasso McLaren!

La sorpresa positiva di questa prima parte del campionato è sicuramente la Jordan. Ad inizio stagione, il team del simpatico Eddie attraversava una situazione molto difficile per quanto riguarda la fornitura dei motori, in quanto la Honda aveva preferito la BAR per l'assegnazione dei propulsori ufficiali. Il team inglese si è cosi rimboccato le maniche e, con una serie di mosse azzeccate - prima tra tutte la cessione del responsabile tecnico Mike Gascoyne, è riuscita a realizzare una serie incredibile di ritiri e di gare opache che la mettono finalmente in stretta competizione con il team BAR sul piano dei risultati. Se continuano cosi, sicuramente per l'anno prossimo la Honda sceglierà loro.

Molto bene anche la Minardi che con una vettura all'avanguardia si sta preparando ad un probabile nuovo regolamento 2004 che prevede una forte riduzione dei cavalli del motore.

Uno dei grandi protagonisti di questo duemila ricco di sorprese è una nostra vecchia conoscenza: Eddie Irvine. Dopo il lungo calvario del 1999 in cui ha subito l'onta di ricevere in regalo vittorie su vittorie da compagni ed avversari, quest'anno può finalmente dimostrare di poter camminare da solo. Domenica in Canada si è tolto una bella soddisfazione arrivando addirittura tredicesimo a soli tre giri da Shumacher senza che nessuno, dico nessuno, gli desse una mano.

Una certa importanza la ricopre anche la lotta per il campionato del mondo, una specie di gioco a premi che prevede l'assegnazione di alcuni punti ad ogni gara in base ad un curioso quanto imprevedibile ordine di arrivo. In effetti questo sistema di calcolo, mostra ormai da tempo i suoi limiti. Pensate a Montecarlo: Shumacher ha condotto la corsa per 55 giri su 78, meritando cosi una grossa fetta dei 10 punti riservati al vincitore pari a 7 punti (55 giri effettuati / 78 totali * 10 punti), a questi punti vanno aggiunti 2 punti e mezzo di abbuono per lo splendido weekend e un punto e mezzo per alcune dichiarazioni rilasciate in un italiano più che discreto; risultato undici punti. David Coulthard, invece, ha condotto solamente 23 dei 78 giri complessivi, raccogliendo così appena 3 punti (23/78*10); ai 3 punti vanno inoltre tolti 2 punti di penalizzazione per la gara opaca ed incolore e 1 punto per l'atteggiamento inutilmente euforico tenuto sul podio; risultato: zero.
Credo che questa nuova formula per la definizione della classifica, chiara ed obbiettiva, permetterebbe di evitare le attuali contestazioni e tutta la dietrologia dovuta ad un sistema sistema vecchio, farraginoso e spesso legato al caso. Poi è chiaro; ci saranno sempre i tifosi che, accecati dalla propria fede sportiva, cercheranno di tirare l'acqua al proprio mulino.

Tutti concordano nel dire che questa Formula 1 è monotona e che bisogna fare qualcosa. Sono d'accordo anch'io. Prendete i cordoli, per esempio; dal punto di vista cromatico sono cosi maledettamente uguali in quasi tutti i circuiti: bianchi e rossi. Sarebbe sufficiente suggerire ad ogni circuito di adottare, per i cordoli, colori diversi - per esempio lilla e cremisi - oppure delle trame allegre e/o suggestive - per esempio l'immagine di aironi che osservano il tramonto pensosi. Lo spettacolo ne guadagnerebbe in briosità.

C'è poi l'annoso problema dei piloti italiani. Fisichella e Trulli sono soli, con vetture non all'altezza delle loro doti. Ma il problema è proprio questo, noi non sappiamo valorizzare i nostri talenti. In Inghilterra sono più furbi; come credete che si possa far vincere un campionato del mondo a uno come Damon Hill se non ci si mette tutti insieme a costruire una macchina che non abbia bisogno di un pilota per vincere. In Italia non c'è la mentalità, non sappiamo riconoscere e valorizzare i talenti naturali. Due mesi fa mio cugino che fa il camionista da venticinque anni - è alto un metro e diciotto, pesa novantasette chili e sarebbe adattissimo a queste Formula 1 alla disperata ricerca di un baricentro basso - ha spedito il proprio curriculum a Briatore proponendosi semplicemente come tester Benetton con ingaggio annuale non superiore al miliardo e due - miliardo e tre. Sapete cosa è successo? Flavio non gli ha nemmeno risposto. E poi ci lamentiamo che ci sono pochi piloti italiani in Formula 1.

Gli atteggiamenti spavaldi di Coulthard hanno ridato una certa dose di mondanità alla Formula 1, che sembrava essersi persa con il tramonto dei grandi piloti della generazione di Graham Hill. A qualche settimana dal tragico incidente aereo - che gli ha provocato dei forti dolori alle costole - lo scozzese ha indetto una conferenza stampa per dichiarare di essere felice per essere riuscito a fare l'amore con la sua ragazza Heidi. La cosa comunque non stupisce più di tanto in quanto molti di noi dichiarerebbero pubblicamente di essere felici nel caso riuscissero a fare l'amore con Heidi. .

   By Bill Evans (195.96.192.202) mercoledì 28 giugno 2000 - 14:14

Il gran premio del Canada è stato fortemente condizionato dall'incertezza del tempo, nonostante i meteorologi locali fossero stati chiari, avendo garantito per tutto il fine settimana "un tempo perfetto per la semina del girasole nano".

La McLaren festeggia il GP numero cinquecento. Un simpatico Ron Dennis ci accoglie nel paddock e quando sa che siamo inviati italiani ci da una pacca sulle spalle dicendo in un italiano stentato "ah...italiani...eheh...pizza e lupara", ovviamente riferendosi sia al suo piatto preferito che ad una nuova soluzione tecnica per arrestare il cammino vittorioso della Ferrari.

Le prove libere del venerdì mettono in evidenza un grande equilibrio, i primi tre piloti sono racchiusi in soli ventun millesimi di secondo, un tempo di poco superiore a quello che impiega normalmente Irvine a rimorchiare una ragazza.

Hakkinen stenta a tenere il passo dei primi. In molti sono convinti che il campione del mondo sia in crisi di motivazione, ma lui smentisce: "In effetti quando sono lontano dalle corse mi capita spesso di pensare ad altro. Per esempio nei giorni scorsi con Erja stavamo valutando la possibilità di comperare una villa al mare oppure in montagna. Abbiamo vagliato molte possibilità e ci siamo orientati per la villa al mare. Poi sali sulla macchina e sei un altro; stacchi la spina e pensi in un'altro modo. Infatti mentre guidavo ho pensato: prenderò una villa in montagna."

Al sabato si fa sul serio. Schumacher fa una pole impreziosita dalla fantastica lotta sul filo del cronometro con David Coulthard. Lo scozzese sembra essere uscito rafforzato dal drammatico incidente di Lione; incidente sul quale ci siamo sempre astenuti dal fare commenti per rispettare il comprensibile dolore del povero Olivier Panis.

Barrichello invece commenta il suo terzo posto dicendo "Potevo fare la pole". Interessante; probabilmente se nasceva trent'anni prima, poteva anche andare sulla luna.

Nella notte avviene un furto misterioso. Sparisce la preziosa valigetta di Jacques Villeneuve. Al suo interno erano custodite le bozze di contratto con Benetton e McLaren e un accordo quadro per la sua sostituzione in BAR con Pikachu dei Pokémon.

Arriva la domenica. E' subito protagonista Coulthard spegne per errore il proprio propulsore. Ron Dennis al muretto box rimane impassibile masticando tranquillamente la bozza di contratto 2001 dello scozzese.

Solita partenza fulminea di Jacques Villeneuve. Il trucco è ormai noto, il software della BAR contiene dei codici segreti attivabili direttamente dal volante: 'tnt' = partenza al fulmicotone, 'ndx' = abitacolo indistruttibile (utilizzata a SPA l'anno scorso), 'honprrr' = autodistruzione del propulsore (cosi quelli della Honda imparano a parlare male della BAR), 'superfuel' = benzina illimitata, 'ok' = si possono scegliere 12 colori diversi per il casco, 'sav' = salva il gran premio in corso, 'arc' = corsa arcade, vince chi sperona più avversari, centrare la Williams ti da un bonus per un contratto miliardario con un top team.

Villeneuve fa da tappo e blocca Barrichello e Hakkinen, mentre Coulthard tiene a bada Shumacher con una tattica molto intelligente: fargli credere che sia lui a condurre la corsa.

Rubens organizza una conferenza stampa improvvisata via radio, ai giornalisti comunica che "se non avessi davanti la BAR, che mi impedisce di esprimermi come vorrei, avrei già doppiato Schumacher un paio di volte".

Hakkinen lo segue grintoso, tenendo l'autoradio a metà volume per non perdere la concentrazione.

Coulthard viene fermato per uno stop&go per l'errore in partenza. Jean Todt ha fatto la spia facendo recapitare un messaggio anonimo ai commissari FIA che non si erano accorti di niente in quanto sintonizzati su Disney Channel.

In prossimità del primo pit stop inizia a piovere e le comunicazioni via radio diventano frenetiche.
Schumacher: "Preparate le gomme da pioggia", Barrichello: "Dite a Michael di andare un po' più veloce se no in un paio di giri sono costretto a superarlo", Coulthard: "Chi ha fatto la spia?", Hakkinen: "Animaletto dalle grandi orecchie ed eroe dei fumetti? 4 lettere".

La pista si allaga e tutti si fermano a montare i pneumatici da pioggia. Alla BAR sono molto accorti, approfittando del fatto che Villeneuve non si è ancora fermato e, prima gli montano le gomme da asciutto ed il giro dopo quelle da bagnato. Grazie a questa astuta gestione tattica, Villeneuve non si troverà subito in prima posizione scoprendo così con troppo anticipo le ambizioni di vittoria della sua squadra.

La gara procede monotona. Schumacher ad un certo punto fa il dritto previsto dal contratto con le televisioni di Ecclestone. Duecento milioni di lire per ogni uscita di pista, dopo un certo numero di giri in testa alla corsa, per risvegliare l'attenzione degli spettatori.

All'arrivo le due rosse transitano in parata. Schumacher dice solo "Sono felice", Barrichello si rivolge ai giornalisti e con lo sguardo perso lontano dice "Avrei potuto vincere facilmente. Ma cos'è una vittoria in un gran premio se il prezzo da pagare è l'onore ed il rispetto da parte di una squadra che ti stima?" e poi scappa via piangendo. Hakkinen è molto abbacchiato: "Il mondiale adesso è più lontano. E' stato un bruttissimo weekend, sabato sera ho persino perso lo spazzolino da denti".

Una giornata fantastica si conclude con quella bella ciliegina rossa da 800 cavalli sulla torta dei festeggiamenti McLaren.

   By Bill Evans (195.96.192.202) mercoledì 28 giugno 2000 - 14:23

La domenica mattina, la tensione sale altissima. Il tempo continua a tenere ed in questo modo penalizza la scelta Ferrari dei preumatici duri. Eppure Meteo France aveva passato al team di Maranello un bollettino chiaro: "Bassa pressione. Probabilità di pioggia: 99%. Temperatura: non superiore a 20 gradi. Doti di guida di Gaston Mazzacane: eccelse. Attaccamento ai soldi di Bernie Ecclestone: inesistente. Contratto di Coulthard per il 2001 in McLaren: sicuro". Nulla poteva far presagire che delle previsioni così dettagliate si sarebbero rivelate fallaci.

Partenza. Il nuovo regolamento FIA prevede che se un pilota è nettamente superiore agli altri per classe ed abilità, nel caso parta in pole position dalla parte più pulita della pista debba portarsi immediatamente nella parte più sporca e con meno aderenza per concedere agli avversari qualche residua speranza di poterlo sopravanzare. Purtroppo, nonostante la grande sportività e lealtà al regolamento dimostrata da Shumacher, qualcuno ha voluto cercare anche questa volta la sterile polemica accusando il fuoriclasse tedesco di aver tentato di ostacolare Hakkinen, quando era evidente a tutti che se il pilota finlandese avesse voluto evitare un simile pericolo, poteva tranquillamente starsene a casa a vedere il gran premio alla televisione.

Superlativa la tattica di Michael. Nonostante la sua Ferrari possa dare tranquillamente 4 o 5 secondi al giro alla vettura di Mika, il tedesco preferisce tenere un ritmo volutamente tranquillo, la motivazione è così diabolica che in pochi la intuiscono realmente: la rossa non riesce ad andare più forte di così.

Verso il decimo giro è ormai chiaro a tutti che la Ferrari è più veloce in tutti i tratti del circuito, tranne in quelle curve in cui la McLaren recupera, specialmente in tutte le curve a destra ed in tutte quelle a sinistra.

Al primo rifornimento, Shumacher rientra per primo. Questa è l'unica pista in cui una tattica del genere paga.

Qui i pneumatici nuovi valgono molto di più del pieno di benzina. Personalmente trovo che questo sia molto giusto. Anche sulla mia auto i quattro pneumatici nuovi mi vengono a costare quasi un milione, mentre con centomila me la cavo per il pieno.

Durante il pit-stop avviene quello che tutti noi non avremmo voluto vedere. Per una imperdonabile leggerezza, il meccanico addetto al rifornimento - Nigel Stepney - dimentica la propria caviglia sotto la ruota posteriore della vettura di Michael. Si sfiora il dramma: potevano essere persi interi secondi e la ruota posteriore poteva risultare danneggiata. Fortunatamente vengono persi solo pochi preziosi attimi e la gomma sembra essere un buone condizioni.

Dopo il primo pit Shumi è sempre davanti; incontrastato signore della pista

Arriva il secondo pit-stop. Shumacher ed Hakkinen entrano ai box contemporaneamente, il rumore dei motori è coperto solo dal ritmico dilatarsi e contrarsi delle coronarie degli spettatori

Alla Ferrari l'infortunato Stepney è stato sostituito dal responsabile all'approvvigionamento dei succhi di frutta alla pesca che è quindi, il più indicato a sostituirlo. Purtroppo un piccolo problema da parte di quest'ultimo a capire esattamente cosa fosse quel coso che aveva in mano e, soprattutto, a cosa servisse, rende un po' caotico e poco tempestivo il rifornimento del tedesco

Il rientro di Shumacher in pista è assolutamente leggendario. Ricordava quelle immagini in bianco e nero, un po' sbiadite e commoventi, di Jim Clark nella campagna inglese a bordo della sua bicicletta. Il tedesco infatti gira circa venti secondi più lento di una Prost con il motore Ford, che utilizza la Minardi, guidata da Ricardo Rossett

David Coulthard capisce che è il suo momento. Decide di mostrare al mondo come si sorpassa Michael Shumacher. Si mette in scia ed esce deciso e molto più veloce del tedesco.i suoi commenti via radio immediatamente successivi sono registrati su una cassetta che è già stata mandata in archivio con la semplice dicitura "Barcellona 2000 - Non spedire alla mamma di Shumacher"

I più ingenui hanno sprecato fiumi di inchiostro per cercare di capire e di spiegare il comportamento fratricida di Michael nei confronti di Ralf. Pochi hanno capito e ricordano che purtroppo il fuoriclasse di Kerpen soffre da anni del morbo di Sthelhouse. Una malattia rarissima. In coloro che la hanno contratta si manifesta con dei sintomi molto precisi ed in un solo caso: quando sono in automobile in difficoltà per un qualsiasi motivo. In quel momento se si accorgono che da dietro sta sopraggiungendo una Williams, cercano di buttarla fuori in tutti i modi.

   By Bill Evans (195.96.192.202) mercoledì 28 giugno 2000 - 14:23

Parliamo di mercato. Dopo le indiscrezioni che danno Gascoyne alla Benetton, Eddie Jordan ha seccamente replicato: "Tutti sono importanti me nessuno è indispensabile, come dicevo anche ai tempi della dipartita di Gary Anderson. Gli unici a non essere convinti, a quanto sembra, sono quelli della Jaguar che ultimamente sembra me lo vogliano restituire a tutti i costi"..

Le prove del venerdì non dicono nulla se non che Frentzen non ha assolutamente bisogno di scendere in pista. La scorsa settimana la Jordan ha percorso su questa pista centinaia di chilometri ed ha già la certezza che sarà impossibile trovare un setup decente alla vettura.

I media continuano a sottolineare come siano stati presi provvedimenti per limitare l'elettronica. Cerchiamo di chiarire ai lettori - in sintesi - cosa sta avvenendo. Da qualche tempo la FIA lamenta che complessivamente in tutti i team lavorano circa 250 tecnici geniali che progettano il software per le centraline, mentre ad occuparsi del controllo di tale software c'è un solo esperto della federazione che in passato dirigeva un centro per la cura della rinite allergica dei canguri. Nonostante questo professionista sia molto in gamba, la federazione teme che tra le centinaia di migliaia di istruzioni di software, qualche eventuale imbroglio gli possa sfuggire; soprattutto in primavera quando il polline gli riempie la clinica di canguri.

Le nuove regole prevedono che, rientrando ai box, quando entra in funzione il limitatore elettronico di velocità, sulla vettura si apra lo sportellino della benzina, la luce posteriore inizi a lampeggiare e il pilota dica per tre volte "Ma quante belle figlie Madama Dorè". Se una di queste cose avviene durante le fasi di gara, a seconda di cosa succede, significa che: o il software è truccato oppure il pilota ha fumato sostanze proibite.

Abbiamo chiesto ad uno dei maggiori esperti che opera in un team di primo piano (ha preferito non far sapere quale team perché se no Ron Dennis si sarebbe arrabbiato) se queste precauzioni sono sufficienti oppure sono facilmente aggirabili, ci ha risposto "Beh, a dire il vero le nuove limitazioni sono facilmente aggirabili anche da un bambino delle elementari al primo corso di informatizzazione". Abbiamo allora ribattuto: "Quindi continuate a barare?" - "Assolutamente no! Sarebbe scorretto" ha risposto prontamente, incrociando gli occhi e controllando con le dita la lunghezza del proprio naso.

Finalmente alla Ferrari non sbagliano le prove di qualificazione. Tutto questo grazie ad un'elaborata strategia che prevede che: la Ferrari deve uscire con gomme nuove e senza il pieno di benzina, che se il tedesco sta facendo gli intermedi migliori non deve essere fatto rientrare ai box prima che completi il giro, che da parte sua si impegni a non far cazzate per mostrare alle ragazze sugli spalti che è il più ganzo di tutti e, soprattutto, cercando di fare il giro più veloce in pista. L'intero sforzo viene vanificato da Claudio Berro che cercando su Internet la password del sito www.calderagazzecalde.it trova la parola d'accesso del computer FIA preposto al cronometraggio ufficiale. In Ferrari viene allora sportivamente deciso di assegnare ai due ferraristi i migliori tempi utili per far partire entrambi dal lato pulito della pista.

   By Bill Evans (195.96.192.202) mercoledì 28 giugno 2000 - 14:27

L’episodio più interessante delle prove è lo spot girato in pista da Alesi per il ministero della sanità, dal titolo “Il fumo può nuocere gravemente alla salute”.

Fin dalle prove del sabato, l’affiatamento in Ferrari è assoluto. La rossa finisce le prime libere della mattinata con il motore ammutolito. Si procede al cambio di propulsore con i seguenti tempi record:

15 minuti per smontare il motore
25 minuti per installare il nuovo propulsore
5 minuti per tentare invano di avviarlo
10 minuti per disporsi tutti davanti alla vettura di Shumacher - facendo velo e fischiettando - mentre un collega provvede di nascosto, a mettere un po’ di benzina nel serbatoio.
L’operazione simpatia procede a gonfie vele. Alcuni giornalisti italiani chiedono a Shumi: “preferisci una pista neutra come Melbourne o una pista più tecnica come Interlagos?”. Michael, con un sorriso, replica in perfetto italiano “OK!”.

Wurz prova la partenza all’uscita box. La macchina rimane ferma e le prove vengono interrotte. L’austriaco è comunque così soddisfatto della simulazione, da ripeterla - in modo perfetto - all’avvio del giro di ricognizione.

Alla fine delle prove c’è euforia in casa Williams dove Button si è qualificato davanti al compagno di squadra. Ralf Shumacher – per festeggiare il giovane pilota inglese – lo cosparge di miele e lo rinchiude dentro un armadietto pieno di formiche rosse.

La partenza della Ferrari è irregolare e viene subito segnalata ai commissari. Il team di Maranello è accusato di pubblicità occulta per la Slim-Fast.

Al secondo giro Shumacher sorpassa in volata la McLaren di Hakkinen. Dopo tanta attesa, finalmente la macchina rossa sorpassa la vettura nera a sinistra. E’ un segno! Massimo D’Alema esulta, Berlusconi parla di brogli.

Nello stesso momento, Barrichello supera Coulthard. Folla in visibilio. Il cugino del pilota della Ferrari, in tribuna con la videocamera per il filmino di famiglia, è distratto, così Rubens è costretto a farsi ripassare da David per ripetere la scena.

Al ventisettesimo giro: colpo di scena, sulla macchina del brasiliano entra in azione il dispositivo Weber. Tale dispositivo è stato realizzato e montato sulla macchina di Rubens dopo il sorpasso dello stesso ai danni di Shumacher in Australia. Il funzionamento è molto semplice, se la macchina numero quattro inizia a guadagnare qualcosa sulla macchina numero tre, un dispositivo automatico gli taglia la cannetta dell’olio.

Al trentesimo giro: altro colpo di scena. Sulla macchina di Hakkinen cede di colpo il condizionatore d’aria. Il pilota riesce ad entrare appena in tempo ai propri box prima che la calura brasiliana inizi a farlo sudare copiosamente. Ron Dennis è visibilmente contrariato per l’inconveniente, non avendo ancora finito di pagare il leasing con la De Longhi.

Shumi è primo e Coulthard è secondo. Alla fine della corsa si saprà che anche lo scozzese aveva dei seri problemi alla sua McLaren. Sulla vettura numero due, infatti, fin dai primi giri si è guastata la guida satellitare. “Ho dovuto guidare per tutta la corsa senza sapere bene dove andare” ci ha detto David “un pò con l’aiuto dei box ed un pò seguendo Shumacher nella speranza che lui conoscesse la strada, ad un certo punto ero così disorientato che volevo scendere e prendere un taxi”

A fine gara i commissari hanno iniziato a controllare le macchine. Quando Dennis e Todt hanno visto che misuravano l’altezza da terra con dei metri da sarta e dei goniometri si sono avvicinati offrendosi gentilmente di spiegare loro l’accaduto. Dopo una rapida consultazione, la pista di Interlagos è stata squalificata in quanto non era possibile che ben 5 vetture risultassero troppo basse, per cui era la pista ad essere troppo alta.

Grane però per il team McLaren in quanto l’alettone anteriore della macchina di Coulthard è risultato essere troppo basso. Ron Dennis ci ha detto: “Ricorreremo in appello perché il problema rilevato è inesistente in quanto la pista sulla quale è avvenuto è stata squalificata. Dimostreremo inoltre che il nostro team è sempre ligio al regolamento. Vi faccio un esempio: due anni fa la FIA ha introdotto una regola che vieta ai team di favorire sfacciatamente un proprio pilota rispetto all’altro. Bene dimostreremo di essere cosi attenti a queste disposizioni che se ci viene riassegnato il risultato di Interlagos, daremo il secondo posto a David e i sei punti a Mika.”

   By Bill Evans (195.96.192.202) mercoledì 28 giugno 2000 - 14:30

Fin dalla conferenza stampa del giovedì, la squadra di Ron Dennis ha rivelato calma e freddezza. Un giornalista coreano ha chiesto ad Hakkinen: “Non temete la Ferrari di quest’anno?”. Il finlandese ha socchiuso gli occhi per cinque, dieci…venti interminabili secondi e poi, con calma, ha risposto: “Mi spiace ma non capisco un accidenti di coreano”.

Il giovedì notte si sono accesi finalmente i motori.

Durante la prima sessione di prove, Shumacher effettua il previsto crash-test alla gamba infortunata, all’esterno della curva 14.

Molti si chiedevano come sarebbe andata la Prost. Alla fine delle libere la faccia del Professore diceva tutto. Sembrava il proprietario della Reggia di Caserta il giorno in cui deve pagare l’ICI.

Il giovedì non ho chiuso occhio per attendere le prove libere e poi non ho dormito per la felicità. Al venerdì ho atteso sveglio le prove per paura di non svegliarmi. E finalmente: Via alle prove di qualificazione…quelle vere! Dopo due minuti sono crollato nel più profondo e incontrollabile sonno.

Il sabato notte, imbottito di caffè e sedativi a base di cartongesso, masticato dal bassotto del vicino, mi appresto a vedere il GP:
Partenza perfetta delle due Ferrari che costringono le McLaren ad andare in testa spremendo così la meccanica del propulsore Mercedes.
Al secondo giro si ferma Johnny Herbert. Per tutto il fine settimana in Jaguar hanno cercato di raggiungere prestazioni vicine ai 20.000 giri. Dopo 7 propulsori rotti finalmente ci sono riusciti. Non con il motore Ford ma con le palle di Herbert.
A quel punto la gara procede senza sorprese. Le McLaren si fermano al dodicesimo e diciannovesimo giro per le previste soste definitive.
Quando si ferma Shumacher per il pit-stop, in Ferrari viene inaugurato il nuovo sistema radar montato sul muretto box. Quattro video, forniscono in tempo reale la posizione esatta di ogni gomma da utilizzare per il cambio.
In Ferrari si rendono improvvisamente conto che Barrichello è attardato da Frentzen. Li avverte il telecronista brasiliano, mentre ai box della rossa stanno tutti seguendo la corsa di Shumacher alla tele.
La strategia di Ross Brown è immediata, basata su 3 mosse vincenti:

Far rientrare immediatamente il brasiliano ai box.
Imporre alla Ferrari numero 4 un ritmo super-veloce sull’ 1.32 basso.
Pregare che le due Jordan rompano.
Grazie a questo controllo assoluto della situazione, il team del Cavallino vince ancora in strategia.
Shumi rallenta. Grazie ad un nuovo super computer che analizza tutti i dati, i telecronisti prevedono che Rubens raggiungerà Michael in 8.2 giri e sua moglie sarà cosi orgogliosa che il suo petto raggiungerà la circonferenza di 98.5 centimetri.
Come previsto, Barrichello raggiunge Shumacher. Ora tocca a lui. Tira i dadi. Dodici! Uno, due, tre,…dodici; supera il tedesco…ma finisce nella casella 45: “Fai una sosta ai box”. Il gioco dell’oca di Todt non perdona gli ultimi arrivati, troppo fortunati.
La corsa scorre tranquilla, mentre a casa gli spettatori tiepidi russano sul divano e gli appassionati ferraristi, dalle rosse occhiaie (pure quelle), camminano nervosi fumando le ultime sigarette del terzo pacchetto della nottata.
Al traguardo, un tripudio di rosso travolge gli occhi e la mente. Persino Candido per una volta ha le idee chiare su cosa scrivere. Shumacher abbraccia tutti, si riavvicina alla F1-2000 e gli bisbiglia in un deflettore: “Io vado sul podio, vedi di non fare la scema con il BMW qui vicino”…è il segno di un feeling ritrovato.
Corinna piange gelosa in un’angolo, il terzo figlio di Schumacher, di cui si spettegola in questi giorni non verrà da lei, ma dalla rossa…dopo gli altri due fatti con Briatore.

Molti si sono stupiti del quarto e sesto posto della BAR. In realtà non c’è nulla di strano se si pensa che qualche giorno fa Craig Pollock era stato minacciato dagli uomini della Honda. Gli era stato detto “Se non facciamo punti fin dalla prima gara, rinchiuderemo tua madre nella stessa casa di riposo insieme a Nelson Piquet”.

Alla fine della gara Haug ammette: “E’ tutta colpa nostra, sono risultate difettose alcune componenti del motore. La cosa strana è che sono componenti costruite da un fornitore esterno alla Mercedes che lavora anche per altri team. Fornisce il cambio alla Prost, componenti del motore della Jaguar e le sospensioni della Arrows”.

E poi dicono che la Formula 1 è una cosa seria! Mah.

   By DarkSun (194.47.241.228) mercoledì 28 giugno 2000 - 22:52

Bill, tu dovresti scrivere per quattroruote, mi sto ammazzando dalle risate!!

   By Arroghante (151.29.236.156) domenica 02 luglio 2000 - 13:10

Vai Bill finalmente uno che la pensa un po come me almeno da quanto ho capito, fai una visita al forum "Shumacher pilota sopravvalutato" nella sezione sport, c'è chi non è daccordo!!!

FORZA SHUMI!!!

   By Clint (151.26.139.121) lunedì 10 luglio 2000 - 21:33

Magico Bill :)

   By limick (212.216.146.245) lunedì 10 luglio 2000 - 23:26

Il GP di Francia visto dal mio cameracar:

In Francia sono le 14.. tutto e’ pronto per la partenza (anche Coulthard che stavolta non ha dimenticato le chiavi della macchina..) in prima fila Schumacher sta gia’ tracciando la diagonale con cui tagliera’ la strada alla Mc Laren e Villeneuve sta caricando il mollone elettronico (ndr: questo e' manico cmq) che gli permettera’ di recuperare quelle 3-4 posizioni da subito.

Verde! Tutto come da copione.. anzi Coulthard (riconoscibile dalla scritta David) cede il passo a un Barrichello a cui si era aperta un autostrada davanti.

Schumacher lepre.. Barrichello da tappo.. Coultard tappato e Hakkinen a vapore.. Villeneuve consapevole di avere gia’ fatto il massimo che poteva fare… queste le posizioni al primo giro..

Schumacher allunga ma dopo una ventina di giri Coulthard fa saltare il tappo, iniziano le girandole dei cambi gomme e rifornimento... tutto regolare meno che per il povero Hidefield che non contento di aver speronato il suo compagno di squadra e spento il motore al pit-stop riparte, fa altri 4 giri e pianta li’ baracca e burattini..

La sosta fa bene a David.. che comincia ad avvicinarsi a Schumacher e al 34° giro fa le prove generali per il sorpasso con tanto di gesto di cortesia.. sussurrava.. “e dai! Una volta fammi passare!!” mostrandogli il dito medio per chiarezza quantitativa..

Dopo aver fatto tre tentativi all’esterno della curva Adelaide David ce la fa all’interno (ndr: ci hai creduto testa di velluto) e anche Mika che sta andando a spasso sembra avvicinarsi in maniera inquietante.. i meccanici Ferrari dichiarano che non ci sono problemi e che Schumacher non ha dato nessuna comunicazione dall’abitacolo (ndr: il tedesco i problemi se li tiene per lui).

43° giro tutti di nuovo a merenda ai box (ne sa qualcosa Barrichello che gli va di traverso un dado e perde una decina di secondi in piu’ ma riesce cmq a mantenere la quarta posizione) e dopo altri 10 giri il vantaggio di Coulthard su Schumacher e’ sui 10 secondi.. con Hakkinen che vede la Ferrari nel mirino e prende le misure..

Staccatona di Mika all’interno sempre alla curva Adelaide con Schumacher che sembra arrivare lungo.. e in effetti gira larghissimo e anche Mika lo saluta.. si fanno le ipotesi piu’ impensabili.. c’e’ chi dice che ha sbagliato marcia.. e anche chi pensa a un gatto sotto al pedale del freno.. ma il giro dopo arriva la spiegazione piu’ ovvia… si e’ rotto tutto (u s’e’ sciante’ e mutor!!).

Nelle retrovie non succede niente.. a parte Irvine che fa una quarta sosta ai box.. con un meccanico che gli chiedeva ad altavoce “Caxxo vuoi ancora??”.

Fine delle emozioni: doppietta McLaren. Vince Coulthard, secondo Hakkinen a 15 secondi, terzo Barrichello, poi Villeneuve, Ralf Schumacher e Trulli…

Qualcuno pensa a una vittoria buttata… ma non e’ ancora finita.. la sera ci riserva una seconda vittoria buttata, stavolta cambia il colore, azzurri invece che rossa… e il disastro continua…

   By Bill Evans (195.96.192.202) martedì 11 luglio 2000 - 12:11

Gran Premio che si svolge nel paese moralmente più inutile di tutta l'Unione Europea - con le sue centrali nucleari, il suo ridicolo orgoglio nazionalista e suoi buffi giocatori di pallone.

Prove libere assolutamente insignificanti. Quasi tutti i team hanno provato a Magny Cours la settimana precedente, tranne la Minardi che ha preferito risparmiare i costi della trasferta per poter riacquistare i due PC portatili che le erano stati rubati in Canada. In effetti con i soldi risparmiati sono riusciti ad portarsi a casa anche due mouse Compaq - usati dalla Williams - ed un piccolo manuale tascabile: "Guidare una Formula1 passo a passo" per Mazzacane.

Durante la prima mezzora di prove ufficiali, l'emozione più intensa che provo è quando mi cade il telecomando sotto il divano. Nella seconda metà delle prove la temperatura si scalda. Schumacher è veloce ma Coulthard potrebbe fare facilmente la pole se la BatMobile dipinta con i colori McLaren numero 2 non fosse resa inutilizzabile per una grana alla BatTrasmissione per quasi tutta la durata delle prove. Da notare che su pance ed alettoni non c'è scritto BatMobile, ma c'è il nome di Couthard: David. Questo perché in Francia è vietata la pubblicità dei supereroi dei fumetti, altrimenti la maggior parte dei francesi crederebbe che esistono veramente.
La pole va giustamente a Schumacher, il più veloce tra i piloti con vetture convenzionali.

Arriva finalmente la domenica della gara e con sorpresa le due Prost riescono a completare il giro di ricognizione senza prendere troppo distacco dagli avversari.

Brutto gesto antisportivo alla partenza. Schumacher parte come al solito - quando è in pole - attraversando tutta la pista in modo da lasciare correttamente strada ad eventuali macchine più veloci partite dietro di lui. Coulthard decide invece di tenere a tutti i costi la propria traiettoria rettilinea, anche a costo di tamponare il povero pilota tedesco. Quello dello scozzese è un comportamento irresponsabile che spero venga censurato pubblicamente dai colleghi.

Anche Barrichello fa un'ottima partenza e passa in seconda posizione. Entra subito in azione lo speciale limitatore che regola i giri del motore della vettura numero 4 esattamente al 90% di quelli della vettura numero 3.

Nei primi giri, qualche pasticcio lo combina Heidfeld che nella foga rischia più di una volta di buttare fuori pista il proprio compagno di squadra. Alesi, per fortuna, è un buono e a fine corsa affronta la faccenda in modo scherzoso facendo recapitare sul motorhome del compagno tedesco una ghigliottina formato 1:1 con la dedica "Questa è l'unica macchina francese che meriti di provare".

Schumacher, dopo una fuga breve ed effimera, viene presto raggiunto da Coulthard con la sua BatLaren, che nel frattempo ha superato Barrichello facendo finta di essere più veloce di lui in accelerazione.

Il primo tentativo di sorpasso da parte dello scozzese viene ben rintuzzato da Schumacher che prima della staccata va ad occupare quella zona della pista che in gergo tecnico viene definita "mò vediamo dove passi?" e poi allargando sul pilota McLaren costringendolo all'esterno. Coulthard la prende con filosofia ma fa chiaramente capire al tedesco che "solo una magia del Genio di Aladino potrà fargli mantenere la prima posizione"; il concetto viene chiaramente espresso con il dito medio alzato ad indicare il primo posto e poi con il pugno chiuso nell'atto di sfregare una lampada immaginaria.

Il sorpasso è ormai nell'aria e purtroppo anche in pista. Al secondo tentativo Coulthard fa una finta che non ci sarebbe cascato neanche Nigel Mansell e passa la Ferrari solo grazie alla miglior risposta dei suoi BatFreni che gli consentono di arrestare la sua McLaren in uno spazio persino più ridotto di quello che normalmente occorre a Zonta per decollare con la sua BAR.
Shumi è eroico nel tentare di resistere all'esterno con la sua povera Ferrarina; lo scozzese è però spietato e gli passa addirittura sulla gomma anteriore con tutta la vettura in segno di profondo disprezzo.

Atteggiamento ancor più antisportivo di Hakkinen che approfitta del ritiro di Schumacher per andare ad occupare una immeritata seconda posizione.

E' già tempo di pensare al prossimo gran premio. Questo non mi ha fatto proprio ridere. Per niente .

   By Auto_Gatto (207.203.60.37) domenica 24 giugno 2001 - 01:11

mah

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