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   By Dariuzzo mercoledì 04 giugno 2003 - 12:14 |
Calotta cranica smarrita in ospedale.
Era stata tolta a un uomo di 51 anni, ora in coma, nella prospettiva di un reimpianto. Ma al momento del bisogno la teca non c'era più. Indagato un medico del "Maggiore" di Cremona.
ROMA - Vatti a fidare degli ospedali di provincia. Quanto accaduto ad A.M., un pensionato residente ad Acquanegra Cremonese, di 51 anni è emblematico in qualche modo. Non può lamentarsi lui direttamente, visto che è in coma dal 12 maggio dello scorso anno, a parlare per lui sono i fatti e lo sconcerto di apprendere che è un caso giudiziario: nel reparto Concervatoria delle Ossa, dell'ospedale Maggiore di Cremona, si sono persi la sua teca cranica. Siamo al 2002, nella sala operatoria di Neurochirurgia, il pensionato cicloamatore è sottoposto a un delicato intervento alla testa. Gli viene tolta la calotta cranica, inviata alla cosiddetta Banca delle ossa, perché venga custodita in una cella frigorifera, in attesa di essere reimpiantata al paziente, una volta che l'ematoma viene riassorbito. Quando, però, arriva il momento, l'osso non c'è più, tanto che in sala operatoria si pone riparo, impiantando al paziente una calotta in titanio. Sotto questo profilo nessun errore medico per l'esperto: le lesioni cerebrali subite dall'uomo sono così gravi che non fa differenza una protesi in titanio o l'originale. " Può succedere"
e già, può succedere!
| By Hapablap mercoledì 04 giugno 2003 - 14:31 |
Il chirurgo come si chiamava, Alzheimer come quello di Aldo giovanni e giacomo? 
| By Dariuzzo mercoledì 04 giugno 2003 - 16:33 |
a me mi chiamano "al zimer"
a questo proposito citerei volentieri albanese:
da piccolo mi hanno chiesto se volevo fumare senza tabacco o avere una memoria infallibile... non mi ricordo la risposta
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